Disambiguazione – Se stai cercando il primo film della saga cinematografica, vedi Guerre Stellari (film 1977).
(inglese)
«A long time ago, in a galaxy far, far away...»
(italiano)
«Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana...»

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Il logo della saga

Guerre Stellari (in originale Star Wars) è una saga cinematografica creata da George Lucas. La trama, scritta negli anni '70, è una delle poche opera di space opera nel cinema. Inizialmente composta da una trilogia, la serie si è ampliata tra il 1999 e il 2005 con una nuova trilogia. Il primo film della serie, intitolato semplicemente Guerre Stellari, uscì il 25 maggio 1977 negli Stati Uniti d'America (il 21 ottobre dello stesso anno in Italia)[1] e divenne fin da subito un fenomeno, grazie alla miscela di elementi presi da cinema, fumetti e televisione.[2]

Al 2008, il box office mondiale generato dai sei film ha raggiunto i 2.3 miliardi di dollari, uno dei guadagni più alti per un franchise.[3]

I film

 
George Lucas, l'ideatore della saga

La saga di Guerre Stellari è composta da due trilogie. La prima, detta Trilogia Originale e realizzata a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80, è composta da Guerre Stellari, uscito in America il 25 maggio 1977, Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora, uscito il 21 maggio 1980, e Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi, uscito il 25 maggio, 1983. Inizialmente, Lucas avrebbe voluto chiamare il film Episodio IV - Una nova speranza, ma i distributori furono irremovibili sul nome, in quanto la dicitura Episodio IV avrebbe confuso gli spettatori.[2] Dopo il successo del film, vennero prodotti i due sequel, soprannominati Episodio V ed Episodio VI; la pellicola, allora, fu rinominata da Lucas nel 1981, in occasione della ri-distribuzione del film, con il titolo originale.

Nel 1997, in corrispondenza con il ventesimo anniversario della saga, Lucas distribuì le "Edizioni Speciali" dei film nei cinema. Queste nuove versioni presentavano diverse alterazioni. Lucas, infatti, ha sempre sostenuto che è riuscito a rendere sullo schermo solo il 60% di quello che aveva scritto, a causa dei limiti degli effetti speciali.[2] Con l'avvento delle nuove tecnologie digitali, le scene che prima erano impossibili da realizzare, diventavano adesso fattibili. Inoltre, in previsione dell'uscita de La minaccia fantasma, che avrebbe previsto l'uso massiccio di queste nuove tecniche, le edizioni speciali servivano come banco di prova per le immagini di sintesi.[2][4] I tre film film verranno poi modificati nuovamente in occasione dell'uscita in DVD della trilogia, il 21 settembre 2004.

Il 19 maggio 1999, uscì il tanto atteso primo prequel, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, seguito, il 16 maggio 2002 da Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni e, il 19 maggio 2005 da Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith.[5]

 

Ordine non-cronologico (date d'uscita)

  1. Guerre Stellari (25 maggio 1977)
  2. Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora (21 maggio 1980)
  3. Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi (25 maggio 1983)
  4. Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (19 maggio 1999)
  5. Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (16 maggio 2002)
  6. Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (19 maggio 2005)

 

Ordine cronologico

  1. Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma
  2. Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
  3. Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
  4. Guerre Stellari
  5. Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
  6. Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi

 

Nuova trilogia

La nuova trilogia (in inglese prequel trilogy) è il termine usato per descrive i tre prequel, che narra gli eventi antecedenti alla trilogia originale. I tre film sono:

Trama

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La minaccia fantasma
  Lo stesso argomento in dettaglio: Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma.

I cavalieri Jedi Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi vengono mandati sul pianeta Naboo per mediare una disputa tra la Repubblica Galattica e la corrotta Gilda del commercio, ma, dopo il fallimento della mediazione, vengono incaricati di proteggere la regina del pianeta, Padmé Amidala. I tre, a causa si un guasto nell'astronave, devono atterrare sul pianeta desertico Tatooine, dove incontrano Anakin Skywalker, uno schiavo di nove anni, che Qui-Gon crede essere il predestinato che porterà equilibrio nella Forza.

Dopo aver vinto la libertà in una gara di sgusci, Anakin lascia, pentendosi, la madre e il pianeta. Durante la battaglia tra Naboo e la Gilda del commercio, Qui-Gon viene ucciso nello scontro con Darth Maul, che verrà in seguito sconfitto da Obi-Wan. Il padawan promette al maestro morente di addestrare Anakin affinché diventi un Jedi. Pochi giorni dopo, Obi-Wan e Anakin vengono accolti come eroi su Naboo, onorati da Amidala e dal nuovo cancelliere della Repubblica, Palpatine.

L'attacco dei cloni
  Lo stesso argomento in dettaglio: Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni.

Dieci anni dopo, il misterioso signore dei Sith, Dart Sidious, assieme allo Jedi rinnegato Dooku, crea la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, conosciuti anche come i Separatisti, un'alleanza di sistemi planetari, che stanno tentando la secessione dalla Repubblica. Palpatine, allora, riceve dei poteri d'emergenza per creare un esercito di cloni in modo da combattere questi separatisti.

Intanto, un giovane Anakin Skywalker viene assegnato come guardia a Padmé, ormai diventata senatrice. I due si innamoreranno, nonostante ad un Jedi sia impedito amare. Anakin is further tempted away from the Jedi Code by Palpatine, who subtly worsens the rift between him and Obi-Wan. La situazione peggiore quando la madre di Anakin, Shmi, viene uccisa dai sabbipodi, e il giovane Jedi si vendica, facendo strage di innocenti. Le Guerre dei cloni esplodono improvvisamente, dopo la battaglia di Geonosis, durante la quale Anakin perde un mano in un duello con Dooku. Padmé e il giovane Skywalker si sposano pochi giorni dopo, con una cerimonia segreta su Nabbo, alla quale partecipano solo C-3PO e R2D2.

La vendetta dei Sith
  Lo stesso argomento in dettaglio: Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith.

Le guerre dei cloni, a tre anni dal loro inizio, sono in pieno svolgimento e le truppe repubblicane sembrano avere la meglio sui separatisti. Anakin incontra segretamente Padmè, e lei gli comunica di essere in attesa di un bambino. Palpatine desta preoccupazione nel Consiglio degli Jedi: i suoi poteri aumentano a dismisura: Obi Wan incarica Anakin di tenere sotto controllo il Cancelliere. Se questi non rimetterà i poteri speciali alla fine della guerra civile, dovrà essere deposto dalla sua carica.

Anakin, intanto, ha continui sogni premonitori che descrivono la morte di Padmè. Palpatine per attrarre il giovane verso il Lato Oscuro decide di raccontargli la storia di Darth Plagueis che, cercando l'immortalità per i suoi cari, arrivò a conoscere alcuni dei più profondi segreti della Forza: il Lato Oscuro. Ma la rivelazione finale arriva solo più tardi: il Cancelliere è l'Oscuro Signore dei Sith. Confuso, Anakin va dal Maestro Windu, e gli comunica la sua scoperta. Windu si avvia per arrestare Palpatine, mentre Anakin si ricorda delle parole dell'Oscuro Signore e corre per impedire che questi venga ucciso.

Windu ingaggia un duello per eliminare il Cancelliere che, grazie all'aiuto di Anakin, ormai al servizio del Lato Oscuro, prevale e uccide il maestro Jedi. In una seduta del Senato, Palpatine accusa gli Jedi di alto tradimento e si autoproclama Imperatore Galattico. Nel frattempo, Obi-Wan e Yoda apprendono gli omicidi commessi da Anakin. Kenobi, allora, si incontra sul pianeta vulcanico Mustafar, con il suo allievo e Padmè. Anakin, credendo che sua moglie lo stia tradendo, la strozza, riducendola in fin di vita. Obi-Wan attacca Anakin, privandolo delle gambe e del braccio e facendolo precipitare in un fiume di lava. Sidious lo soccorre in tempo e lo porta in una sala dove viene operato, diventando Dart Fener. Intanto, Padmè muore, ma riesce a dare alla luce i due piccoli figli, Luke e Leila, che vengono separati e condotti in luoghi dove i due Sith non percepiranno la loro presenza: lui su Tatooine, e lei su Alderaan. Template:Finetrama

Personaggi

Pianeti

Accoglienza

Nonostante la trilogia abbia avuto un enorme successo (in particolare La minaccia fantasma ha infranto diversi record al box office, tra cui quello di miglior incasso nel primo week-end di programmazione[6]), le critiche non sono state benevoli. I primi due film furono apprezzati per gli effetti speciali, ma disprezzati per la recitazione legnosa e la mediocre sceneggiatura. Jake Lloyd e Hayden Christensen, i due attori che hanno interpretato Anakin, furono entrambi nominati per il Razzie Awards, per Peggior attore non protagonista,[7] mentre i primi due film furono nominati per Peggior film.[8][9] La minaccia fantasma fu particolarmente criticato a causa del personaggi di Jar Jar Binks, goffa spalla comica di Qui-Gon e Obi-Wan dalla parlantina cartoonesca; i fan e la critica non furono contenti dell'introduzione del personaggio nella serie, vedendolo come uno stereotipo razzista, creato appositamente per vendere pupazzetti e far contenti i bambini. Lucas ha sempre negato tali affermazioni.[10]

