Utente:Pasquale.Carelli/Sandbox
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Buon lavoro.
Induttanza Josephson
La giunzione Josephson si comporta come una induttanza per piccoli segnali variabili nel tempo[1]. Infatti se riscriviamo le due equazioni di Josephson come:
Da queste equazioni applicando la regola della catena posso calcolare la derivata temporale della corrente:
Che può essere riscritta come la funzione tensione-corrente di una induttanza:
- ,
Quindi una giunzione Josephson polarizzata ad una corrente inferiore a quella critica si comporta come una induttanza che dipende dalla differenza di fase:
Avendo definito un parametro caratteristico della giunzione Josephson, detta induttanza Josephson.
Quindi una giunzione Josephson si comporta a tutti gli effetti circuitali come una induttanza, in quanto è la costante di proporzionalità tra derivata della corrente e differenza di potenziale. Ma in più è una induttanza che varia con corrente di polarizzazione, infatti se la corrente di polarizzazione viene aumentata, aumenta e quindi il suo coseno al denominatore diminuisce e quindi l'induttanza della giunzione Josephson cresce.
Energia Josephson
Una giunzione Josephson ha un comportamento simile ad una induttanza non lineare di cui si può calcolare l'energia immagazzinata quando viene polarizzzata con una corrente [2]. Infatti la supercorrente che scorre nella giunzione è dipendente dalla differenza di fase:
La fase superconduttrice evolve in maniera analoga alla legge di Faraday:
Facendo l'ipotesi che al tempo , la differenza di fase è , mentre ad un tempo successivo la differenza di fase diventa . L'aumento di energia nella giunzione è pari al lavoro fatto sulla giunzione:
Da cui si ha che il cambiamento di energia dipende dalla differenza tra lo stato finale ed iniziale e non dipende dal cammino seguito, perciò la energia immagazzinata in una giunzione Josephson è una funzione di stato, che può essere definita come:
Dove si è definito con l'energia Josephson. Quindi una giunzione Josephson immagazzina energia simile a quella magnetica immagazzinata da una indutttanza classica, ma non vi è nessun campo magnetico associato.
- ^ M. Devoret, A. Wallraf e J. Martinis, Superconducting Qubits: A Short Review, 2004, arXiv:cond-mat/0411174.
- ^ Michael Tinkham, Introduction to superconductivity, McGraw-Hill, 1996 ISBN 0-07-114782-9