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Cantanti, musicisti ed affini

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  6. David Bowie, ci sono molte parti da fontare, parti da scorporare e altre da ampliare, c'è la sezione "attore" da creare vista la sua partecipazione a film notevoli perché considerati di culto o per altri motivi: questa versione magari potrebbe aiutare
  7. Charlie Parker, sezioni senza fonti
  8. Cab Calloway, ci sono molte parti da fontare
  9. Peter Gabriel, sezioni senza fonti
  10. Gino Paoli, sezioni senza fonti
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  12. Axl Rose, mezza voce è senza fonti, è presente anche un avviso P
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Attori

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Altro di cinema

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Sport

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Geografia

Comuni italiani

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Altro
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Avete presente quando si dice che lavorare su wikipedia è un lavoro semplice, che wikipedia è un progetto serio e che è una comunità? Ecco, non è vero niente. Lavorare su wikipedia è maledettamente difficile, non c'è la benché minima traccia della più piccola gratificazione, lavorare vuol dire affrontare vandali o altra gente che fa soltanto perdere tempo e ognuno lavora soltanto per sé stesso e non per migliorare wikipedia, essendo la comunità formata da volontari. Peccato che questo comporti tutta una serie infinita di ricadute negative per wikipedia.

Qua si parla di ip importanti che aggiungono virgole, come se fossimo all'Ibis redibis non morieris in bello. Qua si dice che tutte le utenze siano uguali, solo che la realtà è che alcune utenze sono più uguali delle altre. Peccato che i lettori non facciano altro che vedere voci con evidenti problemi, facendosi quindi l'idea di wikipedia che tutti possono immaginare. Peccato che ai lettori non interessi sapere dell'edit count o quante pagine sono state create o se l'utente è un grande talent scout oppure no.

asdf

David Bowie
 
David Bowie nel 2002 a Chicago
Nazionalità  Regno Unito
GenereGlam rock
Art rock
Periodo di attività musicale1962 – 2016
StrumentoVoce, chitarra, sassofono, pianoforte, basso, armonica a bocca, viola, violoncello, organo, tastiere, stilofono, koto
GruppiThe Spiders from Mars (1969-1973, supporto)
Tin Machine (1988-1992)
Album pubblicati98
Studio27
Live17
Colonne sonore4
Raccolte50
 
Logo ufficiale

David Robert Jones, noto anche con lo pseudonimo di David Bowie (IPA: /ˈdeɪ.vɪd ˈboʊ.i/) (Londra, 8 gennaio 1947New York, 10 gennaio 2016), è stato un cantautore, polistrumentista e attore britannico.

Dopo aver partecipato alla formazione di vari gruppi, raggiunse il successo da solista nei primi anni settanta, attraversando cinque decenni di musica rock e conquistandosi la fama di aver perfezionato il genere glam rock. Significative e proficue sono state le collaborazioni con Tony Visconti e Brian Eno, reduci dal glam rock dei primi anni settanta, con i quali instaurò una solida e profonda amicizia che durò molti anni.

Bowie si dedicò anche al cinema, lavorando come attore con registi come Martin Scorsese, David Lynch e Christopher Nolan. Tra i vari film in cui recitò, vi sono L'uomo che cadde sulla Terra per cui fu premiato come migliore attore ai Saturn Award del 1977, Furyo che fu candidato alla Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1983 e divenne uno dei film preferiti di Akira Kurosawa, Miriam si sveglia a mezzanotte (anch'esso presentato al Festival di Cannes del 1983), Absolute Beginners (presentato al Festival di Cannes del 1986, Labyrinth, Basquiat e L'ultima tentazione di Cristo.

Con circa 140 milioni di album venduti in vita, David Bowie figura tra gli artisti con il maggior numero di vendite e nel 2007 fu indicato dalla rivista Forbes come il quarto cantante più ricco al mondo. Considerato uno dei cantautori più influenti del Novecento, nel 2008 fu inserito al 23º posto nella lista dei cento migliori cantanti secondo Rolling Stone, che ha individuato tra i suoi migliori brani Life on Mars?, Space Oddity, Fame e "Heroes". Cinque dei suoi album sono inseriti nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone. Nel 2019 Bowie è stato nominato «il più grande intrattenitore del XX° secolo» tramite un sondaggio condotto da BBC Two.

Biografia

Infanzia e adolescenza (1947-1968)

David Robert Jones nacque a Brixton l'8 gennaio 1947: la madre, Margaret Mary Burns, era cassiera presso un cinema locale, mentre il padre, Haywood Stenton Jones, era un ex militare da poco ritornato dal fronte che in seguito diventò direttore del carcere di Bromley. Bowie iniziò sin dall'età scolastica ad ascoltare dischi di Fats Domino e Little Richard e a coltivare un crescente interesse per il rhythm and blues, lo skiffle e il rock 'n' roll, oltre che per altre forme d'arte.

 
Il Cane Hill Hospital di Croydon, residenza forzata del fratellastro Terry per 15 anni. Nel 1970 verrà evocato nel brano All the Madmen

Un ruolo fondamentale nella sua formazione musicale lo svolse il fratellastro Terry Burns[N 1] che avrebbe ispirato il cantante in diverse circostanze, come dimostrano l'album The Man Who Sold the World del 1970 o brani come The Bewlay Brothers del 1971 e Jump They Say del 1993.

Un'altra esperienza formativa nell'educazione musicale di Bowie fu il breve impiego nel negozio di dischi di Bromley, durante il quale restò affascinato dalla musica di James Brown, Ray Charles e Jackie Wilson, all'epoca ancora poco conosciuti in Europa. Nel 1960 entrò in un gruppo di studenti della Bromley Technical High School interessati all'arte e le sue doti creative furono incoraggiate dall'insegnante progressista Owen Frampton, padre del chitarrista Peter Frampton, con il quale avrebbe collaborato in seguito.

Gli anni pre-Deram (1962-1966)

«Io volevo vedere e capire quello che capitava. La mia paura era di passare di fianco a una nuova moda che stava per arrivare. Non desideravo altro che locali. Ci andavo sia per l'esperienza sia per riempirmi le orecchie. Per il volume alto, per ascoltare Georgie Fame, per scoprire il jazz.»

A metà del 1962 Bowie e Underwood si unirono ad alcuni studenti che avevano formato un gruppo chiamato The Kon-rads, che era stato fondato da Neville Wills e Dave Crook, allievi della Bromley Technical High School, all'inizio del 1962; Underwood si offrì di cantare per loro e, a giugno portò con sé Bowie per cantare A Picture of You di Joe Brown e dare una mano con la voce per una cover di Hey! Baby di Bruce Channel. Bowie cominciò ad utilizzare il suo sax tenore e i Kon-rads ebbero un rilancio. Il primo concerto documentato si tenne il 16 giugno a una festa della scuola. «I Kon-rads facevano cover di tutte le canzoni entrate in classifica», raccontò Bowie trent'anni dopo. «Eravamo una delle migliori cover band della zona e lavoravamo un sacco».

Alla fine dell'anno Underwood lasciò il gruppo e fu sostituito da un nuovo cantante, Roger Ferris, mentre David Crook fu sostituito alla batteria da Dave Hadfield. I ranghi del gruppo furono accresciuti dall'arrivo di Rocky Shahan al basso, del chitarrista Alan Dodds e delle coriste Christine e Stella Patton. «All'inizio entrai come sassofonista», disse Bowie, «ma poi il nostro cantante Roger Ferris venne picchiato da alcuni greaser al Civic di Orpington e allora mi misi a cantare io». I Kon-rads suonavano nelle associazioni giovanili, nelle sale parrocchiali e avevano anche un'uniforme di velluto a coste marrone. Bowie cominciò a sperimentare con il suo atteggiamento sul palco e ad introdurre nuove idee per rendere la band più "attraente", cambiò il nome in Dave Jay, ispirato dal gruppo beat Peter Jay and the Jaywalkers, e cominciò anche a comporre brani suoi, alcuni dei quali furono aggiunti al repertorio del gruppo che comprendeva canzoni come In the Mood, China Doll e Sweet Little Sixteen. Fu in questo periodo che Underwood, durante un litigio a scuola a causa di una ragazza di nome Carol Goldsmith, lo colpì con un pugno nell'occhio sinistro e con l'anello che portava al dito gli causò una midriasi traumatica cronica. Il risultato fu la dilatazione permanente della pupilla, che avrebbe caratterizzato per sempre il suo sguardo e che lo avrebbe lasciato con una percezione alterata della profondità e della luce. In seguito si è diffusa l'erronea convinzione che l'occhio sinistro di Bowie fosse affetto da eterocromia, anche se a causa della pupilla paralizzata si poteva avere l'impressione che l'occhio sinistro fosse verdastro, anziché azzurro come quello destro.

Nell'agosto 1963 il manager della Decca Records Eric Easton invitò i Kon-rads per un'audizione dopo averli visti in concerto a Orpington. Il 30 agosto, negli studi Decca di West Hampstead il gruppo decise di eseguire I Never Dreamed, un brano che Bowie aveva scritto basandosi sulla notizia di un incidente aereo.

Oltre ad aver scritto il testo della canzone, il sedicenne Bowie appare come voce d'accompagnamento e suona il sassofono in quella che viene considerata la sua prima registrazione in studio di cui si abbia notizia. In ogni caso l'audizione non ebbe buon esito e contribuì alla sua uscita dai Kon-rads. Nel giro di poco tempo i Kon-rads divennero troppo limitanti per Bowie: «Volevo passare al rhythm and blues», raccontò più tardi, «ma loro non erano d'accordo. Volevano limitarsi alla Top 20. Così me ne andai».

