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Torrecuso

Geografia

Torrecuso è un comune di oltre 3.500 abitanti della provincia di Benevento. Il territorio si estende a cavallo del fiume Calore,il centro sorge adagiato sul versante orientale del monte Caruso.

Ha una superficie agricola utilizzata di ettari (ha) 1869,40 ( Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio, 2007)

Dista dal capoluogo di provincia circa 15 km.

Prodotti

Olio,vino (Doc), frutta, grano.

Cenni storici

La prima volta (XI) secolo è mentovato in forma di torum licusi (Meom.,221, I comuni della provincia di Benevento, 1979) che scovre l'origine del nome da torus o toronis "altura o colle", rispondente alla situazione del paese; e da torus il diminutivo toriculus, donde per successivi pervertimenti, Terlicuso e Torrecuso.

Niente, dunque, Cossa ne Conza ne Chiusi su cui si è arzigogolato, tanto più che nessun rudere ne greco ne etrusco, è venuto mai fuori dal suo territorio ne nei territori confinanti, per cui è quasi certo l'origine medioevale.

Sicuramente il centro è di origine medievale sorto per la difesa di Benevento, all'epoca capitale longobarda. Infatti all'epoca sorse una torre, proprio a protezione di Benevento, torre poi divenuta palazzo baronale, che ospitò Ferdinando I d'Aragona.

Sono da mensionare il ponte Foenicolum (volgarmente chiamato "Finucchio" ) (che da il nome anche ad una località della zona) di epoca romana che consentiva il passaggio da una sponda all'altra del fiume Calore.

Fino al XIII secolo esisteva anche il castello di Fenocchio, che fu distrutto dal terremoto del 1349.

Fu dominio feudale della Baronia dei Fenocchio poi passò ai Della Leonessa, ai Caracciolo, ai Cito Fu sempre Comune autonomo, è tra i sec. XVII e XVII, conseguì la sua massima prosperità, con un ceto civile numeroso ed insigne per probità è cultura. In seguito vi si stabilì la famiglia Mellusi di Sant'Agata de' Goti, che divenne proprietaria del palazzo baronale, in cui nacque Antonio Mellusi, "il gentil poeta del Sannio".

Bella, seppur trascurata, la chiese della SS.Annunziata ( XIV secolo ) che è impreziosita da quadri del 700 e 800. Pregevole la pala che sovrasta l'altare maggiore. In questa chiesa vengono conservati i resti mortali di San Vincenzo di Saragozza, martire spagnolo, le cui ossa sarebbero state portate a Torrecuso dal famoso marchese Carlo Andrea Caracciolo.

Uomini legati al Comune

  • Francesco di Ruggiero,(XVII-XVIII sec) capo della Mastrodattia della G.C. della Vicaria, autore di pregiate opere, tra cui :"Pratica dei Notari(1695) e Tela giudiziaria della Vicaria (1713)
  • Antonio Mellusi (25 novembre 1847 - Napoli, 4 ottobre 1925), avvocato, poeta, storico ed uomo politico; primo archivista presso l'Archivio Storico Provinciale di Benevento, nato nel 1909, su decreto del Consiglio Provinciale. Fondatore della "Rivista Storica del Sannio"
  • Vincenzo Fasani (1895-1977), scrittore, educatore e pubblicista;

Sagre

Va ricordata in fine la attesissima e frequentatissima "Sagra del vino aglianico" che si tiene annualmente la prima settimana di settembre.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Amministrazione

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Detto

Torrecuso mal'accuso malagente puru l'ereva è malamente.

Bibiliografia

  • Iamalio Antonio, la regina del Sannio, ed. P.Federico & G.Ardia, Napoli, 1918

Collegamenti esterni

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  1. ^ Dati tratti da: