Unione Monarchica Italiana

associazione italiana

L'Unione Monarchica Italiana (UMI) è un'associazione politica italiana fondata nel 1944 sotto il Regno di Vittorio Emanuele III, con l'intento di restaurare in Italia la monarchia costituzionale. L'UMI sostiene Aimone di Savoia-Aosta nella questione dinastica.[4]

Unione Monarchica Italiana
PresidenteAlessandro Sacchi
SegretarioOronzo Cassa
VicesegretarioGiuseppe Favoino
Augusto Genovese
Berardo Tassoni
VicepresidenteEdoardo Pezzoni Mauri
Michele Pivetti Gagliardi
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeRoma
AbbreviazioneUMI
Fondazione1944
IdeologiaMonarchismo
Anticomunismo[1]
Conservatorismo
Conservatorismo nazionale
Conservatorismo liberale[2]
TestataAgenzia di stampa Fert (fino al 2017)[3]
Organizzazione giovanileFronte Monarchico Giovanile
Sito webwww.unionemonarchicaitaliana.it

Storia

Origini

L'organizzazione nacque ufficialmente il 1º ottobre 1945 a Firenze, dove fu tenuto il primo congresso. La nuova associazione assunse la denominazione provvisoria di "Unione Monarchica Italiana", e il 20 ottobre ricevette l'autorizzazione da un'omonima organizzazione romana a utilizzare questa sigla in cambio della promessa di gestire il movimento giovanile della neonata associazione monarchica, il Fronte monarchico giovanile.

La sua finalità era l'instaurazione, con metodo democratico, della monarchia costituzionale in Italia in caso di sconfitta nel referendum istituzionale.

Al termine della Seconda guerra mondiale a seguito dell'esito del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, si vide la vittoria della repubblica sulla monarchia.

Nella Repubblica

L'Unione monarchica italiana divenne inizialmente un movimento elitario, composto principalmente da personalità di spicco dell'ex Regno d'Italia, senza scendere nell'agone elettorale.

Nel 1961, con l'elezione di Sergio Boschiero a segretario nazionale del Fronte monarchico giovanile, l'associazione assunse una connotazione nazional-popolare.

Successivamente eletti Presidente Nazionale l’Avv. Rinaldo Taddei e Segretario Generale il Comm. Sergio Boschiero l’UMI continuerà una stagione di fervente attività.

Dopo la morte del Re l’UMI tenne il X Congresso Nazionale che affrontò la questione dinastica determinando nuove scissioni, ma di modeste dimensioni. L’UMI riconobbe in S.A.R. il Principe Amedeo d’Aosta il successore di Umberto II e i sostenitori di Vittorio Emanuele lasciarono l’UMI. Furono eletti Presidente Nazionale Giuseppe Costamagna, Segretario Generale Giovanni Semerano, Vice Presidente Camillo Zuccoli e Segretario del Fronte Monarchico Giovanile Ettore Laugeni[5].

Ricostituzione

Alle soglie del 2000 l’UMI rinnova tutta la sua dirigenza eleggendo Presidente Onorario Giovanni Semerano, Presidente Nazionale Gian Nicola Amoretti, Segretario Generale Sergio Boschiero che rientrato nell’UMI riconobbe la giustezza delle posizioni dell’Unione.

Nel corso del XII congresso nazionale, svoltosi a Roma dal 23 al 25 novembre 2012, anche Sergio Boschiero è stato nominato Presidente Onorario, mentre Alessandro Sacchi è stato eletto Presidente e Davide Colombo Segretario Nazionale[6][7].

Unione monarchica italiana oggi

L'attività principale del movimento oggi mira alla modifica dell'articolo 139 della Costituzione: “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Questo per aprire alla possibilità di un nuovo referendum istituzionale.

Alle Elezioni politiche del 2018, nelle liste della Lega - Salvini Premier, viene eletto alla Camera dei deputati il Prof. Giuseppe Basini, militante del PLI ma anche componente dell'ufficio di Presidenza dell'UMI[8].