Lasciata la Bromley Technical High School, Bowie iniziò a lavorare come apprendista illustratore per la J. Walter Thompson. «Ero un junior visualizer», racconterà nel 1993, «era una qualifica importante ma in realtà facevo solo dei collage. E non ho mai avuto l'occasione di dimostrare quanto valevo veramente perché l'agenzia pullulava di talenti». Un lato positivo di quel lavoro fu l'incontro con Ian, un collega appassionato di John Lee Hooker: «In un negozio di Soho trovai l'album di John Lee Hooker e uno di Bob Dylan. Acquistai due copie di entrambi e, dato che Ian mi aveva fatto scoprire John, gli regalai l'album di Dylan. Scoprii questi due artisti in un giorno solo. Fu qualcosa di magico... » L'influenza della musica di Hooker è evidenziata dal nome del trio che Bowie avrebbe formato dopo i Kon-rads con George Underwood a chitarra e armonica e con il batterista Viv Andrews, The Hooker Brothers (anche se in alcune occasioni si facevano chiamare con altri nomi come The Bow Street Runners e Dave's Reds & Blues). La band eseguiva cover e si guadagnò alcune serate al Bromel Club di Peter Melkin e al Ravensbourne College of Art, ma ebbe vita breve e dopo alcuni concerti Andrews se ne andò. Bowie e Underwood gettarono così le basi per il trio con il quale avrebbero inciso il primo disco, i King Bees, un 45 giri intitolato Liza Jane. Il nome del gruppo era stato ispirato da un brano di Slim Harpo, I'm a King Bee. Gli altri componenti, oltre a Bowie e Underwood, erano Roger Bluck, Dave "Frank" Howard e Bob Allen, rispettivamente chitarra, basso e batteria. «Non mi ricordo nemmeno come si chiamavano» confesserà nel 1993, «erano della zona nord di Londra ed erano quasi dei professionisti. Piuttosto spaventoso». Tuttavia lui e Underwood, come ha confidato quest'ultimo, assunsero presto il controllo della band: «Imponemmo i nostri gusti agli altri».

Nella primavera del 1964 Bowie entrò in contatto con il manager Leslie Conn, che procurò ai King Bees un'audizione con la Decca e la possibilità di registrare il singolo, nonché una serata al Marquee Club e la partecipazione ai programmi telisivi della BBC Juke Box Jury e The Beat Room.

Inizialmente Conn procurò ai King Bees un concerto alla festa dell'anniversario di matrimonio di Bloom a Soho. «Fu tutto piuttosto imbarazzante» raccontò Bowie anni dopo. Ebbero il tempo di suonare Got My Mojo Working e Hoochie Coochie Man prima che Bloom urlasse: "Fateli scendere! Mi stanno rovinando la festa!".

L’audizione con la Decca Records si rivelò più soddisfacente e poco tempo dopo permise loro di registrare finalmente Liza Jane. Così, il 5 giugno 1964 uscì il primo 45 giri ufficiale di Bowie, anche se accreditato a Davie Jones with the King Bees, e il cantante abbandonò il suo lavoro all'agenzia pubblicitaria. Per promuovere il singolo, Conn procurò al gruppo una serie di apparizioni in svariati locali londinesi. Bowie ebbe l’occasione di fare la sua prima apparizione al Marquee Club e nei programmi della BBC Juke Box Jury (6 giugno) e The Beat Room (27 giugno). Tuttavia, lo scarso successo di Liza Jane, che vendette pochissime delle 3500 copie stampate, decretò la fine della sua militanza nel gruppo.

Ad agosto si unì ai Manish Boys, già attivi da quattro anni e considerati all'avanguardia nel cosiddetto Medway beat e alla fine dell'anno concesse la sua prima intervista televisiva: accompagnato da una fluente chioma bionda, nel tentativo di farsi pubblicità sostenne di aver fondato un'associazione chiamata "Lega Internazionale per la Salvaguardia del Crine Animale". Già attivi da quattro anni, Johnny Flux, Paul Rodriguez, Woolf Byrne, Johnny Watson, Mick White e Bob Solly non furono proprio entusiasti dell'arrivo di Bowie, come ha affermato lo stesso Solly al mensile inglese Record Collector: «All'inizio non volevamo, ma Conn replicò "Ha un contratto discografico, ha appena fatto uscire un disco e per voi potrebbe rappresentare un vantaggio"». Bowie assunse una posizione di predominio e fece virare il gruppo verso il rhythm and blues. Il 18 agosto il Chatham Standard annunciò: « [...] un'altra novità da parte dei ragazzi è che ora accompagnano la stella della Decca Davie Jones, il cui gruppo, i King Bees, l'ha abbandonato». Il giorno seguente Bowie suonò per la prima volta con i Manish Boys all'Eel-Pie Island, celebre locale jazz di Twickenham.

Il 6 ottobre il gruppo fece la sua prima incisione ai Regent Sound Studios, dove vennero registrate le cover di Hello Stranger di Barbara Lewis, Duke of Earl di Gene Chandler e Love is Strange di Mickey & Sylvia. Anche se per il primo pezzo si pensò alla possibilità di farne un 45 giri, nessuno dei brani venne pubblicato. Un mese dopo Bowie concesse la sua prima importante intervista televisiva anche se ebbe ben poco a che fare con la sua musica. Ormai accompagnato da una fluente chioma bionda, nel tentativo di farsi pubblicità il cantante sostenne di aver fondato un'associazione chiamata "Lega Internazionale per la Salvaguardia del Crine Animale", e fu proprio in veste di "presidente" che si ritrovò intervistato dal romanziere Leslie Thomas nell'edizione del 2 novembre dei quotidiani inglesi Evening News e Star. Il 1º dicembre il gruppo iniziò una tournée di sei date nelle quali suonarono come band di supporto a Gene Pitney, i Kinks, Marianne Faithfull e Gerry and the Pacemakers. Ad eccezione di Liza Jane e Last Night (scritta dai Manish Boys e usata come apertura dei concerti) il sound delle loro performance si basava soprattutto sul blues e il soul americano spaziando tra James Brown, Ray Charles e gli Yardbirds.

La carriera discografica dei Manish Boys ebbe una svolta all'inizio del 1965 quando il gruppo venne notato dal produttore statunitense Shel Talmy, noto per aver arrangiato e prodotto You Really Got Me dei Kinks e, poco più tardi, l'album di debutto degli Who. Come risultato, il 5 marzo la band pubblicò per la Parlophone il 45 giri I Pity the Fool, al quale contribuì anche l'allora sconosciuto turnista Jimmy Page. La registrazione e il missaggio del singolo non incontrarono però il gradimento degli altri componenti e il risultato finale scontentò gran parte del gruppo. Quando l'8 marzo Leslie Conn riuscì a procurare loro un passaggio televisivo sulla BBC per il programma Gadzooks! It's All Happening, Bowie si trovò coinvolto nella seconda campagna pubblicitaria improntata sulla lunghezza dei suoi capelli. Il Daily Mirror pubblicò un articolo intitolato "Guerra per i capelli di David" e il giorno seguente il Daily Mail riferì che la band era stata cacciata dal programma e che David aveva affermato: «Non mi farei tagliare i capelli nemmeno se me lo chiedesse il Primo ministro, figuriamoci per la BBC». Il giorno della trasmissione, l'Evening News pubblicò una foto del più pubblicizzato cantante pop della settimana nell'atto di farsi tagliare i capelli per partecipare al programma.

I Pity the Fool non ricevette beneficio né dall'apparizione televisiva né dalla pubblicità che ne era derivata e Bowie si separò dal gruppo dopo un litigio sulla comparsa del suo nome sul singolo (il brano era stato attribuito semplicemente ai Manish Boys nonostante all'inizio si fossero messi d'accordo per farla apparire come opera di Davie Jones and the Manish Boys). Nonostante il fallimento di I Pity the Fool, il produttore Shel Talmy riuscì ad ottenere un contratto con la Parlophone. Ad aprile Bowie era già alla guida dei Lower Third. La band, che proveniva da Margate e si era formata nel 1963, aveva bisogno di nuovi membri dopo l'abbandono di tre dei suoi componenti e Bowie fece un'audizione a La Discotheque di Soho insieme a Steve Marriott, che se ne andò subito per formare gli Small Faces. In quei giorni Bowie fece audizioni (soprattutto al Marquee Club) anche per altri gruppi tra cui gli High Numbers, che di lì a poco sarebbero esplosi come gli Who. Il 17 maggio 1965, con una esibizione al Grand Hotel di Littlestone nacquero ufficialmente Davy Jones and the Lower Third che comprendevano Denis "Tea-Cup" Taylor alla chitarra, Graham "Death" Rivens al basso e Les Mighall alla batteria (sostituito poi da Phil Lancaster). «Credo di aver voluto che diventasse un gruppo rhythm and blues», ha affermato Bowie nel 1983. «Facevamo un sacco di pezzi di John Lee Hooker e cercavamo di adattare le sue cose al big beat, senza riscuotere un gran successo. Ma allora era di moda: tutti si sceglievano un musicista blues... il nostro era Hooker».

Il gruppo pubblicò il 20 agosto il singolo You've Got a Habit of Leaving, registrato agli IBC Studios durante una sessione in cui vennero messi su nastro, oltre al lato B Baby Loves That Way, altri due demo (ascoltabili nella raccolta Early On del 1991): I'll Follow You e Glad I've Got Nobody. Lo stesso giorno dell'uscita del singolo, i Lower Third aprirono il concerto degli Who al Bournemouth Pavilion e Bowie incontrò per la prima volta Pete Townshend, altra grande fonte d'ispirazione per il cantante inglese. Poco dopo lasciò Leslie Conn per il suo primo manager a tempo pieno, Ralph Horton. Anche questo 45 giri si rivelò un insuccesso e Bowie scaricò Leslie Conn per il suo primo manager a tempo pieno Ralph Horton, la cui prima decisione fu quella di supervisionare la trasformazione dei quattro adolescenti capelloni: addobbati con pantaloni all'ultima moda e cravatte a fiori di Carnaby Street, li costrinse ad un taglio di capelli in stile mod e incoraggiò l'uso della lacca per capelli. Quest'ultima novità turbò alcuni membri del gruppo ma non Bowie, che era già infatuato dall'immagine dandy dei mods e dei loro nuovi portavoce, gli Who. Horton assicurò ai Lower Third una serie di concerti estivi e la band cominciò a comportarsi come il gruppo di Roger Daltrey e Pete Townshend sfasciando gli strumenti alla fine delle esibizioni. «Eravamo conosciuti come il secondo gruppo più casinista di Londra», raccontò Denis Taylor anni dopo. Il 31 agosto i Lower Third registrarono il demo di due brani, Baby That's a Promise e Silly Boy Blue, in cui si continuava a notare l'influenza di gruppi come Kinks e Small Faces ma anche quella del r&b della Motown.

