Sensualità a corte

serie televisiva italiana

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«ATTENZIONE! Questa è una fiction interattiva. Utilizzando il telecomando del vostro Digitale Terrestre potrete mutare il corso degli eventi»
«Madrinaaaaaa ...»
File:Sensualità a corte.png
Jean-Claude e Madre.

Sensualità a corte è una parodia surreale di fiction trasmessa da Italia 1 all'interno del programma satirico Mai dire Martedì con la regia di Marcello Cesena, che interpretava anche i panni del protagonista, il "baronetto" Jean-Claude. Con riferimento ironico al digitale terrestre, Sensualità a corte veniva presentata come fiction interattiva; agli spettatori era chiesto di esprimere il proprio sadico assenso affinché a Jean-Claude accadessero le cose più terribili.

Gli episodi, della durata di circa 4 minuti, hanno (come le altre rubriche di Mai dire martedì) il commento con voce fuori campo della Gialappa's Band e si basavano sulla ripetizione di uno schema fisso, composto da quattro o cinque scene in cui Jean Claude interagisce con uno degli altri personaggi, presentando ogni volta delle variazioni sul tema.

L'ambientazione della fiction è "Parigi, 1794", anche se compaiono molti elementi tecnologici e dei nostri giorni (spray, cellulari...)

Personaggi e interpreti

Jean Claude

 
Caricatura di Marcello Cesena

Jean Claude è il personaggio principale della storia; è un "baronetto" della nobiltà francese del settecento dai modi equivoci e raffinati derivati dalla sua natura gay. In ogni puntata si trova in conflitto con la madre, ed è in cerca del suo idolo di turno (in ogni serie viene cambiato nella prima è Batman, nella seconda Darth Fener, nell'ultima Diabolik) che solitamente tenta di aiutare ma finisce goffamente per mettere nei guai, e nonostante riceva l'aiuto di madrina, ogni puntata incappa in una disavventura diversa.


«"Perdono Madre, è stato un lapsus freudiano..."»


«"Oh Oh Oh... tutto è perduto... me 100 volte tapino... tapino, tapino, tapino, tapino, tapino.... 100 volte!»

Madre

La dispotica madre è la causa primaria della sua psicologia nevrotica e infantile. Non si sa nulla del suo passato, se non che ha sposato il padre di Jean Claude per "ragioni fiscali", e sembra che abbia investito un insano erotismo nel rapporto col figlio. Narcisista all'impossibile, "Madre" (non ne conosciamo il nome) coinvolge Jean Claude nelle sue insoddisfazioni erotiche costringendolo senza successo a vedere in lei non una madre ma una desiderabile adolescente appena pronta alle gioie dell'amore e di nuovi compagni. Quando Jean Claude infrange i tabù che lei gli impone, e disvela la sua età, la vecchiaia, la goffaggine, sistematicamente lei gli lancia sciagure o a volte tenta di ucciderlo, fino agli sketch conosciuti come Jean Claude nel confessionale dove Madre causa le morti del baronetto.

Solo in una puntata Madre muore, colpita dalla pallottola di un fantomatico amuleto-banana che Madrina ha dato a Jean Claude, il quale ignorando che fosse «carica», la punta «eretta» e spara.

«"Maledetto! Che dici?!... Di' pure addio alle braghette da cubista di Just Cavalli!..."»
«"Maledetto! Di' pure addio..."»

Dialogo-tipo tra Jean Claude e Madre

«Madre: "Guarda Jean Claude. Tutto questo un giorno sarà tuo"
Jean Claude: "Che gioia, madre! Ma quando? Quando?"
Madre: "Quando sarò morta."
Jean Claude: "Che gioia, che gioia!"
Madre: "JEAN CLAUDE???"
Jean Claude: "Oh, no, Madre! Intendevo che tristezza! UHEEEE! UHEEE!!!"»

