Motocross

disciplina sportiva motociclistica
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Motocross (spesso abbreviato in MX o MotoX) è un tipo di gare in moto su sterrato, che si tengono in speciali circuiti sterrati chiusi. Probabilmente il motocross deriva dalle gare di "scrambling" inglesi. Il nome "motocross" è una contrazione derivata dalle parole "moto" e "cross country".

Un motocrossista in azione

Gare

 
Un circuito di motocross

Una competizione di motocross è generalmente chiamata gara. Una gara consiste generalmente in 2 manche precedute dalle qualifiche. Il motocross si distingue dagli altri sport motoristici poiché ha una partenza "di massa", ovvero tutti i piloti sono allineati dietro i cancelletti di partenza sulla stessa linea.

Le manche hanno generalmente un numero di giri da completare prima della bandiera a scacchi oppure i giri da compiere sono determinati in base al tempo (ad esempio 30 minuti + uno o due giri). I campi da cross sono generalmente abbastanza lunghi (tra i 2 e i 3 km) e incorporano alcune zone naturali e altre, come le whoops, fatte dall'uomo. È anche possibile che una pista da cross sia fatta solo da colline e curve, senza salti. A differenza del motocross, il supercross si pratica in piste interamente artificiali, con la presenza di numerosi salti e whoops e solitamente si tiene nei palazzetti o negli stadi. Oltre al fatto che il motocross si corra all'aperto, la partenza delle gare di cross solitamente conta circa 40 partecipanti, mentre il supercross circa 25.

I gran premi o le gare Pro AMA tendono ad essere lunghe, solitamente 30 minuti più 2 giri. Invece le gare amatoriali possono durare fino a solo 10 minuti (o meno). Quando scade il tempo di gara un direttore di gara segnala con una tabella o con una bandiera che mancano solo 2 (o 1) giri alla fine; al termine della gara il direttore di gara sventola la bandiera a scacchi.

Il motocross è uno degli sport a motore più spettacolare, soprattutto quando i piloti si esibiscono in salti con la moto in aria praticamente orizzontale oppure col posteriore di "traverso" per aria, salvo poi atterrare come se niente fosse, molto spettacolari sono in oltre la fase della partenza e la prima curva.

Storia

 
Partenza di una gara di motocross

Le prime apparizioni del cross si sono avute in Inghilterra con gare chiamate "scrambles" derivate dal trial, anch'esso molto popolare in Gran Bretagna. La prima gara di scramble di cui ci è pervenuta notizia si tenne a Camberley, nel Surrey nel 1924. I motociclisti europei importarono sul continente questo tipo di gare, apportando modifiche come l'accorciamento della pista e l'aumento del numero di giri oltre all'aggiunta di alcuni ostacoli artificiali come i salti.

Durante gli anni trenta questo sport crebbe in popolarità, soprattutto in Inghilterra dove team ufficiali come quelli della BSA, Norton, Matchless, Rudge, e AJS si sfidavano nelle gare. Le moto da sterrato di quell'epoca differivano poco da quelle utilizzate per l'impiego stradale. Le competizioni furono notevolmente utili per l' evoluzione tecnica dei motocicli. Nei primi anni trenta i telai rigidi lasciarono posto alle sospensioni, il forcellone posteriore fece la sua comparsa nei primi anni cinquanta. Il periodo dopoguerra fu dominato dalla BSA che era diventata la più grande azienda produttrice di motocicli del mondo. I piloti BSA dominarono le competizioni internazionali degli anni cinquanta.

Nel 1952 la FIM, l'organo di governo del motociclismo internazionale creò un campionato individuale europeo di categoria 500 cm³, questo campionato dal 1957 divenne campionato del mondo. Nel 1962 alla "500" venne affiancata una seconda categoria di 250 cm³. Nel 1962 venne creato il campionato mondiale 250 cm³. In questo contesto divennero famose alcune aziende che equipaggiavano le loro motociclette con motori a due tempi, infatti aziende come la svedese Husqvarna, la cecoslovacca CZ e la britannica Greeves divennero popolari per la leggerezza dei loro prodotti. Durante gli anni sessanta i progressi nel campo dei motori due tempi fece si che i più pesanti motori quattro tempi fossero relegati in competizioni separate. Piloti provenienti dal Belgio e dalla Svezia cominciarono a dominare nel cross in questo periodo.

