Con il termine juppettes, sono indicate le dodici donne che fecero parte del primo governo di Alain Juppé in carica da 17 maggio al 7 novembre 1995.[1][2] La stragrande maggioranza di loro ricoprì incarichi di segretarie di Stato o ministri secondari, prima di essere destituite pochi mesi dopo la nomina.

Lista

Ritratto Nominativo Ruolo
File:XXXXX Elisabeth Hubert ministressa della salute pubblica e dell'assicurazione sanitaria
File:XXXXX Colette Codaccioni ministressa della solidarietà tra le generazioni
File:XXXXX Corinne Lepage ministressa dell'ambiente
File:XXXXX Françoise de Panafieu ministressa del turismo
File:XXXXX Anne-Marie Couderc segretaria di Stato presso il Primo ministro, responsabile dell'occupazione
File:XXXXX Élisabeth Dufourcq segretaria di Stato presso il Ministero dell'educazione nazionale, responsabile della ricerca
File:XXXXX Françoise Hostalier segretaria di Stato presso il Ministero dell'educazione nazionale, responsabile dell'istruzione scolastica
File:XXXXX Anne-Marie Idrac segretaria di Stato presso il Ministero della pianificazione territoriale, responsabile dei trasporti
File:XXXXX Margie Sudre segretaria di Stato presso il Ministero degli affari esteri, responsabile della francofonia
File:XXXXX Nicole Ameline segretaria di Stato presso il Ministero della riforma dello Stato, responsabile del decentramento
File:XXXXX Françoise de Veyrinas (1943-2008) segretaria di Stato presso il Ministero dell'integrazione, responsabile dei quartieri svantaggiati
File:XXXXX Christine Chauvet segretaria di Stato presso il Ministero dell'industria, responsabile del commercio estero

Quando fu formato il secondo governo di Alain Juppé, solo tre di loro continuarono a ricoprire la carica: Anne-Marie Idrac, Margie Sudre e Corinne Lepage, mentre una quarta, Anne-Marie Couderc, fu promossa da segretario di Stato a ministro delegato per l'occupazione.

Note

  1. ^ (FR) juppette, su fr.wiktionary.org.
  2. ^ (FR) Danielle Charest, Colette Guillaumin, Catherine Viollet, Claire Michard e Colette Capitan, Alain et les juppétasses, in Mots. Les langages du politique, 1996, pp. 121-123.