Madrina

 
Caricatura di Madrina

A frenare gli anatemi di Madre, Jean Claude chiama Madrina, che ricalca la figura della fata madrina, ma non così utile come sperato. Quando il televoto non gli impedisce di ascoltare le soluzioni di Madrina, nella maggior parte degli episodi è proprio lei a procuragli la morte: di solito i suoi consigli sono troppo vaghi o troppo concettualmente complicati per Jean Claude, che non esita a fraintendere o comunque non è mai all'altezza della situazione. Il baronetto è condotto da Madrina in luoghi inospitali in cerca di un posto migliore per vivere (o nella terza serie di un'indefinita Belisaria) o a chiedere aiuto ad un certo Rastafari Implacheibol, che dovrebbe aiutarlo se gli fosse rivolta da Jean Claude una "domanda intelligente", prova che il baronetto non esita a fallire; in questi luoghi o queste occasioni trova sempre la morte.

«Jean Claude! Ti sei imbellito!»
«"La Belisaria si trova nel paese dei pappagallini mansueti... Forza, Jean Claude... CHIAMILI!"»

Dialogo-tipo tra Jean Claude e Madrina

«Jean Claude: "Cugina sfiga, compagna del mio vagare, perché non prendi una vacanza e te ne vai a....AHH!!!!"
(Madrina gli piomba addosso dal cielo)
Madrina: "Jean Claude, che hai da piangere?"
Jean Claude: "Oh, Madrinaaaa!!! Questo mondo non fa per me!"
Madrina: "Jean Claude, sei un tipetto che merita il meglio! Ti porterò in un mondo dove le cose complicate appaiono leggere e sottili!"
Voce fuori campo: "Vuoi che il luogo dove le cose appaiono leggere e sottili sia la pressa dell'Ital Sider di Taranto? Premi il tasto A del telecomando entro 3 secondi!"»

Batman/Renato, Darth Fener/Stefano

 
Caricatura di Stefano

Se è contorta la vita di Jean Claude, la sessualità lo è ancora di più. Non sembra mai riuscire ad avere un rapporto compiuto né coi suoi partner né con sua moglie Cassandra. Gli uomini di cui si innamora sono maschere moderne, mascoline, le quali nella fiction si disvelano isteriche o infantili, quasi fossero un'altra "faccia" di Jean Claude. Nonostante ciò, l'intimità fra questi personaggi e il bellissimo baronetto è sempre tragica, a immagine della frustrazione di un rapporto inconcludente che si costruisce intorno all'impossibilità di infrangere il desiderio narcisistico di cui è causa il rapporto fra Madre-Sovrastruttura e Jean Claude-Narciso-Media; Jean Claude ne viene fuori sempre mortificato (o disintegrato) e si libera del tormentato amore solo con la morte dei partner di cui è fatalmente causa, con la complicità del digitale terrestre.

«"Non mi chiamo Renato!"»
«"Con l'aiuto del lato oscuro della forza..."»

Il fantasma di Renato

 
Caricatura di Renato

A peggiorare il rapporto tra Jean Claude e la Madre, nella seconda e terza serie compare il fantasma di Batman/Renato; la maschera torna nella seconda e terza serie questa volta sempre a viso scoperto ed intenzionata a consigliare il baronetto nei suoi problemi sentimentali. Ma questo non lo aiuta affatto. Quando infatti a Jean Claude vengono proposte soluzioni profetiche all'incomunicabilità fra lui e i suoi amanti, queste si rivelano sempre frasi sbagliate, insolenti, che si ispirano ad una improbabile intraprendenza sentimentale della letteratura giovanile di consumo, o addirittura feticci inadeguati, così che oggetti di lavoro o componenti del quotidiano, comunemente interpretati come innocui, diventano l'innesco di conflagrazioni piriche o nucleari e di morti sanguinarie.

«"Non disperare, pomodorino saporoso..."»