La vendetta dei Sith ricevette pareri più positivi: Christensen venne criticato nuovamente per la sua recitazione, ma le prove d'attore di Ewan McGregor, nei panni di Obi-Wan, e Ian McDiarmid nel ruolo dell'Imperatore vennero accolte positivamente;[11] così come la sceneggiatura, alla quale collaborò Tom Stoppard.[12] A quest'ultima vennero ancora criticati i dialoghi romantici tra Anakin e Padmé;[13] Il critico cinematografico Roger Ebert, a proposito, ha scritto che "i biglietti d'auguri sono più intensi e passionali dei dialoghi tra i due".[14] Alcuni critici hanno asserito che i film contenevano una forte critica a George W. Bush e alla guerra d'Iraq.[15]

Trilogia originale

La Trilogia originale (in originale Original Trilogy), conosciuta anche come la Trilogia classica, è il termine per descrivere i primi tre film distribuiti della saga. L'espressione fa riferimento alle prime versioni delle pellicole (non quelle, cioè, apparse nei cinema nel 1997 o in DVD nel 2004). I tre film sono:

Trama

Template:Trama

Una nuova speranza
  Lo stesso argomento in dettaglio: Guerre Stellari (film 1977).

Sono trascorsi venti anni dalla fondazione dell'Impero galattico. L'Imperatore Palpatine ha rafforzato il suo potere sulla Galassia, mentre Dart Fener ha inseguito e ucciso gli ultimi cavalieri Jedi sopravvissuti. Nel frattempo l' Alleanza Ribelle si sta rinforzando sempre di più.

A sorpresa, i ribelli, sferrano un attacco alla flotta imperiale, ed entrano in possesso delle planimetrie della Morte Nera, capace di distruggere con il suo raggio mortale un pianeta intero. Durante la fuga verso Tatooine la principessa Leila Organa, membro dell'Alleanza, viene imprigionata, ma riesce a trasmettere le planimetrie nella memoria del piccolo droide R2-D2, che, accompagnato dal droide C-3PO, sbarca sul desertico Tatooine alla ricerca di Obi-Wan Kenobi. I due vengono catturati e venduti a Owen Lars, che vive insieme alla moglie e al nipote Luke Skywalker, il quale scopre la loro provenienza e la loro necessità di incontrare il vecchio Kenobi, che conosce da molti anni.

Dopo aver compreso la gravità dell'evento, il vecchio Obi-Wan racconta a Luke tutto circa suo padre, allievo e amico, caduto per il tradimento di Dart Fener durante la Guerra dei Cloni, e della filosofia Jedi. Quando Luke scopre che i soldati dell' Impero assassinato i Lars nella loro fattoria, il giovane accetta di seguire Obi Wan e di apprendere la via della Forza. Per il viaggio reclutano il contrabbandiere Ian Solo, pilota dell'astronave Millennium Falcon, e il suo co-pilota, lo wookiee Chewbecca.

Il Millennium Falcon giunge finalmente sulla Morte Nera, dove Luke e Han scoprono che la principessa è prigioniera dell'Impero, riuscendo a salvarla. Intanto Obi-Wan e Dart Fener si rincontrano, e i due si affrontano in duello nel quale il vecchio maestro viene ucciso dall'ex allievo. Giunti sulla luna del pianeta Yavin, si uniscono ai ribelli, i quali scoprono i punti deboli della Morte Nera, e si preparano a distruggerla. L'enorme arma di distruzione viene dunque attaccata dai ribelli, e distrutta grazie all' intervento di Luke. Delle forze imperiali che si salva solo Dart Fener, che fugge via.

L'Impero colpisce ancora
  Lo stesso argomento in dettaglio: Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora.

Le forze ribelli sono costrette a rifugiarsi sul pianeta ghiacciato Hoth per sfuggire alla persecuzione da parte delle armate imperiali. Queste, ancora una volta guidate dal perfido Dart Fener sono decise una volta per tutte a stroncare i focolai di ribellione, soprattutto dopo la distruzione della Morte Nera.

Attaccati in forze, i ribelli devono lasciare il pianeta: mentre Leila e Ian Solo si dirigono verso il pianeta Bespin, Luke Skywalker, "consigliato" dallo spirito guida di Obi-Wan Kenobi, fa rotta per Dagobah, dove verrà addestrato dal maestro Jedi, Yoda. Giunti a Cloud City, la capitale di Bespin governata da Lando Calrissian, Leila e Ian trovano Dart Fener ad attenderli e vengono imprigionati. Intanto Luke prosegue il tirocinio come cavaliere Jedi, ma avvertendo il pericolo in cui si trovano i due amici, non esita a partire per Bespin. Qui, in un lungo duello con Dart Fener, scoprirà la verità: Fener è suo padre, un cavaliere Jedi, un tempo chiamato Anakin Skywalker, votato al lato oscuro della Forza.

Mentre l'Oscuro Signore dei Sith invita il figlio a seguirlo alla corte dell'imperatore, Lando riesce a soccorrere il ragazzo e a liberare Leila, Ian invece viene imprigionato e dato a un cacciatore di taglie, Boba Fett, per essere consegnato allo spietato Jabba the Hutt, creditore di Han. Riunitisi, Luke, Leila e Lando lasciano Bespin con l'impegno di ritrovare e liberare il loro amico.

Il ritorno dello Jedi
  Lo stesso argomento in dettaglio: Guerre Stellari - Il ritorno dello Jedi.

La principessa Leila Organa, alla testa delle forze ribelli, fa rotta verso il pianeta desertico Tatooine insieme al cavaliere Jedi Luke per salvare il suo amato Ian Solo, tenuto prigioniero del perfido Jabba the Hutt.

Riusciti rocambolescamente a liberare l'amico, scoprono che l'Impero ha messo mano alla costruzione di una nuova Morte Nera, una stazione spaziale capace di distruggere un intero pianeta. Per neutralizzarla occorre però disattivarne lo scudo spaziale di protezione, la cui fonte d'energia si trova sulla luna boscosa di Endor, abitata dai pacifici Ewoks. Durante il soggiorno sulla luna boscosa, Ian scopre da Leila, della quale è innamorato, che Luke e la principessa stessa sono fratello e sorella. Nel frattempo il perfido Dart Fener attira il figlio Luke in un ultimo, mortale duello sotto gli occhi dell'Imperatore Palpatine: mentre Leila, Ian e Lando Calrissian sono impegnati nell'assedio alla Morte Nera, Luke viene sopraffatto da Palpatine.

È il momento in cui Fener si trova a decidere tra i due lati della Forza: con un incredibile sforzo riesce a salvare Luke e ad uccidere l'imperatore, ma muore poco dopo tra le braccia del figlio. La stazione orbitante viene distrutta e Luke riesce a ricongiungersi con Ian e Leila. L'ultima, toccante sequenza lo vede sorridere agli spiriti guida dei suoi maestri Obi-Wan Kenobi e Yoda, ai quali si è infine unito quello di suo padre, il cavaliere Jedi Anakin Skywalker. Template:Finetrama

Personaggi

Pianeti

Accoglienza

Appena uscirono, i tre film, in particolar modo Una nuova speranza, ridefinirono il cinema di fantascienza, grazie anche agli innovativi effetti speciali e diedero inizio al fenomeno dei blockbuster estivi e, in generale, a film per un pubblico più giovane.[16][17]

Considerati innovativi e perfetti dalla gran parte dei critici moderni, all'epoca dell'uscita ogni film venne accolto con pareri contrastanti: riconoscevano la raffinatezza dell'aspetto tecnico, ma ricevettero critiche riguardanti la trama debole, i dialoghi lacunosi e insensati e i personaggi stereotipati.[18]

In una recensione del 1977, Roger Ebert descrisse Una nuova speranza come un' "esperienza extra-corporea", comparando gli effetti speciali della pellicola a quelli di 2001: Odissea nello spazio.[19] Pauline Kael, del The New Yorker, criticò il film, dicendo che "Non c'è respiro, non c'è poesia e non ha nessun appiglio emotivo"[20] Jonathon Rosenbaum, del Chicago Reader, affermò "Nessuno di questi personaggi ha profondità, e tutti sono usati come elementi di sfondo"[21] Stanley Kauffmann, del The New Republic scrisse che "Il lavoro di Lucas è ancora meno inventivo de L'uomo che fuggì dal futuro."[22]

Su L'Impero colpisce ancora piovvero plausi, ma anche molte critiche, sulla sconclusionatezza della trama, che non presente ne un inizio ne una fine[23], mentre Il ritorno dello Jedi fu accolto ancor meno calorosamente rispetto agli altri due film: le recensioni positive dalla maggior parte dei critici si lamentano del fatto che l'ultimo capitolo della saga sia il meno originale e il più brutto dei tre.[2] Chris Gore, critico cinematografico statunitense, disse, a proposito:

«Sfortunatamente i problemi di Jedi[24] non possono essere risolti nemmeno con il miglior software digitale della galassia: la storia debole (un altro assalto alla Morte Nera, un'altra visita a Degobah, i seccanti Ewok), la pessima recitazione, le gag dei rutti e la bizzarra acconciatura di Luke. È triste. Infine, il terzo film sembra un film per la televisione e la parte centrale è così noiosa: Dart è tuo padre, Leila è tua sorella. Insopportabile[25]»

Sebbene la trilogia originale sia, al giorno d'oggi, considerata superiore ai prequel, il sito rottentomatoes.com, in un'analisi delle due trilogie, ha concluso che la superiorità qualitativa della nuova trilogia è data dal fatto che la maggior parte delle recensioni, e lo stesso vale per i pareri dei fan, dei tre film originali sono state scritte nel 1997, in occasione della riedizione delle pellicole, da critici che all'epoca dell'uscita originale erano bambini e conservavano ricordi legati all'infanzia, non riuscendo a dare un giudizio oggettivo alle pellicole. Le poche recensioni disponibili dell'epoca riportano pareri contrastanti, ancor più di quelli dei prequel.[26]

Ambientazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Jedi, Sith, Spada laser e Forza (Guerre Stellari).