In questo periodo il cantante adottò ufficialmente il nome d'arte "David Bowie", per evitare di essere confuso con Davy Jones dei Monkees. In seguito raccontò di aver scelto quel nome ispirandosi agli omonimi coltelli da caccia: «Volevo qualcosa che esprimesse un desiderio di tagliare corto con le bugie e tutto il resto». A quanto pare, l'ispirazione venne a Bowie dopo aver visto il film La battaglia di Alamo del 1960, nel quale il creatore dei coltelli Jim Bowie era interpretato da Richard Widmark.

Ralph Horton non si dimostrò l'acquisto migliore dei Lower Third in quanto ad abilità e capacità finanziarie tanto che fu lui stesso, consapevole dei propri limiti, a contattare Kenneth Pitt, manager di Manfred Mann (e di Bob Dylan quando era in tour in Gran Bretagna) e chiedergli di assistere i Lower Third. Pitt rifiutò, ma consigliò a Bowie di cambiare nome per evitare di essere confuso con il Davy Jones che stava diventando celebre con i Monkees. Qualche giorno dopo David Jones annunciò al resto della band che da allora in poi si sarebbe chiamato David Bowie. Poco dopo Bowie e i Lower Third si assicurarono un contratto con la Pye Records che di lì a poco avrebbe fruttato il primo disco con il produttore Tony Hath.

Il 2 novembre la band fallì un'audizione per un programma televisivo della BBC in cui suonò una versione rock di Chim Chim Cheree (canzone del film Mary Poppins), Out of Sight (una cover di James Brown) e Baby That's a Promise. «Un tipo cockney, non particolarmente originale, un cantante privo di personalità che canta le note sbagliate e in modo stonato», fu uno dei lapidari commenti della commissione a proposito di Bowie.

Il 1965 si chiuse con la registrazione di tre canzoni ai Pye Studios di Marble Arch: Now You've Met The London Boys (rielaborata e pubblicata un anno dopo come The London Boys), e quelli che sarebbero stati il lato A e lato B del nuovo 45 giri: Can't Help Thinking About Me e And I Say To Myself. A capodanno il gruppo suonò con Arthur Brown a Parigi e vi restò un paio di giorni. Era imminente la pubblicazione del singolo ma il trattamento preferenziale riservato a David durante la campagna pubblicitaria fu determinante nel creare una frattura tra lui e il resto del gruppo. I nodi vennero al pettine il 29 gennaio 1966 al Bromel Club di Bromley, quando i Lower Third si rifiutarono di suonare dopo aver saputo da Horton che quella sera non sarebbero stati pagati. Lo scioglimento della band lasciò Bowie con un singolo da promuovere e senza un gruppo che lo accompagnasse. Malgrado alcune recensioni incoraggianti il disco (il primo pubblicato anche negli Stati Uniti d'America) fu un fiasco come quelli che lo avevano preceduto ma suscitò sufficiente interesse da far guadagnare al cantante la sua prima intervista su Melody Maker, il 26 febbraio e la partecipazione al programma Ready Steady Go! di ITV, dove il 4 marzo eseguì il brano accompagnato da una nuova band, The Buzz.

David Bowie e i Buzz, ovvero John Hutchinson (chitarra), Derek Fearnley (basso), John Eager (batteria) e Derek Boyes (tastiere), avevano tenuto la prima di una serie di esibizioni dal vivo alla Leicester University il 10 febbraio 1966. A proposito del suo incontro con Bowie, Hutchinson ha dichiarato anni dopo: «L'ho incontrato la prima volta dopo che avevo trascorso un anno a suonare rhythm and blues con gli Apaches a Göteborg, nel 1965. Mi presentai a un'audizione molto professionale al Marquee Club di Wardour Street, a Londra, un sabato mattina e mi andò bene. Credo che David mi abbia scelto perché indossavo abiti svedesi, una giacca scamosciata, jeans e zoccoli blu, nessuno in Inghilterra aveva visto roba del genere fino ad allora e credo che Bowie rimase impressionato. Ero anche il migliore dei chitarristi che si erano presentati all'audizione in ogni caso!».

Tre giorni dopo l'apparizione televisiva a Ready, Steady, Go! la band registrò Do Anything You Say, che il 1º aprile sarebbe stata pubblicata come 45 giri e accreditata al solo David, evitando così gli equivoci presenti nei gruppi precedenti. «Fin dal primo giorno», disse il batterista John Eager, «ci rendemmo conto che in realtà eravamo David e il suo gruppo spalla». Ralph Horton contattò nuovamente Kenneth Pitt e nel frattempo la band cominciò una serie di concerti al Marquee Club, chiamati "Bowie Showboat", che si sarebbero tenuti la domenica pomeriggio fino al 12 giugno. Dopo aver assistito al secondo di questi concerti Pitt divenne ufficialmente il manager di Bowie e Horton assunse il ruolo di assistente e di organizzatore dei concerti.

Il 15 giugno John Hutchinson decise di lasciare i Buzz a causa di mancati pagamenti e nelle settimane successive Bowie fu costretto a fare un paio di concerti senza chitarrista prima di ingaggiare l'ex Anteeeks Billy Gray. In ogni caso, il produttore Tony Hatch decise di escludere ciò che rimaneva della band dalla registrazione del nuovo singolo I Dig Everything, programmato per essere pubblicato il mese successivo, e di utilizzare alcuni turnisti. Il 45 giri uscì il 19 agosto e si rivelò l'ennesimo insuccesso commerciale nonostante alcune recensioni incoraggianti sulla stampa specializzata, così che a settembre Tony Hatch e la Pye liberarono Bowie dal suo contratto. Il nuovo manager riuscì a suscitare l'interesse della Deram Records e del produttore Mike Vernon, con il quale avrebbe presto registrato il suo album di debutto intitolato semplicemente David Bowie.

La nuova direzione narrativa in cui si muovevano le canzoni di Bowie fu all'origine di alcune controversie con i Buzz: «Trovo incredibile che il 99% dei nostri pezzi dal vivo fossero soul, e che io scrivessi in uno stile così da musical/vaudeville», ha osservato il cantante nel 1999. Il gruppo cessò di esistere il 2 dicembre, anche se partecipò alla registrazione dell'album e dei singoli Rubber Band e The Laughing Gnome, e alla fine dell'anno David scrisse la canzone Over the Wall We Go, pubblicata nel gennaio 1967 come singolo dall'attore e cantante inglese Paul Nicholas. A metà del 1966 David era quindi un cantante che era stato in una manciata di band, con 6 singoli fallimentari all'attivo e senza un contratto. L'unico aspetto positivo era che Kenneth Pitt si stava impegnando nel promuovere la sua carriera nella giusta direzione e riuscì a suscitare l'interesse della Deram Records, una controllata di nuova costituzione della Decca per la quale Bowie avrebbe presto registrato il suo album di debutto. Insieme al bassista Derek Fearnley, pensò di recuperare alcuni dei suoi vecchi pezzi e Pitt permise loro di registrarli con l'intenzione di avere abbastanza materiale per un EP. Il 18 ottobre, agli R.G. Jones Studios di Londra furono incise Rubber Band, The Gravedigger (che poi sarebbe diventata Please Mr. Gravedigger) e The London Boys. Sia il capo della promozione della Decca, Tony Hall, che il manager Hugh Mendl furono abbastanza colpiti dal risultato: quattro giorni dopo Pitt incontrò il produttore Mike Vernon e riuscì ad assicurarsi il primo album per David Bowie, di cui Rubber Band sarebbe stato il primo singolo estratto.

Nei Buzz tuttavia le cose non andavano bene, soprattutto per la nuova direzione narrativa in cui si muovevano le canzoni di Bowie. Il gruppo cessò di esistere il 2 dicembre dopo un concerto a Shrewsbury, lo stesso giorno della pubblicazione di Rubber Band, anche se Boyes, Fearnley e Eager continuarono a partecipare alle registrazioni di David Bowie (e di altri brani non inclusi nell'album come The Laughing Gnome) fino al febbraio del 1967.

Alla fine dell'anno, durante le sessioni dell'album David scrive anche una canzone per l'attore e cantante inglese Paul Nicholas, alla quale contribuisce anche con i cori. Quello che nel giugno 1967 sarà il terzo singolo di Oscar (il nome d'arte usato da Nicholas) si intitola Over the Wall We Go e parla con tono scherzoso di detenuti evasi e poliziotti incapaci.

Space Oddity e i primi successi (1967-1969)

 
David Bowie nel 1967

Sempre più orientato verso una carriera da solista, nel 1967 fece parte per brevi periodi di più formazioni e, con i Riot Squad, incise Little Toy Soldier, una canzone a tema sadomasochistico con evidenti richiami a Venus in Furs dei Velvet Underground. La vena decadente di Lou Reed lascia però il posto a un'atmosfera da music-hall arricchita da schiamazzi, colpi di tosse, molle scricchiolanti, esplosioni e altri rumori opera dell'ingegnere del suono e futuro produttore di Space Oddity, Gus Dudgeon.[N 2]

Nell'aprile successivo uscì il nuovo 45 giri, The Laughing Gnome, definito da Roy Carr e Charles Shaar Murray di NME «senza dubbio l'esempio più imbarazzante dei iuvenalia di Bowie», e, dal biografo David Buckley, «completamente stupida, anche se perversamente accattivante». Malgrado lo scarso successo del singolo, nel giugno del 1967 uscì il suo primo album, David Bowie, che ebbe scarsi riscontri commerciali nonostante avesse ricevuto alcune critiche positive. Nel frattempo vennero registrate altre tracce per la Deram, che però rifiutò di pubblicarle, anche per le scarse vendite dell'album. L'attore e mimo Lindsay Kemp in seguito affermò: «l'ho ascoltato fino a consumarlo.». Nell'autunno dello stesso anno furono registrate Let Me Sleep Beside You e Karma Man. Anche queste non vennero pubblicate dalla Deram, ma la prima delle due rappresentò l'inizio di una delle collaborazioni fondamentali di Bowie, quella con Tony Visconti, conosciuto negli studi del proprio editore David Platz.

In questo stesso periodo ebbe inizio la sua esperienza cinematografica con la partecipazione al cortometraggio di Michael Armstrong, The Image; riparlandone nel 1983, Bowie lo descrisse come « [...] roba d'avanguardia underground in bianco e nero, fatta da un certo tizio... Voleva fare un film su un pittore che fa un ritratto ad un teenager, ma il ritratto prende vita e, in pratica, si scopre che è il cadavere di qualcuno. Non ricordo bene la trama... era terribile».

