Governo di Rudinì I

28º Governo del Regno d'Italia

Il Governo di Rudinì I è stato il ventottesimo esecutivo del Regno d'Italia, il primo guidato da Antonio di Rudinì.

Governo di Rudinì I
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioAntonio di Rudinì
(Destra storica)
CoalizioneDestra storica
LegislaturaXVII
Giuramento6 febbraio 1891
Dimissioni4 maggio 1892
Governo successivoGiolitti I
15 maggio 1892

Esso, nato in seguito alle dimissioni del governo precedente, è stato in carica dal 6 febbraio 1891 al 15 maggio 1892[1] (sebbene già dimissionario dal precedente 4 maggio), per un totale di 464 giorni, ovvero 1 anno, 3 mesi e 9 giorni.

Compagine di governo

Appartenenza politica

Partito Presidente Ministri Sottosegretari Totale
Destra storica 1 7 7 15
Sinistra storica[2] - 3 3 6
Indipendente (politica) - 1 1 2

Situazione parlamentare

Al momento della sua formazione, il 6 febbraio 1891:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza DEM-D. (199)[4], PLC (48), IND (17)
264 / 508
Opposizione DEM (202), ER (42)
244 / 508

Al momento della sua caduta definitiva, il 4 maggio 1892:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza DEM-D. (120)[5], PLC (48), IND (17)
185 / 508
Opposizione DEM (281), ER (42)
323 / 508

Composizione

Carica Titolare Sottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
  Antonio Starabba, marchese di Rudinì (Destra storica) Carica non assegnata[6]
Ministero Ministri Sottosegretario
Affari Esteri   Antonio Starabba, marchese di Rudinì (Destra storica) Conte Antonio D'Arco
Agricoltura, Industria e Commercio   Bruno Chimirri (Destra storica)
(fino al 31 dicembre 1891)
Giorgio Arcoleo
(dal 19 aprile 1891)
Antonio Starabba, marchese di Rudinì (Destra storica)
Ad interim (dal 31 dicembre 1891)
Lavori Pubblici   Ascanio Branca
(Sinistra storica)
Carlo Buttini
Interno   Giovanni Nicotera
(Sinistra storica)
Piero Lucca
(fino al 23 aprile 1892)
Pubblica Istruzione   Pasquale Villari (Destra storica) Leopoldo Pullè
Guerra   Luigi Pelloux (Indipendente)[7] Francesco Carenzi
(dal 2 luglio 1891)
Marina Antonio Starabba, marchese di Rudinì (Destra storica)
Ad interim (fino al 15 febbraio 1891)
Raffaele Corsi
  Simone Pacoret de Saint-Bon
(Destra storica)
(dal 15 febbraio 1891)
Finanze   Giuseppe Colombo
(Destra storica)
(fino al 4 maggio 1892)
Antonio Salandra
Luigi Luzzatti (Destra storica)
Ad interim (dal 4 maggio 1892)
Grazia e Giustizia e Culti   Luigi Ferraris
(Destra storica)
(fino al 31 dicembre 1891)
Giovanni Della Rocca
(fino al 23 aprile 1892)
  Bruno Chimirri (Destra storica)
(dal 31 dicembre 1891)
Poste e Telegrafi Ascanio Branca (Sinistra storica)
Ad interim
Alessandro Pascolato
Tesoro   Luigi Luzzatti (Destra storica) Secondo Frola

Cronologia

In seguito a divergenze di natura economica nella maggioranza, il governo si dimise. Il re respinse tuttavia le dimissioni rinviando il governo alla camera, dove fu sfiduciato.

Note

  1. ^ L'annunzio ufficiale del Ministero Giolitti, su archiviolastampa.it, 16 maggio 1892, p. 1.
  2. ^ In cambio di posizioni esecutive, il partito decise di supportare saltuariamente il governo
  3. ^ a b Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo era la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Principalmente trasformisti, pochi pentarchi ed affini ad idee moderate.
  5. ^ Principalmente trasformisti, pochi pentarchi ed affini ad idee moderate.
  6. ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.
  7. ^ Affiliato alla Sinistra storica.

Bibliografia

  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971

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