Abarth
L'Abarth fondata nel 1949 dall'ingegner Karl Abarth, è un'azienda esperta di elaborazioni di autovetture prodotte in grande scala, prevalentemente Fiat. Il successo dell'azienda dell'italo-austriaco si deve soprattutto alle marmitte omonime, prodotte per un gran numero di vetture, oltre alle Fiat anche Alfa Romeo, Lancia, Simca e Porsche.
Il logo aziendale fu da subito uno scorpione, dal segno zodiacale del fondatore, e cominciò ad ornare ben presto delle autovetture da competizione, le prime delle quali assemblate partendo da telai acquisiti dal fallimento di una storica casa automobilistica, la Cisitalia.
L'azienda rimase indipendente fino al 1971, anno in cui venne acquistata dalla Fiat e da quel momento rimase come denominazione delle versioni maggiormente sportive di vari marchi del gruppo, oltre che della capofila anche dell'Autobianchi. La collaborazione avvenne anche a livello progettuale con la Lancia, per la quale, in collaborazione anche con Pininfarina, venne ad esempio concepita la Lancia Rally 037.
L'inizio
Nel dopoguerra, per ovvi motivi economici, in Italia anche il settore dell'automobile era in difficoltà, soprattutto le competizioni. Da poco tempo in questo settore si era affacciata la Cisitalia, che si avvaleva dell'esperienza di un giovane elaboratore, mutuato direttamente dall'azienda motociclistica Motor Thun, dove si fece conoscere anche come pilota, Carlo Abarth. Dopo il fallimento della Cisitalia, Abarth riutilizzò alcune auto che ebbe come saldo. Ma il vero successo iniziò con un accessorio che avrà molta popolarità: la Marmitta Abarth, inizialmente solo per la Topolino, che riusciva ad aggiungere alla piccola utilitaria un suono aggressivo, oltre ad un piccolo aumento di potenza. Tuttavia l'auto era un'utopia, fino all'arrivo della proletaria Fiat 600, che diede ad Abarth un ottimo trampolino per far conoscere la sua innata abilità di elaboratore.
Le prime trasformazioni in "Derivazione"
Abarth, come lui stesso amava definirsi, era un creatore di auto "elaborate non preparate". Ed infatti il suo primo passo verso la gloria fu una cassetta di trasformazione per la 600. Questa idea gli venne quando presentò alla stampa la prima auto della sua casa automobilistica in serie, la "Fiat 600 derivazione Abarth 750". Come si deduce dal nome il primario intervento fu effettuato sulla cilindrata, ma mantenendo impostazione meccanica e componenti principali in comune con la berlina di serie, anche il telaio, per esempio, che nella versione speciale aerodinamica carrozzata Pininfarina, stabilì parecchi record internazionali, aumentando la fama che la casa dello Scorpione era riuscita a costruirsi.
La Abarth oggi
Nel 2007 la Fiat rilancia il leggendario marchio sportivo, che diventa il quarto marchio del gruppo; le sue vetture saranno vendute solo in 35 concessionarie scelte. La Abarth Grande Punto, uscita in autunno in due versioni da 155 e 180cv (con kit esse esse), è la prima ad aprire le danze per il rinato marchio dello scorpione, che verrà seguita, nel 2008, anche dalla Abarth 500, che, (anch'essa con relativo kit esse esse) avrà una versione da 130cv e una da 155 (molto meno probabile che avrà le stesse motorizzazioni della punto).
