Lo Orignal fu un vascello di linea francese da 62 cannoni che andò perduto per incaglio subito dopo il varo.[1] Era una delle rare grandi navi da guerra francesi costruite in Canada. Originariamente costruita come una nave da 62 cannoni, avrebbe dovuto essere potenziata a 72 cannoni.[3] Costruita con legname di scarsa qualità, si spezzò in due metà e affondò al momento del varo[3][4]

Orignal
Un vascello in costruzione a Québec a metà del XVIII secolo. L'Anse du Cul-de-Sac vista dalla Pointe de Lévy. Particolare di un'incisione d'epoca.
Descrizione generale
Tipovascello a due ponti
Cantiere"Cul-de-sac" a Québec
Impostazioneottobre 1748[1]
Varo2 settembre 1750
Entrata in serviziomai
Destino finaledemolito nel 1750
Caratteristiche generali
Dislocamento1000 t
Lunghezza47,45 m m
Larghezza12,67 m
Pescaggio6,8 m
PropulsioneVela
Equipaggio600
Armamento
ArmamentoArtiglieria:
  • 24 cannoni da 24 libbre nel ponte inferiore
  • 26 cannoni da 12 libbre nel ponte medio
  • 12 cannoni da 6 libbre sul cassero
Note
dati tratti da Three Decks[2]
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Storia

La costruzione del vascello da 62 cannoni Orignal avvenne presso il cantiere navale di Québec, nella Nuova Francia, sotto la supervisione di René Nicolas Levasseur[N 1] e l'unità fu impostata nell'ottobre 1748, subito dopo la fine della guerra di successione austriaca.[5] Prese il suo nome da un grande cervo nordamericano. La sua planimetria è simile a quella del Saint-Laurent, costruito nello stesso periodo in Québec.[4]

La nave era armata con 62 cannoni, 24 da 24 libbre sulla batteria inferiore, 26 da 12 libbre sulla seconda batteria e 12 da 6 libbre sul castello di prua. Il rapporto abituale su tutti i tipi di navi da guerra nel XVIII secolo era in media di 10 uomini per cannone, indipendentemente dalla funzione di ciascuna persona a bordo.[6] Questa forza lavoro regolamentare poteva tuttavia variare notevolmente in caso di epidemia, perdite in combattimento, diserzione o mancanza di marinai all'imbarco.[7]

L'Orignal fu varato sul fiume San Lorenzo il 2 settembre 1750,[5] ma sfuggì alle barche incaricate di fermarlo una volta in acqua. Il vascello si incagliò e fu considerato non recuperabile perché troppo danneggiato.[2][4] Il rapporto redatto all'epoca afferma che si incagliò subito dopo il varo e si ruppe alla successiva bassa marea. [Lui] fu smantellato sul posto.[2]

Note

Annotazioni

  1. ^ Ingegnere del re che, dal 1740 al 1750, riuscì a creare in Canada una intera squadra navale,compreso lo Orignal, che rimase l'unico vascello da 62 cannoni costruito in Québec.

Fonti

  1. ^ a b Aghqc.
  2. ^ a b c Three Decks.
  3. ^ a b Lessard 2014, p. 64.
  4. ^ a b c Roche 2005, p. 336.
  5. ^ a b Eccles 1972, p. 123.
  6. ^ Acerra, Zysberg 1997, p. 220.
  7. ^ Vergé-Franceschi 2002, p. 105.

Bibliografia

  • (FR) Martine Acerra e André Zysberg, L'essor des marines de guerre européennes: vers 1680-1790, Paris, SEDES, 1997, ISBN 2-7181-9515-0.
  • (FR) Alain Boulaire, La Marine française: De la Royale de Richelieu aux missions d'aujourd'hui, Quimper, éditions Palantines, 2011, ISBN 978-2-35678-056-0.
  • (FR) Alain Demerliac, La Marine de Louis XV: nomenclature des navires français de 1715 à 1774, Nice, Omega, 1995.
  • (EN) W.J. Eccles, France in America, New York, Harper & Row, Publishers, 1910.
  • (FR) Georges Lacour-Gayet, La Marine militaire de la France sous le règne de Louis XV, Honoré Champion éditeur, 1910.
  • (FR) Jean Meyer e Martine Acerra, Histoire de la marine française: des origines à nos jours, Rennes, Ouest-France, 1994, ISBN 2-7373-1129-2,.
  • (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours 1671-1870. Volume 2, éditions LTP, 2005, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (FR) Étienne Taillemite, Dictionnaire des marins français, Paris, Tallandier, 2002.
  • (FR) Onésime Troude, Batailles navales de la France, t.1, Paris, Challamel aîné, 1867.
  • (FR) Michel Vergé-Franceschi, La Marine française auvXVIIIe siècle: guerres, administration, exploration, Paris, SEDES, 1996, ISBN 2-7181-9503-7.
  • (FR) Michel Vergé-Franceschi, Dictionnaire d'histoire maritime, Paris, éditions Robert Laffont, 2002, ISBN 2-221-09744-0.
  • (FR) Rif Winfield e Stephen S. Roberts, French Warships in the Age of Sail 1626–1786, Barnsley, Seaforth, 2017.
Periodici
  • (FR) Rénald Lessard, Construction navale royale à Québec, 1739-1759: des navires et des hommes, in L'Ancêtre, vol. 41, n. 308, Automne 2014, pp. 63-65.

Voci correlate

Collegamenti esterni