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Template:Comune Biancavilla è una cittadina a 513 m di altitudine sulle falde dell'Etna, 32 Km a Ovest di Catania.

La basilica di Maria SS. dell'Elemosina.

Storia

 
Il comune di Biancavilla nella provincia di Catania

Fu fondata l'8 gennaio 1488, quando una colonia di profughi albanesi che scelsero questo sito, assai prossimo all'antica città di Adernò, oggi Adrano, guidati da Cesare Masi, ricevettero il consenso a poter abitare dal conte Moncada che, chiese ed ottenne la "Licentia Populandi" dai presidenti del Regno di Sicilia Santapau e Centelles per poter fare insediare tale colonia nella zona allora chiamata Callicari (o Pojo Rosso)in seguito Casale dei Greci ,dopo Albavilla e dal 1599 Biancavilla.

Dopo la morte di Giorgio Castriota Scanderbeg, a causa dell'invasione turca, alcune famiglie albanesi, guidate dal capitano Cesare Masi, preferirono lasciare la patria anziche sottostare al dominio turco. La tradizione popolare narra che questo piccolo gruppo di profughi, portando con se l'immagine bizantina della Madonna dell'Elemosina (della Misericordia) - detta di S. Luca per il volto dal colorito bruno - un reliquario d'argento con una statuetta e reliquia di S. Zenone, una croce di legno e una campana, dopo una breve sosta presso le colonie già esistenti nel Gargano, muovendo da Catania nel 1482 circa, si fermò per riposarsi in un terreno denominato (come già detto) Callicari o Pojo Rosso. Come vuole la leggenda, la miracolosa icona della Madonna fu appesa ad un fico, il giorno successivo l'icona era inamovibile per un groviglio di rami attorcigliati. Questo fu il segno che rimanere là fosse un preciso desiderio della Vergine. Alcuni continuarono il cammino andando a fondare Piana degli Albanesi presso Palermo, altri costituirono il nucleo fondatore del nuovo insediamento. La credenza popolare vuole altresì che all'intercessione della Madonna dell'Elemosina si riconducono la liberazione della città dal fuoco dell'Etna, da epidemie, siccità e vicende belliche così che, a riconoscenza di ciò l'icona venne solennemente incoronata con decreto del Capitolo Vaticano firmato dal cardinale Federico Tedeschini il 3 ottobre 1948, mentre il consiglio comunale deliberava l'atto di consacrazione della città alla Vergine santissima.

Assume l'attuale nome alla fine del Cinquecento, forse in omaggio alla regina Bianca di Navarra.

Economia

Grosso centro agricolo, Biancavilla vanta una ricca produzione di fichidindia, agrumi, mandorle e olive che si possono gustare nell'annuale Fiera Agricola che si tiene nel mese di aprile. Fiorente è l'allevamento di bovini, ovini, equini e caprini grazie anche ai vasti pascoli presenti sul territorio. Caratteristica è la Fiera dell'artigianato artistico regionale che si svolge ogni anno nel mese di luglio. La sua economia è da sempre prevalentemente agricola. Dagli anni Novanta esprime timidamente ma sempre più attivamente anche una sua naturale vocazione turistica e ricettiva, in particolare per merito della sua bella pineta, che si estende fino alla località di Serra la Nave e all'Osservatorio astrofisico dell'Università di Catania (quota 1750), con sentieri curati dal Parco dell'Etna.

La Settimana Santa

Notevoli sono i riti e le processioni religiose durante l'anno: La Settimana Santa è caratterizzata da riti molto antichi e assai suggestivi. Le celebrazioni si aprono con la processione mattutina della Domenica delle Palme. La sera del mercoledì viene messa in scena per le vie del centro storico la suggestiva Via Crucis vivente che si conclude a tarda sera con la rappresentazione della Resurrezione sopra piazza don Bosco. Un altro appuntamento importante è quello della sera del giovedì santo: nel tardo pomeriggio i fedeli affollano le chiese parrocchiali per partecipare alla solenne concelebrazione "in coena Domini"; segue, poche ora dopo, la processione de "I cruciddi", ovvero la visita ai "sepolcri" di alcune chiese cittadine che si conclude solo a tarda sera. Poche ore dopo, alle sei del mattino, dalla chiesa del purgatorio prende avvio la processione del simulacro settecentesco in cera della madonna addolorata, che, accompagnata fin dall'inizio da una grande folla, per un lunghissimo percorso, durante il quale la madonna fa sosta in tutte la chiese e all'interno dell'ospedale. La processione si conclude intorno alle 13.00, allorché il simulacro cereo entra in una Chiesa Madre stracolma di gente e "trova il Figlio morto". Dopo appena poche ore, intorno alle 19.30 ha inizio quella che è forse la processione più suggestiva, un unicum in tutta la provincia di Catania: la processione dei "Tri Misteri", così chiamata perchè originariamente le statue portate in processione erano solo tre; oggi sono invece sette e vengono portate quasi tutte a spalla dai confrati. Nell'ordine, si schierano in processione:


