Museo della cattedrale (Ferrara)

museo d'arte sacra nella ex Chiesa di San Romano a Ferrara

Il Museo della Cattedrale di Ferrara è ubicato in via San Romano, a pochi passi dalla Cattedrale di San Giorgio. Raccoglie alcuni capolavori provenienti dalla cattedrale stessa.

Museo della cattedrale
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàFerrara
Indirizzovia San Romano - Ferrara
Coordinate44°50′05.75″N 11°37′12.9″E
Caratteristiche
TipoArte
Visitatori16 998 (2022)
[[1] Sito web]

Storia

Il museo venne istituito nel 1929 ed ha riaperto recentemente nella nuova sede della ex-chiesa di San Romano (della quale oltre che all'aula della chiesa resta un pregevole chiostro attorno al quale sono disposte alcune sale del museo e la biglietteria). A San Romano erano un tempo sopitati i monaci benedettini dell'abbazia di Fruttuaria, prima di passare ai Canonici Regolari di sant'Agostino.

Percorso espositivo

 
L'Annunciazione di Cosmè Tura

La prima sala è situata al primo piano, sopra la biglietteria, ed espone codici miniati tre-quattrocenteschi (un innario, un salterio e ventidue corali atlantici rinascimentali, miniati da Guglielmo Giraldi, caposcuola locale, da Jacopo Filippo Argenta, Martino da Modena e Giovanni Vendramin), materiali lapidei vari, tra i quali i resti di un ambone longobardo dell'VIII secolo e un ritratto di Giovanni Bessarione a bassorilievo, realizzato dopo la sua presenza in città durante il Concilio di Ferrara (1437). Qui si trova anche una ricostruzione di come avrebbe dovuto apparire il campanile, con la cella superiore a base circolare mai realizzata.

Alla seconda sala, coperta da volte a crociera dipinte, si accede dal chiostro: conserva alcuni pregevoli reliquiari del XIV e XV secolo, paramenti sacri ed una Madonna col Bambino.

La terza è ultima sala è l'aula della chiesetta e conserva i maggiori capolavori:

  • Le due ante dell'organo della cattedrale di Cosmè Tura, con il San Giorgio e la principessa da un verso e con un'Annuncianzione inquadrata in una splendida architettura in prospettiva dall'altra (1469). Si tratta di una delle opere più famose della scuola ferrarese.
  • Il ciclo dei Mesi, proveniente dalla Porta dei Mesi della cattedrale (distrutta nel Settecento). I vari altorilievi con le personificazioni e le attività agricole legate ai mesi sono opera dell'anonimo Maestro dei Mesi (attivo tra il 1220 e il 1230 circa), tra le più importanti figure nella scultura italiana del XIII secolo, anello di congiunzione tra Benedetto Antelami e Nicola Pisano.
  • La Madonna della Melograna di Jacopo della Quercia (1406).
  • Una serie di otto splendidi arazzi, della metà del Cinquecento, con le storie di san Giorgio e di san Maurelio, eseguiti a Ferrara dalle manifatture estensi guidate dal fiammingo Johannes Karcher su cartoni del Garofalo e di Camillo Filippi.
  • Un capitello con le Storie di San Giovanni Battista, duecentesco, sempre dalla Porta dei mesi.
  • Altri materiali lapidei (Maestri Comacini, Maestri Campionesi e un pannello attribuito a Nicholaus).

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