Donatello Stefanucci (Cingoli, 22 gennaio 1896Fano, 20 ottobre 1987) è stato un pittore italiano.

Biografia

Giovinezza

A Cingoli trascorse i primi e più intensi anni della sua vita artistica. All'età di quindici anni fu avviato dal tolentinate Francesco Ferranti all’affresco. A diciotto conseguì presso l'Accademia di Belle Arti a Roma l'abilitazione all'insegnamento del disegno, sotto la guida del paesaggista e ritrattista Cesare Tallone. (Da ampliare)

«Vaghe stelle dell'orsa, io non credea
tornare ancor per uso a contemplarvi»

Maturità

Nel 1925 partecipò alla terza Biennale d’Arte Romana con Carrà, De Chirico, Marinetti, Dottori e altri celebri pittori. Sempre nello stesso anno prese parte all’esposizione di Fiume, l’anno successivo alla rassegna Amatori e cultori di Roma insieme a Bucci e Cascella. Nel 1927 vi tornò con Bartolini e Carnevali. Partecipò a mostre a Bologna e a Rovigo. Nel 1939 partecipò al Premio Marche allestito ad Ancona.

Dopo la seconda guerra mondiale si trasferì a Fano dove fondò la Accolta dei 15, un cenacolo di artisti impegnati ad operare per la diffusione dell’arte. Insegnò decorazione pittorica all'Istituto d'arte Apolloni e poi in altri Istituti di Pesaro, dove fu per alcuni anni Preside al Liceo Scientifico.

Conosciuto e apprezzato, a lui è intitolata la Pinacoteca Comunale di Cingoli, nella quale sono conservate diverse opere; le più conosciute si trovano nella Chiesa Cattedrale di Cingoli: nell'altare dell'abside destro c'è il dipinto con il Discorso della Montagna, mentre nel catino absidale, l’Assunzione al cielo di Maria (1939).

Compilare un catalogo delle sue opere è molto difficile ma doveroso, in quanto sono disseminate in molte abitazioni private; si hanno quadri ad olio, cartoni pubblicitari, tra cui quello per lo champagne della ditta Grasselli di Cingoli, scenografie per opere teatrali, litografie, disegni e pitture su seta.

I quadri di Stefanucci, raffiguranti paesaggi campestri, fiori, soprattutto cardi, scorci di Cingoli, interni di abitazioni, giardini, nature morte e ritratti, nonostante riscuotessero molto successo presso i suoi contemporanei, venivano dal pittore per lo più regalati (tanto che molte famiglie cingolane posseggono opere dell'artista) e per questo non si inserirono mai nel grande circuito dei mercanti d'arte.

(Da ampliare)

Stile

(Da completare)

Opere

(Da completare)

Note


Bibliografia

  • P. Topa, Donatello Stefanucci, in D. Bacelli – P. Topa, Cingoli 1944-2002. Vita pubblica e privata, Cingoli 2002, pp. 258-260;
  • L. Pernici - A.Mogianesi, Donatello Stefanucci. La collezione comunale cingolana. Catalogo, Cingoli 2012;
  • L. Pernici, Donatello Stefanucci. Pittore, in L. Pernici, Pinacoteca comunale "Donatello Stefanucci". Cingoli nell'Arte del Novecento, Cingoli 2025, pp.15-27;

(Da completare)

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