-Gesù all'orto, per la confraternita di sant'Antonio;

-Il Cristo alla colonna, per l'arciconfraternita del Rosario;

-l'Ecce homo, per la confraternita dell'Annunziata;

-Il Cristo con la croce, per la confraternita della Mercede;

-La Deposizione, per la confraternita di san Giuseppe;

-Il Cristo morto, per l'arciconfraternita del SS. Sacramento;

-La Madonna Addolorata, per l'arciconfraternita del Purgatorio;

-La torcia lignea, per l'arciconfraternita del SS. Sacramento;

-La croce lignea con i simboli della Passione, per l'associazione M. SS. dell'Elemosina che fa servizio d'onore alla reliquia della santa Croce;

-il clero, il Capitolo con la reliquia;

-la autorità;

-il corpo bandistico.

Il corteo si completa di tutti i componenti in piazza Roma; qui il coro della chiesa madre e rappresentanti delle varie parrocchie curano canti e letture di brani del vangelo. La processione segue quindi il cosiddetto "giro dei santi"; durante il corteo la banda musicale intona marce funebri, mentre l'associazione M. SS. dell'Elemosina anima con riflessioni preghiere e canti penitenziali. Entrano per ultimi l'Addolorata,il Cristo alla colonna, il Cristo morto e la torcia; la Madonna attende davanti al sagrato delle chiesa del Purgatorio l'entrata degli altri simulacri, che rientrano nelle rispettive chiese. con la caratteristica "annacata", consistente nel far muovere il fercolo di alcuni passi in avanti e di altri all'indietro a ritmo molto lento, rientra il cristo alla colonna. La processione si conclude intorno a mezzanotte.

Durante il sabato santo non si svolgono celebrazioni esterne; l'appuntamento è invece per le 22.30 in Chiesa Madre e nella Chiesa dell'Annunziata: durante la solenne veglia pasquale, al canto del gloria e al suono delle campane, le grandi due grandi e nuove tele raffiguranti scene della Passione che dalla Domenica delle Palme avevano coperto gli altari maggiori dei due rispettivi luoghi di culto vengono fatte cadere al suoo rivelando i simulacri del Cristo risorto; questo suggestivo rito è soprannominato in dialetto "a cascata 'a tila" (la caduta della tela)

Biancavillesi illustri

Fra i nomi illustri legati alla comunità biancavillese citiamo quello del poeta poliglotta Antonio Bruno (1891-1932), poeta e scrittore futurista, che è in continua riscoperta e le sue opere sono oggetto di studi e rivalutazioni critiche e che fondò a Catania la rivista letteraria "Pickwick", del prevosto mons. Giosuè Calaciura che oltre a curare i restauri della Basilica Santuario si cimenterà a realizzare il civico ospedale, nelle due strutture, e l'Opera Cenacolo di Croce al Vallone e di via san Placido, struttura dedicata agli anziani e agli affetti da infermità mentale. Il famoso umorista Giuseppe Coco a cui è stato dedicato in Francia un divertente libro intitolato "Coco est content".

Piatti

Da non perdere le paste di mandorla, gli scumuni (gelati tradizionali di cioccolato e zabaione), le svariate granite nonchè i piatti tipici della cucina siciliana.

Arte

Il patrimonio artistico di maggiore rilevanza della città è rappresentato prevalentemente dagli edifici religiosi barocchi del centro storico.
Gli artisti che hanno lasciato opere di grande pregio a Biancavilla sono vari pittori del settecento, fra i quali il più importante è sicuramente Giuseppe Tamo da Brescia, sepolto nella chiesa dell'Annunziata; da ricordare anche il sacerdote scultore biancavillese Placido Portale (vissuto anch'egli nella prima metà del 1700) e Carlo Sada, che ci ha lasciato importanti e pregevoli opere alla fine dell'Ottocento.

Luoghi d'interesse

 
Il Rosario. Facciata del Sada

Le architetture religiose di Biancavilla si rifanno essenzialmente allo stile barocco siciliano:

Sport

La principale manifestazione sportiva è l'autoslalom di Biancavilla. Praticata è l'atletica, mentre nel calcio vi sono quattro società che operano a livello dilettantistico regionale:A.S.D. Biancavilla,A.S.D. Cometa Calcio Biancavilla,A.S.D. Atletico Biancavilla e la giovane società A.C. Real Biancavilla che militano rispettivamente nel campionato di Promozione,in quello di Prima Categoria e Terza Categoria. Nel passato calcistico sono da ricordare l'Accademia Biancavilla fondata negli anni sessanta e lo Scanderbeg fondata nei primi anni ottanta,quest'ultima prima squadra biancavillese approdata in prima categoria.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]


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