Interessante è la nuova politica adottata da Abarth riguardo ai componenti "avanzati" dopo aver portato una Abarth Grande Punto in una delle 25 concessionarie Abarth per installarvi lo step "EsseEsse", infatti le concessionarie autorizzate Abarth sono anche delle vere e proprie officine dove si può, in caso si è in possesso di una Abarth Grande Punto, tramite l'installazione di un kit, aumentare ancora di più le prestazioni di una vettura (per maggiori informazioni vedere Abarth Grande Punto) poichè tale step può prevedere anche installazioni di elementi di carrozzeria come minigonne, cerchi da 18 pollici, sedili racing, copripedali specifici, poggiapiede in alluminio, spoiler e altro ancora (oltre alla rielaborazione meccanica)
I pezzi smontati dalle Abarth di serie (esse) per essere sostitutiti dal preparatore e quindi avanzati, se in buono stato, potranno essere rivenduti (in libera trattativa) alle stesse concessionarie, ancora più interessante la possibilità di farlo via web proprio tramite un futuro spazio apposito sul sito Abarth.
Le autovetture
Particolarmente famose sono le Abarth derivate dalla Fiat 600, la prima di queste fu la Fiat-Abarth 750 che entrò in produzione nel 1956; per questo modello venne messo in vendita anche un kit di trasformazione per gli automobilisti amanti del "fai da te". Alla fine del 1960 la Abarth iniziò a costruire la Abarth 850 TC (Turismo Competizione), la cui versione stradale rimase in produzione fino al 1966. La Fiat forniva le 600 prive di alcune parti meccaniche, (albero motore, freni, carburatore e scarichi) che venivano montate dalla Abarth trasformando la 600 in 850 TC.
Nel corso del 1962, furono realizzate due varianti della 850:
- la TC Nürburgring, il cui motore forniva 55 cavalli CUNA a 6500 giri/minuto. Questa versione fu costruita per ricordare la vittoria di classe ottenuta, nel 1961, da un'Abarth 850 alla 500 Chilometri del Nürburgring;
- la TC/SS, il cui motore dava 57 cavalli CUNA a 6500 giri/minuto. Verso la fine del 1962, questa versione fu ribattezzata "850 TC Nürburgring Corsa".
Scheda tecnica della FIAT-Abarth 850 TC stradale
Motore
- Quattro cilindri in linea, montato posteriormente
- Alimentazione con un carburatore Solex 32 PBIC
- Cilindrata 847 cc
- Misure dei cilindri: alesaggio di 62,5 mm, corsa di 69 mm
- Potenza 52 cavalli CUNA a 5800 giri al minuto
- Raffreddamento a liquido
- Due valvole in testa per cilindro, comandate da aste e bilancieri.
Trasmissione
- Trazione posteriore
- Cambio: manuale a quattro marce.
Corpo vettura
- Carrozzeria portante, a quattro posti
- Freni anteriori a disco
- Freni posteriori a tamburo
- Sospensioni a ruote indipendenti.
- Velocità massima dichiarata: 140 km/h.
Sempre nel 1962, la 850 fu affiancata dalla FIAT-Abarth 1000, che era anch'essa derivata dalla FIAT 600, ma aveva il motore di 982 cmc, con 60 cavalli CUNA.
Un'altra versione da ricordare della 850 è la TC gruppo 5, realizzata nel 1968 per le gare. Il suo motore aveva le valvole radiali e forniva 93 cavalli.
La Abarth produsse molte versioni dei modelli Fiat in versione sportiva e anche per la Autobianchi (A112 Abarth).
la sigla "Esse" "Esse Esse"
le versioni dei modelli Abarth si sono sempre distinte fra "Esse" (sport) ed "Esse Esse" (super sport), le caratteristiche fra i modelli sono sempre stati più particolarmente meccanici anzichè estetici, tradizione ripresa anche oggi per i nuovi modelli del gruppo su base Fiat.
Alcune Versioni di modelli prodotte
- Abarth 750
- Abarth 850 TC
- Abarth 1000 Berlina
- Fiat Ritmo 125 TC Abarth
- Fiat Ritmo 130 TC Abarth
- Fiat 124 Abarth
- Fiat 595/695 Abarth
- Autobianchi A112 Abarth
- Fiat Uno Abarth
- Fiat Punto Abarth (solo rally)
- Abarth Grande Punto con relativo kit Esse Esse (dal 2007 sul listino)
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Abarth
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abarth