Gli eventi di Guerre Stellari prendono luogo in una galassia fittizia, in un non specificato tempo. La maggior parte dei personaggi sono identici agli umani, anche se gli alieni sono molto comuni, come i droidi, costruiti per servire, e i viaggi nello spazio. Gran parte dei pianeti sono affiliati alla Repubblica Galattica e successivamente all'Impero Galattico.

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Vari esempi di spada laser, oggetto basato su Excalibur

Uno degli elementi chiave della saga è la Forza, una onnipresente forza magica magica, un campo di energia mistico generato da tutti gli esseri viventi che pervade l'universo e tutto ciò che esso contiene. Nel primo film viene descritta come "Un campo di energia. Ci avvolge, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia".[27] Chiunque sia in grado di manipolare la Forza apprende abilità mistiche, come la psicocinesi, la chiaroveggenza, precognizione e controllo della mente, e ne amplifica altre, come i riflessi e l'agilità. Il loro spirito, inoltre, resiste anche dopo la morte fisica. Sebbene la Forza sia usata per scopi positivi, ha anche un lato oscuro, che provoca rabbia, aggressione e odio. I sei film narrano dei cavalieri Jedi, custodi della pace e dei Sith, che usano il lato oscuro per scopi malefici nel tentativo di conquistare la galassia.

Guerre Stellari presenti elementi del genere fantastico, come i cavalieri (rappresentati dai Jedi), streghe, spade dai poteri illimitati, maghi e principesse, ed motivi e temi fantascientifici, come i robot e i viaggi nello spazio.[2] Il mondo di Guerre Stellari, contrariamente a molti film fantascientifici, con atmosfere e luoghi intonsi, mostrava ambienti sporchi e logori. La visione di Lucas di un "Universo usato" fu poi riutilizzato in molti film di genere come Alien,[28] Mad Max 2, ambientato in un deserto post-apocalittico, e Blade Runner.

Produzione

Aspetti tecnici

Tutti i film della serie sono stati girati con un aspect ratio di 2.35:1 e, per quanto riguarda L'attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, con telecamere appositamente costruite dalla Sony che registrano immagini digitali in alta definizione.

Lucas ingaggiò Ben Burtt per supervisionare gli effetti sonori di Una nuova speranza. Il lavoro di Burtt fu talmente innovativo che l'Academy gli conferì uno speciale riconoscimento.[29] La Lucasfilm sviluppò il sistema audio THX per Il ritorno dello Jedi, primo film ad essere presentato nei cinema con questo sistema sonoro.

Le colonne sonore dell'intera esalogia sono state composte da John Williams. L'idea di Lucas per Star Wars era quella di una partitura con una musica operistica, con temi e motivi per ogni personaggio o evento.

Influenze

George Lucas ha più volte ammesso di essersi ispirato a diversi generi letterali e cinematografici a lui cari, come i western, i telefilm seriali (specialmente Flash Gordon), e le opere del regista Akira Kurosawa, tra cui La fortezza nascosta e I sette Samurai[2]:

  • George Lucas ha affermato che le figure della Cavalleria medievale, dei cavalieri, del paladino, e di altre cariche della società feudale hanno inspirato diversi personaggi e concetti presenti nei film.[2] Il lavoro dell saggista Joseph Campbell, specialmente il libro L'eroe dai mille volte (The Hero with a Thousand Faces), ha inoltre fortemente influenzato Lucas.[30][2]
  • Una nuova speranza è stato pesantemente inspirato dai film di Akira Kurosawa, come La fortezza nascosta e La sfida del samurai. Il parallelo più evidente è quello tra i due contadini e i droidi C-3PO e R2-D2, in quanto il film viene visto dal loro punto di vista. Lucas ha inoltre citato Sentieri selvaggi e Lawrence d'Arabia come fonte d'ispirazione.[2]
  • Le scene della battaglia finale in Una nuova speranza sono basate sui combattimenti aerei della seconda guerra mondiale.[2]
  • Il personaggio di Jabba The Hutt fu inizialmente concepito sulle fattezze di Sydney Greenstreet, così come appare in Casablanca.[31]
  • Ne La vendetta dei Sith, le scene di battaglia ambientate su Kashyyyk sono un omaggio alle inquadrature iniziali de Salvate il soldato Ryan.[32]
  • La battaglia iniziale tra le grandi navi, le manovre di fiancheggiamento, l'aspetto da pirata di Grievous e la sua fuga dall'Invisible Hand all'inizio del film rievocano le atmosfere dei film di genere piratesco.[33]
  • Anakin Skywalker che accetta di unirsi a Palpatine per sapere come salvare quelli che ama è una marcata metafora del dottor Faustus.[33]

Sceneggiature

Le diverse affermazioni della LucasFilm e dello stesso Lucas non hanno mai reso chiare le origini delle sceneggiature dei film. Recentemente, l'autore Michael Kaminski ha tentato di rendere chiara la questione nel suo libro The Secret History of Star Wars, così come ha fatto Jonathan Rinzler in The Making of Star Wars, entrambi distribuiti nel 2007.

L'idea iniziale del regista era quella di un film d'avventura fantascientifico.[34] Recidivo a scrivere una sceneggiatura originale tentò invano di acquistare i diritti della serie Flash Gordon, per produrne un remake. Nel 1971, la United Artists si accordò con Lucas affinché girasse due film: American Graffiti e Guerre Stellari nonostante lo studio rifiuto quest'ultimo nelle prime fasi di produzione, a causa del suo alto costo di realizzazione e della relativa inesperienza del regista con film ad alto budget. Quando American Graffiti fu completato nel 1973, Lucas si preparò per girare il suo prossimo film. All'inizio del 1973, Lucas scrisse una breve storia intitolata "The Journal of the Whills", che racconta la storia dell'allenamento dell'apprendista C.J. Thorpe come allievo del "Jedi-Bendu" Mace Windy.[34]

 
La Tunisia è stata usata come luogo di ripresa per le scene ambientate sul pianeta Tatooine

Frustrato dal fatto che la sua storia fosse troppo complessa da capire, Lucas scrisse un trattamento di tredici pagine chiamato The Star Wars, che si basava sul film di Akira Kurosawa La fortezza nascosta.[35] Nel 1974, ampliò questo trattamento in un'abbozzata sceneggiatura, che comprendeva elementi come i Sith, la Morte Nera e un giovane protagonista chiamato Annikin Starkiller. Nella seconda versione, Lucas semplificò la storia e introdusse l'eroe proveniente dalla fattoria, cambiando il nome in Luke. A questo punto il padre del protagonista è ancora un personaggio attivo nella storia, e la Forza è diventata un potere sovrannaturale. La versione successiva rimosse il personaggio del padre e lo rimpiazzò con un sostituto, chiamato Ben Kenobi. Nel 1976 venne preparata una quarta bozza per le riprese. Il film venne intitolato "Le avventure di Luke Starkiller, come narrate nel Giornale dei Whills, Saga I: Le guerre stellari" Durante la produzione, Lucas cambiò il cognome di Luke in Skywalker e modificò il titolo, inizialmente "The Star Wars", in "Star Wars".

In quel periodo, Lucas pensò che sarebbe stato possibile produrre solo un film: la quarta bozza subì un ennesimo cambiamento di titolo e venne reso autoconclusivo. Ma quando Guerre Stellaru divenne un successo globale, il regista decide di usare il film come punto di inizio per un'elaborato serial.[36] In ogni caso, Lucas voleva creare un centro indipendente per creare i suoi film (questo centro sarebbe poi diventato lo Skywalker Ranch) e vide la serie come un'opportunità per realizzare questo sogno.[2] Alan Dean Foster aveva già iniziato a scrivere il sequel, sotto forma di romanzo, ma Lucas aveva progettato un seguito più complesso e il romanzo divenne un sequel apocrifo dal titolo La Gemma di Kaiburr. At first Lucas envisioned an unlimited number of sequels, much like the James Bond series, and in an interview with Rolling Stone in August of 1977 said that he wanted his friends to take a try directing them and giving unique interpretations on the series. He also said that the backstory where Darth Vader turns to the darkside, kills Luke's father and fights Ben Kenobi on a volcano as the Republic falls would make an excellent sequel. Later that year, Lucas hired sci-fi author Leigh Brackett to write "Star Wars II" with him. They held story conferences together and in late November of 1977 Lucas had produced a handwritten treatment called "The Empire Strikes Back." The story is very similar to the final film except Darth Vader does not reveal he is Luke's father. In the first draft that Leigh Brackett would write from this, Luke's father appears as a ghost to instruct Luke.

