Il diritto brasiliano si basa su norme, e in parte, più recentemente, su un meccanismo denominato sommari vincolanti.[1] Deriva principalmente dai sistemi di diritto civile dei Paesi europei, specie da quello del Portogallo, dal Codice napoleonico e dal diritto germanico.

Il Congresso nazionale del Brasile è l'organo che elabora le leggi nel Paese.

Esistono molte norme codificate in vigore in Brasile. L'attuale Costituzione Federale, promulgata il 5 ottobre 1988, è la legge suprema del Paese. Questa Costituzione fu emendata varie volte. Altri importanti documenti legislativi federali del Paese sono il Codice civile, il Codice penale, il Codice commerciale, il Código Tributário Nacional, la Consolidação das Leis do Trabalho, il Codice di difesa del consumatore, il Codice di procedura civile e il Codice di procedura penale.

La Costituzione organizza il Paese come una Repubblica federale formata dall'unione indissolubile delle unità federali e dei municipi, e del Distretto federale. In conformità ai principi stabiliti nella Costituzione Federale, i 26 Stati federati del Brasile hanno il potere di adottare proprie Costituzioni e leggi. Anche i municipi godono di autonomia, benché più limitata, dato che la loro legislazione deve seguire i dettami della Costituzione dello Stato cui appartengono, e, di conseguenza, della Costituzione Federale. Il Distretto Federale, invece, riunisce le funzioni degli Stati federati e dei municipi, e la sua norma equiparata a costituzione, denominata "Legge Organica", deve a sua volta rispettare i termini della Costituzione Federale.

Storia

La storia del diritto portoghese, fino ai due primi decenni del XIX secolo, si confonde con la storia del diritto portoghese. Dopo l'Indipendenza del Brasile, nel 1822, si comincia a trattare del diritto brasiliano propriamente detto.

Dottrina giuridica portoghese

La fonte principale del diritto portoghese era il diritto canonico.

Diritto del Brasile coloniale

«Nel Brasile antico, negli anni 1500 e 1600, i portoghesi occuparono la costa della colonia e si concentrarono molto sulla costa del nordest. Erano molto interessati al commercio con l'India e consideravano il Brasile come una sorta di punto di sosta sulla rotta per le Indie. La prima forma di governo nel Brasile coloniale fu il sistema delle capitanerie ereditarie. Le capitanerie in generale non ebbero successo, ad eccezione di São Vicente e Pernambuco. Di fronte al fallimento, il Portogallo stabilì un sistema di governo centralizzato, che fu il Governo Generale. I tre primi governatori generali furono Tomé de Sousa, Duarte da Costa e Mem de Sá. Quando i portoghesi giunsero alla conclusione che era necessario dare un guadagno economico al Brasile, si concentrarono principalmente sulla produzione di zucchero, piantando la canna da zucchero. Avevano un vantaggio con la piantagione della canna da zucchero perché avevano già esperienza sulla costa dell'Africa. Tuttavia, per gestire una grande piantagione di canna, avevano bisogno di manodopera. Così fu necessario trovare una soluzione al problema della mano d'opera e fu allora che i portoghesi iniziarono a utilizzare gli indigeni e a sfruttare il traffico africano di schiavi

Il Brasile fu scoperto nell'anno 1500,[2][3] ma il suo sfruttamento iniziò nel 1532. Il periodo dal 1500 al 1532 fu denominato pre-coloniale, ossia anteriore alla colonizzazione ed allo sfruttamento da parte del Portogallo. Per razionalizzare lo sfruttamento della colonia, il Portogallo applicò diverse normative al Brasile, con l'intenzione di meglio amministrare la colonia e principalmente per strutturarne lo sfruttamento. Il diritto in Brasile, in questa epoca, veniva imposto dalla madrepatria portoghese per tutelare i diritti di alcuni, e la colonia era vista solo come un territorio da sfruttare, e non come una nazione. E il diritto del Brasile soffriva la stessa sorte di questa cultura. Le principali caratteristiche del diritto coloniale erano le leggi di carattere generale e i foral,[4] che accentravano il potere nelle mani del Portogallo e dei suoi dirigenti in Brasile.[5]

Nel 1549 fu istituito il governo generale, con l'intenzione di centralizzare politicamente e amministrativamente il Brasile. Il primo governatore fu Tomé de Sousa, che era finanziato direttamente dal tesoro reale. Fu istituita anche la carica di ouvidor-mor,[6] che occupava il primo posto della gerarchia giudiziaria, poiché i donatário (ossia i titolari di una capitaneria ereditaria) dovevano presentare appelli ed istanze interlocutorie all'ouvidor-mor. Di fatto, vi era una duplicazione della struttura giudiziaria, poiché sopravvivevano poteri e competenze di capitanerie e consigli municipali a fianco di questa nuova giustizia, esercitata dall'ouvidor-mor. Il controllo effettivo del governatore generale non fu applicato immediatamente, ma trascorsero decenni per la sua piena realizzazione.

