La valle dei cavalieri è un area di antichi borghi medievali fortificati da casetorri, nell'Appennino tosco-emiliano, situata sull'Alta Vald'Enza e Val Cedra tra le province attuali di Parma e Reggio (Emilia, Italia) ed anticamente tra le Terre Matildiche dei Canossiani.

Zona storicamente indipendente costituita da una confederazione di communi militum presieduti da cavalieri e mercenari, autogovernatasi praticamente per 1000 anni. Il territorio delle Valli dei Cavalieri è costituito dal sistema orografico appenninico dei corsi dell' Enza e Cedra. Questo territorio era affidato al governo delle più nobili famiglie del luogo di antica investitura Matildica, che, in cambio di sorveglianza dei confini e di fornitura ai signori di Parma di milizie a cavallo, godevano, sulle Valli, di sovranità praticamente illimitata. Le prime tracce di scritti relativi alle Valli dei Cavalieri risalgono all’anno 1039. Nei secoli seguenti tale sistema si consolida in modo tale da mantenere la propria struttura “amministrativa”, con tanto di Commissario, invariata sino a tempi moderni.

Con l'unita' d'italia ab iure questi territori venivano annessi all'amministrazione italiana ma de facto, per il loro scarso interesse economico, abbandonati e lasciati a se' stessi per quasi 80 anni. In tempi piu' moderni ebbe rilievo storico tutta l'Alta Vald'Enza in quanto durante la seconda guerra mondiale fu parte della Linea Gotica, teatro della piu' aspra contrapposizione tra Tedeschi e Partigiani che in queste foreste si erano dati alla macchia.