Durante gli ultimi anni sessanta le aziende giapponesi cominciarono a lottare con le più blasonate aziende europee per la supremazia in questo sport. La nipponica Suzuki vinse il primo campionato del mondo della 250 nell'anno 1970, il primo campionato che andava a finire nel palmares di un'azienda del sol levante alla voce "motocross". Nel 1975 fu affiancato alla 250 e alla 500 anche la classe con motori da un ottavo di litro. Il motocross cominciò a crescere di popolarità negli Stati Uniti. I piloti europei continuarono a dominare in tutti anni gli anni settanta, tuttavia negli anni ottanta cominciarono a fare la loro comparsa sulla scena internazionale e a vincere dei piloti statunitensi.

Durante i primi anni ottanta le aziende giapponesi furono promotrici di un vero e proprio "boom tecnologico". Le tipiche moto due tempi raffreddate ad aria con i biammortizzatori sul posteriore furono sostituiti dalle moto raffreddate a liquido con il monoammortizzatore. Durante gli anni novanta le sempre più restrittive norme riguardo le moto a miscela costrinsero le aziende a sviluppare delle moto con motore 4 tempi. All'inizio del nuovo millennio tutte le maggiori aziende cominciarono a gareggiare con delle moto con questo motore e i marchi europei, come Husqvarna, Husaberg e KTM tornarono nuovamente al titolo iridato.

Recentemente si sono formate delle nuove branche di questo sport come il Supercross, l'Arenacross, il Freestyle in cui vengono valutate le acrobazie dei piloti e il Supermotard, molto popolare ora, in cui le moto da sterrato, gommate da strada e con gli adeguati accorgimenti tecnici gareggiano nei kartodromi. Inoltre sono diventate popolari anche le gare "vintage" in cui solitamente corrono le moto antecedenti al 1975.

Il motocross dopo il 2004

Il 2004 ha segnato l'inizio della fine per i motori a due tempi. Da quando sono stati introdotti i moltiplicatori di cilindrata nei 3 campionati, permettendo a moto 4T di correre contro moto 2T di cilindrata inferiore, addirittura metà, nel caso della MX2, i 2T non sono più riusciti a tenere il passo delle rivali a 4T, tant'è che sempre più raramente se ne vedono in gara.

Fino al 2007 tutte le aziende hanno mantenuto in listino i loro modelli 2T storici (85, 125 e 250) anche se le 4 aziende giapponesi che detengono gran parte del mercato, aggiornano sempre più raramente i loro modelli a miscela, ritenendoli meno competitivi e dedicando energie e fondi all'evoluzione dei motori 4 tempi, i quali vengono anche dotati di sistemi migliori, come carburatori a controllo elettronico o addirittura ad iniezione.

Lo stile di guida dei piloti da quando corrono con le 4T è cambiato. Di sicuro le 4T, con la loro maggiore coppia ai medio-bassi regimi, che consente di recuperare rapidamente da eventuali errori, senza perdere secondi preziosi, oltretutto, non bruciando olio come i 2T, inquina meno.

I 4T però non hanno solo lati positivi, sono anche molto più rumorosi, molto più costosi e più pesanti, la manutenzione è molto costosa e deve essere effettuata molto piu frequentemente, visto la delicatezza del motore.
Come contro c'è anche la curva d'erogazione, se da un lato consente di avere una grande spinta sin dai bassi, aumentando l'arco d'utilizzo del motore, dall'altro lato, si ha anche una maggiore difficoltà di controllo su superfici a bassa aderenza e nella MX1 (quindi 450cc), "strappa" le braccia ai piloti, affaticandoli oltremisura, tant'è che nel corso del 2007 si era parlato di una possibile riduzione di cilindrata, sino a 400 o 350cc, nella classe maggiore, per ovviare a questo problema, aumentando così tra l'altro il numero dei piloti in grado di competere e la sicurezza.

150 4T e 144 2T

Come in ogni sport, anche nel motocross ci sono in ballo enormi interessi economici. Nel 2007 la casa nipponica Honda presentò, dopo aver fatto pressioni sulle federazioni FIM e AMA per ottenere una modifica dei regolamenti che consentisse a delle 150 4T di gareggiare contro le 85 2T (prima potevano correre in quella categoria le 125 4T, tra l' altro mai prodotte), la sua piccola CR-F 150R, una minicross di all'altezza delle 85 2T, visto il moltiplicatore di cilindrata, poco meno del doppio.

La Honda con questa mossa in pratica si è assicurata una grande fetta del mercato minicross, vista la competitività del mezzo, ledendo gli interessi degli altri produttori KTM Kawasaki, Yamaha, Suzuki e TM Racing, che oltre a non essere riusciti a produrre una 150 4T per il 2007, non hanno presentato modelli di questo genere nemmeno per il 2008.

