Heart of the Alien

videogioco del 1994
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Heart of the Alien è un videogioco d'azione-avventura sviluppato da Interplay e pubblicato nel 1994 per Sega CD. Si tratta del seguito di Another World.

Heart of the Alien
videogioco
PiattaformaSega Mega CD
Data di pubblicazione 2 luglio 1994
GenerePiattaforme, avventura dinamica
TemaFantascienza
OrigineStati Uniti
SviluppoInterplay
PubblicazioneVirgin Interactive
DirezioneJeremy S. Barnes
DesignJeremy S. Barnes, Michael Burton, Doug Nonast
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputGamepad
SupportoCD-ROM
Fascia di etàVRC: MA-13
Preceduto daAnother World

Questa volta il giocatore prende il controllo di Buddy, alleato alieno di Lester, il giovane scienziato protagonista del gioco precedente.

Il gioco riprende esattamente dal punto in cui si era concluso il primo episodio: dopo una rocambolesca fuga dal campo di prigionia, Buddy e Lester scappano a dorso di una creatura volante. Giunti al villaggio dell'alieno, ormai ridotto in rovina, Buddy si prende cura dell’amico ferito e si abbandona ai ricordi del passato. Un flashback rivela come il suo popolo sia stato catturato da soldati al comando di uno degli umanoidi alieni dagli occhi rossi.

Dopo aver recuperato la sua frusta energetica, Buddy fa ritorno alla prigione da cui lui e Lester erano evasi, deciso a salvare la sua gente. Inizia così una nuova fuga verso la libertà, durante la quale i due amici si ritrovano più volte, aiutandosi vicendevolmente.

Nel corso dell'avventura, Lester, in un estremo tentativo di proteggere l’amico da un attacco dell’alieno dagli occhi rossi, viene colpito a morte da una potente scarica elettrica. Nel drammatico epilogo, Buddy sconfigge la sua nemesi e lo getta in pasto a una belva. Una volta liberato il suo popolo, mentre gli ex prigionieri incendiano la prigione-lager, l'alieno recupera il corpo dell'amico e lo riporta al villaggio. Qui, gli rende onore con una cremazione cerimoniale: il corpo di Lester viene adagiato in una macchina che brucia esclusivamente i tessuti molli, preservando le ossa, che vengono poi racchiuse all'interno della struttura stessa, trasformata in una sorta di sarcofago.

Il gioco termina con una tranquilla scena di vita quotidiana nell'insediamento alieno, ricostruito e finalmente libero dalla tirannia. La tomba di Lester viene collocata al centro del villaggio, dove il terrestre viene onorato come un eroe dagli alieni e dal suo amico, in segno di gratitudine per l’aiuto che ha dato al loro popolo.

Modalità di gioco

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Sviluppo

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Éric Chahi, autore e sviluppatore di Another World, coinvolto indirettamente in questo seguito, ha affermato in proposito:

«[La versione MegaCD di Another World] combinava due giochi, da un lato Another World con nuove musiche in qualità CD [...], dall'altro il seguito chiamato Heart of the Alien. Interplay insisteva per produrre un seguito in modo da ottenere il massimo dalle capacità medie di un CD-ROM. Dopo averne discusso, accettai. Piuttosto che dare uno sviluppo cronologico legato alla prima storia, decisi che ridisegnare il gioco dal punto di vista dell'alieno sarebbe stato eccellente e avrebbe fatto scoprire al giocatore "l'altro mondo" coi propri occhi. Potevo già immaginare le scene in cui Lester sarebbe stato di sfondo combattendo le guardie, mentre il giocatore avrebbe controllato l'alieno in primo piano, per poi incontrarsi col nostro primo eroe, aiutarlo, e così via... Il concetto era buono ma, purtroppo, né le animazioni né il gioco, interamente sviluppati da Interplay, furono all'altezza delle aspettative. Fu un flop.»
«Non ho partecipato alla sua realizzazione, ho fornito uno schema, così l'azienda Interplay mi ha mandato le immagini bitmap in modo che potessi valutare la loro capacità di soddisfare lo stile grafico di Another World. Il risultato non era male. E poi c'era un buon grafico che avrebbe dovuto lavorarci... Hanno progettato i livelli sulla carta, ho approvato tutto. Il gioco non era vettoriale, per il semplice motivo che questa tecnica sembrava loro troppo laboriosa. Quando la produzione è iniziata sul serio, la squadra ha cambiato la grafica, con il risultato che sappiamo... La comunicazione era via modem e fax. Ricevevo le immagini, effettuavo correzioni per mostrare loro quello che volevo, ma alla fine continuava a mancare qualcosa. Il grosso problema è che l'animazione era francamente al di sotto di quello che mi aspettavo. Infine, quando il gioco è stato pubblicato su Mega CD è stato un flop e Heart of the Alien è rimasto nell'ombra, con mio grande sollievo.»

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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