Magneto

personaggio dei fumetti Marvel Comics

Magneto, il cui vero nome è Erik Magnus Lehnsherr, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1963, pubblicato dalla Marvel Comics. È un mutante tra i più potenti ed influenti.

Magneto
File:Magneto.PNG
Magneto disegnato da Jim Lee
UniversoUniverso Marvel
Lingua orig.Inglese
Autori
  • Stan Lee
  • Jack Kirby
EditoreMarvel Comics
1ª app.settembre 1963
Editore it.Editoriale Corno
Caratteristiche immaginarie
Alter egoErik Magnus Lehnsherr
SessoMaschio

Nella sua storia editoriale è stato sia un supercriminale sia un supereroe, anche se è noto soprattutto come il principale antagonista degli X-Men. È stato sviluppato successivamente dallo scrittore Chris Claremont, che ne ha ridefinito il carattere in modo sostanziale.

Come il Professor X era ispirato a Martin Luther King Jr., è possibile che il personaggio di Magneto sia stato creato pensando a Malcolm X.[senza fonte]

Biografia del personaggio

Template:Trama In seguito alla morte dei genitori per mano dei nazisti, Erik fu imprigionato in un campo di concentramento a causa delle sue origini ebree. Questi terribili eventi ebbero su di lui l'effetto di ritardare la manifestazione dei suoi poteri mutanti. Durante questa orribile esperienza, incontrò una zingara, Magda. Insieme sopravvissero all'Olocausto, si sposarono ed ebbero una figlia, Anya. Fu quando una folla di persone gli impedì di salvare Anya da un incendio che stava devastando la sua abitazione, che Erik manifestò per la prima volta i suoi poteri, emettendo un impulso talmente potente da uccidere tutte le persone intorno a lui. Per sua sfortuna Magda assistette alla scena e scappò via in preda all'orrore, non rivelando al marito di essere di nuovo incinta (diede poi alla luce, morendo nel parto, Wanda e PPietro Maximoff, i futuri Scarlet e Quicksilver).

Erik vagò per diversi paesi e finì in Israele dove conobbe Charles Xavier, il Professor X. I due strinsero una forte amicizia, ma poi le loro strade si divisero a causa di contrasti ideologici: entrambi volevano la salvezza del popolo mutante, ma i loro progetti per il futuro erano troppo diversi. I due si scontrarono più volte nel corso degli anni, sempre con risultati tragici. Fu in seguito alla sua redenzione, con tanto di porcesso per crimini contro l'umanità, che Xavier dovette abbandonare la Terra e chiese ad Erik di prendere il suo posto alla direzie della sua scuola. Magneto accettò e per un certo periodo divenne il leader degli X-Men e dei Nuovi Mutanti, per poi ripensarci e cadere di nuovo preda dei suoi pensieri di conquista, e torna ad essere loro antagonista.

Dopo il fallimento di Avalon, un astroide in orbita intorno alla Terra in cui voleva creare una società mutante, Magneto riuscì a farsi assegnare dalle Nazioni Unite uno stato per i mutanti. Le Nazioni Unite gli assegnarono Genosha, un'isola dove, prima della liberazione attuata dagli X-Men, i mutanti erano usati come schiavi. La reggenza non fu facile, visto che era un paese sconvolto dalla guerra civile; proprio quando le cose parevano andare per il verso giusto, Cassandra Nova, gemella di Charles Xavier, scatenò sull'isola un esercito di Sentinelle. Il risultato fu un massacro nel quale si pensò fosse stato vittima anche lo stesso Magneto. In realtà il potente mutante riuscì a sopravvivere e sparì dalla circolazione per qualche tempo.

Qui si apre un capitolo piuttosto controverso della vita di Magneto: infatti, sotto le mentite spoglie del guaritore Xorn si infiltrò negli X-Man per istruire i giovani mutanti al suo credo, ed ordì un elaborato piano per togliere dalla circolazione i suoi rivali. Giunto il tempo opportuno, imprigionò Xavier, distrusse mezza New-York, uccise centinaia di umani e venne, infine, fermato da Wolverine che lo decapitò.