L'austriaca KTM ha risposto quindi facendo pressioni e quindi ottenendo la possibilità di correre nella MX2 (solo nei campionati minori, ossia Europeo e AMA Amateur, tra l'altro con regolamenti confusi e diversi) per le 144 2T, preparando un modello specifico per alcuni piloti del campionato europeo.

La prima azienda a presentare al pubblico un 144 2T è stata TM Racing nel 2007, poi KTM ha inserito la sua SX 144 nel listino dei modelli per l'anno 2008, già disponibili da luglio 2007. Per ottenere reali vantaggi dall'aumento di cilindrata di 19 cm3 è stato necessario, per ambo le case che fin ora hanno presentato i loro modelli, riprogettare il motore, aumentando non solo l'alesaggio ma anche la corsa e riprogettando alcuni organi in funzione di ciò. I 144 rispetto ai modelli 125 hanno un marcato miglioramento a livello di coppia lungo tutto l'arco d'utilizzo del motore, tuttavia rimangono ancora inferiori alle moto contro cui si devono battere, ossia le 250 4T.
Ci si chiede da più parti quanto convenga tutto ciò, ossia impegnarsi su una cilindrata "esotica" che spazzerebbe via i preesistenti 125, che tra l'altro sono la base di molti modelli poi omologati per l'utilizzo a 16 anni e comunque non riuscirà mai ad essere alla pari delle quarto di litro quattro tempi, i quali sono munite di sistemi d'alimentazione decisamente migliori al classico carburatore meccanico, infatti queste sono munite o con carburatori elettronici o con gli iniettori.

Le competizioni più importanti

Vi sono 2 federazioni dominanti sullo scenario mondiale del cross: FIM (Federazione internazionale del motociclismo) e AMA (Associazione motociclistica americana). Il campionato AMA comincia a maggio e termina a settembre e consiste in 12 prove nelle 12 maggiori piste degli USA. Ogni evento si tiene nei sabati consecutivi. Ci sono 2 categorie:"Motocross" e "Motocross Lites", ognuna delle quali è formata da 2 manches di 30 minuti + 2 giri e ogni categoria impiega la pista per circa 2 ore.

Il campionato del mondo si tiene prevalentemente in europa, con alcune trasferte in Sudafrica, Brasile e Giappone. Il formato è simile a quello AMA ovvero 2 classi, MX1 ed MX2 con 2 manches per ogni categoria, tuttavia il mondiale è più lungo, infatti solitamente ha 16 o più gran premi.

Solitamente al termine del 2 campionati AMA e FIM si tiene il "motocross delle nazioni". In questo particolare tipo di gara si corre a squadre, ogni pilota quindi corre per la propria nazione. Ogni nazione porta 3 piloti, nel motocross delle nazioni del 2006 l' Italia ha schierato Tony Cairoli, David Philippaerts e Cristian Beggi. Vi sono 3 categorie (MX1, MX2 e Open), 3 manches e ogni pilota corre 2 volte, infatti i piloti corrono manches miste: MX1-MX2, MX1-Open e MX2-Open.

Moto

 
Due piloti in gara

Le moto per le gare individuali hanno una cilindrata compresa tra i 50 e i 550 cm³. Nei primi anni del motocross la classe 500 era considerata la "classe regina". Comunque, con l'evoluzione tecnologica nella "classe Open", sempre meno piloti erano in grado di contenere l'esuberante potenza dei monocilindrici 2 tempi e portarli al limite. le 250 divennero quindi più maneggevoli e più veloci e quindi la loro categoria divenne la "premier class".

La differenza più grande tra le varie moto è il loro motore: 2 o 4 tempi. Alle origini, ovvero negli anni precedenti al 1965, tutte le moto erano 4 tempi, tuttavia con l'evoluzione dei motori a miscela, più leggeri e potenti i 4 tempi persero la loro posizione di leader, per lasciarla ai 2 tempi che dominarono le competizioni negli anni '70, '80 e '90. Durante i primi anni 80 si ebbe un'altra notevole evoluzione tecnologica, infatti sulle moto da gara cominciarono a comparire il raffreddamento a liquido, i freni a disco e il monoammortizzatore, mentre a metà anni '80 vennero aggiunte le valvole di scarico, che alla fine dei anni '80 portaroni i 125 a livelli di potenza e coppia superiore a 125 attuali. Negli anni 90, soprattutto negli states, si cominciarono a preferire i 4 tempi ai 2 tempi, questi ultimi, sebbene più potenti e più leggeri a parità di cilindrata, erano molto più inquinanti, bruciando olio assieme alla benzina.

