Luciano Tajoli
Luciano Tajoli (Milano, 17 aprile 1920 – Merate, 3 agosto 1996) è stato un cantante e attore italiano.
Biografia
Iniziò a cantare all'età di quattro anni nelle osterie milanesi dove veniva accompagnato dal padre, raccogliendo i primi applausi. La prima canzone che lo appassionò tanto e che imparò fu Balocchi e profumi di E. A. Mario (1929). Cantare era la sola cosa facile della sua infanzia, quasi un'evasione, un modo per uscire da quel mondo faticoso e povero.
Dopo l'esordio alla fine degli anni Trenta al concorso L'ora del dilettante, ottenne una piccola parte nella rivista Scandalo '40 (1940) al Mediolanum di Milano: lo spettacolo, mediocre, ebbe però il merito di rivelare le sue doti canore suscitando un'entusiastica accoglienza da parte del pubblico. Il suo primo successo discografico fu Villa Triste di Mario Ruccione (1941).
Esonerato dal fronte per una grave forma di poliomielite che l'aveva colpito all'età di un anno rendendolo claudicante, negli anni della guerra tenne numerosi spettacoli per le forze armate ed incise pezzi di successo che approdarono subito alla radio.
Nel febbraio del 1943 si sposò con Lina Agnesi nella Chiesa di Sant'Agostino di Milano.
Dal dopoguerra agli anni Sessanta fu anche attore di cinema e teatro.
Dotato di una bella voce da tenore leggero limpida e cristallina, per la quale nei primi anni era chiamato L'usignolo, negli anni Cinquanta, assieme a Giorgio Consolini, Luciano Virgili, Achille Togliani, Claudio Villa e Narciso Parigi fu uno dei più amati interpreti del genere melodico sentimentale, proponendo il suo repertorio romantico anche ai microfoni della radio in programmi come Le vedette della settimana (1951), Il signore di trent'anni fa (condotto da Enrico Viarisio nel 1954), L'usignolo d'argento (1954) ed Il traguardo degli assi (campionato a squadre tra cantanti presentato da Antonella Steni e Corrado nel 1959).
In questo periodo, però, con l'avvento della televisione, la RAI ed il Festival di Sanremo gli chiusero le porte, per non farlo apparire a causa del suo "poco essere telegenico". Tuttavia, una volta superato questo scoglio, nel 1961 vinse il Festival di Sanremo con Al di là, pezzo melodico firmato da Mogol e Donida e cantato in coppia con Betty Curtis.
Al Festival di Sanremo partecipò altre tre volte: nel 1962 con L'anellino ed Il cielo cammina, nel 1963 con Le voci e Ricorda e nel 1970 con Sole pioggia e vento, ma negli anni seguenti il suo stile tradizionale venne messo in ombra dalle nuove tendenze musicali. Tornò comunque, in veste di ospite, ai microfoni della radio in programmi come Gran Varietà (1967), Batto quattro (1970) e Toh chi si risente di Loffredo (1978).
Tra i suoi maggiori successi sono da ricordare E vanno, Il vagabondo delle stelle, Primo amore, Fior di rose (e di ginestre), Madonna fiorentina, L'eco mi risponde, Montanina, Mimosa, La canzone dei battiferri, Terra straniera, Perdonami, Scrivimi, Buongiorno tristezza, Spazzacamino, Stornello del marinaro, Serenata serena, La canzone della strada, Canzone della mia vita, Miniera, Serenata messicana, Zoccoletti, Borgo antico, Cancello chiuso, Arrotino, Campane di Monte Nevoso, Rocce rosse, Serenata celeste, Luna marinara, Luna rossa, Il nostro concerto, Voce di strada, Ti voglio baciar, Credimi, Mai e poi mai, Lontananza, Acquaiolo, Autunno, Addormentarmi così, Tango del mare, Napoli non c'è più, Incontro, Un uomo che sa perdere e Gli italiani che cantano.
Filmografia
- La bisbetica domata, regia di Ferdinando Maria Poggioli (1942)
- Il diavolo va in collegio, regia di Jean Boyer (1943)
- Che tempi!, regia di Giorgio Bianchi (1947)
- Canzoni per le strade, regia di Mario Landi (1949)
- I due sergenti, regia di Carlo Alberto Chiesa (1951)
- Trieste mia! - O Trieste del mio cuore, regia di Mario Costa (1951)
- Solo per te Lucia, regia di Franco Rossi (1952)
- Don Lorenzo, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1952)
- Il romanzo della mia vita - Luciano Tajoli, regia di Lionello De Felice (1952)
- La pattuglia dell'Amba Alagi, regia di Flavio Calzavara (1953)
- Napoli piange e ride, regia di Flavio Calzavara (1954)
- Il cantante misterioso, regia di Marino Girolami (1954)
- La porta dei sogni, regia di Angelo D'Alessandro (1955)
- La voce che uccide, regia di Aldo Colombo (1956)
- Il canto dell'emigrante, regia di Andrea Forzano (1956)
- Cantando sotto le stelle, regia di Marino Girolami (1956)
- Occhi senza luce, regia di Flavio Calzavara (1956)
- Ascoltami, regia di Carlo Campogalliani (1957)
- Meravigliosa, regia di Carlos Arévalo e Siro Marcellini (1958)
- Urlo contro melodia nel cantagiro 1963, regia di Arturo Gemmiti (1963)