Dopo l'esecuzione del nuovo singolo Love You Till Tuesday nel programma televisivo olandese Fanclub e l'esibizione allo Stage Ball di Londra, ballo per l'organizzazione di beneficenza British Heart Foundation, dove cantò accompagnato dalla Bill Savill Orchestra, il 18 dicembre 1967 si esibì in una "BBC session" per il programma radiofonico Top Gear di John Peel, nella quale Bowie fu accompagnato dai sedici elementi dell'orchestra di Arthur Greenslade. Poi, il 28 dicembre, alla Oxford Playhouse, si concluse una prima serie di repliche dello spettacolo Pierrot in Turquoise, imperniato su un triangolo amoroso tra Pierrot, Colombina e Arlecchino. Il ruolo di Cloud, interpretato da Bowie, fu quello di una sorta di personaggio-narratore, i cui continui mutamenti erano impegnati a illudere e ingannare lo sfortunato protagonista. Durante lo spettacolo interpretò When I Live My Dream e Sell Me a Coat, insieme a tre composizioni scritte appositamente per l'occasione (Threepenny Pierrot, Columbine e The Mirror), tutte accompagnate al piano da Michael Garrett. Il locale quotidiano Oxford Mail scrisse: «David Bowie ha composto alcune affascinanti canzoni, che canta con una splendida voce da sogno», pur trovando che lo spettacolo nel suo insieme «riesce solamente ad accennare alle verità universali che Marcel Marceau riesce ad esprimere».

Il 27 febbraio 1968 Bowie si recò ad Amburgo per registrare tre canzoni per il programma 4-3-2-1 Musik Für Junge Leute della rete ZDF. Al suo ritorno registrò con Visconti In the Heat of the Morning e London Bye Ta-Ta, ma l'ennesimo rifiuto della Deram alla pubblicazione spinse il cantante a lasciare definitivamente la casa discografica.

Nella primavera proseguirono con un certo successo le rappresentazioni di Pierrot in Turquoise al Mercury Theatre e all'Intimate Theater di Londra. Bowie registrò quindi una seconda sessione di brani alla BBC, seguita da un concerto al Middle Earth Club di Covent Garden, dove fece da supporto ai T. Rex, e uno alla Royal Festival Hall. In entrambe le apparizioni eseguì il breve brano di mimo Jetsun and the Eagle, che diede origine a Wild Eyed Boy from Freecloud, ispirato al religioso e poeta tibetano Milarepa e recitato con un sottofondo musicale che incluse Silly Boy Blue.

Dopo una fugace apparizione in The Pistol Shot, sceneggiato della BBC basato sulla vita del poeta russo Puškin, Bowie andò a vivere con la compagna Hermione a Londra, a South Kensington, e cominciò a progettare un one-man show pensato appositamente per il circuito dei cabaret mettendo insieme un repertorio che alternava le sue canzoni (When I'm Five, Love You Till Tuesday, The Laughing Gnome, When I Live My Dream, Even a Fool Learns to Love) a cover dei Beatles come Yellow Submarine e All You Need Is Love; nell'estate tenne due audizioni per proporre il suo spettacolo ma entrambe non ebbero successo. Mise quindi in piedi il trio acustico Turquoise insieme a Hermione e a Tony Hill, ex chitarrista dei Misunderstood, con un repertorio che incluse alcune delle sue composizioni più bizzarre, tra cui l'inedita Ching-a-Ling e una selezione di cover che rappresentarono la prima sortita di Bowie nell'opera di Jacques Brel.

Il primo vero concerto di Bowie si tenne il 14 settembre alla Roundhouse di Londra; dopo poche date il chitarrista Tony Hill se ne andò e venne sostituito da John Hutchinson. Ribattezzato Feathers, il gruppo debuttò il 17 novembre al Country Club di Haverstock Hill. Oltre alle canzoni i componenti del trio si alternarono nel recitare poesie mentre Bowie interpretò il suo brano di mimo The Mask.

Mentre i due gruppi Slender Plenty e The Beatstalkers pubblicarono il brano che Bowie aveva scritto l'anno precedente, Silver Tree Top School for Boys, gli ultimi impegni dell'anno furono entrambi per la televisione tedesca: la seconda apparizione in 4-3-2-1 Musik Für Junge Leute e quella a Für Jeden Etwas Musik, dove Bowie recitò un pezzo per mimo e cantò una canzone.

All'inizio del 1969 avvenne un altro incontro importante per Bowie, quello con la diciannovenne statunitense Mary Angela Barnett, che quattro mesi più tardi divenne la sua compagna e poi sua moglie nel marzo 1970; ma l'incontro con Barnett fu legato soprattutto alla frequentazione comune di Calvin Mark Lee, direttore per l'Europa della divisione A&R della Mercury Records di New York, che Bowie conobbe già nel 1967, all'incontro con il direttore generale Simon Hayes. Stando a quanto dichiarato dai biografi Peter e Leni Gillman, sembra inoltre che Calvin Mark Lee fosse coinvolto con il cantante in un rapporto che andasse al di là della semplice amicizia e sarebbe forse stato questo il "rapporto a tre" a cui fece riferimento Bowie molti anni più tardi quando affermò, in modo provocatorio, in un'intervista di aver conosciuto la futura moglie quando «entrambi uscivamo con lo stesso uomo».

Il 22 gennaio Bowie registrò uno spot pubblicitario per il gelato Luv della Lyons Maid, diretto da Ridley Scott e quattro giorni dopo cominciò le riprese del videoalbum Love You Till Tuesday. In questo periodo eseguì insieme a John Hutchinson la sua prima performance dal vivo dell'anno all'Università del Sussex. Partecipò, interpretando sequenze di mimo, anche ad alcune date del tour dei Tyrannosaurus Rex e tentò senza successo un provino per il musical Hair allo Shaftesbury Theatre di Londra.

Negli stessi giorni Bowie e Hutchinson abbandonarono mimo e poesia e si concentrarono su sonorità folk più sofisticate, basate su due chitarre acustiche gemelle e sulle armonie vocali. Registrarono un demo con dieci pezzi acustici, che costituì la base per il nuovo album.

Prima dell'estate il cantante e la sua nuova compagna, la giornalista del Sunday Times Mary Finnigan, fondarono un club folk al pub Three Tuns di Beckenham e cominciarono a organizzare riunioni settimanali alle quali parteciparono sempre più persone tra intellettuali, poeti, studenti di cinema e altri creativi. Questa nuova realtà venne battezzata Growth.

Il 14 giugno Bowie e Visconti furono ospiti degli Strawbs nel programma Colour Me Pop della BBC e pochi giorni dopo ai Trident Studios di Soho iniziarono le registrazioni del nuovo LP, dove l'ingegnere del suono Dudgeon supervisionò le due tracce che costituirono il primo 45 giri estratto dall'album, Space Oddity e Wild Eyed Boy from Freecloud. Queste sessioni rappresentarono per Bowie l'occasione per suonare con nuovi musicisti che in seguito lavorarono ancora con lui: il bassista Herbie Flowers, che avrebbe suonato anche nell'album del 1974, Diamond Dogs, e Rick Wakeman, che partecipò alla lavorazione dell'album del 1971, Hunky Dory, e lo stesso Visconti.

 
Il 16 luglio 1969 Space Oddity venne usata dalla BBC nei servizi dedicati al lancio dell'Apollo 11

Dopo sole tre settimane dall'incisione e in tempo per il primo allunaggio dell'Apollo 11, il 45 giri Space Oddity venne pubblicato l'11 luglio 1969 in due versioni differenti, sia nel Regno Unito che negli USA, con una buona accoglienza da parte della stampa specializzata.

Alla fine del mese si recò con Pitt a La Valletta per il festival della canzone di Malta, dove Bowie eseguì When I Live My Dream e l'inedita No-One; Someone, mentre pochi giorni dopo vi fu la sua prima esibizione in Italia a Monsummano Terme, per il Premio Internazionale del Disco, dove vinse il suo primo riconoscimento per When I Live My Dream.

Le registrazioni dell'album proseguirono per tutta l'estate e Visconti reclutò per l'occasione vari altri musicisti e il chitarrista dei Rats, Mick Ronson, che fece il suo esordio ufficiale con il cantante inglese suonando un breve assolo di chitarra nella sezione centrale di Wild Eyed Boy from Freecloud. A metà agosto si tenne un festival gratuito organizzato dal Growth, il laboratorio artistico di Bowie, al Beckenham Recreation Ground, dove si esibirono anche gli Strawbs; si contarono circa 3 000 partecipanti e l'evento venne immortalato nel brano Memory of a Free Festival, anche se pare che quel giorno l'umore di Bowie fosse in contrasto con i sentimenti nostalgici espressi nella canzone, forse per via della morte di suo padre, scomparso pochi giorni prima a causa di una polmonite. Il festival di Beckenham rappresentò tuttavia il commiato di Bowie dal movimento hippy, disgustato dalla mediocrità e indolenza di molti dei suoi aderenti, nonché l'ultimo atto del laboratorio artistico Growth, frequentato essenzialmente da spettatori apatici anziché da attivi collaboratori come si era prefisso.

Alla fine di agosto, dopo aver registrato una versione di Space Oddity per il programma televisivo olandese Doebidoe, riuscì a ottenere da Pitt un contratto con la Mercury Records per un nuovo disco da distribuire nel Regno Unito dall'affiliata Philips. La scelta del produttore inizialmente cadde su George Martin ma poi venne scelto Tony Visconti.

Dopo un'esibizione dal vivo ai Library Gardens di Bromley, in ottobre registrò la sua prima partecipazione al programma della BBC Top of the Pops dove eseguì Space Oddity che, nel frattempo, raggiunse la 5ª posizione nella classifica inglese rappresentando il suo primo vero e proprio successo. Seguì una registrazione alla BBC con i Junior's Eyes per il Dave Lee Travis Show. Nello stesso periodo Bowie e Barnett si trasferirono a Beckenham in un edificio di Haddon Hall che negli anni successivi diventò lo studio di registrazione non ufficiale, nonché studio fotografico e area comune per l'entourage del cantante. In questo periodo eseguì in diverse occasioni il pezzo del momento, Space Oddity, tra le quali i programmi Hits à gogo della televisione svizzera e 4-3-2-1 Musik für Junge Leute della ZDF.