La giustizia strutturata senza partecipazione popolare ha una spiegazione storica. A partire dalle capitanerie ereditarie e dal loro fallimento, vediamo la madrepatria portoghese imporre le sue regole su ciò che è giusto e ciò che non dev'essere fatto, in una prolungata lotta di classe che disprezza il popolo, ponendo fuori legge le usanze dei nativi e costringendoli ad adottare costumi che non appartenevano alla loro cultura. E per garantire che fossero osservate le regole portoghesi, furono schierati un apparato repressivo ed uno giudiziario con un solo scopo: il controllo sociale.

Le idee illuministe furono la causa principale dello sviluppo nell'Europa capitalista. Fu attraverso queste idee di "illuminazione", di ragione, che la popolazione arrivò ad avere una qualche forza e, al contempo, si ritrovò assai più controllata dallo Stato, che in quel momento era più grande e più forte. Ciò avvenne anche a causa delle idee propugnate dalla borghesia, che avviò il processo di potenziamento dello Stato.

I pensatori illuministi innescarono reazioni in gran parte del mondo, perché in molti Paesi stavano per avvenire sviluppi. Contestualizzando i cambiamenti nel mondo e portandoli allo sviluppo del diritto in Brasile, possiamo vedere che le idee degli illuministi causarono anche alcune rivoluzioni, come quella di Minas Gerais e quella di Bahia, che avevano, tra le loro cause, i principi propugnati dagli illuministi. Le idee illuministe arrivarono in Brasile nel XVIII secolo, grazie ai molti figli di benestanti brasiliani del tempo, che avevano frequentato università europee. Rientrate in patria dai Paesi in cui avevano studiato, queste persone cominciarono a diffondere gli ideali illuministici, soprattutto nei centri urbani. Si può rilevare una notevole influenza dell'illuminismo francese nel manifestarsi della Inconfidência Mineira. Molti insorti conoscevano le proposte illuministe e le assunsero a fondamento del tentativo di indipendenza del Brasile.

Il diritto penale vigente nel Brasile coloniale

Cartas Forais

Un documento giuridico che regolava la relazione economica tra la Corona e i donatário (ossia i titolari di una capitaneria ereditaria).[4] La Carta de Foral era un documento reale usato dal Portogallo quando era regime coloniale per istituire un organo decentrato e disciplinarne amministrazione, limiti e prerogative. Il Foral era un Consiglio libero del Portogallo, che trasferiva il potere del governo a un Consiglio che aveva una certa autonomia per risolvere e giudicare alcune controversie. I foral furono aboliti solo nel 1832, dieci anni dopo che era stata raggiunta l'indipendenza del Brasile.

Il Tribunal da Relação di Bahia

Il Tribunal da relação di Bahia (TRBA), creato nel 1587, fu un'iniziativa del re Filippo II di Spagna e Portogallo, Paesi che al tempo formavano l'Unione iberica. L'interesse del re si orientava a diminuire il potere degli ouvidor-mor. Fu uno dei primi organi giurisdizionali in Brasile e in tutta l'America. Tuttavia, benché nominalmente istituito nel 1587, si insediò effettivamente solo nel 1609.[7] Venne soppresso nel 1626. Secondo alcuni autori, fu reinstaurato nel 1652, secondo altri nel 1654. Oltre alle interazioni di potere con gli ouvidor, l'istituzione del Tribunal de Relação nella Bahia si verificò anche per fattori di carattere economico, poiché il Brasile era la colonia portoghese più importante e la città di Salvador ospitava il porto più significativo del mondo a sud dell'equatore.

Ruy Barbosa e la Costituzione del 1891

La Costituzione brasiliana del 1891 è anche conosciuta come "Costituzione di Ruy Barbosa" poiché il giurista di Bahia, ammiratore della Costituzione degli Stati Uniti d'America, fu autore di gran parte di quella Carta brasiliana. L'influenza culturale degli Stati Uniti nella Costituzione del 1891 era tale, che in essa il Paese veniva chiamato "Stati Uniti del Brasile".

Divisione dei poteri

I poteri dell'Unione, in conformità alla Costituzione, sono Esecutivo, Legislativo, e Giudiziario, e sono in reciproca armoniosa indipendenza. Il capo dell'Esecutivo è il Presidente, che è al contempo capo dello Stato e capo del governo; è eletto direttamente dai cittadini. I poteri del Giudiziario sono appannaggio di Tribunale supremo federale, Superior Tribunal de Justiça, Tribunais Regionais Federais e Giudici Federali. Esistono pure tribunali specializzati nel trattare controversie elettorali, giuslavoristiche e militari.

Il Giudiziario è organizzato in poteri federali e statuali. I Comuni non hanno sistemi propri di giustizia, sicché devono ricorrere ai sistemi federali o statuali, conforme alla natura del caso. Il sistema giudiziale è composto di vari tribunali. Al vertice si trova il Tribunale supremo federale, che è pure il custode della Costituzione. Tra le altre sue attribuzioni, ha la competenza esclusiva di: (i) dichiarare incostituzionali le leggi federali o statuali; (ii) emettere istanze di estradizione da Paesi stranieri; e (iii) decidere su cause su cui si è pronunciato un tribunale in unica istanza, se la decisione impugnata possa violare la Costituzione.

