COMINT, acronimo in lingua inglese per Communications Intelligence, è una sotto categoria del SIGINT che tratta le intercettazioni di comunicazioni vocali o testuali estranee. I Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti d'America definiscono il COMINT come "Le informazioni tecniche e di intelligence ottenute da comunicazioni straniere [ricevute] da altri che non siano i destinatari principali." [1]

Il COMINT, che in sostanza è comunicazione fra persone, permette di rivelare le seguenti informazioni:

  • Chi sta trasmettendo o dove si trova, se la fonte della trasmissione si sta spostando si avrà una serie di localizzazioni invece di una sola.
  • Se conosciuta, la funzione di colui che trasmette all'interno dell'organizzazione di appartenenza.
  • Il tempo e la durata della comunicazione ed il programma se si tratta di una serie pianificata di comunicazioni.
  • Se la trasmissione è criptata o meno e se si può forzare la decriptazione. Inoltre se si intercetta un messaggio in chiaro, o se si decripta un messaggio cifrato, si può ottenere la lingua con la quale il messaggio viene trasmesso.
  • L'indirizzo, se il messaggio non è una trasmissione generale ed è possibile ottenere l'indirizzo dal messaggio. Questo caso potrebbe essere anche un caso di ELINT ad esempio nel caso di un segnalatore di posizione.

Intercettazione di messaggi vocali

Una tecnica basilare di COMINT è quella di ascoltare comunicazioni vocali, spesso tramite la radio ma talvolta anche tramite ascolto di telefonate effettuate su telefoni controllati. Se la comunicazione è cifrata questa deve essere prima decifrata, anche se la semplice analisi del traffico può fornire informazioni sulla stazione emittente.

Naturalmente l'addetto all'intercettazione deve conoscere la lingua nella quale il messaggio viene trasmesso. Nella Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti utilizzarono dei volontari che parlavano le lingue autoctone degli pellerossa

Note

  1. ^ "Technical information and intelligence derived from foreign communications by other than the intended recipients" Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Joint Publication 1-02 Department of Defense Dictionary of Military and Associated Terms (PDF), su dtic.mil, 12-07-2007, 107. URL consultato il 16-02-2008.