Si venne a sapere, però, che quello non era il vero Magneto, e che Xavier lo aveva sempre saputo. I due, Magneto e Xavier, si trasferiscono sull'isola devastata di Genosha per aiutarne gli abitanti. La difficoltosa opera di ricostruzione viene interrotta dalla notizia della follia della figlia di Magneto, la strega mutante Scarlet, la quale, vittima di un crollo nervoso, ha ucciso alcuni dei compagni del suo gruppo di supereroi, i Vendicatori, i quali, per fermarla senza ucciderla, l'hanno fatta sprofondare in una sorta di trance.

Preoccupato per la sorta della figlia, Magneto la prende in custodia e cerca di riportarla alla normalità con l'aiuto di Xavier. Quicksilver, temendo per la vita della sorella, la persuade ad usare i suoi poteri di alterazione retroattiva della casualità per creare una realtà dominata dal pugno di ferro di Magneto e la sua famiglia,la casata di M, e dove la maggioranza della popolazione è mutante. Insomma, un'utopia molto simile a quella concepita dal padre, ma con una falla: alcuni eroi ricordano la realtà precedente, credono che la colpa sia di Magneto e attaccano la sua dimora. Nello scontro che ne segue Magneto, che ha recuperato la memoria, infuriato per ciò che il figlio ha fatto usando il suo nome, lo uccide. Per la già provata psiche di Scarlet è troppo: riporta la realtà com'era prima, ma con una sostanziale differenza: la popolazione mutante è ora decimata. Molti hanno perso i propri poteri, compresi lo stesso Magneto, Quicksilver e Polaris.

Grazie all'essere noto come il Collettivo, Magneto ha recuperato i suoi poteri, così come Xavier e Polaris. Tuttavia, quando il Collettivo è esploso, sembrerebbe che Magneto sia rimasto ucciso. Probabilmente la sua morte è solo apparente.

Magneto è il più tragico e insieme il più nobile dei mutanti che popolano l'Universo Marvel. A differenza del Professor X, che cerca la convivenza pacifica tra homo sapiens e homo superior, accettando compromessi pur di ottenerla, Magneto e i suoi accoliti rappresentano l'ala dura e intransigente della loro razza, incline al conflitto pur di ottenere l'affrancamento e la supremazia sul pianeta.

Magneto è stato a capo della Confraternita dei mutanti malvagi, gruppo avversario a quello degli X-Men di Charles Xavier. Ma è anche stato Re Bianco del Club infernale, capo degli Accoliti e re/presidente della nazione/isola mutante di Genosha.

Si è accennato al fatto che quella di Erik Leshnerr sia un'identità fasulla, creata ad hoc per sfuggire alla legge molti anni fa, mentre quella autentica sarebbe Magnus.

Possiede poteri di tipo magnetico ed elettrico: può controllare metalli, volare seguendo il campo magnetico terrestre e, quando è al massimo della forma, può manipolare lo stesso campo magnetico terrestre.

Altre versioni

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ultimate Magneto.

La versione Ultimate di Magneto ha un aspetto e poteri simili alla sua controparte classica ed è anch'esso a capo della Confraternita dei mutanti malvagi, ma ha un retroscena narrativo piuttosto diverso e contradditorio. Fin da subito è consapevole del suo legame di parentela con Quicksilver e Scarlet, la moglie deceduta si chiama Isabel (e non Magda), ha collaborato con Xavier alla creazione della Terra selvaggia, dichiara di aver perduto la famiglia durante l'Olocausto ma sostiene di provenire da una ricca famiglia, che potrebbe essere adottiva. Inoltre è lui il responsabile della paralisi di Xavier. Anche il carattere del personaggio differisce sostanzialmente, poiché è assai più tenebroso e cinico e usa metodi da terrorista rispetto al Magneto di Terra 616.

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Collegamenti esterni

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