In novembre ebbe inizio un primo breve tour scozzese che coincise con l'uscita del suo secondo album, distribuito nel Regno Unito col titolo David Bowie, ovvero lo stesso titolo del primo LP, e negli Stati Uniti come Man of Words/Man of Music; soltanto nel 1972 venne ripubblicato dalla RCA col titolo Space Oddity, con il quale venne poi per sempre conosciuto. Il vinile si aggiudicò nel 2016 il titolo di disco più costoso in assoluto venduto sulla piattaforma Discogs. Bowie, che interpretò una serie di brani estratti dal nuovo LP alternati ad alcune cover, non aveva ancora molte esperienze dal vivo e quelle poche si limitavano soprattutto al rhythm and blues amplificato, pertanto non fu pronto alla fredda accoglienza riservata a quel suo nuovo stile acustico: « [...] non mi ero reso conto di com'era il pubblico a quei tempi. C'era un revival mod che poi si era trasformato nel movimento skinhead. Mi trovavano insopportabile».

In questo periodo, dopo aver avuto i capelli con il taglio militare dovuto alla partecipazione qualche mese prima al film The Virgin Soldiers nel quale interpretava il ruolo di un soldato, si presentò con una disordinata permanente riccia, che avrebbe continuato a sfoggiare fino ai primi anni settanta.

Verso la fine del 1969 partecipò a un concerto di grande successo alla Royal Festival Hall anche se l'assenza di giornalisti impedì di far conoscere l'evento alla stampa nazionale. Tra i pochi che recensirono il concerto vi fu Tony Palmer dell'Observer che lo definì «rovente» e disse che Space Oddity fu «spettacolarmente bella», anche se altre esibizioni come An Occasional Dream vennero da lui definite come «cupe, monotone e piene di autocommiserazione».

Il 1969 si concluse con la registrazione di Ragazzo solo, ragazza sola, la versione italiana di Space Oddity, seppur con un testo non attinente all'originale, e di Hole in the Ground, che venne eseguita al concerto di beneficenza Save Rave '69. Nonostante il secondo album si fosse rivelato un fallimento commerciale, con le vendite che nel marzo 1970 avevano superato di poco le 5 000 copie nel Regno Unito, Bowie venne votato miglior artista emergente in un sondaggio fra i lettori di Music Now!, mentre Penny Valentine di Disc and Music Echo nominò Space Oddity album dell'anno.

La metamorfosi: dal «folk» al «glam rock» (1970-1971)

 
Dana Gillespie, Tony Defries e David Bowie nel 1971

I primi impegni del 1970 furono la registrazione di The Looking Glass Murders, adattamento televisivo di Pierrot in Turquoise, le cui riprese si tennero al Gateway Theatre di Edimburgo, e l'incisione di The Prettiest Star, con la partecipazione di Marc Bolan alla chitarra solista. Le carriere delle due future stelle, entrambe prodotte da Visconti, si incrociarono più volte nel corso degli anni settanta. Nel frattempo, a un concerto al Marquee Club ci fu un nuovo incontro con Mick Ronson, che divenne a tempo pieno il chitarrista di Bowie, affiancando Visconti e il batterista dei Junior's Eyes, John Cambridge. Il nuovo gruppo fu chiamato Hype, abbreviazione di hypocritical (ipocriti), ironia di Bowie sull'ipocrisia che circondava il mondo della musica alternativa. «Ho scelto deliberatamente quel nome perché volevo qualcosa che apparisse un po' forte, così ora nessuno può dire di essere stato tratto in inganno», racconterà Bowie a Melody Maker. Il nuovo quartetto debuttò alle BBC sessions del febbraio successivo. Poco dopo gli Hype esordirono in concerto alla Roundhouse di Londra e qui, dopo mesi di esperimenti personali con costumi e trucco, avvenne la metamorfosi: Bowie costrinse il gruppo a indossare gli stravaganti abiti cuciti dalla moglie e dalla fidanzata di Visconti. Ciascun componente assunse anche l'identità di un personaggio dei fumetti e Bowie, in calze di lurex multicolore, stivali alti e mantello azzurro, divenne "Rainbowman". Il concerto è considerato l'atto di nascita del glam rock, ma l'accoglienza del pubblico fu fredda; gli stessi membri degli Hype apparirono scettici, tranne Bowie che sembrò non avere dubbi: « [...] dopo quel concerto mi fermai, non sperimentai altre cose perché sapevo che andava bene», raccontò su NME alcuni anni dopo, « [...] sapevo bene che cosa volevo fare ed ero certo che l'avrebbero fatto anche molti altri. Ma io sarei stato il primo».

Subito dopo Bowie tornò in Scozia, ospite del programma Cairngorm Ski Night di Grampian TV; accompagnato da una grande orchestra televisiva eseguì London Bye Ta-Ta e si esibì in un numero di danza con Angela e Lindsay Kemp.

Nel frattempo Visconti e Ronson allestirono uno studio di registrazione a Haddon Hall, dove venne realizzata buona parte del materiale di questo periodo. Frequenti furono le visite allo studio di Terry Burns, fratellastro di Bowie che, seppur residente volontario al Cane Hill Hospital, si intrattenne spesso con il gruppo: queste frequentazioni ebbero un'influenza fondamentale su alcune composizioni che finirono nel nuovo album.

Successivamente fu pubblicato il 45 giri The Prettiest Star, vera e propria dichiarazione d'amore alla Barnett, ricevendo considerevoli attenzioni da parte delle riviste musicali inglesi dal momento che uscì dopo il successo di Space Oddity. La buona accoglienza della stampa non trovò però riscontro commerciale e il singolo non superò le 800 copie vendute. Per il mercato americano la Mercury Records preferì invece puntare su una nuova registrazione più concisa ed energica di Memory of a Free Festival, ma l'operazione si rivelò un insuccesso.

Il 20 marzo del 1970 David Bowie e Angela Barnett si sposarono nel municipio di Bromley, con una cerimonia informale a cui parteciparono pochi amici e la madre di Bowie. Cinque giorni dopo gli Hype registrarono un'altra sessione alla BBC per lo show di Andy Ferris, dopodiché si sciolsero e il gruppo tenne l'ultimo concerto allo Star Hotel di Croydon. In quel periodo Angela lavorò duramente per aiutare David, tenendo ad esempio i contatti con i promoter e curando in genere le pubbliche relazioni, prenotando le sale dove il marito doveva esibirsi, controllando luci e audio per i concerti ecc. Avrebbe inoltre contribuito alla nuova immagine androgina del marito consigliandolo tra l'altro nella scelta di costumi, acconciature e atteggiamenti da tenere in pubblico.

Bowie continuò quindi ad esibirsi dal vivo come solista, proponendo soprattutto brani tratti da Space Oddity ma anche anticipazioni delle tracce che finirono negli album successivi. In questo periodo registrò anche il brano rimasto inedito Tired of my life, che secondo alcune fonti Bowie scrisse quando aveva 16 anni e venne pubblicato The World of David Bowie, prima raccolta ufficiale contenente tracce dell'album d'esordio e alcuni brani inediti. Dal 18 aprile al 22 maggio ai Trident Studios iniziarono le sessioni di registrazione di The Man Who Sold the World. Cambridge venne sostituito alla batteria da Mick "Woody" Woodmansey, ex collega di Ronson nei Rats, mentre Visconti trascorse la maggior parte delle sessioni cercando di stimolare il novello sposo, combattendo contro la sua apparente apatia per il progetto. Gli elementi del gruppo diventarono cinque con l'arrivo del tastierista Ralph Mace, un dirigente della Philips Records diventato il riferimento di Bowie all'interno dell'etichetta all'inizio dell'anno, durante la registrazione di The Prettiest Star.

  1. ^ Nato nel 1937 da una precedente relazione della madre, di lui Bowie disse «Terry è stato l'inizio di tutto per me leggeva un sacco di scrittori beat e ascoltava jazzisti come John Coltrane e Eric Dolphy... mentre io frequentavo ancora la scuola, lui ogni sabato sera andava in centro a sentire il jazz in diversi locali... si faceva crescere i capelli e, a suo modo, era un ribelle... tutto questo ebbe una grande influenza su di me» Affetto da schizofrenia paranoide, Terry fu confinato nel reparto psichiatrico del Cane Hill Hospital di Croydon dagli anni settanta al 16 gennaio 1985, giorno in cui si tolse la vita gettandosi sotto un treno.
  2. ^ La canzone rimase inedita fino al 2013 quando ricomparve nell'EP con il titolo Toy Soldier della Acid Jazz Records.
Mick Jagger
 
Mick Jagger nel 2022
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Blues
Periodo di attività musicale1960 – in attività
StrumentoVoce, armonica a bocca, percussioni, chitarra, pianoforte, tastiere, basso
Gruppi attualiThe Rolling Stones
Album pubblicati72[1]
Studio40[2]
Live18[3]
Raccolte27[4]

Sir Michael Philip Jagger, detto Mick (Dartford, 26 luglio 1943), è un cantautore, musicista e attore britannico.

Fondatore e frontman dei Rolling Stones, è considerato una delle personalità più influenti della musica rock. Nel 2008 è stato posizionato al 16º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone.

Paul McCartney
 
Paul McCartney nel 2024
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Pop
Periodo di attività musicale1957 – in attività
Strumentovoce, basso, pianoforte e tastiere, piano elettrico, chitarra acustica ed elettrica, batteria, sintetizzatore, clavinet, organo, mandolino, ukulele, banjo, armonica, mellotron
EtichettaEMI, Concord Music
Gruppi attualiPaul McCartney Band
Gruppi precedentiThe Quarrymen, The Beatles, Wings
Album pubblicati50
Studio37
Live9
Raccolte4

Sir James Paul McCartney (Liverpool, 18 giugno 1942) è un cantautore, compositore, polistrumentista, produttore discografico e attivista britannico.

