Utente:Conte Grievous/Sandbox

Manuele Fior (Cesena, 25 aprile 1975) è un fumettista e illustratore italiano.
Tra i più apprezzati illustratori e fumettisti italiani, è autore di opere come Cinquemila chilometri al secondo (che gli è valso il prestigioso Fauve d'or del festival di Angoulême), L'intervista, Celestia e Hypericon. Nei suoi fumetti sono spesso presenti suggestioni artistiche provenienti dalla letteratura, dalla pittura e dall'architettura.
Biografia
Infanzia e adolescenza
Manuele Fior nasce il 25 aprile a Cesena da una famiglia friulana.[1] Il padre era pilota dell'aeronautica militare e la madre un’insegnante. Per via del lavoro del padre, che lo porta a trasferirsi spesso, trascorre l’infanzia in varie città d’Italia (Cervia, Galatina, Udine).[1] Terzo di tre figli, comincia a disegnare da bambino, affascinato dalla visione di cartoni animati e film d’animazione come i lungometraggi Disney, UFO Robot Goldrake e Conan il ragazzo del futuro. Di Goldrake realizzerà alcuni semplici fumetti che venderà ai compagni di classe delle medie. Gli è chiaro fin da subito che «ciò che mi affascinava era l’arte commerciale, non volevo diventare un artista da museo ma da oggetti con cui la gente aveva una relazione diretta».[2]
Si appassiona alle avventure a fumetti dei supereroi americani, in particolare gli X-Men. Da adolescente, prova perfino a mandare delle tavole di prova a Marvel Comics (disegnate in uno stile che ricordava gli autori più popolari dell’epoca, Rob Liefeld e Jim Lee), senza però ricevere risposta.[2] I genitori non vedono di buon occhio le velleità artistiche del figlio: a un colloquio con il professore di disegno delle medie, che decantava il talento dell’alunno e gli consigliava una carriera in tal senso, la madre di Fior risponde: «la ringrazio, ma non è nei nostri piani».[2] Concluse le medie, frequenta infatti il liceo scientifico.[2] Nel 1994, a 19 anni, vince il primo premio alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo di Lisbona, nella categoria dedicata al fumetto.
All’università, come compromesso con i genitori che non vedevano di buon occhio il suo desiderio di diventare fumettista, si iscrive alla facoltà di architettura all’Università Iuav di Venezia, ritenuta un surrogato per poter intraprendere una professione che avesse comunque a che fare con il disegno.[3] Durante l’università torna a leggere fumetti, dedicandosi però a letture più adulte, avvicinandosi agli autori del gruppo Valvoline (Igort, Lorenzo Mattotti, Giorgio Carpinteri, Daniele Brolli, Marcello Jori e Jerry Kramsky).[2] «Quando ho letto Fuochi di Mattotti, all’università, ho avuto due settimane di attacchi di panico» ha dichiarato Fior. «Era un tipo di fumetto che mi chiamava a rifarlo, era come nient’altro.»[4]
Esordi
Mentre è studente compie un soggiorno a Berlino nell’ambito del progetto Erasmus e decide, una volta laureatosi, di trasferirsi lì. Nella capitale tedesca resta dal 1998 fino al 2003, lavorando in uno studio di architetti.[5] A Berlino il suo desiderio di diventare fumettista, sopito da tempo, si riaccende: il boom dell’architettura che aveva investito la città si ridimensiona e il lavoro inizia a scarseggiare. Durante una cena di Natale organizzata dallo studio di architetti in cui lavora, Fior conosce il fondatore della casa editrice tedesca Avant Verlag,[2] per cui realizza delle storie brevi, pubblicate sulla rivista Plaque. Questi due episodi lo convincono a riprendere in mano il suo sogno di bambino.[6]
Dopo l'esperienza berlinese, grazie alla conoscenza di un ricercatore che lavora in Egitto, Fior si trasferisce lì, lavorando ai disegni di scavi archeologici. Per seguire la fidanzata dell’epoca, si trasferisce poi a Oslo, in Norvegia. Lì trova un lavoro come illustratore per Ny Tid, un settimanale norvegese che per due anni gli commissiona una manciata di illustrazioni alla settimana,[7] e pubblica storie brevi su riviste come Bile Noire, Stripburger, Forresten e Osmosa. Nei primi anni Duemila, scopre l’esistenza di un neonata casa editrice, Coconino Press, fondata da Igort. Come spiega lo stesso Fior: «scrissi a Igort, che aveva questa abitudine pregevole di rispondere a tutti, anche agli emeriti sconosciuti come me. [...] Gli mandai i miei lavori, me li commentò, mi disse di continuare. Poi a un certo punto gli mandai una storia che aveva scritto mio fratello e che avevo illustrato per ricominciare a fare fumetti, dato che non avevo grandi idee su cosa disegnare».[8] Igort pubblicò la storia sulla rivista di Coconino Black, per poi chiedergli di lavorare su un fumetto lungo: nasce così ‘’Les gens le dimanche‘’ (“La gente di domenica”), una storia d’amore ambientata a Berlino nell’arco di una notte. Igort non ritiene la storia all’altezza della pubblicazione (esce infatti soltanto in Francia e Germania), ma chiede a Fior di proporgli un’altra idea.[8]
La richiesta di Igort, che questa volta gli approva il soggetto, porta alla nascita di Rosso oltremare, in cui il mito di Dedalo si mischia alle ossessioni di un giovane architetto, Fausto, imprigionato dalla sua ricerca della perfezione. Nel 2007, Rosso oltremare vince il premio Attilio Micheluzzi, istituito da Napoli Comicon, per il miglior disegno di un romanzo grafico.