During this period, Lucas had now had time to attach a numeric figure to the amount of sequels — he revealed to Time magazine in March, 1978 that there will be twelve films altogether. This was then revealed in the official Star Wars fanclub newletter, Bantha Tracks. The figure of 12 was likely selected due to its tradition in serial episodes.

La Brackett finì la prima stesura de L'Impero colpisce ancora all'inizio del 1978; Lucas has said he was disappointed with it, ma prima di poterne discutere con lei, La Brackett morì di cancro.[34][37] Senza nessuno scrittore disponibile, Lucas dovette scrivere la seconda versione della sceneggiatura da solo. Here Lucas finally made use of the "Episode" listing in the film — Empire Strikes Back was Episode II.[38] As Michael Kaminski argues in The Secret History of Star Wars, the disappointment with the first draft probably made Lucas consider different directions to take the story in.[39] Here he made use of a new plot twist: Darth Vader says he is Luke's father. According to Lucas, he found this draft enjoyable to write, as opposed to the year-long struggles of the first film, and quickly wrote two more drafts in the same month — April of 1978 — which both retained the new Vader-as-father plot.[40] He also took this darker ending farther by imprisoning Han Solo in carbonite and leaving him in limbo.[34]

This new storyline where Vader was Luke's father had drastic effects on the series. Michael Kaminski argues in his book that it is unlikely that this was a plot point that had ever seriously been considered before 1978, or even thought of before then, and that the first film was clearly operating under an alternate storyline where Vader was separate from Luke's father.[41] After the second and third drafts of Empire Strikes Back where Lucas first introduced this point, he reviewed the new backstory he had now created: Annikin Skywalker is Ben Kenobi's brilliant student, has a child (Luke) but is swayed to the dark-side by the Emperor (who was now a Sith and not just a politician), battles Ben Kenobi on the site of a volcano and is wounded but resurrected as Darth Vader; meanwhile Kenobi hides Luke on Tatooine while the Republic becomes the Empire and Vader has hunted down the Jedi knights.[42] With this new backstory, Lucas decided to film this as a trilogy — moving Empire Strikes Back from Episode II to Episode V in the next draft. Lawrence Kasdan, who had just completed writing Raiders of the Lost Ark, was then hired to write the next drafts, and was helped by additional input from director Irvin Kershner. Kasdan, Kershner, and producer Gary Kurtz saw the film as a more serious and adult film, which was helped by the new, darker storyline, and brought the series far away from the light adventure roots it had existed as only a year earlier.[43]

Lucas had also around this time developed a third trilogy as well, which took place twenty years after Episode VI.[44]

By the time of writing Episode VI — Revenge of the Jedi, as it was then known — in 1981, much had changed. Making Empire Strikes Back was a stressful and costly fiasco, and Lucas' personal life was disintegrating. Burnt-out and not wanting to make any more Star Wars films, he vowed to be done with the series, as he makes explicit in a May, 1983 interview with Time magazine. Lucas' 1981 rough drafts of Revenge of the Jedi had Darth Vader competing with the Emperor for possession of Luke — and in the second script, the "revised rough draft", Vader was turned into a sympathetic character. Lawrence Kasdan was hired to take over once again, and in these final drafts Vader was explicitly redeemed, and finally unmasked. This change in character would provide a springboard for the "Tragedy of Darth Vader" storyline in the prequels.[34]

After getting a divorce in 1983 and losing much of his fortune, Lucas had no desire to return to Star Wars, and had unofficially cancelled his Sequel Trilogy by the time of Return of the Jedi.[45] However, the prequels, which were quite developed, remained fascinating to him. After Star Wars became massively popular again, following in the wake of Dark Horse's comic line and Timothy Zahn's trio of novels, Lucas saw that there was still a large audience. His children had begun to grow older, and with the explosion of CG technology he was now considering returning to directing.[46] By 1993 it was announced, in Variety among other sources, that he would be making the prequels. He began outlining the story, now offering that Anakin Skywalker would be the protagonist rather than Ben Kenobi and that the series would be a tragic one examining his transformation to evil. He also began to change how the prequels would exist relative to the originals — at first they were supposed to be a "filling-in" of history, backstory, existing parallel or tangential to the originals, but now he began to see that they could form the beginning of one long story: beginning with Anakin's childhood and ending with Anakin's death. This was the final step towards turning the franchise into a "Saga".[47]

Nel 1994, Lucas began writing the first screenplay, titled Episode I: The Beginning.[48]At first it was planned to write and then film all three prequels at once, but this was changed, possibly because the writing process took much longer than first thought. Although Lucas initially planned on having others write and direct, he kept writing on his own, and eventually decided to direct the film as well. In 1999 Lucas announced he would be directing the next two films as well, and began working on Episode II at that time.[48] The first draft of this was completed just weeks before principle photography, and Lucas ingaggiò Jonathan Hales, uno degli sceneggiatori di Le avventure del giovane Indiana Jones, per ripulire le sue bozze. Insicuro del titolo da dare al film, Lucas lo ribattezzò scherzosamente "La gande avventura di Jar Jar". By now the backstory had undergone large changes — Ben Kenobi had discovered Anakin as an adult in Episode I's first draft, but he was changed to be a young student, and Anakin a child, and in Episode II the Clone Wars were decided to be a personal manipulation of Palpatine's. Al tempo della trilogia originale, Lucas ebbe diverse idee per questo conflitto: ne L'Impero colpisce ancora decise che Lando avrebbe dovuto essere uno degli abitanti proveniente dal pianeta dei cloni che causò la guerra,[49] but later a different version was decided wherein "Shocktroopers", including Boba Fett waged war against the Republic from a distant galaxy but were then repelled by the Jedi knights.[50][34][2]

Lucas began working on Episode III even before Attack of the Clones was released, offering concept artists that the film would open with a montage of seven Clone War battles.[51] As he reviewed the storyline that summer, however, he says he radically re-organized the plot.[34] Michael Kaminski, in The Secret History of Star Wars, offers evidence that issues in Anakin's fall to the darkside prompted Lucas to make massive story changes, first revising the opening sequence to have Palpatine kidnapped and Dooku killed by Anakin as a first act towards the darkside.[52] Lucas' first draft was written in 2003, and is largely similar to the film, though much simplified. After principle photography was complete in 2003, Lucas made even more massive changes in Anakin's character, re-writing his entire turn to the darkside — he would now turn out of a quest to save Padme from dying, rather than the previous version where that was one of many reasons and genuinely believed that the Jedi were evil and plotting to take over the Republic. This fundamental re-write was accomplished through editing and many new and revised scenes filmed in additional pick-ups in 2004.

George Lucas has often exageratted the amount of material he had written for the series, most of these exaggerations stemming from the post-1978 period where the film grew into a true phenomenon. Lucasfilm often indicated that he had written twelve stories to be filmed, and Lucas was quick to tell how Star Wars was always Episode IV that was meant as a middle-chapter. Lucas also began to claim that Darth Vader's parentage of Luke and redemption was always a major part of his plan from early on, and even that this was his very first script or treatment. As Jonathan Rinzler and Michael Kaminski show, this is demonstrably false. This falseness became known only recently, perhaps because the internet allowed the dispersal of information more easily and thus exposed these inaccuracies. Kaminski rationalises that these exaggerations are part publicity device and part security measure — with the series and story radically changing throughout the years, Lucas would emphasize that its current embodiment was the original intention; with the series previously existing as different and often contradictory forms, this makes audiences view the material only from the perspective that Lucas' wishes them to view the material, and it also may protect against outrage that such a popular storyline was being changed post-release after being cherished by so many.