Per far si che i 4 tempi potessero competere con i 2 tempi si adottò il cosiddetto "moltiplicatore di cilindrata" ovvero i 2 tempi correvano contro moto di cilindrata praticamente doppia (125 2T vs 250 4T e 250 2T vs 450 4T). Con questa evoluzione la classe 500 venne eliminata a causa dell'immensa potenza dei mezzo litro a miscela, che tra l' altro, creano anche notevoli problemi, essendo ormai noto da tutti che i 2 tempi sono molto vigorosi in erogazione e difficili da domare.

Yamaha ha reintrodotto per prima i 4 tempi nel cross con la YZ400F, seguita poi dalla YZ426F e infine da moto con cilindrata standard massima di 450 cm³ (YZ 450F). Altre aziende seguirono la strada intrapresa dalla casa dei 3 diapason accantonando i 2 tempi (che tra l' altro avevano raggiunto il massimo della loro evoluzione) per dedicarsi ai 4 tempi, in cui i progressi tecnologici da fare erano, e sono ancora, molti. Con il loro sviluppo, la potenza sviluppata dai 4 tempi superò quella dei 2 tempi. Nel 2006 anche in una delle ultime categorie dominata dai 2 tempi, l'85 cm³, vennero cambiati i regolamenti dalla FIM, consentendo ai 4 tempi 150 di correre contro gli 85. nell'estate del 2006 la Honda ha presentato per prima un cross da competizione 150: il CRF 150R, una sofisticata minicross raffreddata a liquido con 4 valvole e la configurazione della distribuzione UNICAM, ovvero con un singolo albero a camme in testa.

I piloti sono spesso (ma non sempre) classificati nelle varie categorie in base alla cilindrata delle moto.

Nome della categoria europea (FIM) Nome della categoria statunitense (AMA) Cilindrata 
(2 tempi)
Cilindrata C
(4 tempi)
Note
MX1 Motocross/Supercross
(ex "250")
250cc 450cc
MX3 Non più disputato
(ex classe "Open")
250cc+ 450cc+ solitamente 500cc 2 tempi, o classe "Open"
MX2 Motocross Lites/Supercross Lites
(ex "125")
125cc 250cc
85BW Supermini 85cc 150cc "BW"= Bigger Wheels=Ruote grandi
85SW Mini 85cc 150cc "SW" = Smaller Wheels=Ruote piccole
65 Mini 65cc - Nessuna azienda attualmente produce moto 4 tempi
Autos Pee-wee 50cc 50cc

Le moto da cross hanno sospensioni con corsa molto lunga e regolabili in base al terreno, sia il tipo che le condizioni, ed alla pista, più o meno veloce, con salti più o meno lunghi. Nelle sospensioni regolabile è la parte idraulica: il freno in compressione ed il freno in estensione; i moderni ammortizzatori posteriori hanno anche la regolazione del freno in compressione per le alte e basse velocità (velocità della sospensione, non della moto). Lo scopo di avere sospensioni a punto è quello di avere più trazione possibile in tutti i punti della pista, di poter sopportare gli atterraggi dai salti senza "andare a pacco" e di stancare meno possibile il pilota.

Per alleggerire al massimo possibile le moto, senza toccare elementi strutturali, le moto da cross sono prive di tachimetro, avviamento elettrico (anche se ultimamente sta venendo di moda) e luci (anche per minimizzare l' assorbimento di potenza ed avere un generatore più piccolo). Parti speciali per alleggerire le moto oppure componenti del motore speciali sono prodotte dalle fabbriche e venduti a parte.

A causa delle particolari conformazioni delle varie zone dei tracciati, i piloti spendono la maggior parte del tempo ad assorbire i colpi con le ginocchia. Per questo la sella delle moto da cross è molto lunga e le spalle sono in materiale antiscivolo, per consentire al pilota di spostare il proprio peso lungo l' asse della moto e quindi caricare il peso sulla ruota motrice, per assorbire meglio i colpi oppure per caricare le sospensioni prima di un salto.