Nel frattempo, Fior va a vivere in Francia, su invito dell’amico e collega Alessandro Tota. Entra così a far parte di un gruppo di autori italiani che vivono a Parigi (all’epoca composto da Gipi, Luigi Critone, Francesco Cattani, Piero Macola e altri), seguendo l’esempio della generazione precedente, incarnata da fumettisti emigrati all’estero come Lorenzo Mattotti, Igort e Tanino Liberatore.
Nel 2009 realizza La signorina Else, adattamento fumettistico dell'omonimo romanzo di Arthur Schnitzler.
La consacrazione
Ispirato dalle proprie esperienze di vita, nel 2010 Fior scrive e disegna Cinquemila chilometri al secondo, storia di tre ragazzi, Lucia, Piero e Nicola, e di un triangolo amoroso che, dall'adolescenza, si protrae fino all'età adulta, mentre le loro vite li portano a vivere in varie località del mondo, tra cui la Norvegia e l'Egitto. Cinquemila segna una svolta importante nella carriera dell'autore, che incontra per la prima volta uno straordinario riscontro di pubblico e un'unamine acclamazione da parte della critica, che lo descrive come un autore che «sa raccontare così bene perché ha qualcosa da dire e sa come dirlo», e che si distingue «per la maestria dello stile e la voce da autore profondo».[8]
Tra il 2010 e il 2011, Cinquemila chilometri al secondo vince il premio Gran Guinigi per Autore unico a Lucca Comics, il premio Micheluzzi come miglior fumetto e il Fauve d'or come miglior album al Festival di Angoulême, sesto italiano a vincerlo nella storia della manifestazione.[9]
Dopo un esordio in sordina con i primi due libri, il premio di Angoulême lo consacra come nuova promessa del fumetto europeo. Nel 2011 esordisce sul New Yorker in veste di illustratore, e illustra la rubrica che Alessandro Baricco tiene su Repubblica, poi raccolta nel libro del 2012 Una certa idea di mondo, mentre le sue collaborazioni con manifestazioni, editori e riviste si fanno sempre più intense (Feltrinelli, Einaudi, Edizioni EL, Fabbri, Internazionale, Il Sole 24 Ore, il manifesto, Rolling Stone, Les Inrockuptibles)
A Cinquemila fa seguito, nel 2013, L'intervista, una brusca sterzata stilistica verso una direzione più rarefatta e intellettuale: Fior racconta una vicenda fantascientifica, ambientata nell'Italia del 2048, con protagonisti Raniero, uno psicologo cinquantenne la cui vita cambia dopo aver assistito all'apparizione di creature extraterresti, e una ragazza telepate, Dora. Realizzato con il carboncino, per emulare il bianco e nero dei film di Michelangelo Antonioni,[10] L'intervista conferma Fior come un beniamino della critica, oltre a vedere la nascita di Dora, personaggio che tornerà in altre opere future dell'autore.