Cassandra

 
Caricatura di Cassandra

Cassandra, la promessa sposa e poi moglie, sembra l'unica a non accorgersi di quanto radicali siano i motivi che spingono Jean-Claude a non avere una relazione con lei. Condivide le frustrazioni del baronetto, affronta e accetta i suoi desideri o deliri omosessuali, ma sembra ignorare completamente Madre, ed è intenta più a realizzare una sessualità femminile divenuta onirica o mercificata che a scrutare nel rapporto Madre-Jean Claude l'ostacolo fondamentale alla partecipazione anche minima del marito al suoi doveri matrimoniali. Nelle prime puntate Cassandra è intenta alla realizzazione di piani diabolici, ricordando in parte il prossimo personaggio di Eva Kant, con l'impiego di fantomatiche arti magiche attorno ad un pentolone in ebollizione; successivamente però evocherà i suoi poteri con l'aiuto di feticci commerciali di molte delle pubblicità catodiche storiche o recenti, rivolte essenzialmente ad un pubblico generalmente femminile o casalingo, o ai frequentatori nel palinsesto televisivo notturno delle promozioni pornografiche, e tenterà inutilmente di trasformare Jean Claude nel suo amante dei sogni.

Dialogo-tipo tra Jean Claude e Cassandra

«Cassandra: "Forza, Jean Claude... Fammi quello che Tarzan fa tutte le mattine a Cita!..."
Jean Claude: "La colazione?..."
Cassandra: "BASTA CAZZATE, JEAN CLAUDE"»
«Cassandra: "Forza, Jean Claude... Se ti dico Punto G... Cosa mi rispondi???"
Jean Claude: "Panda H ????"»
«Cassandra: "Forza, Jean Claude... Se ti dico petting, cosa mi rispondi?"
Jean Claude: "Spazzoling??? "»

Diabolik ed Eva Kant

 
Caricatura di Armando-Diabolik ed Eva Kant

Nella terza serie Jean Claude si innamora di Diabolik/Armando, e lo vediamo intromettersi sempre tra lui ed Eva Kant. La fiction si arricchisce così di una nuova coppia e il personaggio dell'amante di Jean Claude acquisisce una certa autonomia. Eva e Diabolik si scambiano in continuazione e ossessivamente apprezzamenti sessuali ed esternazioni del loro eccitamento reciproco. Il problema è che non è poi così reciproco; lei infatti insiste sul fatto che si ecciti a vedere il suo uomo in "azione", come se la sua eccitazione non possa che passare per un preliminare voyeuristico e di trasgressione criminale; Diabolik invece, che questa volta non mostra le isterie dei precedenti personaggi amati da Jean Claude, non riesce a controllare le pulsioni della moglie, non distinguendo nemmeno quando Eva è nuda (e quindi definitivamente concessa) o velata dalla calzamaglia. Ogni volta quando parte per un furto, le raccomanda di mettersi in una certa "posa da letto" proprio nel luogo della scena del crimine, tutt'altro che posto intimo o di incontro erotico. Alla fine, Jean Claude fa arrestare Diabolik: irrompendo con la sua presenza ingombrante e rumorosa che contrasta con la quiete e il buio dell'ambientazione notturna, attiva i più sofisticati o sanguinari sistemi d'allarme antifurto.

«Eva: "Anche tu mi ecciti, ho sempre adorato gli uomini di colore!"
Diabolik: "Ma io non sono di colore..."
Eva: "Come no? Sei nero!"
Diabolik: "Ma è la calzamaglia!"»
«Diabolik: "A me invece eccita vederti così... Completamente nuda!"
Eva: "Ma anch'io sono in calzamaglia"
Diabolik: "Come? Mi sembrava che eri completamente nuda!"
Eva: "Bé, ti sembrava male.."»

