Discussione:Madonna
Sposto qui il testo erroneamente incluso nella voce, che è una disambigua. Sospetto copyviol? --Paginazero - Ø 23:23, 5 mar 2008 (CET)
- La Festa di Maria SS. La Donna Nuova ad Enna (Sicilia)
Fra’ Giovanni dei Cappuccini ci racconta che la Donna Nuova era la Festa più importante e antica della Città, seconda solo alla Festa della Patrona e al SS. Crocifisso Abbandonato di Papardura. Il trionfo della Madonna col Cristo Risorto si svolgeva il terzo giorno di Pasqua con l’accorrere di tutta la città, dei canonici e della soldatesca. Già nel 1473 abbiamo notizie della Festa e di particolari dettagli del suo svolgimento. Le antiche immagini furono sostituite nel 1617, quando l’allora Procuratore Don Pietro Butera commissionò le nuove statue all’artista scultore di Nicosia Giovan Battista Li Volsi. Per la Donna Nuova e per la Festività di Pasqua il Collegio solea organizzare elemosine per i poveri e nel 1579 si comprarono frumento, una vacca e duecentocinque arance; nel 1580 si comprarono una salma di frumento ed una vacca da dare ai poveri; nel 1588 si comprarono la vacca per la Festa di Pasqua per i poveri e duecentocinque arance; nel 1589 si comprò la vacca per i poveri; nel 1590 si comprarono carta, chiodi e spago per addobbare la Chiesa dopo averla colorata. Vari sono i privilegi accordati alla Festa: • Privilegio accordato da Angelo Campochiaro Dottore in Sacra Teologia, Priore della Cattedrale di Catania e presentato alla Curia spirituale della Città di Enna al Protonotario Apostolico Don Mariano Petruso il 17 gennaio 1617 per la processione delle nuove statue; • Autorizzazione in data il 17 Giugno 1618 dal Vicario Paternò di poter effettuare la festa entro i quindici giorni dal martedì di Pasqua in caso di maltempo; • Il 31 Ottobre 1662 viene concesso dal Cardinale Astallo, Vescovo di Catania, il privilegio di poter effettuare la Festa di pomeriggio; • In un anno ignoto (dopo il 1785) la Festa di S. Maria la Nuova viene spostata alla Domenica in Albis, prima di mattina e poi di pomeriggio dopo la Spartenza. • Nell’ ultimo decennio la Festa è ritornata durante la settimana ma il Sabato dopo Pasqua. • • La Processione Il simulacro viene portato a spalla da sessanta confrati per le vie storiche del quartiere della Donna Nuova ed attraversa tutta la parte alta della città sino alla Chiesa Madre. Dopo la benedizione ritorna per la Via Roma sino alla piazza del Carmine e risale con una tradizionale corsa sino alla Chiesa salutato dal suono delle campane. Al termine i fuochi d’artificio, unici nei riti pasquali ennesi, salutano la Resurrezione del Salvatore unito alla Vergine.