Utente:Postcrosser/Sandbox3

Karolina Olsson, soprannominata la "Bella Addormentata di Oknö" ("Soverskan på Oknö" in svedese) (Oknö, 29 ottobre 1861 – Oknö, 5 aprile 1950), è stata una donna svedese, ricordata per avere trascorso 32 anni dormendo, tra 1876 e il 1908.
La storia
Karolina nacque il 29 ottobre 1861 a Oknö, villaggio sull'omonima isola appartenente al comune di Mönsterås nel sud della Svezia, secondogenita e unica femmina dei sei figli dei suoi genitori.[1][2]
Inizialmente Karolina impara a leggere e scrivere in casa dalla madre, mentre la aiuta a svolgere i lavori domestici, ma in seguito viene iscritta alla scuola locale, distante alcuni chilometri, forse anche per poter seguire le lezioni di catechismo, imprescindibile nella società luterana della Svezia del tempo.[1][2]
Intorno al 18 febbraio 1876 Karolina torna a casa con il viso gonfio e sanguinante e un forte dolore ai denti, raccontando di essere scivolata durante il ritorno da scuola mentre attraversava un fiume ghiacciato. Il mal di denti peggiorò nei giorni seguenti, tanto che la famiglia pensò che fosse opera di una stregoneria, e il 22 febbraio i genitori la mandarono a letto. La ragazza, che al tempo aveva 14 anni, si addormentò e non si risvegliò che 32 anni dopo, il 3 aprile 1908.[1][2][3][4]
I suoi genitori provarono inutilmente a svegliarla per settimane. Il padre era un pescatore e la famiglia non poteva permettersi di chiamare un dottore, così inizialmente si appoggiarono ai consigli dei vicini e di una ostetrica del villaggio, senza ottenere alcun risultato. Sua madre riusciva solo a farle scivolare in gola due bicchieri di latte ogni giorno per tenerla in vita.[1][4][5]
Ad un certo punto gli abitanti del villaggio fecero una colletta per permettere agli Olsson di chiamare un vero dottore. Il medico diagnosticò che Karolina era in coma, e anche i suoi tentativi di scuoterla con sali da inalazione o pungendola con degli spilli di rivelarono infruttuosi. Il medico continuò a visitarla periodicamente per vari mesi, e scrisse all'editore della principale rivista svedese di medicina raccontando il caso.[1][3][4][5]
Nei mesi e anni successivi diversi medici arrivarono da tutto il paese per visitare Karolina Ollson e cercare di risvegliarla. Annotano che la ragazza sembra bloccata in uno stato di ibernazione, tanto che anche i suoi capelli e le sue unghie non crescono. Sua madre, l'unica persona che si prende fisicamente cura di lei, racconta che a volte Karolina ha degli episodi di sonnambulismo durante i quali si siede sul letto con gli occhi chiusi e recita meccanicamente delle preghiere che ha imparato da bambina.[1][5]
Nel 1892 la ragazza venne portata all'ospedale di Oskarshamn, dove tentarono inutilmente di risvegliarla tramite elettroconvulsioni e le diagnosticarono uno stato di isteria o una demenza paralytica (un sintomo di una fase avanzata di sifilide), prima di rimandarla a casa.[1][2][3]
La sua famiglia a quel punto si rassegnò alla sua condizione. La madre continuò a prendersi amorevolmente cura di lei ogni giorno, facendole ingerire qualche bicchiere di latte e acqua, finchè non morì nel 1904 o 1905, e il padre dovette assumere una governante perché lo aiutasse a prendersi cura della figlia. Nel 1907 morì anche uno dei suoi fratelli, annegando durante una battuta di pesca.[1][2][5]
Il 3 aprile 1908 la governante sentì dei rumori provenire dalla stanza di Karolina, e entrandovi la trovò sveglia e in preda ad una crisi di pianto. La donna ormai ha 46 anni, è pallida, debole e magrissima, fatica a reggersi in piedi e a guardare la luce, ma tutto sommato sta abbastanza bene. Medici e giornali di tutta Europa si interessarono al suo caso e arrivarono a Okno per incontrarla. I medici furono sconcertati sia dal suo risveglio che dal fatto che le sue condizioni di salute erano incredibilmente buone per avere passato oltre 30 anni sdraiata in un letto. Appariva inoltre molto più giovane dei suoi effettivi 46 anni. In breve tempo Karolina riacquistò lo forze e gli psichiatri che la visitarono stabilirono che le sue capacità mentali erano quelle di una ragazza adolescente, l'età che aveva quando iniziò a dormire. Era in grado di leggere e scrivere e ricordava le preghiere e le altre cose imparate da bambina, ma spiegava di non avere ricordi degli anni trascorsi dormendo.[1][2][3][4][5]