Personaggi minori

  • Il padre di Jean Claude. Viene nominato in sole due puntate e non appare mai, e non si sa niente di lui, se non che ha deciso il matrimonio di Jean Claude e Cassandra e che ha sposato Madre per motivi fiscali.
  • Il popolo: non si sa bene se Madre sia regina, ma si evince che è baronessa della Francia, anche se ha diritto di vita e di morte sul popolo (dato che ha fatto uccidere tutti i primogeniti del regno per aver perso la lucentezza del suo corpo). Non compare mai, anche se si evince che è scontento della baronessa ma non di Jean Claude, perché, come dice Cassandra se Jean Claude muore tutto il popolo insorgerebbe!.
  • La suora infermiera. Compare nella settima puntata della terza serie, impersonata dallo stesso attore che impersona Madrina. Mostra a Madre qual è suo figlio, quello con la faccia da idiota!.
  • La voce fuori campo : si sente in tutte le tre stagioni, specialmente quando Jean Claude dialoga con gli amanti o quando dialoga con Cassandra oppure quando dialoga con Madrina. Nelle ultime due serie è interpretata sempre da Marcella Silvestri, già Cassandra.
  • Il Santone RastaFanImplaKeibol. Si tratta di un onnipotente presenza, venerata in Oriente, a cui Jean Claude si rivolge per salvarsi dalle situazioni difficili, su consiglio di Madrina. Il santone però si infuria quando gli fanno domande idiote: infatti Jean Claude viene sempre incenerito da lui, dopo avergli fatto delle domande idiote. Compare nella quinta e nona puntata della terza serie.
  • Doctor House. Compare nell'ultima puntata della terza serie, sempre interpretato da Marcello Cesena. Jean Claude porta Madre dal dottore perché brutalmente delusa: ella credeva che il figlio sarebbe andato a fare il militare, ma l'esercito gli aveva ordinato di riproporsi dopo 600 anni. Il dottore continua a stuzzicare Madre:
«Dr. House: "Quanti anni ha, signora?"
Madre: "Sedici."
Dr House: "In quale sistema numerico, scusi?"
Madre: "Che cos'ha detto???"
Jean Claude: "Niente madre, non è stata una buona idea. Andiamocene via!"
Dr House: "Sua madre vive in una casa per anziani, vero?"
Jean Claude: "Dottore...lei non si rende conto di quello che sta dicendo..."
Madre: "Fallo parlare, Jean Claude!"
Jean Claude: "Oh, madre..."
Dr House: "Signora...posso chiamarla nonna?"
Jean Claude: "Oh...no..."
Dr House: "Suo figlio le avrà sicuramente dato dei nipoti. Perché non si occupa di loro?"
Madre: "MAALEDETTOO! TE LA DO IO LA NONNA MALEDETTOOO!!"»

Madre alla fine uccide il dottor House in uno scatto d'ira, e viene internata in prigione, più precisamente a Sing Sing.

Prima serie (2004)

La prima serie conta 8 episodi che mantengono sempre la stessa struttura. Ciascun episodio è preceduto da un riassunto degli eventi precedenti.

  • Madre: Jean Claude incontra la madre. Inizialmente si parlano tranquillamente, finché Jean Claude non fa una "gaffe" (di solito un rifermento azzardato all'aspetto della madre) e la fa arrabbiare. La madre reagisce maledicendolo e/o dicendogli di dire addio a qualcosa a cui è particolarmente affezionato o legato (spesso un vestito o un tipo di trucco) e Jean Claude, rifiutandosi e urlando il suo dissenso, scappa via piangendo.
«Jean Claude: "Madre, anche la tua taglia è cambiata..."
Madre: "Hai ragione, vestivo una quarantotto ed ora..."
Jean Claude: "Porti una cinquantadue!!"
Madre: "Maledetto! Che dici!"
Jean Claude: "Perdono!!!"»
  • Cassandra: (a volte questa scena non è presente, altre volte viene invertita con quella di Batman): Jean Claude incontra Cassandra che cerca di sedurlo in svariati modi. Inizia in modo sottile ma alla fine ammette di volere un rapporto fisico, scatenando una crisi di pianto in Jean Claude che scappa via.
«Cassandra: "Jean Claude, vieni vicino... Più vicino... Fammi tutto quello che l'ispettore Ginko fa ogni mattina ad Eva Kant"
Jean Claude: "Un verbale?"
Cassandra: "BASTA CAZZATE, JEAN CLAUDE!"»
  • Batman: Jean Claude cerca conforto in Renato. Egli risponde in modo burbero ma poi si addolcisce. Alla fine però il momento di intimità tra i due viene rovinato da un evento o un elemento esterno (votato nella finzione narrativa dal pubblico da casa con il telecomando del digitale terrestre) e Jean Claude scappa via piangendo.
«Jean Claude: "Renato??"
Batman: "NON MI CHIAMO RENATO!!"»
  • Madrina: Jean Claude disperato chiede aiuto alla Madrina. Dopo esser piovuta dallo spazio come un meteorite(una volta arriva schiantandosi addosso a Cassandra, con il commento di Jean-Claude"Madrina, per una volta, provvidenziale!"), la Madrina gli propone una soluzione ai suoi problemi. Nella finzione narrativa, il pubblico decide con il digitale terrestre che questa soluzione abbia sempre conseguenze disastrose e spesso la morte di Jean Claude. L'episodio si conclude con il pianto della madrina per l'evento tragico e/o la perdita del figlioccio.
«Madrina: "Abbandona codesti pensieri, Jean Claude!"
Jean Claude: "No, non li abbandono..."
Madrina: "Abbandonali!"
Jean Claude: "Non li abbandono..."
Madrina: "ABBANDONALI!!!"
Jean Claude: "Mi sa che li abbandono..."»

