Venetico
Template:Comune Venetico (Venèticu in siciliano) è un comune di 3.691 abitanti della provincia di Messina.
Amministrazione comunale
Informazioni Generalie
Venetico, paese della provincia di Messina, sorge in una zona litorale collinare. Venetico Superiore sorge sul versante tirrenico dei monti Peloritani a 310 metri sul livello del mare con circa 400 abitanti a 4 km dalla strada statale 113, lungo la Provinciale Venetico Marina - Rometta Superiore. Venetico Marina, invece, è la parte litorale del comune con circa 4000 abitati.
Notizie Storiche
Le prime notizie riguardanti Venetico risalgono ad epoca Normanna, periodo in cui il territorio appartenente a Simone Venetico da cui probabilmente trasse il nome, come di rileva dal Dizionario Geografico dei Comuni di Giuseppe De Vita. Nel 1061 infatti, Ruggero D’Altavilla, figlio di un feudatario normanno, espugnò Messina, dando inizio alla conquista della Sicilia dominata dagli Arabi. La dinastia Normanna nella sua linea maschile si estese verso il 1200 e attraverso il matrimonio di Costanza d’Altavilla con Enrico VI di Svezia, il regno Normanno passò per eredità alla casa Sveva nella persona di Federico II imperatore di Germania e Re di Sicilia. Le informazioni sulla famiglia Venetico sono poche: sappiamo infatti che al primo proprietario successe il figlio Raineiro, alla cui morte il feudo pervenne al di lui figlio Simone che sposò una certa Ragguna. Essendo senza figli il feudo venne dato al Giudice Aldoino cittadino messinese. Nel 1296 Aldoino de Aldoino morì e si persero le notizie fino al 1408 anno in cui possessore risulta Filippo Aldoino. Nel 1416 la proprietà passa al nipote del Giudice Aldoino, Giacomo de Aldoino il quale alla sua morte gli successe il figlio Aldoino de Aldoino. Morto questi senza figli, successe Federico suo fratello, ma anche questi morto senza figli e il suo testamento è agli atti di un certo notar Francesco Pape di Messina a favore del fratello Gerardo il quale, non avendo figli, lasciò come erede Pietro Porco da Messina. Ma re Alfonso d’Aragona non riconobbe questo passaggio e i beni furono devoluti alla Real Corte. Tali beni erano costituiti dai feudi di Venetico, Mazzarrà, Langarino e diritti del Tono di Milazzo. In seguito però re Alfonso, vendette a Pietro Porto due dei suddetti feudi e cioè Langarino e diritti del Tono di Milazzo, mentre i feudi di Venetico e di Mazzarrà, con la gabella delle terre di Truppa e Cavalleria, furono concessi nel 1447 a Corrado Spadafora e ai suoi eredi in perpetuo, in forma larga, contro pagamento di onze 300(L.3825) e con l’obbligo di un cavallo armato per ogni 20 onze di reddito. Dopo l'acquisto da parte degli Spadafora ( 1447 ) in Venetico non vi era nessuna abitazione. Fu certamente per impulso del primo possessore di casa Spadafora, Corrado, che Venetico, oltre ad essere un fondo dei feudi, fu anche un luogo abitato e fortificato dalla costruzione di un formdabile castello, con torrioni agli angoli e spaziosa terrazza merlta. Il Castello fu edificato verso la metà del 1400 dagli Spadafora, e divenne, in seguito, vera e propiria fortezza ad opera dell'architetto Camillo Camilliani. Quando Corrado Spadafora comprò il feudo chiese di ottenere il titolo di barone e usare giurisdizione Civile. La giurisdizione civile necessita di una anche piccola popolazione su cui debba essere esercitata, bisogna quindi rilevare che i primi abitatori non furono indigeni bensì immigrati da altri luoghi per la ferrea voglia Colonizzatrice del feudatario. In un secondo tempo circa 1604 il Barone di Venetico nominò un capitano e altri ufficiali, perché le terre Di Venetico erano ormai ben abitate di gente ricca ed onorata. E comprò dalla Real Corte il <mero e misto Imperio> ( la facoltà di giudicare e punire anche con pena di morte) salendo dal civile al criminale. Quindi a distanza di un secolo e mezzo un altro Spadafora ottenne lo stesso diritto salendo dal civile al Criminale e nominò il capitano di giustizia e degli ufficiali e mise su le forche sulla spianata che ancora oggi ne porta il nome. Con questa istituzione Venetico raggiunse l'apogeo del suo sviluppo civile, nel quale si mantenne per parecchio tempo, forse finchè fu in efficenza un regime feudale
Gli Spadafora
L’origine degli Spadafora è incerta, tuttavia sappiamo che costituiscono una famiglia della più pura nobiltà siciliana, che di generazione in generazione, hanno dato alla loro patri capitani, giuristi, uomini di santa vita e donne esemplari. Le origini della famiglia Spadafora affondano addirittura all' epoca dell' imperatore Costantino, dove Basilio, pronipote dell' imperatore d'Oriente, Basilio II, ricopriva la carica di Capitano delle guardie di Palazzo. Il barone Palazzolo-Gravina nel suo dizionario storico araldico, riporta che secondo il Mugnos,questa nobile e remota famiglia greca, prende origine da un Basilio Spadafora, capitano della guardia dell'imperatore Isauro Comneno. Dalla consuetudine e privilegio di tenere la spada sguainata durante le grandi cerimonie, scaturisce l'etimologia del nome Spadafora e l'attuale araldica di famiglia. Lo stemma è descritto come segue : < Arma : di rosso, col braccio destro armato movente dal fianco sinistro dello scudo, impugnante una spada d'argento alta in isbarra. Elmo e corona di Principe>. Lo scudo ha,come sostegni, due liocorni ritti ed affrontati , ed in divisa, il motto < Prodes in bello >, in riferimento al valore ed al coraggio dimostrato in guerra. Essi arrivarono in Italia intorno al 1058, al seguito del sopracitato Capitano Basilio, e si stabilirono in città come Venezia, Napoli e Messina, punto strategico nonché porto con obbligo di passaggio, dal periodo Normanno in poi , delle armate cristiane che si recavano in Oriente. A Corrado Spadafora , straticoto di Messina, il 10 giugno 1447, per privilegio di re Alfonso d' Aragona, dato a Tivoli , viene venduto il feudo di Venetico, poi elevato in baronia. Figura religiosa degna di essere ricordata è quel Domenico Spadafora, dei Padri Predicatori di S.Domenico, nato circa nel 1450, dottore in teologia, che ravvivò l' opera dei Domenicani nel Ducato di Urbino, facendo erigere una chiesa e un convento. Per le sue opere sante, nel 1921, Papa Benedetto XV eleva il Beato Domenico agli onori dell'altare. Nel 1459, il figlio di Corrado, Federico, a quella di Venetico aggiunge la baronia di S.Martino. Gli Spadafora ebbero rapporti di parentela con le famiglie più nobili ( Colonna, Gotho, Ruffo , Sanseverino, Santapau, Moncada, Gutierez , Branciforte , Ventimiglia ) aumentando così la somma dei loro possedimenti che soprattutto oggi si trova traccia nei territori di Venetico, Spadafora , S.Martino , Maletto. Pare probabile che Francesco Spadafora e Moncada, Ruffo e Santapau, sia stato il primo Principe di Venetico, per privilegio di re Filippo IV, dato il 10 Novembre 1629 ed esecutoriato il 6 Luglio 1630.
Venetico Oggi
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.