 
Firma di Paul McCartney

Ha raggiunto la fama internazionale come cantante bassista dei Beatles. Insieme a Lennon formò la coppia di compositori di maggior successo di tutti i tempi, scrivendo alcune delle canzoni più acclamate nella storia della musica contemporanea. Dopo lo scioglimento dei Beatles, formò i Wings. In seguito ha continuato a lavorare da solista componendo anche colonne sonore, musica colta e musica sperimentale, pubblicando una grande quantità di singoli e prendendo parte attivamente a progetti di sostegno ad associazioni benefiche internazionali.

Padre della stilista britannica Stella McCartney, è anche noto per essere un sostenitore del vegetarismo, dei diritti degli animali.

Note

  1. ^ 66 con i Rolling Stones e 6 da solista.
  2. ^ 35 con i Rolling Stones e 5 da solista.
  3. ^ Con i Rolling Stones.
  4. ^ 26 con i Rolling Stones e 1 da solista.
Keith Richards
 
Keith Richards nel 2022
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Periodo di attività musicale1960 – in attività
Strumentochitarra, voce, basso, tastiere, pianoforte
Gruppi attualiThe Rolling Stones
Album pubblicati67 (4 da solista)
Studio36 (3 solista)
Live10 (1 da solista)
Raccolte21
Sito ufficiale

Keith Richards (IPA: [ˈkiθ ˈɹɪtʃəɹdz]; Dartford, 18 dicembre 1943) è un chitarrista, cantautore e attore britannico, membro fondatore dei Rolling Stones.

Nel 2003, la rivista musicale Rolling Stone lo classificò al decimo posto nella lista dei migliori chitarristi di sempre, nella lista aggiornata del 2011 salì al quarto posto.

Brian Jones
 
Brian Jones nel 1965
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock and roll
Blues rock
Rock psichedelico
Rock
Hard rock
Blues
Acid rock
Periodo di attività musicale1962 – 1969
StrumentoChitarra, armonica a bocca, pianoforte, tastiere, organo, fisarmonica, clavicembalo, mellotron, sintetizzatore, sitar, tambura, autoharp, sassofono, flauto, dulcimer, clarinetto, marimba, mando-vox, vibrafono, koto, arpa, oboe, batteria, percussioni
EtichettaDecca Records
London Records
ABKCO Records
GruppiThe Rolling Stones
Album pubblicati14
Sito ufficiale

Lewis Brian Hopkin Jones, noto semplicemente come Brian Jones (Cheltenham, 28 febbraio 1942Cotchford Farm, 3 luglio 1969), è stato un polistrumentista britannico.

Fondatore dei Rolling Stones come gruppo blues britannico nel 1962 ed ideatore del nome del gruppo, si vide estromettere da Keith Richards e Mick Jagger che ne divennero i leader specialmente dopo il loro successo come autori canzoni; i problemi di alcol e droga e il suo lavoro in studio peggiorarono, tanto da essere estromesso, poco prima della sua morte all'età di 27 anni nella piscina della sua casa di Cotchford Farm, in circostanze mai chiarite. Nel 1989, fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Rolling Stones.

Biografia

Infanzia e adolescenza (1942-1960)

Lewis Brian Hopkin Jones nacque nella Park Nursing Home a Cheltenham, durante la seconda guerra mondiale. I suoi genitori, Lewis Blount e Louisa Beatrice Jones, discendevano da famiglie originarie del vicino Galles e facevano parte della classe borghese della città. Brian ebbe due sorelle: Pamela, nata il 3 ottobre 1943 e morta il 14 ottobre 1945 di leucemia, e Barbara, che nacque nel 1946. Brian soffrì di asma per tutta la vita.

I suoi genitori erano entrambi appassionati di musica. Sembra che il loro interesse abbia avuto una grande influenza sul giovane. In aggiunta al lavoro di ingegnere aeronautico, il padre di Brian suonava l'organo e il pianoforte, e faceva parte del coro della chiesa della città; la madre era un'insegnante di pianoforte e iniziò a insegnare la tecnica dello strumento al figlio fin da giovanissimo. Successivamente Brian si dimostrò al di sopra delle competenze della madre, richiedendo lezioni più avanzate visti i suoi rapidi progressi; imparò presto a leggere la musica, imparò a suonare il clarinetto divenendo primo clarinettista nell'orchestra della sua scuola a 14 anni.

Nel 1957 conobbe la musica jazz di Charlie Parker e ciò segnò l'inizio di un interesse verso il jazz. Chiese ai suoi genitori di acquistargli un sassofono ma, così come per molti strumenti che avrebbe imparato a suonare, inizialmente si esercitava senza sosta fino a sviluppare un senso di noia per lo strumento stesso che lo spingeva a cercarne uno di nuovo. Due anni dopo i suoi genitori gli regalarono la prima chitarra folk per il suo diciassettesimo compleanno.

Frequentò le scuole locali, inclusa la Dean Close School, dal 1949 al 1953 e la Pate's Grammar School, Jones si rivelò un ottimo studente anche se l'ostilità nei confronti delle autorità gli procurò la sospensione dalla scuola in due occasioni. Dick Hattrell, un amico d'infanzia di Brian, disse che "Era un ribelle senza un motivo particolare, ma quando si presentavano gli esami risultava sempre brillante". Nel 1957 Jones ottenne 9 agli esami della scuola ordinaria superiore.

All'età di 17 anni mise incinta la sua fidanzata, una studentessa di Cheltenham di 16 anni di nome Valerie Corbett. Brian cercò di convincerla ad abortire ma ella ruppe ogni contatto e decise di proseguire la gravidanza. Il bambino fu chiamato Simon e venne dato in affidamento poco dopo la nascita. Brian abbandonò la scuola e se ne andò di casa, viaggiando nel nord Europa, inclusa la Scandinavia durante l'estate. Durante questo periodo Jones visse da bohèmien, suonando per le strade e alloggiando in posti di fortuna. Simon non conobbe mai il suo padre naturale.

Dopo il suo ritorno, si interessò a diversi generi musicali; fu affascinato dalla musica classica già in giovane età e amava il blues (in particolare di musicisti come Muddy Waters e Robert Johnson); si interessò anche al country, al jazz e al rock and roll. Iniziò a suonare nei vari blues e jazz club, affiancando queste occupazioni con svariati lavori e spendendo i soldi guadagnati per l'acquisto di altri strumenti musicali.

Nell'ottobre 1961 nacque un terzo figlio - il secondo era nato nel 1960, frutto di una avventura notturna con una donna sposata - che Jones chiamò Julian Mark Andrews (la madre era l'allora fidanzata di Jones, Pat Andrews).

I Rolling Stones (1962-1969)

Origini della band

 
Bill Wyman e Brian Jones sul palco nel 1965.

Alla fine Jones lasciò definitivamente Cheltenham e si spostò a Londra, dove incontrò e divenne amico di musicisti come Alexis Korner, il futuro cantante dei Manfred Mann, Paul Jones, il futuro bassista dei Cream Jack Bruce, e altri che crearono e alimentarono la scena Rhythm and blues londinese. Divenne un ottimo musicista blues e per un po' di tempo si fece chiamare col soprannome di Elmo Lewis; Bill Wyman ha affermato che Jones fu uno dei primi chitarristi nel Regno Unito a usare la slide guitar.

 
Brian Jones nel 1967.

Nella primavera del 1962, Jones reclutò Ian Stewart e il cantante Mick Jagger nella sua band che, con l'amico d'infanzia di Jagger, Keith Richards, incontrarono Brian mentre con Paul Jones stava suonando un brano di Elmore James, Dust My Broom con la band di Alexis Korner all'"Ealing Jazz Club". Jagger introdusse Richards all'interno del gruppo in prova, ma presto ne divenne un membro a tutti gli effetti. L'accettazione di Jones e di Stewart per Richards e per lo stile alla Chuck Berry che questi proponeva coincise con l'allontanamento dal gruppo dei puristi del blues Geoff Bradford e Brian Knight che non tolleravano Chuck Berry. Fu Richards ad ammettere che fu Jones a trovare il nome "The Rollin' Stones" (in seguito con l'aggiunta della 'g') mentre questi era al telefono con il direttore di un locale.

Gli Stones fecero il loro primo spettacolo il 12 luglio 1962 al Marquee Club a Londra con la seguente formazione: Jagger, Richards, Jones, Stewart, al basso Dick Taylor e il batterista Tony Chapman.

Tra il 1962 e il 1963 Jones, Jagger e Richards affittarono un appartamento (ricordato da Richards come "una bellissima discarica") a Chelsea, al numero 102 di Edith Grove con James Phelge, un futuro fotografo il cui nome sarebbe apparso in diversi crediti dei Rolling Stones. Qui Jones e Richards passavano il tempo suonando la chitarra e ascoltando dischi blues e Jones insegnò a Jagger come suonare correttamente l'armonica a bocca.

Dopo molte audizioni venne aggiunto Bill Wyman al basso (principalmente perché possedeva sigarette e due amplificatori VOX AC30 per chitarra); dopo aver suonato con Mick Avory, Tony Chapman e Carlo Little per un po' di date, presero un batterista dalle influenze jazz, Charlie Watts, considerato dai musicisti del tempo uno tra i migliori batteristi della scena londinese, dalla band di Alexis Korner, i Blues Inc..

Il gruppo suonò nei locali blues e nei jazz club di Londra creandosi un crescente seguito. Mentre Jagger era il cantante solista, il ruolo di Brian nella fase era quello di promuovere la band, trovare gli ingaggi e negoziare con i proprietari dei locali. Jones si dimostrava spesso un intrattenitore del pubblico in questo primo periodo, suonando diversi strumenti quali la chitarra ritmica, la slide guitar, l'armonica a bocca e a volte cantando.

Watts descrive il ruolo di Brian agli inizi della band "Brian era molto rigido sul promuovere la band agli inizi. Keith e io pensavamo fosse svampito. Per lui era una crociata: a) farci suonare su un palco in un locale e farci pagare mezza corona, b) essere riconosciuti come una band Rhythm and blues."

Durante le performance dal vivo in questo periodo, e in particolare al Crawdaddy Club a Richmond upon Thames, era spesso più animatore e scatenato di Mick Jagger. Jagger inizialmente tendeva a essere statico mentre cantava - anche per motivi di necessità, visto che lo spazio a sua disposizione non gli avrebbe permesso di muoversi nemmeno volendo.