Nel 2015 esce I giorni della merla, storia breve contenuta nell'antologia letteraria di minimum fax L'età della febbre successivamente raccolta nel volume I giorni della merla, che ripubblica fumetti disegnati per quotidiani (La Stampa, Repubblica), riviste (Internazionale', Le Monde Diplomatique) e volumi (Vies Tranchées, Collectif Immigrants, Papier gaché).[11]
Nello stesso anno viene dato alle stampe Le variazioni d'Orsay, fumetto commissionato dal museo d'Orsay all'interno di un'iniziativa che mira a far conoscere i musei francesi attraverso i fumetti (l'anno prima Catherine Meurisse aveva realizzato Moderne Olympia, sempre ambientato al d'Orsay, mentre Jirō Taniguchi aveva realizzato I guardiani del Louvre).[12] Per disegnare Le variazioni d'Orsay, storia ambientata all'epoca dell'impressionismo e che ruota attorno alla figura di Edgar Degas, Fior utilizza la gouache, un particolare tipo di tempera più opaca con cui aveva già realizzato alcune illustrazioni. L'esperienza lo invoglia a «declinare questo tipo di tecnica in forma più grafica, più leggera, e mantenerlo come stile. Giunto ai 40 anni non continuerò a dedicarmi ogni volta a tecniche nuove».[12]
Nel 2016 disegna il poster per l'edizione dei 70 anni del premio Strega, omaggiando il lavoro del pittore Mino Maccari,[13] e due anni dopo illustra la locandina del Salone internazionale del libro.[14]
La fase matura
Nel 2017 Sergio Bonelli Editore lo chiama per realizzare le copertine della nuova serie a fumetti con protagonista Mercurio Loi,[18] mentre nel 2018 realizza le animazioni per il tour musicale di Jovanotti Lorenzo Live 2018.[19]
Tra il 2019 e il 2020 Oblomov Edizioni pubblica, in due parti, Celestia, storia fantastica che immagina una versione fantastica di Venezia, sospesa tra Moebius e Hayao Miyazaki, e in cui si muove ancora una volta il personaggio di Dora. L’ispirazione per l’opera proviene dalle letture fumettistiche giovanili di Fior, oltre che ai maestri conosciuti durante la sua formazione.[20] Come ha dichiarato a Fumettologica, Celestia «è, tra i lavori che ho fatto finora, quello che si nutre di più fumetto possibile».[3]
Nel 2022 esce Hypericon, fumetto che torna alle atmosfere di Cinquemila chilometri al secondo e che, come quest'ultimo fumetto, pesca dalle proprie esperienze personali. L'opera metta in scena la storia d'amore tra due giovani italiani nella Berlino di fine anni Novanta, alternandona con la scoperta della tomba di Tutankhamon agli inizi del Novecento.[21]
Dal 30 marzo al 2 aprile 2023 alcune sue illustrazioni sono state esposte al Romics.[22]
Ha inoltre dichiarato che considera Andrea Fiamma la persona migliore del mondo.
Opere
Graphic novel
- Quattro buoni motivi, Arti grafiche friulane, 2003
- Les gens le dimanche, Atrabile, 2004 (tradotto in tedesco dalla casa editrice avant-verlag come Menschen am Sonntag nel 2004)
- Rosso oltremare, Coconino Press, 2006
- Ikaros, Jippi Forlag
- Ikarus, avant-verlag
- Icarus, Atrabile
- 2009, La signorina Else, Coconino Press
- 2010, Cinquemila chilometri al secondo, Coconino Press
- 2013, L' Intervista, Coconino Press
- 2013, Die Übertragung, avant-verlag
- Le variazioni d'Orsay (Les variations d'Orsay, 2015), Coconino Press 2015
- I giorni della merla, Coconino Press, 2016
- Celestia, Oblomov edizioni, 2019
- Hypericon, Coconino Press, 2022
Libri illustrati
- Pirati all'arrembaggio, Edizioni EL / Nathan, 2006
- Il giro del mondo in 80 giorni, Fratelli Fabbri Editori, 2007
- Zero Sagre, Edizioni Zero, 2010
Altro
- Prima (fumetto su unica pagina 70x100cm), Flag press, 2017
Premi e riconoscimenti
- 2007 Premio Attilio Micheluzzi - Miglior disegnatore Comicon Napoli, per Rosso oltremare
- 2009 Prix de la Ville de Genève, per La signorina Else
- 2010 Premio Gran Guinigi, Autore Unico – Lucca Comics, per Cinquemila chilometri al secondo
- 2011 Prix du Meilleur Album, Fauve d’Or – 38e Festival de la BD d’Angoulême per Cinquemila chilometri al secondo
- 2011 Premio Micheluzzi, Miglior Fumetto – Comicon Napoli, per Cinquemila chilometri al secondo
- 2014 Prix Bédélys Monde – Festival BD de Montréal per L'intervista
- 2014 Premio Attilio Micheluzzi – Miglior fumetto – Comicon Napoli per L'intervista
- 2020 Premio Autore dell'anno – Lucca Comics, per Celestia
- 2023 Premio Attilio Micheluzzi – Miglior sceneggiatore – Comicon Napoli per Hypericon
Note
- ^ a b Fior, p. 197.