Premi e riconoscimenti

Riconoscimenti

Premi

La minaccia fantasma
L'attacco dei cloni
  • 2002 - Teen Choice Award
  • 2003 - Saturn Award
    • Migliori costumi a Trisha Biggar
    • Miglior effetti speciali a Rob Coleman, John Knoll, Pablo Helman e Ben Snow
La vendetta dei Sith
  • 2006 - People's Choice Awards
    • Miglior film
  • 2006 - Razzie Award
    • Peggior attore non protagonista a Hayden Christensen
Una nuova speranza
L'Impero colpisce ancora
  • 1981 - Premio Oscar
    • Miglior sonoro a Bill Varney, Steve Maslow, Gregg Landaker e Peter Sutton
    • Special Achievement Award a Brian Johnson, Richard Edlund, Dennis Muren e Bruce Nicholson
  • 1981 - Saturn Award
    • Miglior attore a Mark Hamill
    • Miglior regia a Irvin Kershner
    • Miglior film
    • Migliori effetti speciali a Brian Johnson e Richard Edlund
  • 1981 - People's Choice Awards
    • Miglior film
  • 1981 - Grammy Award
    • Miglior colonna sonora a John Williams
  • 1981 - Premio Hugo
    • Miglior presentazione drammatica
  • 1981 - BAFTA Awards
    • Miglior colonna sonora a John Williams
Il ritorno dello Jedi
  • 1984 - Premio Oscar
    • Special Achievement Award a Phil Tippett, Richard Edlund, Dennis Muren e Ken Ralston
  • 1984 - Saturn Award
    • Miglior attore a Mark Hamill
    • Miglior costumi a Aggie Guerard Rodgers e Nilo Rodis-Jamero
    • Miglior trucco a Phil Tippett e Stuart Freeborn
    • Migliori film
    • Migliori effetti speciali a Richard Edlund, Dennis Muren e Ken Ralston
  • 1984 - People's Choice Awards
    • Miglior film
  • 1984 - Premio Hugo
    • Miglior presentazione drammatica
  • 1984 - BAFTA Awards
    • Migliori effetti speciali a Richard Edlund, Dennis Muren, Ken Ralston e Kit West

Progetti futuri

Alla ShoWest convention nel 2005, George Lucas affermò di essere intenzionato a ri-distribuire i sei film nel nuovo formato 3D, partendo con Una nuova speranza nel 2007.[54][55] Nel gennaio 2007, invece, la Lucasfilm ha affermato sul sito ufficiale della saga che "Non ci sono ancora dei piani definiti per la distribuzione della saga in 3D". Alla Celebration Europe nel luglio del 2007, Rick McCallum ha confermato che:

«la Lucasfilm sta progettando di convertire tutti e sei i film in 3D ma sta ancora aspettando che le compagnie addette sviluppino questa tecnologia in modo da abbassare i costi e renderlo accessibile a tutti[56]»

Ci sono comunque degli indizi per una probabile edizione definitiva dell'intera saga di Guerre Stellari nel prossimo formato di nuova generazione. Un segno di questa probabile nuova uscita è dato da una clip[57] che mostra una scena de La minaccia fantasma, nella quale Yoda non è più un pupazzo ma è in computer grafica.

Il produttore Rick McCallum ha inoltre spiegato che la Lucasfilm ha tenuto di proposito negli archivi materiale supplementare, come scene eliminate, dietro le quinte, documentari, spin-off e speciali televisivi.

Universo espanso

  Lo stesso argomento in dettaglio: Universo espanso (Guerre Stellari).

Il termine Universo espanso (in inglese Expanded Universe ed abbreviato in EU) si è venuto a creare per raccogliere tutte quelle produzioni (fumettistiche, letterarie, televisive) al di fuori dei sei film. In esso venne raccontate storia ambientate da 25.000 anni prima de La minaccia fantasma fino a 140 anni dopo Il ritorno dello Jedi. La prima storia dell'universo espanso è apparsa nel numero 7 della collana fumettistica, edita dalla Marvel Comics, Star Wars nel gennaio 1978 (i primi sei numeri costituivano l'adattamento del primo film), seguita dal romanzo di Alan Dean Foster La Gemma di Kaiburr.

George Lucas detiene il controllo creativo su tutto l'universo espanso. Per esempio, la morte di un personaggio centrale o cambiamenti radicali devono prima essere vagliati da lui. Inoltre, la Lucasfilm Licensing dedica molto tempo a coordinare la continuità tra le varie opere in modo che un autore non contraddica l'altro.

Elementi dell'universo espanso sono stati usati da Lucas nei suoi film: il pianeta capitale Coruscant, per esempio, è apparso per la prima volta nel romanzo di Timothy Zahn Heir to the Empire prima di venire usato ne La minaccia fantasma, mentre un personaggio introdotto nella serie a fumetti della Dark Horse Comics, una Jedi dalla pella cerulea chiamata Aayla Secura, piacque talmente tanto a Lucas che decise di inserirla come personaggio minore ne L'attacco dei cloni.[58]

Spin-off televisivi

Per la televisione sono stati creati tre film e tre serie animate. Una serie televisiva è attualmente in pre-produzione.[59] Per queste produzione, Lucas ha sempre svolto il ruolo di produttore esecutivo e, in alcuni casi, ha fornito anche i soggetti.

Produzione
Messa in onda
The Star Wars Holiday Special
17 novembre 1978
L'avventura degli Ewok
25 novembre 1984
Star Wars: Droids
7 settembre 1985 - 7 giugno 1986
Star Wars: Ewoks
7 settembre 1985 - 10 gennaio 1987
Il ritorno degli Ewok
24 novembre 1985
Star Wars: Clone Wars
7 novembre 2003 - 25 marzo 2005
Star Wars: The Clone Wars
2008
Star Wars live action series
2009

The Star Wars Holiday Special

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Star Wars Holiday Special.
(inglese)
«The holiday special does not represent my vision for Star Wars[60]»
(italiano)
«L'holiday special non rappresenta la mia visione di Guerre Stellari»

Nel 1978 è stato prodotto un film per la TV, sequel del film Guerre Stellari, intitolato The Star Wars Holiday Special.

Il telefilm, trasmesso per la prima e unica volta il 17 novembre 1978 dall'emittente statunitense CBS, non è mai stato rilasciato in nessun formato e le uniche copie disponibili sono quelle registrate da quell'unica messa in onda.

La storia principale del film, ambientato nel 2 ABY, vede come protagonista Chewbecca e Ian Solo in visita su Kashyyyk, pianeta natale di Chewbecca, per celebrare il Life Day. Lo speciale introduce, inoltre, tre membri della famiglia di Chewbecca: suo padre Attichitcuk, la moglie Mallatobuck (Malla), e il figlio Lumpawarrump (Lumpy). Lo show contiene diversi elementi televisivi, inclusi siparietti comici e uno spezzone animato, nel quale viene introdotto per la prima volta il famoso personaggi di Boba Fett.

Lucas ha finito con l'odiare questo film per la TV, tanto che è possibile vederlo solo attraverso copie amatoriali ed ha affermato che, se solo potesse, distruggerebbe tutte quelle che sono ancora in circolazione.[60]

I film per la TV

L'enorme successo della saga ha dato vita ad alcuni spin-off, tra cui due film per la TV:

Entrambi sono ambientati sulla luna boscosa di Endor, dove si era svolto in larga parte il terzo film della trilogia originale, Il ritorno dello Jedi, nel quale compaiono gli Ewoks, anch'essi presenti nei film.

Droids e Ewoks

Dalla saga di Guerre Stellari sono state tratte anche due serie televisive d'animazione:

Il primo episodio di queste due serie televisive a cartoni animati è stato trasmesso negli Stati Uniti in prima visione il 7 settembre 1985. Ewoks, in 35 episodi, narra delle avventure dei piccoli Ewoks prima de Il ritorno dello Jedi. Droids, in 13 episodi, narra invece delle avventure di C-3PO e R2-D2 ed è ambientato cronologicamente tra La vendetta dei Sith ed Una nuova speranza. Dal punto di vista finanziario furono entrambi un insuccesso, a causa degli alti costi di produzione e dello scarso interesse da parte dei fan.[61]

Star Wars: Clone Wars

  Lo stesso argomento in dettaglio: Star Wars: Clone Wars.
(inglese)
«Like fire across the galaxy, the Clone Wars spread»
(italiano)
«Come fuoco per tutta la galassia, le guerre dei cloni dilagano»

'Star Wars: Clone Wars' è una serie televisiva d'animazione statunitense realizzata da Genndy Tartakovsky e trasmessa tra il 2003 e il 2005.

File:Yoda figure.jpg
Un esempio di maquette tratta dalla serie televisiva Star Wars: Clone Wars

Ambientata durante le guerre dei cloni e collocata cronologicamente tra l' L'attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, consiste in 20 episodi della durata di tre minuti, che compongono la stagione uno e due (poi conosciute con il nome di Volume 1), e 5 episodi della durata variabile tra i dodici e i quindici minuti, che vanno a comporre la terza stagione (poi conosciuta come Volume 2). I 25 episodi sono per la maggior parte composti da enfatizzate scene d'azione, battaglie e scontri, a discapito di un minor sviluppo della trama.

La serie, considerata da molti come il miglior prodotto televisivo legato a Guerre Stellari mai creato fino ad oggi[62], è stata trasmessa in Italia dal canale televisivo Cartoon Network della piattaforma satellitare SKY.

Star Wars: The Clone Wars

  Lo stesso argomento in dettaglio: Star Wars: The Clone Wars.

Per il 2008 è attesa una nuova serie animata realizzata, a differenza della precedente, in grafica computerizzata.[63]

La serie sarà interamente dedicata alle guerre dei Cloni, che si va quindi a frapporre tra il secondo e il terzo episodio della saga di Guerre Stellari. La storia dovrebbe riprendere interamente le vicende narrate nella serie animata, ma sviluppandola ulteriormente, visto che, a differenza di quest’ultima dovrebbe comprendere più di 100 puntate, di circa 22 minuti ciascuna.

