Ino (Euripide)

tragedia di Euripide
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Ino è una tragedia di Euripide oggi perduta, ad eccezione di alcuni frammenti sopravvissuti[1].

Ino
Tragedia di cui restano frammenti
Scultura raffigurante Euripide, conservata presso la galleria del Colosseo
AutoreEuripide
Lingua originaleGreco antico
GenereTragedia
Personaggi

Trama

Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta.[2]

Ritrovamento del 2022

Un importante frammento di papiro contenente versi in greco antico ha rivelato parte di due opere finora perdute del tragediografo Euripide, "Poliido" e "Ino", precedentemente note solo attraverso citazioni di autori successivi. Il frammento, considerato uno dei più importanti testi euripidei scoperti, è stato identificato grazie al lavoro degli studiosi Yvona Trnka-Amrhein e John Gibert, col supporto dell'archeologo Basem Gehad. Il testo, datato al III secolo d.C., proviene dal sito di Filadelfia, nell'oasi del Fayum, in Egitto. Recuperato all'interno della tomba di un bambino, è stato analizzato utilizzando il Thesaurus Linguae Graecae, un database digitale di testi greci antichi.[3]

Nell'opera Ino di Euripide, la protagonista è rappresentata in modo complesso e nobilitante, contrariamente alla versione canonica del mito che la descrive come una matrigna crudele. Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta. Tuttavia, un nuovo frammento di papiro cambia la trama: Ino non è più la matrigna malvagia, ma la vittima, mentre un'altra donna compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.[4]

Note

Controllo di autoritàVIAF (EN212906727 · LCCN (ENno2022109817 · GND (DE4390357-5 · J9U (ENHE987012124844105171