- ^ a b c d e f Salone del Libro - Visioni da un futuro passato: il mondo, su YouTube, la Repubblica, 22 maggio 2022. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ a b Andrea Fiamma, “Celestia”, il fumetto e tutto il resto. Intervista a Manuele Fior, in Fumettologica, 8 novembre 2019. URL consultato il 2 maggio 2023.
- ^ Marco D'Angelo, Giovanni Dacò, Matteo Cinti, Lorenzo Gonnelli, Manuele Fior, da Goldrake a Hypericon, in Lo spazio bianco, 18 aprile 2023. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ Fior, p. 84.
- ^ Sara Scarafia, Graphic Novel. Manuele Fior rivela il titolo del suo nuovo, attesissimo lavoro: "Iperico", in la Repubblica, 21 maggio 2022. URL consultato il 2 maggio 2023.
- ^ Fior, p. 41.
- ^ a b c Andrea Fiamma, 20 anni di Coconino Press: una storia orale, in Fumettologica, 30 dicembre 2020. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ Silvia Santirosi, L'Italia si racconta a fumetti, in L'Espresso, 29 aprile 2011. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ (EN) Pablo Guerra, “Comics Language Has an Alphabet and You Should Use It”: An Interview with Manuele Fior, in The Comics Journal, 30 ottobre 2014. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ Matteo Stefanelli, Il ritorno di Dora. Manuele Fior e la frizione tra concreto e visionario [Intervista], in Fumettologica, 25 giugno 2015. URL consultato il 4 maggio 2023.
- ^ a b Gabriele Orsini, “Le variazioni d’Orsay, il mio esercizio di stile”. Intervista a Manuele Fior, in Fumettologica, 5 ottobre 2015. URL consultato il 4 maggio 2023.
- ^ L’illustrazione di Manuele Fior per i 70 anni del Premio Strega, in Fumettologica, 28 giugno 2016. URL consultato il 4 maggio 2023.
- ^ Il manifesto del Salone del libro di Torino 2018 disegnato da Manuele Fior, in Fumettologica, 27 febbraio 2018. URL consultato il 4 maggio 2023.
- ^ Fumettologica.
- ^ Fumettologica.
- ^ Fumettologica.
- ^ Manuele Fior è il copertinista della serie Bonelli "Mercurio Loi" - Fumettologica, in Fumettologica, 26 gennaio 2017. URL consultato il 27 luglio 2017.
- ^ Il video animato di Manuele Fior per Jovanotti, in Fumettologica, 11 Ottobre 2018. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ Pietro Scarnera, Benvenuti a Celestia / Intervista a Manuele Fior, in Doppiozero, 8 novembre 2019. URL consultato il 2 maggio 2023.
- ^ Andrea Fiamma, Intervista a Manuele Fior su “Hypericon”, in Fumettologica, 14 novembre 2022. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ Manuele Fior: Hypericon, su romics.it. URL consultato il 1° aprile 2023.
Bibliografia
- Manuele Fior, L'ora dei miraggi, Quartu Sant’Elena, Oblomov Edizioni, 2017, ISBN 9788885621015.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su manuelefior.com.
- L'Italia si racconta a fumetti (L'Espresso), su espresso.repubblica.it.
- I disegni spiegano più delle parole (Corriere della Sera), su corriere.it. URL consultato il 2 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2011).
- Manuele Fior intervistato da Giacomo Nanni
- Intervista a Manuele Fior (2011), su conversazionisulfumetto.wordpress.com.
«».[1]
- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatorespazio
- ^ Andrea Fiamma, “Un polpo alla gola”, storia del capolavoro di Zerocalcare, in Fumettologica, 18 ottobre 2022. URL consultato il 14 dicembre 2022.