George Lucas ha annunciato la realizzazione della serie nell’aprile del 2005 durante i festeggiamenti per la Star Wars Celebration III. Il supervisore del progetto è Dave Filoni,[64] che già aveva lavorato su Avatar: La Leggenda di Aang.

Il telefilm

George Lucas ha annunciato per il 2009 un telefilm, ambientato tra La vendetta dei Sith e Guerre Stellari. Narrerà della nascita della ribellione e della fine degli ultimi Jedi.[59]

Il produttore Rick McCallum ha dichiarato che non compariranno i personaggi principali apparsi nei film, ai quali sarà affidato occasionalmente qualche cameo, ma solo personaggi minori.[65]

Adattamenti radiofonici

Un adattamento radiofonico de Una nuova speranza fu trasmesso per la prima volta dalla National Public Radio nel 1981. L'adattamento fu scritto dall'autore di fantascienza Brian Daley e diretto da John Madden. Nel 1983 anche L'Impero colpisce ancora fu adattato. Il ritorno dello Jedi, al contrario, dovette aspettare fino al 1996, quando la Highbridge Audio, dopo l'abbandono della National Public Radio, a causa di problemi di budget, mise in commercio delle versioni su CD dei primi due film e completò l'opera con la realizzazione del terzo adattamento.[66]

Questi adattamenti contengono materiale aggiuntivo scritto da Lucas, ma mai usato nei film. Vari membri del cast originale prestò la propria voce, inclusi Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams. Queste trasmissioni radiofoniche facevano uso della colonna sonora originale di John Williams e degli effetti sonori di Ben Burtt.[66]

Romanzi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Libri di Guerre Stellari.

I romanzi basati su Star Wars precedono l'uscita del primo film. Nel 1976, infatti, uscì la novelizzazione del film, scritta dal ghost-writer Alan Dean Foster, ma accreditata a George Lucas. Il successivo romanzo di Foster, La Gemma di Kaiburr, del 1978, fu la prima opera dell'Universo espanso ad uscire.

I romanzi sulla serie uscirono periodicamente durante il periodo della prima trilogia (1977–1983), ma dopo poco tempo ci fu un lungo arco di tempo nel quale non vennero scritti. La LucasBooks cambiò radicalmente l'universo Star Wars con l'introduzione de The New Jedi Order, serie ambientata venti anni dopo gli eventi narrati in Il ritorno dello Jedi. La serie è diventata famosa anche per aver narrato la morte di un personaggio principale della saga. Fin da allora diverse centinai di romanzi vengono pubblicati dalla casa editrice Ballantine Books.

Nel 1991, comunque, debuttò il primo capitolo della Thrawn Trilogy, di Timothy Zahn, che riaccese l'interesse per l'universo di Guerre Stellari da parte dei fan. A fare ciò contribuì anche, nel 1996, il progetto multimediale L'ombra dell'Impero (Shadows of the Empire), ambientato tra L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi e composto dal romanzo di Steve Perry, un videogioco, una serie a fumetti e una colonna sonora.[66]

L'avvento della nuova trilogia contribuì ad allargare l'universo dei romanzi, che si focalizzarono soprattutto sulla guerra dei cloni e sulle varie avventure in solitario di personaggi minori, come Aayla Secura o Jango Fett.

Fumetti

La Marvel Comics ha pubblicato fumetti e adattamenti dedicati a Star Wars dal 1977 al 1986. La casa editrice statunitense capì che il filone sarebbe potuto diventare redditizio e impiegò sulla serie una vasta gamma di autori importanti, come Roy Thomas, Archie Goodwin, Howard Chaykin, Al Williamson, Carmine Infantino, Walt Simonson, Chris Claremont e Ron Frenz. La Marvel pubblicò anche una striscia quotidiana ad opera di Russ Manning, Steve Gerber e Archie Goodwin. Alle fine degli anni '80, la Marvel annunciò che avrebbe pubblicato una nuova serie scritta da Tom Veitch. Nonostante ciò, nel dicembre '91, la Dark Horse Comics acquisì i diritti della pubblicazione di Star Wars e lanciò diverse serie, che prendevano le fila della serie e ne continuavano gli archi narrativi. Sin da allora la casa editrice pubblica un gran nuero di serie mensili, ambientate in varie epoche.[67]

La maggior parte di questo materiale è inedito in Italia. Nel corso degli anni sono stati pubblicati solo gli adattamenti ufficiali. Nel gennaio 2008, però, la Panini Comics ha comunicato l'inizio della pubblicazione dei fumetti dedicati a Guerre Stellari, sotto la costola Cult Comics.[68]

Eredità e impatto culturale

La saga di Guerre Stellari, la prima a unire diversi generi cinematografici e letterari,[17][28] ha avuto un forte impatto sulla moderna cultura pop.[2] Il genere fantascientifico, specialmente nel campo cinematografico, è stato spesso influenzato e paragonato alla serie, che ha avuto anche il merito di aver rinnovato il settore degli effetti speciali. Sin dalla sua uscita, le citazioni e gli omaggi, da parte di registi e sceneggiatori, sono stati innumerevoli e svariati.[17]

Alcuni critici, tuttavia, hanno incolpato Guerre Stellari (assieme a Lo squalo) di aver rovinato Hollywood, spostando l'attenzione da film "sofisticati" come Il Padrino, Taxi Driver e Io e Annie verso pellicole più superficiali e meno "rilevanti".[69] Il saggista Peter Biskind si lamentò per la stessa ragione:

«Quando tutto era già stato detto e fatto, Lucas e Spielberg fecero ritornare il pubblico degli anni '70, diventato sofisticato grazie ai film europei e alla New Hollywood, alla semplicità degli anni '60[70][69]»

L'attore Michael Shanks ha citato Guerre Stellari tra le sue influenze per le scene di battaglia nell'episodio della serie televisiva Stargate SG-1, intitolato La caduta.[71] Il film di Joss Whedon, Serenity, presenta diverse citazioni: la nave Serenity è stata fortemente influenzata dal Millennium Falcon e il concetto di "Universo usato" viene sottolineato varie volte nel corso del film.[72][73] Altri registi che sono stati influenzati dalla saga sono Peter Jackson, James Cameron, Ridley Scott, Roland Emmerich, Kevin Smith (regista che ha intitolato uno dei suoi film come L'Impero colpisce ancora) e John Singleton.[28] Scott e Jackson, come Whedon, sono stati influenzati dal concetto di "Futuro usato" e ne hanno fatto uno, per trasmettere un senso di forte realismo, rispettivamente in Alien e la trilogia de Il Signore degli Anelli.[28]

George Lucas' six-film Star Wars saga has had a significant impact on modern global popular culture. The films are one of the biggest cultural benchmarks of the past thirty years. Star Wars references are deeply embedded in popular culture;[74] references to the main characters and themes of Star Wars are casually made in American society with the assumption that others will understand the reference. Darth Vader è diventato un icona e frasi come Che la Forza sia con te sono diventate parte integrante del lessico della popolazione.[75] The first Star Wars movie in 1977 was a cultural unifier,[76] enjoyed by a wide spectrum of people.[77]

 
Fan vesiti come personaggi della saga

Science fiction since the original 1977 Star Wars, particularly in film, has often been influenced by and compared to Star Wars. Sounds, visuals, and even the music from the films have become part of the tapestry of American society. The film also helped launch the science fiction boom of the late 70's and early 80's, and made science fiction movies a blockbuster genre.[78]

Star Wars fundamentally changed the aesthetics and narratives of Hollywood movies,[79] as well as changing the Hollywood film industry in fundamental ways. Before Star Wars, special effects in movies had not appreciably advanced since the 1950s.[79] Star Wars was also important in the movement towards the use of computer initiated imagery in movies.[75] Il successo di Guerre Stellari stabilì un nuovo standard per gli effetti speciali e ci fu un incremento negli investimenti su quest'ultimi, tanto che compagnie come l'Industrial Light and Magic o la Digital Productions vennero fondate appositamente per provvedere a questi nuovi effetti. The 1977 Star Wars pioneered the genre pastiche, where several classical movie genres are combined in one movie. In Star Wars the genres were science fiction, the Western, the war film, and the quasi-mystical epic.[78] Along with Jaws, Star Wars started the tradition of the summer blockbuster movie in the entertainment industry, where movies open on a lot of screens at the same time and profitable franchises are important.[77][75] It created the model for the major movie trilogy and showed that merchandising rights on a movie could generate more money than the movie itself did.[76]

Parodie

Sia i film che i personaggi sono stati parodiati innumerevoli volte. Tra le più famose parodie di Star Wars va ricordata: Hardware Wars, un corto di 13 minuti del 1977 che Lucas ha descritto come la sua parodia preferita.[80] Balle Spaziali, un film di Mel Brooks, che presente effetti speciali creati dalla Industrial Light & Magic;[81] e Thumb Wars, un corto del 1999 creato da Steve Oedekerk (sceneggiatore di Una settimana da Dio) in cui i personaggi sono interpretati da pollici. Un'ennesima parodia, intitolata R2D2 - Beneath the Dome è stata creata nel 2002 in occasione dell'uscita de L'attacco dei cloni dalla Lucasfilm Ltd. Lo speciale narra, sotto forma di mockumentary, la vita d'attore di R2, passando dal successo di Guerre Stellari, fino all'oblio della dipendenza da alcool e della disoccupazione. Il finto documentario contiene inoltre interviste a registi e attori con i quali R2 avrebbe collaborato, tra cui Francis Ford Coppola, Steven Spielberg, George Lucas, Carrie Fisher, Harrison Ford e Ron Howard.