Nel periodo in cui svolgeva il ruolo di manager, Jones si riservò sempre 5 sterline in più degli altri membri del gruppo nella paga ricevuta ai concerti, situazione che non venne mai vista di buon occhio dagli altri componenti degli Stones e che creò tensioni.

Il successo mondiale

 
I Rolling Stones nel 1965

Con la crescita della fama degli Stones, ci fu l'incontro della band con Andrew Loog Oldham, avvenuto nell'aprile del 1963 sotto suggerimento del compositore della Record Mirror, Peter Jones, e presto divenne insieme a Eric Eastman il loro co-manager. Oldham coltivò un'immagine per la band decisamente più accattivante e spregiudicata di quella dei più intellettuali Beatles, usando il protagonista del romanzo e la sua gang come ispirazione.

«Lascereste uscire vostra figlia con un Rolling Stone?»

L'arrivo di Oldham segnò l'inizio dell'allontanamento e estraneazione di Brian nei confronti della band, dovuto al progressivo cambio di ruoli (cercato e voluto da Oldham) che spostava il centro del gruppo da Jones a Mick Jagger e Keith Richards.

Fino a questo punto i brani che componevano il repertorio del gruppo erano cover blues o brani strumentali con l'indicazione che erano composizione di tutti i membri del gruppo. Oldham e gli Stones si resero conto dei vantaggi finanziari dello scriversi le canzoni alla Lennon-McCartney, così come la consapevolezza che una cover-band non sarebbe rimasta a lungo sulla scena. Di conseguenza Oldham riuscì a far diminuire il repertorio di cover blues, e a far emergere le canzoni di Jagger e Richards, riuscendo così a incrementare il proprio controllo manageriale ed estromettendo Brian da un altro ruolo chiave.

Il 23 luglio 1964 Jones vide la nascita del suo quarto figlio fuori dal matrimonio, questa volta con la sua fidanzata Linda Lawrence. Jones lo chiamò Julian Brian Lawrence. Jones disse che chiamò tutti e due i suoi figli Julian in onore del sassofonista Julian Cannonball Adderley.

Jones dimostrò la propria grande attitudine musicale arrivando a suonare un notevole numero di strumenti, grazie anche all'"allenamento" col pianoforte e col clarinetto avuto da giovane. Appena i Rolling Stones ebbero i soldi per permettersi studi di registrazione professionali come gli Olympic Studios, gli RCA e i Sunset Sound Recorders a Los Angeles, Jones iniziò a sperimentare nuovi strumenti a corda e a fiato, uno dopo l'altro.

L'evoluzione musicale

Nel periodo di tempo con la band, Brian suonò strumenti a corda (chitarra, sitar, tambura, dulcimer), tastiere (pianoforte, organo, mellotron), strumenti a fiato (flauto dolce, clarinetto, sassofono, armonica a bocca) e molti altri strumenti come lo xilofono e la marimba. La chitarra principale di Brian era una Gretsch Double Anniversary verde, ma Jones è conosciuto principalmente per la sua serie signature con forma a goccia Vox Phantom Mark III. Negli ultimi anni usò diversi modelli Gibson (diverse Firebird, ES-330, e Les Paul), e anche una Rickenbacker a 12 corde creata da George Harrison.

Brian contribuì significativamente al sound degli Stones negli anni sessanta, suonando la slide guitar in brani come I Wanna Be Your Man, Little Red Rooster, No Expectations, la tambura e il sitar in Street Fighting Man, la marimba e lo xilofono in Under My Thumb, il flauto dolce in Ruby Tuesday, la tromba e il trombone in Something Happened To Me Yesterday, il dulcimer in Lady Jane e I Am Waiting, la fisarmonica in Backstreet Girl, il mellotron in 2000 Light Years from Home e We Love You, il sassofono in Citadel, l'Autoharp in You Got the Silver, e il sitar in Paint It, Black prendendo spunto dall'uso che ne fece George Harrison nel 1965. Jones suonò inoltre l'armonica a bocca in molti brani dei Rolling Stones negli anni sessanta.

Nei primi anni degli Stones, Jones fu anche un corista per il gruppo, in particolare nel periodo 1962-1964. Ne sono esempio I Wanna Be Your Man e Walking the Dog. La voce rauca di Brian può essere sentita anche in Come On, 'Bye Bye Johnny, Money e Empty Heart (insieme a Mick Jagger e Keith Richards).

Jones e Keith Richards eccelsero in quella che è chiamata la "tessitura di chitarre" (guitar weaving), successivamente definita "l'antica forma di tessitura" (Ancient Form of Weaving), che è diventato uno dei segni peculiari del sound dei Rolling Stones in tutta la loro carriera. Questa tecnica prevede che i due chitarristi suonino la parte di chitarra ritmica e quella solistica nello stesso momento, senza differenziare particolarmente lo stile di una o dell'altra. Questo stile è conosciuto anche come lo "stile di Chicago" (Chicago style), e può essere ascoltato in registrazioni di Jimmy Reed, Muddy Waters, Howlin' Wolf, e trova in Hubert Sumlin il suo maggiore esponente.

Keith Richards sostiene che quello che lui e Jones chiamarono "guitar weaving" emerse in questo periodo, dall'ascolto degli album di Jimmy Reed:

«Ascoltavamo lavori di gruppi, cercando di capire cosa succedesse in quelle registrazioni; come si potesse suonare insieme con due chitarre e farle suonare come quattro o cinque»

Jones e Richards perfezionarono ciò che ascoltarono sugli album di Chicago blues degli anni cinquanta. I migliori esempi si possono sentire sul primo album The Rolling Stones e Out of Our Heads. Iniziando dall'album del 1966 Aftermath, quello del 1967 Between the Buttons e Their Satanic Majesties Request la capacità multistrumentale di Brian emerse completamente. La sua influenza nelle sessioni degli Stones si fece però via via sempre più marginale, diventa più un rifinitore che un vero componente del gruppo. Tale cambiamento lo si può notare già nel primo singolo del 1968 Jumpin' Jack Flash in cui il contributo di Brian è ormai fievole. Nello stesso anno esce Beggars Banquet che sottolinea la sempre maggior distanza tra Brian e gli altri Stones. Nella lavorazione dell'album seguente Brian non ha praticamente a che fare, lasciando così Richards da solo o unito a session man come Ry Cooder o Dave Mason.

Nel novembre del 1968, Jones acquistò Cotchford Farm nel Sussex orientale, un tempo la casa dell'autore di Winnie the Pooh, Alan Alexander Milne.

Allontanamento dai Rolling Stones

I duri giorni "on the road", i soldi e la fama, e la percezione di essere alienato dal resto del gruppo, sfociarono in uno smaniato abuso di droghe da parte di Jones.

Queste abitudini ebbero effetti deleteri sulla sua salute fisica (soffriva già d'asma, infatti per questo portava sempre con sé un inalatore). In diverse occasioni Brian si trovò in ospedale, mentre il resto della band si trovava altrove, il che contribuiva ad acuire la sua paranoia e il progressivo allontanamento dai suoi compagni.

Nel giugno del 1967, Jones presenziò al Festival di Monterey. Si presentò con la cantante Nico, con la quale ebbe una breve relazione romantica. Qui incontrò Frank Zappa e Dennis Hopper, e andò sul palco per presentare The Jimi Hendrix Experience. Un critico della manifestazione nominò Brian "Il re non ufficiale del festival".

Jagger e Richards si mostravano sempre più ostili nei confronti di Jones, che si alienò il resto del gruppo. Sebbene venisse giudicato da molti una persona molto socievole ed espansiva, altri membri della band - compreso Bill Wyman - commentarono che Jones poteva essere spesso cruento ed estremamente difficile da avvicinare. Da moltissime testimonianze, l'umore di Brian cambiava frequentemente, un minuto era premuroso e generoso, e il minuto dopo era un uomo intrattabile.

Come membro del gruppo insieme a Jones, Bill Wyman scrisse nel suo libro Stone Alone,

«C’erano due Brian...uno introverso, timido, sensibile, profondo... l'altro era un pavone agghindato, gregario, artistico, sempre con il disperato bisogno di sicurezze dai suoi colleghi... spingeva ogni sua amicizia al limite e oltre.»

Le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e l'uso di droghe non aiutava certo a risolvere i problemi. Il suo contributo ai Rolling Stones divenne più sporadico, dovendo occuparsi di alcuni progetti esterni al gruppo. Keith Richards iniziò a suonare sempre più spesso la chitarra solista. Jones, annoiato dallo stesso strumento, cercò spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene fosse sempre più assente dalle sessioni di registrazione. Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo iniziò intorno al 1967 e andò avanti fino a maggio del 1968, quando incise l'ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones. Scene di Brian nel film promozionale del 1967 per We Love You lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che facevano uso del Mandrax Quaalude, una popolare droga a quel tempo. Ad ogni modo mantenne stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi Jim Morrison, Bob Dylan, John Lennon, Jimi Hendrix, George Harrison, e Steve Marriott.

«Non sono più in sintonia con gli altri sui dischi che stiamo facendo. Non comunichiamo più dal punto di vista musicale. La musica degli Stones non è più di mio gusto. E io desidero suonare il mio tipo di musica, piuttosto che quello degli altri, anche se certo apprezzo le loro idee musicali. L'unica soluzione era quella di separarci, ma in ogni caso resteremo amici. Voglio bene a quei ragazzi.»

La vita diventò sempre più difficile per Brian. Nel marzo 1967, la sua fidanzata Anita Pallenberg scappò con Richards mentre Jones era in ospedale, danneggiando fortemente l'amicizia fra i due musicisti. La Pallenberg successivamente dichiarò che il chitarrista fu ricoverato dopo una zuffa con lei, nella quale Jones si ruppe il polso; sebbene secondo la versione di Richards, Brian semplicemente si ammalò.

Tempo dopo Richards fece la seguente dichiarazione sull'incidente:

«Quella fu l'ultima goccia fra me e Brian. Lui non mi perdonò mai per quello che successe e non lo biasimo, ma, diavolo, così è la vita.»

