Gian Vincenzo Monni (Nuoro, 18 luglio 1965) è un artista[1], poeta concettuale, videomaker e traduttore dal greco antico. Fondatore del "Razionalismo Estetico", movimento artistico contemporaneo.

Biografia

Giovanni Vincenzo Monni nasce a Nuoro il 18 luglio 1965, dall'Avv. Antonio Monni e Giuseppina Satta, sorella maggiore del pittore nuorese Vincenzo Satta.

Monni è il maggiore di quattro fratelli e a differenza dello zio pittore, che era l'ultimo genito, le aspettative sul giovane Gian Vincenzo erano ben altre rispetto ad una carriera artistica. Nonostante ciò Monni mostra già in giovane età una grande propensione per l'arte e per lo sport sfiorando la carriera professionistica da tennista.

Persegue quindi studi classici prima a Nuoro e poi nel Convitto nazionale Maria Luigia a Parma. Dopo la maturità riesce a trovare un compromesso con i genitori, che lo avrebbero voluto vedere avvocato, e si laurea nel 1991 all'Università dell'Aquila in Scienze Motorie con una tesi intitolata: "Arte e Movimento".[2]

In tutti gli anni di studio, Monni, non abbandonerà mai la sua passione per l'arte, ma al contrario inizia a teorizzare quello che nel 1999 sarà pubblicato come "Il Manifesto del Razionalismo Estetico", l'atto fondativo dell'omonimo movimento artistico che attirò l'attenzione di Pierre Restany nel 2001 definendolo: "Un movimento fatto da un solo Uomo, solo". L'appoggio di Pierre Restany aprì le porte a Monni per la pubblicazione del manifesto tramite la Fondazione D'Ars di Milano.

Monni inizia a collaborare con il Museo MAN di Nuoro nel 2004 curando mostre ed esposizioni divenendo poi anche il responsabile della didattica[3]. Fonda nel 2009 il "Dipartimento di Arte Contemporanea Sperimentale", abbreviato in DACS, presso il Museo MAN, insieme a Cristiana Collu.

Effettua mostre e presentazioni delle sue opere a Roma, Bologna, Milano e New York. Le sue opere iniziano a circolare in importanti collezioni private.[4]

Nel 2007 oltre 600 opere dell'artista, quasi l'intero repertorio, vengono distrutte in un atto doloso e vandalico. I quadri sono stati prelevati e scaraventati in un terreno nelle campagne nuoresi. Dei pochi quadri sopravvissuti alla distruzione una parte è stata trafugata da chi è arrivato sul posto e solo una piccolissima parte è stata recuperata da Monni tramite amici e congiunti accorsi sul posto.

Dopo un lungo periodo di estrema disperazione e depressione Monni riparte da zero, l’artista resetta se stesso e il proprio linguaggio, il lavoro di Monni si concettualizza identificandosi con la sua condizione psichica post distruzione.

Opera artistica

L'arte di Monni si basa sul Razionalismo Estetico quale evoluzione dello spazialismo di Fontana.

Funzione dell’arte è divenire essa stessa ideale spazio di connessione tra intrinseco ed estrinseco, recita uno dei fondamenti del Razionalismo Estetico di cui l’artista è fondatore, per una ricerca che miri – attraverso gli archetipi dell’inconscio –  a restituire all’uomo quella centralità rispetto a sè stesso e a ciò che lo circonda, secondo una tendenza antropocentrista che confluisce in quello che si definisce principio antropico cosmologico, ovvero quell’insieme di delicati equilibri che hanno permesso alla vita di avere origine.[5]

Pre Distruzione

La creazione artistica di Monni fino al 2007 si basava principalmente sulla pittura e sulla scrittura filosofica dei manifesti. Quadri tipicamente olio materico in rilievo a rappresentazione dei "concetti emersivi" come li definisce lo stesso Monni. La moltitudine e la mutevolezza delle forme caratterizzano il lavoro di Monni sono gli elementi che attirano l'attenzione dei critici come Pierre Restany.

Post Distruzione

La creazione artistica di Monni post 2007 muta e si trasforma in arte concettuale, digitale e fotografica. I concetti emersivi da fisici diventano digitali e l'arte racconta la condizione psichica post distruzione.

Monni nel 2008 inizia il lavoro sul Codex Formarum_Jesus, un'opera inedita ancora mai mostrata nella sua interezza. Fonti vicine all'artista lo definiscono come la più grande summa iconografica della forma simbolica, (archetipa, ideografica, allegorica) mai realizzata dall'uomo.

Opera letteraria

Monni fin dalla giovane età ha avuto un talento per la rima, forse ereditato da suo bisnonno Pietro Monni-Serra o un antenato più antico Raimondo Congiu.

Raccolte di Poesia

Traduzioni

Opera video

Monni ha realizzato numerosi video sperimentali e videoanimazioni:

  • 2008 espone al Museo MAN “4 – CF – ASV – 07", primo video concettuale, astratto, proposto da un’artista sardo: Video Stillas I.
  • 2010 – Video poesia 15 Pioggia iniqua.
  • Video serie Subaquea con testi di H. Kaufman.
  • 2014 – Video EC-TS double red way.
  • 2014 – Video EC-TS-Tendence Condition.
  • 2015 – Video poesia IV L’Uguale.

Note

  1. ^ Il Mondo Dentro di Noi - Regione Autonoma della Sardegna, su sardegnasalute.it.
  2. ^ Curriculum Gian Vincenzo Monni - Comune di Gavoi (PDF), su old.comune.gavoi.nu.it.
  3. ^ ASL Oristano - Delibera n.393 del 21.05.2014, su old.asloristano.it.
  4. ^ Monni, Gian Vincenzo - Fondazione De Marchis, su archivio.fondazionedemarchis.it.
  5. ^ SALA 1: GIANVINCENZO MONNI, su MAN_Museo d'Arte della Provincia di Nuoro. URL consultato il 23 agosto 2025.