Operazione Tempesta

operazione militare durnate la guerra d'indipendenza croata
Versione del 5 ago 2025 alle 18:07 di 37.162.56.103 (discussione) (Apostrofo rimosso)

L'operazione Tempesta (in croato: Operacija Oluja) è stata un'operazione militare, durante la guerra d'indipendenza croata, la Guerra della Patria (in croato: Domovinski rat) coordinata dall'Esercito croato, col supporto militare delle forze bosniache dell'Armata della Bosnia ed Erzegovina, contro l'Esercito Serbo della Krajina e delle milizie bosniache ribelli della Regione Autonoma della Bosnia occidentale.

Operazione Tempesta
parte Guerra in Croazia
Mappa dell'operazione Tempesta
Data4-7 agosto 1995
LuogoRepubblica Serba di Krajina
CausaInvasione con scopo di liberazione croata
EsitoVittoria croata
Modifiche territorialiDissoluzione dell'autoproclamata Repubblica Serba di Krajina
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
31 000 uomini
200 carri armati
350 pezzi d'artiglieria pesante
138 500 uomini
350 carri armati
800 pezzi d'artiglieria pesante
30 aerei ed elicotteri
Perdite
174 soldati morti
1 430 soldati feriti
2 000 - 3 000 civili serbi morti
circa 250 000 profughi serbi
560 soldati morti
Voci di operazioni militari presenti su Wikipedia

Il conflitto

Tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995, Nazioni Unite, Unione europea, Stati Uniti e Russia elaborarono il cosiddetto Piano Z-4 con cui si riconosceva ampia autonomia alle aree abitate prevalentemente da serbi rimanendo però all’interno del sistema statale croato. Pur di finire la guerra, il piano fu accettato da Zagabria e venne rifiutato ufficialmente da parte serba. Il mancato accordo spalancò le porte al ritorno delle armi[1].

L'operazione, scattata il 4 agosto 1995, aveva il fine di liberare le zone occupate dall’esercito serbo in Dalmazia e Slavonia[senza fonte] (la cosiddetta repubblica paramilitare Krajina serba) e terminare una pulizia etnica in corso da anni sul popolo croato. L’operazione ha posto fine all'accerchiamento di Bihać, cittadina musulmana circondata dalle milizie dei Serbi di Bosnia e da alcuni ribelli musulmani alleati dei serbi ed evitare un ulteriore massacro come a Srebrenica.

Perdite

Centinaia di paramilitari e fascisti serbi furono uccisi o dispersi. Franjo Tudjman, il presidente della Croazia, invitó tutti i serbi ad accettare e riconoscere lo stato croato e a partecipare alla ricostruzione di quello che le milizie serbe hanno distrutto. Bisogna rammentare che i civili che scelsero di abbandonare la Croazia non furono toccati dai soldati croati, che aiutarono loro con viveri.

L'operazione si concluse nel 1995 con la conquista della Krajina, zona autoproclamatasi Repubblica Serba di Krajina senza tuttavia riconoscere il neo-stato della Croazia,[2] e di 13 comuni a maggioranza serba in Bosnia e della Regione Autonoma della Bosnia occidentale, aree che saranno integrate nello stato croato.

Dopo 14 anni dal conflitto, secondo fonti legate all'ex Jugoslavia, un considerevole numero di persone fuggite dalla Croazia viveva in totale povertà e ancora in condizione di profugo.[3]

Note

  1. ^ Oluja: l’impatto antropico di una Tempesta (militare) • Meridiano 13, su meridiano13.it, 4 agosto 2022. URL consultato il 27 agosto 2023.
  2. ^ Antonela Riha, Oluja: la “Tempesta” sui Balcani, su balcanicaucaso.org
  3. ^ Operazione Tempesta - I primi anniversari, su cnj.it

Bibliografia

  • Melita Richter, Maria Bacchi, Le guerre cominciano a primavera: soggetti e genere nel conflitto jugoslavo, Rubbettino Editore, 2003 - 353 pagine.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàLCCN (ENsh2009007742 · GND (DE4484433-5 · J9U (ENHE987007552386705171