Stranamente, a differenza degli altri sport a motore le cross si possono trovare già in condizioni "pronto gara" preparate dalle aziende, a prezzi non eccessivi. Comunque ogni pilota modifica la sua moto per adeguarla al proprio stile di guida (ad esempio sacrificare la spinta agli alti regimi per avere tanta "botta sotto", la rigidità dello sterzo o la posizione del launch control) oppure per adeguarla alle condizioni della pista (gomme, setting sospensioni)

Preparazione fisica

 
Due piloti che affrontano un salto

Una delle cose meno capite da coloro che amano il cross ma non sono dei veri esperti è che per gareggiare ai massimi livelli, oltre a una buona dose di esperienza e di spericolatezza, è necessario essere molto allenati e in condizioni fisiche e mentali perfette. Questo sport sollecita moltissimo i polsi, le spalle e le ginocchia dei piloti. Tutto ciò può essere capito guardando un crossista passare su delle Whoops o dentro a dei canali a gas "spalancato". Il pilota deve mantenere un controllo precisissimo del motociclo poiché anche un minimo errore in zone come le rampe di salto prese a tutta velocità può costare caro. Le moto che corrono nei mondiali pesano circa 110 (da 90 a 120) kg con un motore che sviluppa una potenza di circa 50 CV. Le braccia e le gambe dei crossisti sono in costante movimento durante tutta la gara per controllare la moto, assorbire i colpi durante gli atterraggi e assorbire le whoops.

Il "National Sport Health Institute" di Englewood, in California ha monitorato alcuni crossisti nei primi anni '80 (oltre che a calciatori e a giocatori di football americano) per compiere uno studio sul sistema cardiovascolare degli atleti. I risultati hanno dimostrato che il cuore dei crossisti è sollecitato, e quindi allenato, più di qualsiasi altro sportivo di altre discipline esaminate. (Articolo originale apparso su DirtBike nel 1980. Intervista con Brad Lackey, campione del mondo e partecipante al monitoraggio, apparso su Racer X Illustrated nel 2004 here)

Discipline derivate

Freestyle

Disciplina dove i piloti devono esprimersi in acrobazie mozzafiato, in questa disciplina si usa esclusivamente i motori due tempi per la loro leggerezza e semplicità di guida

  Lo stesso argomento in dettaglio: Freestyle Motocross.

Supercross

Questa è la variante piu vicina al Motocross, dove a differenza del Motocross si hanno circuiti piu compatti (quasi sempre al chiuso), muniti di piu salti e piu spettacolari.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Supercross.

Supermotard

In questa disciplina si usano moto da Cross, con coperture stradali slick intagliate a mano, queste moto infatti vengono guidate su circuiti misti asfalto terra.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Supermotard.

Minicross

L' ultima moda è correre con dei minimoto di cilindrata 50 cm³ chiamate pit-bike o minibike. Il progetto originale delle pitbike era di produrre delle moto in miniatura per permettere ai piloti di cross di muoversi dentro i paddock. La moda dei minicross deriva da ciò e la gente cominciò a gareggiare con queste moto. Queste moto economiche disegnate per i bambini sono spesso trasformate per adulti mettendo un manubrio più alto e cambiando sospensioni, scarico e plastiche. Altre modifiche consistono nel cambiare motore aumentando fino al triplo la cilindrata e rinforzare il telaio. Le uniche definizioni da parte di organi ufficiali riguardo alle "pitbike" riguardano le gomme ovvero 12" all'anteriore e 10 al posteriore. Nessuna delle grandi case produttrici di moto da cross, ovvero Honda, Suzuki, Kawasaki, Yamaha e KTM ha nel loro listino delle pitbikes, tuttavia alcune altre aziende stanno cominciando a vendere moto progettate solo per questo scopo. Questa mania è predominante nella parte meridionale della California, comunque si sta espandendo in tutto il continente americano e anche in altri paesi. Le pitbikes da cross sono anche state trasformate in "minimotard" che gareggiano nei kartodromi. I piloti indossano un misto tra abbigliamento da cross e da strada.

Organi di governo di questa disciplina

L' organismo direttivo di questo sport è la federazione internazionale del motociclismo, la FIM, con le varie federazioni nazionali

Produttori

Produttori in attività o con progetti in corso

Ex produttori

Motocrossisti famosi

Albo d'oro

Competizione del mondo Motocross

Nell'albo d'oro sono segnati i nomi dei vincitori della categoria, le moto che guidavano e con cui vincevano sono state inserite a partire dal '59, mentre il Titolo costruttori venne assegnato dal '69 in poi e per questo non è segnato nei anni precedenti.