La prima serie si conclude con il rapimento di Jean Claude da parte degli alieni.

Seconda serie (2005)

La seconda serie conta dieci episodi (trasmessi nelle puntate fra il 29 settembre e il 28 novembre) e mantiene essenzialmente la stessa struttura della prima. Nella finzione narrativa, questa stagione viene presentata come trasmessa in 3D, usufruibile grazie a degli occhiali allegati a delle riviste erotiche presentate in ogni episodio.

«Gli speciali occhiali 3D allegati alla rivista "Banana tradizionale"»

Lo schema fisso è sempre identico, ma si aggiunge una scena. L'ordine delle scene è più variabile.

La serie si apre con Jean Claude, sopravvissuto al rapimento, inseguito nello spazio da Madre.

  • Madre: ripete la sequenza della prima serie;
  • Cassandra: ripete la sequenza della prima serie;
  • Batman: Batman appare come un fantasma che dà dei consigli a Jean Claude, che si riveleranno poi essere sempre fallimentari o catastrofici;
  • Darth Fener: Jean Claude incontra Darth Fener (chiamato "Stefano") e cerca di sedurlo. L'uomo reagisce sempre violentemente o, in seguito alle azioni di Jean Claude, viene ferito o eliminato;
«Darth Fener: "Oggi, con il lato oscuro della forza, piegheremo gli eserciti spezzini, spoletini e trentini, e faremo trionfare anche lì, il lato oscuro della forza"
Jean Claude: "Stefano!!!"
Darth Fener: "Chi ha mandato questo idiota?"»
  • Madrina: ripete la sequenza della prima serie.

La serie si conclude con la morte della Madrina sul pianeta Sfighinson e con il dolore di Jean Claude per la perdita.

Terza serie (2007)

Anche la terza serie mantiene la struttura narrativa delle precedenti: anche i protagonisti sono riconfermati. Vengono invece introdotte le figure di Diabolik, parodisticamente nuovo amante di Jean Claude, e di Eva Kant. La sigla delle puntate cambia ogni volta, imitando alcuni film:

