Locomotiva FS D.345
Le D.345 sono locomotive diesel-elettriche di tipo universale delle Ferrovie dello Stato italiane.
| D.345 | |
|---|---|
| Locomotiva Diesel | |
| Anni di progettazione | 1970 |
| Anni di costruzione | 1970-1979 |
| Anni di esercizio | 1970- oggi |
| Quantità prodotta | 145 |
| Costruttore | Fiat Ferroviaria, Breda, SOFER |
| Dimensioni | 13.240 x 3.000 x 4.250 mm |
| Interperno | 7,600 mm |
| Passo dei carrelli | 1.960 mm |
| Massa in servizio | 62.000 kg |
| Rodiggio | Bo'Bo' |
| Diametro ruote motrici | 1040 mm |
| Rapporto di trasmissione | 1/2,56 |
| Potenza oraria | 750 KW |
| Velocità massima omologata | 130 km/h |
| Alimentazione | Diesel |
Storia
Dopo l'esperienza positiva maturata con le D.343 e la valutazione dei problemi evidenziatisi con l'esperienza pratica, nel 1970 le Ferrovie dello Stato emisero una nuova ordinazione di 70 locomotive D.345 all'industria privata la costruzione di una ulteriore serie che tenesse conto di alcune modifiche ed aggiornamenti. Venne riconfermata la potenza installata tipo di 1000 CV e scelta la motorizzazione tipo SSF218 della Fiat, mentre venne abbandonata la motorizzazione Breda-Paxman con l'installazione di un nuovo sistema di raffreddamento piu' affidabile del tipo Behr a comando e motore oleodinamico azionato termostaticamente.Nel 1973 venne perfezionata un'ulteriore ordinazione di 40 locomotive e due anni dopo di altre 35. Le industrie commissionarie furono la Fiat, la Breda, e la SOFER con gli equipaggiamenti elettrici di Marelli,TIBB e Italtrafo. L'ultima unità della serie venne consegnata a metà del 1979
Caratteristiche
Parte Meccanica
Le locomotive D.345 mantengono la struttura di massima unificata delle 343. Il vano centrale motori non ha piu' il bagagliaio con due saracinesche laterali, mai utilizzato, è quindi un grande comparto con il gruppo motore-generatrice e i compressori; i dispositivi di raffreddamento intercooling, radiatori e ventola verticale si trovano in un vano a parte.
I carrelli sono sempre a collo di cigno e sospensione con molle ad elica ma è stato eliminato il doppio collo sul quale si erano manifestati serie crettature nelle precedenti 443/343. Al loro interno vi è sempre il gruppo riduttore con la trasmissione ad albero cavo ed anello danzante.
Il motore installati è il Fiat tipo 218SSF a iniezione diretta, a 4+4 cilindri a "V" della potenza di 1350 CV a 1500 g/m.
Parte elettrica
La parte elettrica delle 345 è costituita da un generatore di corrente continua della potenza di 960 KW, costruito dal Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri.
I motori di trazione, montati uno per carrello, sono di costruzione Ansaldo
Il circuito di comando è realizzato con interruttori elettropneumatici e relais contenuti in un grande armadio posto nella cabina di guida anteriore, a parete, dietro le spalle del macchinista. Nella 345 è stata introdotta la regolazione statica di indebolimento di campo (Shunt) dei motori di trazione.
Un certo numero di mezzi della serie Fiat D.343 sono stati, nel corso degli anni '70, modificati con la sostituzione del motore originale con quello delle D.345 eliminando contemporaneamente le saracinesche del bagagliaio.
Voci correlate
Bibliografia
- Angelo Nascimbene, D.345:una piccola grande diesel,in Tuttotreno, Ponte San Nicolò(PD), Duegieditrice, 1988.
- Vittorio Cervigni, Le diesel piu' diffuse,D.345, in iTreni oggi 51, Salò, Editore ETR, 1985.