MX1/250cc

Anno Nome Paese Marca Modello Titolo Costruttori Paese Note
2007 Steve Ramon   Suzuki RM-Z 450 Suzuki  
2006 Stefan Everts   Yamaha YZ-F 450 Yamaha  
2005 Stefan Everts   Yamaha YZ-F 450 Yamaha  
2004 Stefan Everts   Yamaha YZ-F 450 Yamaha   Diventa MX1 (vedi sopra)
2003 Stefan Everts   Yamaha YZ 250 Yamaha  
2002 Mickael Pichon   Suzuki RM 250 Suzuki  
2001 Mickael Pichon   Suzuki RM 250 Suzuki  
2000 Frederic Bolley   Honda CR 250 Honda  
1999 Frederic Bolley   Honda CR 250 Honda  
1998 Sebastien Tortelli   Kawasaki KX 250 Honda  
1997 Stefan Everts   Honda CR 250 Honda  
1996 Stefan Everts   Honda CR 250 Honda  
1995 Stefan Everts   Kawasaki KX 250 Kawasaki  
1994 Greg Albertyn   Suzuki RM 250 Suzuki  
1993 Greg Albertyn   Honda CR 250 Honda  
1992 Donnie Schmit   Yamaha YZ 250 Yamaha  
1991 Trampas Parker   Honda CR 250 Suzuki  
1990 Alessandro Puzar   Suzuki RM 250 Suzuki  
1989 Jean Mickael Bayle   Honda CR 250 Honda  
1988 John Van Den Berk   Yamaha YZ 250 Yamaha  
1987 Eric Geboers   Honda CR 250 Honda  
1986 Jacky Vimond   Yamaha YZ 250 Yamaha  
1985 Heinz Kinigadner   KTM 250 MX Honda  
1984 Heinz Kinigadner   KTM 250 MX KTM  
1983 Georges Jobè   Suzuki RM 250 Suzuki  
1982 Danny Laporte   Yamaha YZ 250 Yamaha  
1981 Neil Hudson   Yamaha YZ 250 Suzuki  
1980 Georges Jobè   Suzuki RM 250 Suzuki  
1979 Hakan Carlqvist   Husqvarna CR 250 Husqvarna  (ora )
1978 Guennady Moisseev   KTM 250 MX KTM  
1977 Guennady Moisseev   KTM 250 MX KTM  
1976 Heikki Mikkola   Husqvarna CR 250 KTM  
1975 Harry Everts   Puch 250 CZ  
1974 Guennady Moisseev   KTM 250 MX CZ  
1973 Hakan Andersson   Yamaha YZ 250 Yamaha   sospensione posteriore

"cantilever"

1972 Joel Robert   Suzuki RM 250 Suzuki  
1971 Joel Robert   Suzuki RM 250 Suzuki  
1970 Joel Robert   Suzuki RM 250 Suzuki  
1969 Joel Robert   CZ CZ  
1968 Joel Robert   CZ
1967 Torsten Hallman   Husqvarna CR 250
1966 Torsten Hallman   Husqvarna CR 250
1965 Viktor Arbekov   CZ
1964 Joel Robert   CZ
1963 Torsten Hallman   Husqvarna CR 250
1962 Torsten Hallman   Husqvarna CR 250

MX2/125cc

Anno Nome Paese Marca Modello Titolo Costruttori Paese Note
2007 Antonio Cairoli   Yamaha YZ-F 250 Yamaha  
2006 Christophe Pourcel   Kawasaki KX-F 250 KTM  
2005 Antonio Cairoli   Yamaha YZ-F 250 Yamaha  
2004 Ben Townley   KTM 250 SX-F KTM   Diventa MX2 (vedi sopra)
2003 Steve Ramon   KTM 125 MX Yamaha  
2002 Mickael Maschio   Kawasaki KX 125 KTM  
2001 James Dobb   KTM 125 MX KTM  
2000 Grant Langston   KTM 125 MX KTM  
1999 Alessio Chiodi   Husqvarna CR 125 Husqvarna  (prima )
1998 Alessio Chiodi   Husqvarna CR 125 Yamaha  
1997 Alessio Chiodi   Yamaha YZ 125 Yamaha  
1996 Sebastien Tortelli   Kawasaki KX 125 Kawasaki  
1995 Alessandro Puzar   Honda CR 125 Yamaha  
1994 Bob Moore   Yamaha YZ 125 Yamaha  
1993 Pedro Tragter   Suzuki RM 125 Suzuki  
1992 Greg Albertyn   Honda CR 125 Honda  
1991 Stefan Everts   Suzuki RM 125 Suzuki  
1990 Donnie Schmit   Suzuki RM 125 Suzuki  
1989 Trampas Parker   KTM 125 MX KTM  
1988 Jean Michel Bayle   Honda CR 125 Honda  
1987 John Van Den Berk   Yamaha YZ 125 Cagiva  
1986 Dave Strijbos   Cagiva WMX 125 Cagiva  
1985 Pekka Vehkonen   Cagiva WMX 125 Cagiva  
1984 Michele Rinaldi   Suzuki RM 125 Suzuki  
1983 Eric Geboers   Suzuki RM 125 Suzuki  
1982 Eric Geboers   Suzuki RM 125 Suzuki  
1981 Harry Everts   Suzuki RM 125 Suzuki  
1980 Harry Everts   Suzuki RM 125 Suzuki  
1979 Harry Everts   Suzuki RM 125 Suzuki  
1978 Akira Watanabe   Suzuki RM 125 Suzuki  
1977 Gaston Rahier   Suzuki RM 125 Suzuki  
1976 Gaston Rahier   Suzuki RM 125 Suzuki  
1975 Gaston Rahier   Suzuki RM 125 Suzuki  