  • Prima puntata: 007 (La serie si riapre con Jean Claude che sogna di essere James Bond: suo obiettivo è l'eliminazione della "madre" in cima ad un grattacielo di New York. Difatti, la donna cade nel vuoto poiché il figlio aveva "trattenuto involontariamente" il suo paracadute. Al risveglio, poco cambierà rispetto alle puntate precedenti)
  • Seconda puntata: Biancaneve (Madre compare e chiede allo specchio magico se è lei la più bella del reame. Al diniego dello specchio, Madre grida come un ossessa)
  • Terza puntata: Gli Addams (compaiono i quadri di Jean Claude, Madre, Madrina e Cassandra che schiocchano le dita dicendo: Sensualità!)
  • Quarta puntata: compare il profilo di Cassandra, come nei vecchi film di Alfred Hitchock, in cui afferma che ha rapito Madrina per fare di Jean Claude «un uomo sudato, come Rambo VII»
  • Quinta puntata: Mission Impossible (Jean Claude, Madrina, Diabolik ed Eva saltano da un edificio all'altro di New York tra esplosioni, razzi e quant'altro: la puntata si chiama Sensual Impossible III)
  • Sesta puntata: Compaiono Jean Claude e i suoi amanti (Batman-Renato, Dart Fener-Stefano e Diabolik-Armando) che danzano in una pioggia di fiori, sulle note della musica di "Aquarius" (che fa parte della colonna sonora del musical Hair)
  • Settima puntata: Inizia come un film della Fox, dove compare il logo di Jean Claude alla ricerca della Belisaria
  • Ottava puntata: Hannibal (appare Madre con la maschera di Hannibal Lecter e un coltello in mano: la puntata infatti si chiama SensuHannibal a corte)
  • Nona puntata: Jean Claude si presenta con i bigodini in testa e la crema applicata sul viso, frustrato perché si sente troppo maschile
  • Decima puntata: Inizia con una sorta di parodia del video musicale Vogue di Madonna, in cui tutti i personaggi cantano ballando una sorta di macarena a scimmiottare parte della coreografia originale.

Triste per la sua "sfortuna", in ogni puntata Jean Claude implora la Madrina nel ricercare la Belisaria, fantomatico oggetto che dovrebbe mettere fine alle sue frustrazioni.

  • Madre: ripete la sequenza delle prime due serie;
  • Cassandra: ripete la sequenza delle prime due serie;
  • Renato: ripete la sequenza delle prime due serie;
  • Diabolik ed Eva Kant: la sequenza si apre con loro due che amoreggiano, dicendo sempre che "il crimine li eccita". Appena Diabolik si allontana, entra Jean Claude che colpisce Eva, per rimanere solo con l'amato "Armando". Alla fine, tutti gli interventi di Jean Claude portano Diabolik in prigione;
«Diabolik: Attenta Eva! il museo è pieno di trabocchetti disseminati per terra!
Eva: Lì per esempio ce n'è uno?
Diabolik: No, lì no!
Eva: Bene!
(viene schiacciata da un martello gigante)
Diabolik:....No, lì si!»
  • Madrina: ripete la sequenza delle prime due serie.

La serie si conclude con la morte di Jean Claude, caduto dal Pianeta del Tempo Sospeso

In Mai dire... Grande Fratello

Nel confessionale del Grande Fratello

Nel corso del 2006, all'interno di Mai dire Grande Fratello, è stata inserita una serie di clip che mostrano Jean Claude nel confessionale del Grande Fratello. Jean Claude è entrato nella casa con la madre e cerca ripetutamente di nominarla per farla uscire, ma senza ottenere risultati. Al baronetto stanno tutti antipatici, specialmente Man-Lo, l'unica a cui sta simpatica Madre. Le sequenze sono queste:

  • Jean Claude all'inizio di ogni puntata è nel confessionale, saluta Alessia (Marcuzzi), e finge di essere contento della madre, ma alla fine smaschera sempre il suo disappunto, insultandola con termini volgari e irripetibili.
  • Certe volte intervengono Madrina o Renato che cercano di migliorare le cose con amuleti e consigli, ma alla fine non servono a niente.
  • Proprio mentre Jean Claude parla male della madre questa entra in scena, e il confessionale diventa lo studio di Alessia Marcuzzi. Madre, dopo aver sentito in parte gli insulti del figlio, o dopo averli capiti, o dopo aver frainteso le parole di Jean Claude, si arrabbia e lo maledice, augurandogli di avere malattie genetiche da trasmettere ai figli (come l'orchite fulminante o il prolasso sfinterale). Queste maledizioni quasi portano Jean Claude al suicidio.
«Madre: "Non ti ricordo molto molto molto una star internazionale, piccoletta, trasgressiva, col cognome che finisce in -one?"
Jean Claude: "Rita Pavone!"
Madre: "MADONNA CICCONE! NON RITA PAVONE!!!"»
«Madre: Metti giù quella banana Jean Claude
Jean Claude: No madre, no!!
rumore di uno sparo
Jean Claude: Nooooooo! La banana era carica, che ho fatto?»

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