Lamberto di Maastricht

vescovo e santo franco
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San Lamberto (Maastricht, 633 circa – Liegi, 698 circa) è stato un vescovo franco. Venne assassinato per ordine di Pipino di Herstal ed è, per questo, venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica.

Martirio di San Lamberto, dipinto fiammingo del XV secolo

Biografia

Nato da una nobile famiglia di Maastricht, fu affidato alle cure dello zio, il vescovo Teodardo di Tongres, e venne poi educato presso la corte dei sovrani merovingi.

Con il consenso del re Chilperico II di Austrasia, attorno al 670 succedette allo zio come vescovo di Togres e Maastricht: nel 675 fu deposto da Ebroino, maggiordomo di palazzo del successore di Chilperico, Teodorico III, e rinchiuso nell'abbazia di Stavelot.

Rimase in convento fino al 681, quando venne liberato dal nuovo maggiordomo, Pipino di Herstal, e poté riprendere possesso della sua sede: preferì lasciare l'amministrazione della diocesi al suo assistente, Faramondo, e dedicarsi all'evangelizzazione del Brabante insieme a san Villibrordo.

Difese l'autonomia e le libertà della sua diocesi contro il crescente potere di Pipino: un suo nipote arrivò ad uccidere in duello Dodone, un domesticus del Maggiordomo. Fu per questo fatto uccidere da Pipino a Liegi, mentre celebrava la messa nella cappella dei santi Cosma e Damiano. Per la Chiesa cattolica, la causa dell'omicidio fu la pubblica denuncia dell'unione tra Pipino e la sua concubina Alpaide (madre di Carlo Martello) ed è per questo venerato come martire della difesa del vincolo matrimoniale (il maggiordomo era sposato con Plectrude).

Uberto, succeduto a Lamberto come vescovo di Tongres e Maastricht, trasferì la sede episcopale a Liegi, dove fece erigere una cattedrale (Notre Dame et Sain-Lambert) sul luogo del martirio del predecessore.

Memoria liturgica il 17 settembre.

Bibliografia

  • Vitae Landeberti episcopi Traiectensis I-IV, in Bruno Krusch, Monumenta Germaniae historica - scriptores, VI, 299-429
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