Il Superior Tribunal de Justiça ha il compito di difendere la legislazione e i trattati federali. I cinque Tribunais Regionais Federais hanno competenza costituzionale per decidere sui processi di appello contro le decisioni dei giudici federali, essendo altresì competente per i processi di interesse nazionale e per i delitti previsti dai trattati internazionali, più altre attribuzioni. La competenza dei Giudici Federali include: la competenza sulla maggior parte delle liti in cui una delle parti sia l'Unione (Governo Federale); decidere sulle azioni giudiziali tra uno Stato straniero o un organismo internazionale e un Comune o una persona residente in Brasile; e giudicare i casi fondati su trattati o accordi internazionali dell'Unione contro uno Stato straniero o organismo internazionale.

La giustizia statuale in Brasile consiste di tribunali e giudici statuali (cioè del singolo Stato federato brasiliano). Gli Stati del Brasile organizzano i propri sistemi giudiziari, secondo la giurisdizione definita dalla Costituzione di ciascuno Stato, tenuto conto che la sfera d'azione legale di quest'ultima è limitata a ciò che non riguarda l'ordinamento giudiziario federale. Il processo legislativo comincia, a grandi linee, con un progetto di legge presentato in una delle Casas do Congresso (rami del parlamento), cioè nella Câmara dos Deputados o nel Senado Federal, che a questo fine viene chiamata Casa de Origem (ramo di origine). A seguito della votazione, il progetto di legge è respinto o avviato all'altro ramo, definito Casa Revisora. In tal sede, il progetto di legge può essere rigettato, approvato, o modificato con successiva devoluzione alla Casa de Origem.

Note

  1. ^ Nel diritto brasiliano, si chiama "súmula" un verbale che registra l'interpretazione pacifica o maggioritaria adottata da un Tribunale riguardo a un tema specifico, a partire dal giudizio di diversi casi analoghi, con il duplice scopo di rendere pubblica la giurisprudenza per la società e di promuovere l'uniformità tra le decisioni. La Súmula Vinculante è un enunciato che cerca di sintetizzare, in frasi obiettive, precedenti giurisprudenziali giudicati dal Tribunale Supremo Federale (STF). Pertanto, ha un carattere vincolante, il che significa che esprime un'esigenza affinché tutti i Tribunali e i giudici, così come l'Amministrazione Pubblica, seguano l'orientamento adottato dal STF, pena l'annullamento della decisione giudiziaria.
  2. ^ Candido COSTA, O descobrimento da América e do Brazil, Pará, Typ. da Papelaria Americana, 1896.
  3. ^ (PT) Cabral depois do Descobrimento, su Super. URL consultato il 28 ottobre 2024.
  4. ^ a b Una carta de foral, o semplicemente foral (dal portoghese "foro"; dal latino "forum": plurale, forais), era un documento reale utilizzato in Portogallo, che mirava a stabilire una municipalità e a regolarne amministrazione, doveri e privilegi.
  5. ^ Adattato dal video-corso del professor Irenilson Lubacheski: YouTube: Direito no Brasil Colônia Parte 1: Cartas de Foral
  6. ^ Nel Brasile Coloniale, la carica di ouvidor-mor, istituita nel 1549 dal Regimento del Governatore Generale, era una delle tre figure create per assistere il Governo Generale. La sua funzione era quella di occuparsi degli affari giudiziari della colonia. Aveva l'incarico di conoscere, per azione nuova o per appello e reclamo, le cause civili e i crimini fino a dieci leghe di distanza. Nelle cause civili, avrebbe avuto giurisdizione fino all'importo di 100 mila réis, e nelle cause penali, doveva agire insieme al capitano e al governatore. Inoltre, spettava a lui presiedere l'elezione dei giudici ordinari e degli ufficiali di giustizia. L'autonomia nell'amministrazione della giustizia concessa ai "donatari" e all'ouvidor era ampia e includeva il potere di impedire l'ingresso di qualsiasi autorità giudiziaria nelle capitanerie, il che rendeva la sua azione immune al controllo della Corona. Si invertiva, così, la politica seguita dalla monarchia portoghese, che mirava a fare dell'amministrazione della giustizia un braccio efficace della centralizzazione.
  7. ^ Arquivo Nacional. Coged - Coordenação-Geral de Gestão de Documentos. Memória da Administração Pública Brasileira (Mapa) "Relação da Bahia"

Bibliografia

  • A História do Brasil por Bóris Fausto. Série publicada na TV Escola (MEC) e no Youtube.
  • ANGELOZZI, Gilberto Aparecido. História do Direito no Brasil. 1 ed. Rio de Janeiro: Freitas Bastos Editora, 2009
  • História das Constituições Brasileiras: vídeo do programa Prova Final, da TV Justiça, publicado no Youtube.

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