Un codice di Barker (in lingua inglese Barker Code), detto anche sequenza di Barker, è una sequenza finita di valori interi ±1 la cui funzione di autocorrelazione al di fuori del valore di picco è la più piccola possibile.[1] Questa codifica trova applicazione nel campo dei radar, della telemetria e delle reti wireless ed è stata definita nel 1953 da Ronald Hugh Barker, da cui prende il nome.[2]

Definizione

 
Rappresentazione grafica di un codice di Barker  =7
 
Funzione di autocorrelazione di un codice di Barker  =7

Un codice di Barker è una sequenza finita di   valori +1 e -1, definita formalmente come:

  con  

caratterizzata da una funzione di autocorrelazione tale per cui i coefficienti di autocorrelazione al di fuori del picco

 

siano i più piccoli possibili, soddisfacendo alla relazione:

 

per tutti gli elementi  .[2]

In base a questa definizione, la funzione di autocorrelazione presenta il suo picco in corrispondenza del valore  .

Sono note solo nove sequenze di Barker[3] di lunghezza massima  .[1] È stato dimostrato che non esistono altre sequenze con un valore di lunghezza   dispari,[4] né sequenze con valore di lunghezza   pari inferiore a 1022.[5]

Nel suo documento del 1953, Barker analizzò anche le sequenze che obbediscono alla condizione più stringente:

 

Di queste ultime, sono note solo quattro, evidenziate in grassetto nella tabella seguente che riporta tutte le sequenze conosciute.

Codici di Barker noti[6]
Lunghezza Sequenza
2 +1 −1 +1 +1
3 +1 +1 −1
4 +1 +1 −1 +1 +1 +1 +1 −1
5 +1 +1 +1 −1 +1
7 +1 +1 +1 −1 −1 +1 −1
11 +1 +1 +1 −1 −1 −1 +1 −1 −1 +1 −1
13 +1 +1 +1 +1 +1 −1 −1 +1 +1 −1 +1 −1 +1

Applicazioni

I codici di Barker con lunghezza   uguale a 11 e a 13 trovano impiego nella modulazione Direct Sequence Spread Spectrum (DSSS) e nei sistemi radar a compressione dell'impulso proprio per le loro caratteristiche di bassa auto-correlazione al di fuori del picco. Nel caso dei radar, grazie a questa tecnica la dimensione dei lobi laterali viene ridotta a un  -ennesimo rispetto al segnale di picco.[7]

I segni positivi e negativi associati ai valori delle sequenze di Barker vengono usati per controllare la modulazione di fase in modalità phase-shift keying: per esempio, al segno positivo corrisponde una fase nominale della portante pari a zero, a quello negativo una fase di ±180°.

Note

  1. ^ a b (EN) Peter Borwein e Michael J. Mossinghoff, Barker sequences and flat polynomials, in James McKee e Chris Smyth (a cura di), Number Theory and Polynomials, LMS Lecture Notes, vol. 352, Cambridge University Press, 2008, pp. 71–88, DOI:10.1017/CBO9780511721274.007, ISBN 978-0-521-71467-9.
  2. ^ a b (EN) Ronald Hugh Barker, Group Synchronizing of Binary Digital Systems, in Communication Theory, Londra, Butterworth, 1953, pp. 273–287.
  3. ^ (EN) Sloane, N.J.A. (a cura di), Sequence A091704, in On-Line Encyclopedia of Integer Sequences, OEIS Foundation.
  4. ^ (EN) Turyn e Storer, On binary sequences, in Proceedings of the AMS, vol. 12, 1961, pp. 394–399.
  5. ^ (EN) Leung, K. e and Schmidt, B., The Field Descent Method, in Design, Codes and Cryptography, vol. 36, pp. 171–188.
  6. ^ Rispettano la condizione anche le stesse sequenze con i valori a segno invertito e/o in ordine inverso, che non sono riportate per semplicità
  7. ^ (EN) Merrill I. Sklonik, Introduction to Radar Systems, 3ª ed., McGraw–Hill, 2001.

Collegamenti esterni

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