Sunnismo

la corrente maggioritaria dell'Islam
Versione del 15 ott 2005 alle 15:00 di BMF81 (discussione | contributi) (interwiki)

Sunnismo/Sunniti, orientamento nettamente maggioritario dell'Islam che prende il suo nome dal termine arabo "Sunna" (consuetudine), relativa al profeta dell'Islam Maometto.

L'Islam nella sua prima fase era un religione abbastanza indifferenziata dal punto di vista teologico.

I primi a riflettere sulla questione del peccato e della qualifica di musulmano (muslim), di empio (fàsiq), di miscredente (kàfir) e di ipocrita (munàfiq) — chi si atteggia cioè per convenienza a musulmano non condividendone però nel profondo il portato — furono i Kharigiti, manifestatisi in occasione della battaglia di Siffìn che contrappose il quarto califfo Ali ibn Abi Tàlib e il governatore di Siria Mu‘àwiya ibn Abi Sufyàn.

Dopo di loro furono i sostenitori di Ali (più tardi organizzati nello sciismo) a differenziarsi da un punto di vista teoretico e , dopo di loro, vennero i mu‘taziliti.

È in questo contesto, già ampiamente differenziato, che la maggioranza degli altri musulmani — che non erano kharigiti, sciiti e mu‘taziliti — vollero darsi un'identità religiosa precisa e caratterizzata e per essi il giurista e teologo Ahmad ibn Hanbal coniò l'espressione "Ahl al-sunna wa l-jamà‘a" (gente che segue la tradizione [del profeta Maometto] e che vuole restare unita, evitando le scissioni dal corpo unico della umma).

Nel sunnismo (che progredì grazie agli scritti, tra gli altri, di al-Àsh‘ari, dell'Imàm al-Haramàyn al-Juwàyni e di al-Baqillàni) si riconoscono le quattro scuole giuridiche (madhhab/madhàhib) del hanafismo, malikismo, sciafeismo e hanbalismo.

Al sunnismo si richiama all'incirca il 90% dell'intero mondo islamico.