L'ultimo contributo sostanziale dato agli Stones fu nella primavera ed estate del 1968, con il singolo diventato poi un classico della band Jumping Jack Flash e l'album Beggars Banquet. Un Brian Jones rilassato si può vedere nel film di Jean-Luc Godard One Plus One, mentre suona la chitarra folk, offrendo sigarette a Richards, sebbene sia un po' trascurato nel processo di creazione del pezzo. Il film tratta la creazione in studio del singolo Sympathy for the Devil. Mentre nel film Brian suona la chitarra folk per la traccia di accompagnamento, nella versione finale del brano questa traccia non è presente. Può essere solo sentita a tratti nel film grazie ai microfoni dello staff cinematografico.

Divenne chiaro che Jones non sarebbe rimasto ancora molto nella band. Invece di suonare una grandissima varietà di strumenti in praticamente ogni traccia come negli album precedenti, in questo periodo egli non è più una presenza di rilievo negli ultimi album, apparendo solamente in metà delle tracce. Suonò la chitarra slide in No Expectations, l'armonica in Dear Doctor e Prodigal Son, la tambura in Street Fighting Man, e il mellotron nel finale di Stray Cat Blues.

L'ultima apparizione ufficiale con gli Stones fu nel dicembre 1968 al The Rolling Stones Rock and Roll Circus, uno spettacolo metà-concerto metà-circo organizzato dalla band. Rimase non pubblicato per 25 anni poiché Mick Jagger era contrario a mettere a confronto la performance della band con altri gruppi presenti nel film (gruppi come Jethro Tull, The Who, e Taj Mahal). Nel film Jones sembra disinteressato e a tratti intossicato. Mentre introduce il pianista Julius Katchen, la sua parlata è biascicata e inarticolata. Durante l'esibizione degli Stones sembra distante dal gruppo e quello che suona si sente poco. Questo a parte una splendida interpretazione alla chitarra slide di No Expectations. Il materiale extra contenuto nel DVD ufficialmente pubblicato indica che quasi tutti al concerto sapevano che la fine del rapporto fra Jones e i Rolling Stones era vicina, e Pete Townshend degli Who disse che secondo lui sarebbe stata l'ultima performance live del musicista.

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Ludwig van Beethoven (1820)
 

Ludwig van Beethoven (Bonn, 16 dicembre 1770Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.

Note


Ronnie Wood
 
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock and roll
Blues rock
Hard rock
Periodo di attività musicale1964 – in attività
Strumentochitarra, basso, tastiere, armonica a bocca, slide guitar, sitar, voce
Gruppi attualiThe Rolling Stones
Gruppi precedentiJeff Beck Group, Faces
Album pubblicati13
Studio10
Live2
Raccolte1
Sito ufficiale

Ronald David Wood, detto Ronnie (Londra, 1º giugno 1947) è un chitarrista, bassista e pittore britannico, dal 1975 membro ufficiale del gruppo rock dei Rolling Stones.

George Harrison
 
George Harrison alla Casa Bianca nel 1974
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Pop
Periodo di attività musicale1958 – 2001
Strumentovoce, chitarra, sitar, basso, pianoforte, tastiera, moog, minimoog, mellotron, armonica a bocca, ukulele, banjo, tambura, tanbur
GruppiThe Quarrymen, The Beatles, Traveling Wilburys
Album pubblicati21
Studio12
Live3
Raccolte4

George Harrison (Liverpool, 25 febbraio 1943Los Angeles, 29 novembre 2001) è stato un cantautore, polistrumentista, compositore, attore, produttore cinematografico e discografico britannico.

Dal 1960 al 1970 fu il chitarrista solista e cantante dei Beatles; dopo lo scioglimento del gruppo (il cui ultimo atto coincise, nel gennaio 1970, con la seduta di studio della canzone scritta proprio da Harrison I Me Mine) ha intrapreso la carriera individuale, sia come musicista sia come produttore musicale e cinematografico. Fu anche un fondatore e membro del gruppo dei Traveling Wilburys.

Durante gli anni trascorsi con i Beatles realizzò venticinque canzoni. Tutti gli album del gruppo da With the Beatles contenevano generalmente due o più brani di sua composizione; molto celebri sono i suoi brani composti negli ultimi anni del gruppo; While My Guitar Gently Weeps, Something e Here Comes the Sun. Dopo lo scioglimento del gruppo realizzò il suo primo album solista, contenente molti brani che non erano stati pubblicati negli ultimi album dei Beatles, All Things Must Pass; in aggiunta al lavoro solista collaborò anche con Ringo Starr ed Eric Clapton

Harrison conobbe la cultura e la musica indiana nella seconda metà degli anni sessanta e ne divenne profondo estimatore; introdusse notevoli sonorità di origine indiana sia nei Beatles, sia nel lavoro solista. Assieme al musicista indiano Ravi Shankar organizzò, nell'agosto 1971, il celebre The Concert for Bangladesh, primo concerto benefico nella storia della musica, in cui parteciparono anche Starr, Clapton, Shankar e Bob Dylan; in tale occasione si stava per realizzare una reunion dei Fab Four, ma John Lennon declinò l'invito poiché non si voleva la partecipazione della moglie Yōko Ono, mentre Paul McCartney rifiutò a causa della presenza di Allen Klein fra gli organizzatori.

Ne "La classifica dei 100 chitarristi migliori di sempre", stilata dalla rivista Rolling Stone nel 2011, Harrison compare alla posizione numero 11, in salita dalla posizione numero 21 della lista stilata dalla stessa rivista nell'anno 2003.

Il nome di Harrison figura inoltre per ben due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, essendo stato citato nel 1988 per la sua partecipazione nei The Beatles e nel 2004 per la sua carriera solista.

Ian "Stu" Stewart
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Blues rock
Periodo di attività musicale1962 – 1985

Ian Stewart, detto Stu (Pittenweem, 18 luglio 1938Londra, 12 dicembre 1985), è stato un musicista britannico, uno dei membri fondatori dei Rolling Stones.

Biografia

Pianista del gruppo, dopo aver fondato i Rolling Stones assieme a Mick Jagger e Brian Jones, nel 1963 venne allontanato dal manager Andrew Loog Oldham, di comune accordo con gli altri membri della band per puri motivi di marketing: gli Stones erano formati da sei membri, troppi per gli standard dell'epoca, fu quindi deciso di eliminarne uno e la scelta cadde sullo stesso Ian, in quanto, brutto e sgraziato, non aveva il look giusto per il gruppo che doveva fare concorrenza ai Beatles anche in materia di successo tra il pubblico femminile. Si dice che Stu se l'aspettasse, e che accettò comunque di continuare a collaborare con i suoi ex-compagni per amore della band. Svolse infatti la funzione di road manager per tutta la vita e soprattutto continuò a suonare il piano in molti dei brani degli Stones.

Morì per un attacco cardiaco nella sala d'aspetto della clinica dove avrebbe dovuto ricoverarsi per curare i suoi gravi problemi respiratori.

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Jim Clark
Nazionalità  Regno Unito
Automobilismo  
CategoriaFormula 1, 500 miglia di Indianapolis, Formula Tasman, Formula 2, BTCC
Termine carriera7 aprile 1968
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio6 giugno 1960
Stagioni1960-1968
ScuderieLotus 1960-1968
Mondiali vinti2 (1963, 1965)
GP disputati73 (72 partenze)
GP vinti25
Podi32
Punti ottenuti255 (274)
Pole position33
Giri veloci28

James Clark Jr., detto Jim o anche Jimmy (Kilmany, 4 marzo 1936Hockenheim, 7 aprile 1968), è stato un pilota automobilistico britannico, vincitore dei campionati mondiali 1963 e 1965 di Formula 1 con la scuderia Lotus e della 500 miglia di Indianapolis 1965.

 
Chiara Mastroianni a Parigi nel 2010

Chiara Françoise Charlotte Mastroianni (Parigi, 28 maggio 1972) è un'attrice e modella francese di origini italiane.

Biografia

Figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve, incontratisi a casa di Roman Polanski, cresce con la madre in Francia trascorrendo le vacanze in Italia con il padre, dopo la separazione dei genitori.

Carriera

Debutta nel mondo del cinema a 7 anni, nel 1979 in A noi due di Claude Lelouch affiancando la madre, mentre 8 anni dopo recita con il padre in Oci ciornie, per la regia di Nikita Sergeevič Michalkov. Nel 1993 appare in Ma saison préférée, di André Téchiné, con cui ottiene una candidatura ai Premi César come migliore attrice emergente nel 1994. Nel 1999 è la protagonista del film di Manoel de Oliveira La lettera, Premio della giuria alla 52ª edizione del Festival di Cannes.

Nel 2001 recita in Le parole di mio padre, di Francesca Comencini, che al 54º Festival di Cannes è nella sezione Un Certain Regard.

Dal 2007 gira più volte con Christophe Honoré, in Les Chansons d'amour, Non ma fille, tu n'iras pas danser (2009), Homme au bain (2010), Les Bien-Aimés (2011, di nuovo affiancando la madre), L'hotel degli amori smarriti del 2012, grazie al quale ottiene il premio di Miglior attrice protagonista al Festival di Cannes, cui segue Marcello mio, un film sul padre dove lei lo interpreta, in concorso al Festival di Cannes 2024 per la Palma d'oro.

È stata membro della giuria al 73º Festival di Venezia.

Vita privata

É cresciuta a Parigi nell'ambiente artistico dei genitori, i nonni materni erano gli attori e doppiatori Maurice Dorléac e Renée Deneuve, Françoise Dorléac era la sorella della madre, attrice come un'altra sorella della madre, Sylvie; Umberto Mastroianni era il fratello del nonno paterno e il montatore Ruggero Mastroianni era fratello del padre. L'attore Christian Vadim è suo fratello da parte di madre e la costumista ed artista Barbara Mastroianni sorella da parte di madre.

Il 31 dicembre 1996, da una relazione con lo scultore Pierre Torreton, è nato suo figlio Milo. L'11 maggio 2002 ha sposato il cantante Benjamin Biolay, da cui ha avuto una seconda figlia, Anna, nata il 22 aprile 2003, anche lei diventata attrice. Nel 2003 collaborano per l'album Négatif, seguito l'anno dopo da Home che ha composto con lui. Mastroianni e Biolay hanno divorziato nel 2009.

A dieci anni dal divorzio i due sono tra i protagonisti principali del film L'hotel degli amori smarriti dove interpretano una coppia di coniugi tra separazione effettiva e rapporto persistente il quale investe le nuove realtà, anche interiori, che si vengono a creare.