Damghan
Dāmghān (farsi دامغان) è il capoluogo dello shahrestān di Damghan, circoscrizione Centrale, nella provincia di Semnan in Iran. Aveva, nel 2006, una popolazione di 57.331 abitanti. Si trova nella parte centro-settentrionale della provincia, sulla strada che porta da Teheran a Mashhad. I più importanti prodotti del luogo sono i pistacchi e le mandorle. La sua moschea, edificata nel 760, è la più antica dell'Iran. A sud-ovest della città si trovano i resti dell'antica Ecatompilo (Hecatompylos, 35°58′N 54°02′E).
| Dāmghān città | |
|---|---|
| دامغان | |
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Provincia | Semnan |
| Shahrestān | Damghan |
| Circoscrizione | Centrale |
| Territorio | |
| Coordinate | 36°10′N 54°20′E |
| Altitudine | 1 154 m s.l.m. |
| Superficie | 21 km² |
| Abitanti | 57 331[1] (2006) |
| Densità | 2 730,05 ab./km² |
| Altre informazioni | |
| Prefisso | 0232 |
| Fuso orario | UTC+3:30 |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Storia
L'area di Damghan è stata abitata sin dall'antichità, come testimoniato da diversi siti archeologici rinvenuti, tra cui il sito preistorico di Tepe Hissar e altri di epoca partica e sasanide, il più importante dei quali è quello di Ecatompilo (Shahr-i Qumis).[2]
Quando il sistema di trasporto idrico (qanāt) di Qumis venne distrutto da un terremoto nell'857, la vicina Damghan acquisì sempre più prestigio, dacché attingeva acqua dalla fonte di Chashma 'Ali. I principali siti della vecchia Damghan, come i bazar, le vie principali e le mura, vennero costruiti prima della metà del XII secolo.[2]
Monumenti e luoghi di interesse
I principali siti di interesse di Damghan sono:
- la moschea Tarikhaneh risalente al IX secolo, il più antico monumento di epoca islamica della città. Al suo fianco si erige uno dei più antichi minareti della nazione, costruito per volere del governatore ziyarida Abu Harb Bakhtyar[2]
- il santuario di Imamzadeh Jafar, dedicato al martire Ja'far ibn Abi Talib, discendente zayidita del terzo imam sciita Al-Husayn ibn Ali, uno dei più antichi complessi funebri dell'Iran[2]
- tre torri funebri: il Pir-e Alamdar (fatto erigere da Abu Harb Bakhtyar in memoria di suo padre), il Chehel Dokhtaran ("quaranta figlie", ispirato al primo e presumibilmente dedicato a uno sceicco sufi), e la torre di Mehmandust, sita nell'omonimo villaggio posto 15 km a est di Damghan.[2]
Note
Bibliografia
- (EN) Jonathan Bloom e Sheila Blair, Grove Encyclopedia of Islamic Art & Architecture: Three-Volume Set, OUP USA, 14 maggio 2009, ISBN 978-0-19-530991-1.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Damghan
Collegamenti esterni
- Damgan city web site, su damghancity.com. URL consultato il 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2010).
- ITTO: Damgan, su itto.org.
- Damghan, su tarikhaneh.com. URL consultato il 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2010).
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 130320701 · LCCN (EN) n91047914 · GND (DE) 4362190-9 · J9U (EN, HE) 987007565100605171 |
|---|