Presidenti, segretari e sedi storiche dell'UMI

Segretari del Fronte monarchico giovanile

  • Durante l'esilio del Re:
    • Mario Lucio Savarese, Nicola Torcia, Giovanni Semerano, Filippo Fusco, Emilio di Nunzio, Giorgio di Nunzio, Ernesto Frattini, Sergio Boschiero, Domenico De Napoli, Antonio Maulu, Antonio Parisi;
  • Dopo la morte del Re:
    • Ettore Laugeni, Francesco Di Bartolomei, Emanuele Balzari, Amedeo de Dominicis, Simone Balestrini, Fabrizio Ciotola (Commissario Straordinario), Amedeo Di Maio

Ideologia

L'UMI crede nel ritorno della monarchia costituzionale parlamentare, cioè della forma democratica che vede la figura del Capo dello Stato interpretata da un sovrano secondo il principio di "il re regna ma non governa", principio applicato da pressoché tutti gli stati di istituzione monarchico costituzionale. L'associazione vede all'interno dell'istituzione monarchica la difesa della democrazia poiché questa non è espressione di una ideologia ma di tutta la volontà dello stato incarnando, con la sua continuità, la collaborazione delle generazioni e mostrandosi come un capo dello stato senza colori se non quelli dello stato che rappresenta. Inoltre lo vede come antidoto alle oligarchie e importante all'interesse generale poiché è interesse della dinastia regia equilibrare le forze che agiscono all'interno di uno stato evitando che ciascuna prevarichi fino a minacciare la corona. L'UMI inoltre vede attraverso il ritorno della monarchia un ritorno alle idee risorgimentali che hanno formato lo Stato italiano adattandole però alla situazione contemporanea attraverso una chiave moderna e non legata al passato. [9]

Benemerenze

 
Fronte e retro di una Medaglia della Fedeltà

L'UMI, per espresso volere del re Umberto II conferisce ai suoi soci più meritevoli la medaglia della Fedeltà recante sul recto il volto del re con la scritta Umberto II Re d'Italia; sul verso, fra due rami d'alloro e di quercia legati fra loro dal nodo sabaudo e coronati con la corona reale, la scritta 1946, contornati in tondo dalla parola fedeltà e da due scritte col motto FERT; il nastro è azzurro, con due pali neri. La medaglia viene conferita in tre classi: oro, argento e bronzo.[senza fonte]

Note

  1. ^ Gaspare Battistuzzo Cremonini, Radio Londra - Notizie dal mondo libero, su unionemonarchicaitaliana.it, Unione Monarchica Italiana. URL consultato l'11 giugno 2021.
    «Noi anticomunisti viscerali, cari amici, che cosa fosse il Comunismo, sovietico o cinese o africano che fosse, l’abbiamo sempre saputo e sempre l’abbiamo, pur con compostezza e cultura, urlato ai quattro venti. Noi monarchici lo andiamo dicendo da cento anni, da quel fatidico assassinio dell’intera famiglia Romanov da parte dei bolscevichi del compagno Lenin»
  2. ^ Giacomo Petrella, I reali si «arroccano» in Liguria, in Il Giornale, 7 maggio 2005.
    «L'Unione Monarchica, vicina ad Amedeo di Savoia duca d'Aosta che per i puristi ed esperti degli affari di sangue blu sarebbe l'unico successore all'eventuale corona, mostra un carattere liberale ma conservatore, modernamente vicino ai problemi di oggi come mostrano alcune prese di posizione contro la globalizzazione, popolare ma mai populista, cattolico ma non confessionale»
  3. ^ ora in attesa di una nuova testata
  4. ^ Questione dinastica Archiviato il 25 settembre 2015 in Internet Archive.
  5. ^ Edizioni Monarchia Nuova - Roma 2017 Giovanni Semerano, Storia Unione Monarchica Italiana, 2017.
  6. ^ Roma, XII congresso nazionale UMI, su monarchia.it. URL consultato il 30 novembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  7. ^ Monarchici, il varesino Colombo è segretario nazionale, in Varese7iN, febbraio 2013, p. 3 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  8. ^ Il Prof. Giuseppe Basini è stato eletto alla Camera dei Deputati., su unionemonarchicaitaliana.it. URL consultato il 14 giugno 2021.
  9. ^ http://www.unionemonarchicaitaliana.it/index.php/chi-siamo/perche-la-monarchia/la-monarchia-in-12-punti; http://www.unionemonarchicaitaliana.it/index.php/chi-siamo

Collegamenti esterni

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