MX3/Open

Anno Nome Paese Marca Modello Titolo Costruttori Paese Note
2007 Yves Demaria   Yamaha YZ-F 477
2006 Yves Demaria   KTM 540 SX-F Honda  
2005 Sven Breugelmans   KTM 540 SX-F KTM  
2004 Yves Demaria   KTM 540 SX-F Honda   Diventa MX3 (vedi sopra)
2003 Joël Smets   KTM KTM  
2002 Stefan Everts   Yamaha KTM  
2001 Stefan Everts   Yamaha Yamaha  
2000 Joël Smets   KTM KTM  
1999 Andrea Bartolini   Yamaha YZ-F 400 Yamaha  
1998 Joël Smets   Husaberg Husaberg  (ora )
1997 Joël Smets   Husaberg KTM  
1996 Shayne King   KTM KTM  
1995 Joël Smets   Husaberg Husaberg  (ora )
1994 Marcus Hansson   Honda Honda  
1993 Jacky Martens   Husqvarna Honda  
1992 Georges Jobè   Honda Honda  
1991 Georges Jobè   Honda Honda  
1990 Eric Geboers   Honda Honda  
1989 Dave Thorpe   Honda Honda  
1988 Eric Geboers   Honda Honda  
1987 Georges Jobè   Honda Honda  
1986 Dave Thorpe   Honda Honda  
1985 Dave Thorpe   Honda Honda  
1984 Andrè Malherbe   Honda Honda  
1983 Hakan Carlqvist   Yamaha Honda  
1982 Brad Lackey   Suzuki Suzuki  
1981 Andrè Malherbe   Honda Honda  
1980 Andrè Malherbe   Honda Honda  
1979 Graham Noyce   Honda Honda  
1978 Heikki Mikkola   Yamaha Yamaha  
1977 Heikki Mikkola   Yamaha Suzuki  
1976 Roger De Coster   Suzuki RM 370 Suzuki  
1975 Roger De Coster   Suzuki RM 370 Suzuki  
1974 Heikki Mikkola   Husqvarna Husqvarna  (ora )
1973 Roger De Coster   Suzuki Maico  
1972 Roger De Coster   Suzuki Suzuki  
1971 Roger De Coster   Suzuki Suzuki  
1970 Bengt Aberg   Husqvarna Husqvarna  (ora )
1969 Bengt Aberg   Husqvarna Husqvarna  (ora )
1968 Paul Friedrichs   CZ
1967 Paul Friedrichs   CZ
1966 Paul Friedrichs   CZ
1965 Jeff Smith   BSA
1964 Jeff Smith   BSA
1963 Rolf Tibblin   Husqvarna-Hedlund
1962 Rolf Tibblin   Husqvarna
1961 Sven Lundin   Lito
1960 Bill Nillson   Husqvarna
1959 Sven Lundin   Monark
1958 Renè Baeten  
1957 Bill Nillson  