Numerose sono, infine, le citazioni, a Star Wars in film, come Ritorno al futuro, Clerks, Hot Shots! 2, E.T. l'extra-terrestre e gran parte dei film di Kevin Smith, fan della saga; e in serie televisive, come il Saturday Night Live (nel quale Kevin Spacey imitava l'audizione per il personaggio di Ian Solo di Christopher Walken), I Simpson, Futurama, I Griffin (che hanno dedicato il primo episodio della sesta stagione ad una lunga parodia dal titolo I Griffin presentano Blue Harvest), South Park (nel quale serie compare la famosa Difesa Chewbacca), Il laboratorio di Dexter, Teen Titans, Robot Chicken, Animaniacs, Due fantagenitori, KND: Kommando Nuovi Diavoli e Ned - Scuola di sopravvivenza.

In Italia, sono state create diverse parodie: Star Whores, ridoppiaggio ad opera dei Gem Boy e quella creata dall'autore di fumetti Leo Ortolani, intitolata Star Rats, con i personaggi del suo fumetto Rat-Man.

Canzoni

Svariati musicisti hanno omaggiato l'universo di Guerre Stellari nelle loro canzoni. Le più famose sono quelle scritte da "Weird Al" Yankovic: Yoda (una parodia della Lola dei The Kinks), che descrive l'addestramento di Luke dal maestro Jedi, e The Saga Begins (una parodia di American Pie, di Don McLean), che narra gli eventi de La minaccia fantasma. Altre citazioni sono presenti nell'album Dude Ranch, dei blink-182, dove è presenta una traccia intitolata "A New Hope", che parla dell'ossessione del bassista del gruppo, Mark Hoppus, per la principessa Leila, e la canzone "Empire" degli MxPx presenta un verso che recita: "O sei l'Impero o sei l'Alleanza Ribelle".

Nel 1977, Bill Murray, al Saturday Night Live, improvvisò il testo di una canzone basandosi sul motivo di Guerre Stellari.[82] Nello stesso anni Meco progettò il disco Star Wars and Other Galactic Funk, contenente dei remix in stile disco, come The Star Wars Gangsta Rap e Star Wars Cantina.

Politica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Strategic Defense Initiative.

Quando Ronald Reagan propose la Strategic Defense Initiative (SDI), per utilizzare sistemi d'arma basati al suolo e nello spazio per proteggere gli Stati Uniti da attacchi di missili balistici con testate nucleari, il piano fu soprannominato "Star Wars", generando critiche e dubbi. Secondo Frances Fitzgerald, Ronald Reagan fu seccato da queste critiche. L'assistente del segretario della difesa Richard Perle disse, a proposito:

«Pensava che il nome non fosse male. Perché no? È un bel film. E in più, i buoni vincono[83]»

Successivamente Reagan descrisse l'Unione Sovietica come un impero del male (termine che venne ricavato dalla schermata iniziale di Una nuova speranza).

Recentemente il presidente George W. Bush ha affermato che il suo vice presidente Dick Cheney aveva intenzione di vestirsi come Dart Fener per Halloween.[84]

Merchandising

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Una collezione di un fan

lungo discorso sul merchiandising...

Edizioni home video

La saga di Guerre Stellari è stata distribuita in vari formati video, a partire dagli anni '80. La maggior parte di queste uscite presentava svariate modifiche, attuate dallo stesso Lucas per rendere i film più vicini alla sua visione.

Per quanto riguarda la nuova trilogia, i tre film sono stati distribuiti in DVD, mentre solo de La minaccia fantasma e L'attacco dei cloni è stata creata la versione in VHS. La trilogia originale, invece, ha subito diverse modifiche ed è stata convertita nei più disparati formati.

VHS, Betamax e Laserdisc

Le VHS di Guerre Stellari videro la luce solo nel 1980, quando il formato prese piede. Nel corso degli anni diverse versioni in VHS della trilogia sono state distribuite: nel 1991, nel 1994 (con una traccia sonora rimasterizzata) e nel 1995: queste furono le ultime in commercio prima dell'avvento delle edizioni speciali.

Nel 1993, venne rilasciato il cofanetto La trilogia di Guerre Stellari: La collezione definitiva. Queste versioni contenevano la trilogia originale, in widescreen, rimasterizzata con il sistema THX, commenti audio, diversi contenuti speciali e una copia del libro George Lucas: The Creative Impulse[85]

A causa di limitazioni tecniche, le versioni in laserdisc di Guerre Stellari e L'Impero colpisce ancora sono state compresse, in modo che rientrassero nel tempo di due ore.

Edizioni speciali 1997

«Ce ne sarà una sola. E non sarà un "Montaggio provvisorio", sarà l'edizione definitiva. Le altre versioni saranno una sorta d interessante artefatto che la gente guarderà pensando "C'è era una bozza provvisoria prima di questa". La stessa cosa succede con le bozze dei libri. Essenzialmente, i film non vengono mai finiti, sono soltanto abbandonati. Ma non è così che bisognerebbe lavorare. Occasionalmente, i può tornare indietro e realizzare la versione che avevi previsto, cosa che ho fatto con American Graffiti e L'uomo che fuggì dal futuro; quello è lo spazio in cui vivranno per sempre. Quindi, quello che alla fine è importante per me è come la versione in DVD risulterà, perché è quella che tutti ricorderanno. Le altre versioni scompariranno. Anche le 35 milioni di copie di videocassette di Guerre Stellari là fuori non dureranno più di trenta è quarant'anni. Tra un centinaio d'anni, le uniche versioni del film che tutti ricorderanno saranno quelle [dell'edizione speciale] in DVD. Penso che sia una prerogativa di un regista, e non di uno studios, tornare indietro e reinventare un film[4]»

Nel 1997, la trilogia originale fu rimasterizzata e ridistribuita nei cinema sotto il nome di Edizioni speciali. Oltre alla pulizia dei negativi, Lucas aggiunse e modificò delle scene, in modo da fare diventare i film "Come aveva progettato" (come disse in un intervista del 2004 con l'Associated Press).

Molti dei cambiamenti consistevano in aggiunte digitali, come l'ampliamento degli ambienti, l'aumento di personaggi sullo sfondo o la pulizia degli sfondi. Altre modifiche, comunque, coinvolsero la trama e i personaggi. In Una nuova speranza, per esempio, Ian Solo spara ad un cacciatore di taglie che lo stava per uccidere. Nell'edizione speciale del film, è il cacciatore di taglie a sparare per primo. Questi cambiamenti non sono stati ben accolti dai fan, che preferiscono le versioni originali dei film.

DVD

Edizione 2004

Nel 2004, grazie ad un lungo lavoro, effettuato dalla compagnia Lowry Digital Images, di pulizia delle immagini e delle tracce sonore, la trilogia originale venne distribuita in tutto il mondo. Il cofanetto, uscito il 21 settembre 2004, comprendeva quattro dischi: i tre film e un disco bonus, con vari contenuti speciali. Lucas ha voluto modificare ancora una volta i film, cercando di creare continuità con i prequel.

Uno dei cambiamenti più evidenti è quello presente nella scena d'introduzione di Palpatine in L'Impero colpisce ancora: durante la produzione de La vendetta dei Sith Ian McDarmid ha girato la scena. L'attore ha quindi sostituito il precedente attore che impersonava l'Imperatore. Alcuni dialoghi tra Fener e Palpatine, sono stati cambiati per aderire alle vicende dei prequel.[2] Un'altra scena che ha subito una pesante modifica e ha creato malumori è stata l'inquadratura finale de Il ritorno dello Jedi, dove gli spiriti guida di Anakin, Yoda e Obi-Wan appaiono insieme. L'attore originale che interpretava Anakin (Sebastian Shaw) è stato sostituito con un filmato d'archivio di Hayden Christensen.

Secondo la Lucasfilm, le edizioni speciali del 2004 sono le versioni canoniche della trilogia.

Edizione 2005

Nel 2005, il cofanetto edito l'anno precedente venne ridistribuito sotto nuova veste: con una grafica dorata e senza il quarto disco bonus. Questa operazione fu fatta per rendere più appetibili i cofanetti anche ai non appassionati della saga.

Edizione 2006

Il 12 settembre, 2006, la trilogia originale venne riedita per un periodo limitato (fino al 31 dicembre, 2006).[86] Ogni film (Episodi IV, V e VI) è presentato in un set da due dischi, contenenti la versione del 2004 e quella inalterata. L'unico contenuto speciale, presente in tutti e tre i film, è un trailer e il demo del videogioco LEGO Star Wars II: The Original Trilogy.[86] le versioni inalterate del film provenivano dai master dell'edizione in laserdisc del 1993, in quanto Lucas ha preferito non utilizzare i negativi originali.[87].

