Circuito resistivo
Un circuito resistivo è un circuito elettrico costituito esclusivamente da elementi resistivi (come resistori o resistenze), privo di componenti attivi quali sorgenti di alimentazione, transistor o amplificatori. In tali circuiti, la corrente elettrica percorre i resistori e viene dissipata principalmente sotto forma di calore, a causa della resistenza elettrica offerta dai componenti.[1]
I circuiti resistivi trovano impiego in numerose applicazioni, tra cui la limitazione della corrente, la protezione dei componenti elettronici, la divisione di tensione e la carica delle batterie. Inoltre, sono utilizzati nella modellizzazione di sistemi elettrici per l’analisi di circuiti più complessi.
Il circuito resistivo elementare consiste in una sorgente di alimentazione collegata a un resistore. In questo circuito, la corrente elettrica attraversa il resistore, generando una caduta di tensione ai suoi capi. La prima legge di Ohm descrive la relazione tra le grandezze fisiche fondamentali del circuito, secondo la seguente formula:
dove:
n un circuito resistivo è fondamentale considerare la caduta di tensione attraverso ciascun resistore e la loro configurazione, che può essere in serie o in parallelo, al fine di determinare la corrente totale e la tensione complessiva nel circuito.
Calcolo dell'intensità di corrente con generatore di tensione DC
Per calcolare l'intensità di corrente che attraversa ciascun componente in un circuito resistivo, si applica la Legge di Ohm, la quale stabilisce che l'intensità di corrente I è pari al rapporto tra la tensione V ai capi del componente e la sua resistenza R:
Calcolo dell'intensità di corrente con generatore di tensione DC e termistore
In un termistore, l'intensità di corrente varia in funzione della temperatura, che determina una modifica della resistenza del componente stesso. In particolare, nei circuiti resistivi con termistori di tipo NTC (Negative Temperature Coefficient), l'aumento della temperatura comporta una diminuzione della resistenza e, quindi, un aumento dell'intensità di corrente. Al contrario, nei termistori PTC (Positive Temperature Coefficient), l'incremento della temperatura provoca un aumento della resistenza e una conseguente diminuzione della corrente. Per classificare un termistore come NTC o PTC si calcola il coefficiente di temperatura della resistenza (TCR, Temperature Coefficient of Resistance): un valore positivo identifica un termistore PTC, mentre un valore negativo indica un termistore NTC.
Calcolo della potenza dissipata da un resistore in un circuito resistivo con generatore di tensione DC
La potenza elettrica dissipata da un resistore in un circuito resistivo si calcola moltiplicando la resistenza per il quadrato dell'intensità di corrente che lo attraversa:
Questa espressione deriva dalla definizione di potenza elettrica, data dalla formula [2]. Sostituendo la tensione con il prodotto della corrente e della resistenza, secondo la prima legge di Ohm ( ), si ottiene la formula precedente. In modo analogo, sostituendo la corrente con il rapporto tra tensione e resistenza ( ), è possibile esprimere la potenza come:
Intensità di corrente con circuito di tensione AC
Dal momento che la tensione del generatore di tensione AC è sinusoidale e compie diversi picchi positivi e negativi in un secondo in correlazione alla frequenza, anche l'intensità di corrente segue lo stesso andamento. Se la resistenza del circuito resistivo è maggiore di un ohm, l'ampiezza dell'onda dell'intensità di corrente sarà inferiore a quella della tensione; se invece la resistenza è uguale a 1 ohm l'ampiezza sarà uguale a quella della tensione ed infine se è inferiore a 1 ohm l'ampiezza sarà maggiore a quella della tensione.
Note
- ^ CIRCUITI RESISTIVI (PDF), su elettrotecnica.unina.it.
- ^ Luigi Caligaris, Stefano Fava e Carlo Tomasello (a cura di), Sezione L "Elettrotecnica ed elettronica", cap. 2.14, in Manuale di meccanica, Seconda Edizione, p. L-21, ISBN 978-88-203-6645-2.