Dopo essersi svegliata Karolina Ollson riprese una vita normale vivendo per altri 42 anni. Morì nel 1950 all'età di 88 anni.[1][2]
Studi e spiegazioni
Negli anni diversi medici e psichiatri hanno studiato il caso di Karolina Ollson cercando di spiegare come abbia potuto dormire così a lungo, e se la storia del suo interminabile sonno fosse vera o meno. In particolare nel 1910 si recò a trovarla il dottor Harald Fröderström, medico e botanico svedese che aveva studiato presso diverse cliniche psichiatriche e che all'epoca lavorava come metico assistente presso l'ospedale di Stoccolma, il quale trascorse diverso tempo cercando una spiegazione al suo caso. Fröderström fu affascinato dalla donna, la quale si comportava come una ragazzina molto più giovane delle sua reale età. Parlando con i suoi familiari e con la governante, Fröderström scoprì che in alcune occasioni avevano visto Karolina alzarsi dal letto e sentita parlare, che la donna aveva avuto delle crisi di pianto nell'apprendere della morte della madre nel 1905 e di uno dei fratelli nel 1907, e che la governante trovava talvolta degli oggetti fuori posto quando lei rientrava nella stanza dopo aver svolto dei lavori fuori. Nel 1912 pubblicò un lungo resoconto intitolato "La Dormeuse D'Oknö - 21 Ans de Stupeur. Guerison Complete", nel quale racconto che Ollson non mostrava caratteristiche fisiche anomale, ad accezione di una muscolatura poco sviluppata e di dimostrare non più di 35 anni di età. Rispondeva volentieri alle sue domande e ricordava bene la famiglia che viveva accanto alla sua abitazione e i giochi che faceva con i fratelli da ragazzina. Ricordava anche la scuola, il presi e i compagni di classe, e il giorno in cui era tornata a casa ferita, in particolare con il dolore ai denti. Se le veniva chiesto del periodo passato a letto invece si mostrava a disagio e confusa. Lo psichiatra scartò l'idea che Ollson avesse veramente trascorso tutti quegli anni dormendo e assumendo solo due bicchieri di latte al giorno, perchè in quel caso sarebbe dovuta morire di fame in breve tempo. Ipotizzò invece che, il giorno in cui tornò a casa ferita, doveva essere stata vittima di un qualche grave trauma, forse una aggressione o degli abusi da parte di un familiare o un vicino, che l'aveva scossa così profondamente da portarla a estraniarsi dal mondo.[1][2][6]
Secondo alcuni studiosi probabilmente la ragazza passava molte ore a letto, ma in realtà non dormiva tutto il tempo: quando restava a casa da sola con la madre - l'unica persona che si prendeva fisicamente cura di lei - mentre il padre e i fratelli erano fuori al lavoro, probabilmente si alzava, curava la propria igiene, parlava con la madre e mangiava ben più dei due bicchieri di latte. Ciò spiegherebbe anche come abbia fatto a sopravvivere per tutti quegli anni senza morire di fame, e il fatto che perse peso soprattutto in seguito alla morte della madre, quando era rimasta ad occuparsi di lei la governante che non le forniva quindi del cibo ulteriore di nascosto. E' possibile che Karolina avesse sviluppato un rapporto simbiontico e una dipendenza dalle cure delle madre, esacerbando la sua condizione, e che a sua volta la madre la spingesse a passare le giornate a letto per potersi prendere cura di lei e proteggerla dal mondo esterno.[1][2][6]
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l IBERNATA per 32 anni: la strana storia della Bella Addormentata di Oknö, su vanillamagazine.it, 07/09/2023. URL consultato il 28/03/2025.
- ^ a b c d e f g h i (EN) The curious case of Karolina – a real Sleeping Beauty, su annabelfrage.com, 14/01/2025. URL consultato il 28/03/2025.
- ^ a b c d Karolina Olsson, la Storia della “Vera” Bella Addormentata, su lascimmiapensa.com, 05/08/2023. URL consultato il 28/03/2025.
- ^ a b c d (EN) The incredible story of Karolina Olsson, the “sleeping woman of Oknö”, su greenmemag.com, 14/01/2025. URL consultato il 28/03/2025.
- ^ a b c d e John Pinkney, The Mary Celeste Syndrome, Inkpen Editions, 2011, pp. 326–331, ISBN 978-0-9870935-6-1.
- ^ a b (SV) Soverskan på Oknö, su hem.fyristorg.com. URL consultato il 28/03/2025 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).