Edizione ad alta definizione

I film della saga non sono ancora stati distribuiti in nessun formato ad alta definizione. Nel sito ufficiale di Guerre Stellari è stato indotto un sondaggio, nel quale veniva chiesto di scegliere quale sia il formato ad alta definizione migliore, tra HD DVD o Blu-Ray Disc[88] Nonostante questo, il portavoce della LucasFilm, John Singh, ha affermato:

«La Lucasfilm non ha piani imminenti per la distribuzione della saga in Blu-Ray o in HD. Le notizie su Amazon o altri siti web sono semplcimente errate[89]»

Giochi

  Lo stesso argomento in dettaglio: LucasArts.

Sin dal 1982, sono stati pubblicati oltre 120 video giochi ambientati nell'universo di Guerre Stellari. Il primo, basato su L'Impero colpisce ancora, fu creato per l'Atari 2600 dalla Parker Brothers. Da allora, Star Wars è stato adattato in vari modi per creare videogiochi platforms, strategici, sparatutto, simulatori di volo, di ruolo o MMORPG.

Inizi

Il primo, basato su L'Impero colpisce ancora, fu creato per l'Atari 2600 dalla Parker Brothers. Nel videogioco il giocatore dove guidare uno snowspeeder, durante la Battaglia di Hoth, distruggendo gli AT-AT sparsi nei livelli. Negli anni seguenti la fine della serie, apparvero moli altri giochi, come Death Star Battle, nel quale il giocatore controllava il Millennium Falcol, in missione per distruggere la seconda Morte Nera , e Jedi Arena, il primo gioco contenente una simulazione di spada laser.

 
Il logo della LucasArts

A causa della crisi dei videogiochi del 1983, che uccise temporaneamente il mercato delle console, non furono più prodotti giochi basati sulla saga. Bisognerà aspettare fino al 1987 quando una casa produttrice inglese distribuirà diverse versioni a 8 bit dei giochi vettoriali e arcade degli anni passati. Nel 1991, il videogioco a piattaforme Star Wars venne distribuito dalla Nintendo Entertainment System, Sega Master System e Game Boy, e così anche, un anno dopo, Star Wars: The Empire Strikes Back. Nel 1992 fu la volta di Super Star Wars, gioco creato per i SNES, seguito da Super Star Wars: The Empire Strikes Back, nel 1993 e Super Star Wars: Return of the Jedi, nel 1994.

Espansione

Agli inizi degli anni '90, la serie iniziò ad allontanarsi dai film e si concentrò maggiormente sull'Universo espanso. Ne è un esempio il gioco Star Wars: TIE Fighter, del 1994, uno dei primi simulatori di volo ambientati nell'universo della saga.

Comunque, il primo passo verso una serie di giochi più moderni venne fatto con Dark Forces, uno sparatutto in prima persona del 1995, nel quale il giocatore interpreta il ruolo di Kyle Katarn, Star Wars: Jedi Knight II: Jedi Outcast e Star Wars: Masters of Teräs Käsi, ambientato nel periodo tra Una nuova speranza e L'Impero colpisce ancora. Il gioco narra la lotta tra Luke e Arden, un'assassina ingaggiata da Palpatine affinché eliminasse il giovane Jedi.

La saga continua

Quando La minaccia fantasma entrò in pre-produzione, dozzine di licenze vennero vendute, dando vita a diversi giochi che espandevano l'universo della saga, come il primo capitolo della serie Rogue Squadron, dalla quale venne tratta anche una serie a fumetti.

Dopo l'uscita di Episodio I nel 1999, vennero realizzati e distribuiti moltissimi giochi ispirati al film. Il primo, Star Wars: Episodio I Racer, basato sulla sequenza degli sgusci del film, ottenne molto successo,[90] mentre altri giochi basati sul film, come Star Wars: Battle for Naboo e Star Wars: Episode I: Jedi Power Battles, non vennero ben accolti.[91][92] Nello stesso anni venne pubblicato il titolo strategico Star Wars: Rebellion, particolare in quanto introduce navi e pianeti mai visti nei canoni originali. Il secondo RTS, Star Wars: Force Commander non venne accolto positivamente a causa di un primitivo motore 3D del gioco e di una grafica già in partenza datata.[93]

Nel 2002, poco prima dell'uscita de L'attacco dei cloni, vide la luce un altra ondata di giochi basati sul film, tra cui Star Wars: The Clone Wars, Star Wars: Racer Revenge e Star Wars: Bounty Hunter. I giochi si concentravano su personaggi o eventi del film, come Jango Fett e la Guerre dei cloni.

Sempre nel 2002, Oltre ai giochi basati sulla pellicola, vennero distribuiti spin-off e tie-in come Star Wars: Jedi Knight II: Jedi Outcast, che dette l'opportunità di duellare realisticamente con la spada laser. Un anno più tardi, uscirono due nuovi videogiochi: il nuovo capitolo della serie Jedi Knight, intitolato Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy, e Star Wars: Knights of the Old Republic, un gioco di ruolo che ebbe un vasto successo e vene eletto non solo gioco dell'anno, ma anche uno dei miglior giochi basati su Guerre Stellari.[94]

Nel 2004, altri due giochi vennero distribuiti: Star Wars: Battlefront e Star Wars: Knights of the Old Republic II: The Sith Lords, mentre nel 2005, contemporaneamente all'uscita de La vendetta dei Sith nei cinema, vennero pubblicati: Episodio III: Il videogioco, Star Wars: Repubblic Commando, Star Wars: Battlefront II e Lego Star Wars, il cui sequel uscì un anno dopo. Nel 2006, 'Star Wars: l'Impero in guerra venne distribuito, assieme alla sua espansione L'esercito dei corrotti

LucasArts sta inoltre sviluppando uno gioco di nuova generazione per PS3, Xbox 360 e Wii, in uscita nell'autunno del 2008. Il gioco, intitolato Star Wars: The Force Unleashed, è ambientato nel periodo inesplorato, tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza, e narra di un misterioso apprendista segreto di Dart Fener incaricato di assassinare gli ultimi Jedi rimasti.



Note

  1. ^ Date d'uscita per Guerre Stellari dall'Internet Movie Database, su akas.imdb.com. URL consultato il 06-01-2008.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o George Lucas, Empire Of Dreams - La storia di Star Wars, documentario apparso sul cofanetto DVD della saga [2004] Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "EmpireOfDreams" è stato definito più volte con contenuti diversi
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  8. ^ Razzie per La minaccia fantasma, ultimo accesso l' 8 gennaio 2008
  9. ^ Razzie per L'attacco dei cloni, ultimo accesso l' 8 gennaio 2008
  10. ^ Critiche a Jar Jar Binks - dal sito della BBC, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'08-01-2008.
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  24. ^ I fan americani, infatti, sono soliti chiamare i film della saga in due modi diversi: scrivendo soltanto le iniziali delle parole, oppure scegliendo una parola particolare dal titolo. Il primo prequel viene chiamato "Menace", il secondo "Clones", mentre il terzo "Sith" (per la trilogia originale, invece, i titoli brevi sono "Hope", "Empire" e "Jedi"). Altre abbreviazioni si posso trovare qui: Abbreviazioni della saga, su stardestroyer.net. URL consultato il 02-01-2007.
  25. ^ Recensione di Guerre Stellari, su filmthreat.com. URL consultato il 22-01-2008.
  26. ^ I prequel sono effettivamente meglio degli originali - Articolo da rottentomatoes.com, su rottentomatoes.com. URL consultato il 12-01-2008.
  27. ^ Frase pronunciata da Obi-Wan Kenobi ne Una nuova speranza
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  43. ^ Kaminski, Michael, The Secret History of Star Wars, second edition, 2007, p. 178
  44. ^ Arnold, Alan, Once Upon A Galaxy, 1980, p. 247
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  47. ^ Kaminski, Michael, The Secret History of Star Wars, second edition, 2007, p. 299-300
  48. ^ a b Informazioni tratte dal documentario The Beginning, presente nel DVD de Star Wars - Episodio I: La minaccia fantasma, [2001]
  49. ^ Bouzereau, Laurent, The Annotated Screenplays, 1997, p. 196
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  51. ^ Rinzler, Jonathan, The Making of Revenge of the Sith, 2005, p. 13-15
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Bibliografia

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  • Hofstede, David. What Were They Thinking?: The 100 Dumbest Events In Television History. ISBN 0-8230-8441-8
  • Star Wars Encyclopedia di Stephen Sansweet, ISBN 0-345-40227-8.
  • Libri riguardanti la filosofia di Guerre Stellari:
  • Snodgrass, Jon. Peace Knights of the Soul: Wisdom in Star Wars ISBN 0-9755214-7-0
  • Henderson, Mary. Star Wars: The Magic of Myth.
  • Moyers, Bill and Joseph Campbell. The Power of Myth.

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