Competizione AMA Motocross

Motocross/250cc

Anno Nome Paese Marca Modello Note
2007 Grant Langston   Yamaha YZ-F 450
2006 Ricky Carmichael   Suzuki RMZ 450
2005 Ricky Carmichael   Suzuki RMZ 450
2004 Ricky Carmichael   Honda CRF 450 Diventa MX1 (vedi sopra)
2003 Ricky Carmichael   Honda CR 250
2002 Ricky Carmichael   Honda CR 250
2001 Ricky Carmichael   Kawasaki KX 250
2000 Ricky Carmichael   Kawasaki KX 250
1999 Greg Albertyn   Suzuki RM 250
1998 Doug Henry   Yamaha YZ 250
1997 Jeff Emig   Kawasaki KX 250
1996 Jeff Emig   Kawasaki KX 250
1995 Jeremy McGrath   Honda CR 250
1994 Mike LaRocco   Kawasaki KX 250
1993 Mike Kiedrowski   Kawasaki KX 250
1992 Jeff Stanton   Honda CR 250
1991 Jean-Michel Bayle   Honda CR 250
1990 Jeff Stanton   Honda CR 250
1989 Jeff Stanton   Honda CR 250
1988 Jeff Ward   Kawasaki KX 250
1987 Rick Johnson   Honda CR 250
1986 Rick Johnson   Honda CR 250
1985 Jeff Ward   Kawasaki KX 250
1984 Rick Johnson   Yamaha YZ 250
1983 David Bailey   Honda CR 250
1982 Donnie Hansen   Honda CR 250
1981 Kent Howerton   Suzuki RM 250
1980 Kent Howerton   Suzuki RM 250
1979 Bob Hannah   Yamaha YZ 250
1978 Bob Hannah   Yamaha YZ 250
1977 Tony DiStefano   Suzuki RM 250
1976 Tony DiStefano   Suzuki RM 250
1975 Tony DiStefano   Suzuki RM 250
1974 Gary Jones   Can-Am 250
1973 Gary Jones   Honda CR 250
1972 Gary Jones   Yamaha YZ 250
1971 Gary Jones   Yamaha YZ 250 Trans-AMA championship

Motocross Lites/125cc

Anno Nome Paese Marca Modello Note
2007 Ryan Villopoto   Kawasaki KX-F 250
2006 Ryan Villopoto   Kawasaki KX-F 250
2005 Ivan Tedesco   Kawasaki KX-F 250
2004 James Stewart Jr.   Kawasaki KX 125 & KX-F 250 Diventa MX2 (vedi sopra)
2003 Grant Langston   KTM 125 SX
2002 James Stewart Jr.   Kawasaki KX 125
2001 Mike Brown   Kawasaki KX 125
2000 Travis Pastrana   Suzuki RM 125
1999 Ricky Carmichael   Kawasaki KX 125
1998 Ricky Carmichael   Kawasaki KX 125
1997 Ricky Carmichael   Kawasaki KX 125
1996 Steve Lamson   Honda CR 125
1995 Steve Lamson   Honda CR 125
1994 Doug Henry   Honda CR 125
1993 Doug Henry   Honda CR 125
1992 Jeff Emig   Yamaha YZ 125
1991 Mike Kiedrowski   Kawasaki KX 125
1990 Guy Cooper   Suzuki RM 125
1989 Mike Kiedrowski   Honda CR 125
1988 George Holland   Honda CR 125
1987 Micky Dymond   Honda CR 125
1986 Micky Dymond   Honda CR 125
1985 Ron Lechien   Honda CR 125
1984 Jeff Ward   Kawasaki KX 125
1983 Johnny O'Mara   Honda CR 125
1982 Mark Barnett   Suzuki RM 125
1981 Mark Barnett   Suzuki RM 125
1980 Mark Barnett   Suzuki RM 125
1979 Broc Glover   Yamaha YZ 125
1978 Broc Glover   Yamaha YZ 125
1977 Broc Glover   Yamaha YZ 125
1976 Bob Hannah   Yamaha YZ 125
1975 Marty Smith   Honda CR 125
1974 Marty Smith   Honda CR 125

Open/500cc

Anno Nome Paese Marca Modello Note
1993 Mike LaRocco   Kawasaki KX 500
1992 Mike Kiedrowski   Kawasaki KX 500
1991 Jean-Michel Bayle   Honda CR 500
1990 Jeff Ward   Kawasaki KX 500
1989 Jeff Ward   Kawasaki KX 500
1988 Rick Johnson   Honda CR 500
1987 Rick Johnson   Honda CR 500
1986 David Bailey   Honda CR 500
1985 Broc Glover   Yamaha YZ 490
1984 David Bailey   Honda CR 500
1983 Broc Glover   Yamaha
1982 Darrell Shultz   Honda
1981 Broc Glover   Yamaha
1980 Chuck Sun   Honda
1979 Danny LaPorte   Suzuki
1978 Rick Burgett   Yamaha
1977 Marty Smith   Honda
1976 Kent Howerton   Husqvarna
1975 Jim Weinert   Yamaha
1974 Jim Weinert   Kawasaki
1973 Pierre Karsmakers   Yamaha
1972 Brad Lackey   Kawasaki
1971 Mark Blackwell   Husqvarna Trans-AMA championship

Voci correlate

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni


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