Le infedeli

film del 1953 diretto da Mario Monicelli, Steno
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Le infedeli è un film drammatico del 1953 diretto da Mario Monicelli e Steno.

Le infedeli
Una foto di scena del film con, da sinistra, Tina Lattanzi, Gina Lollobrigida, Pierre Cressoy, Nino Milano, Paolo Ferrara e May Britt
Paese di produzioneItalia
Anno1953
Durata95 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, sentimentale
RegiaMario Monicelli, Steno
SoggettoIvo Perilli
SceneggiaturaFranco Brusati, Mario Monicelli, Ivo Perilli, Steno
ProduttoreCarlo Ponti e Dino De Laurentiis
Casa di produzioneExcelsa Film
Distribuzione in italianoMinerva Film
FotografiaAldo Tonti e Luciano Trasatti
MontaggioAdriana Novelli
MusicheArmando Trovajoli
TruccoOtello Fava
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Roma. L'industriale Giovanni Azzali, invaghitosi di una giovane indossatrice, Marisa, ancorché di modesta famiglia, decide di far sorvegliare sua moglie Luisa da un investigatore privato per cercare un pretesto per la separazione. Incaricato della sorveglianza è Osvaldo, un giovane di bell'aspetto ma senza scrupoli.

Mentre indaga sulla donna, Osvaldo incontra Liliana, sua ex fidanzata che ha sposato Harry Rodgers, un ricco industriale inglese, riallacciando una relazione con lei, divenendone l'amante. Approfittando del fatto che Liliana conosce Luisa Azzali, Osvaldo fa in modo di farsi presentare alla donna. Ciò avviene durante una caccia al tesoro in auto, passatempo molto amato dall'alta-borghesia romana. È proprio in questa occasione che Osvaldo comprende che Luisa ha una tresca extra-coniugale con il suo autista.

Dopo avere indagato su questa relazione fino a trovarne le prove, Osvaldo si presenta da Luisa e la ricatta, estorcendole un'ingente somma. Contestualmente, però, si mette in testa di spremere anche Liliana: prima le chiede in prestito dei soldi (che poi restituisce, grazie ai denari ottenuti da Luisa sotto suo ricatto, ma solo per fare buona impressione su di lei) e poi le ruba in casa una preziosa collana.

Il signor Rodgers, marito di Liliana, molto contrariato dal furto, interroga Cesarina, la giovane domestica della moglie, ritenendola colpevole. Questa nega ma quando l'uomo le chiede chi altri è entrato in casa negli ultimi giorni, ella (anziché fare il nome di Osvaldo) tace per coprire i tradimenti della padrona e la ragazza viene dunque allontanata da casa Rodgers, non essendo tra l'altro mai stata vista di buon occhio da Harry, il quale non apprezzava che la moglie avesse un rapporto così stretto e confidenziale con una componente della servitù.

Il racconto si sposta, a questo punto, sulle vicende di un'altra delle donne del gruppo, la giovane e bella Lulla, che da tempo tradisce il marito con ragazzi più giovani con il silenzio-assenso di quest'ultimo, perché travolto dai debiti. Mentre si trova fuori città con l'amante del momento, questi viene travolto da un autocarro e muore.

Costretta a trovare lavoro presso un'altra casa, Cesarina viene però coinvolta, suo malgrado, in un altro furto. Era addetta al guardaroba durante una festa e da una borsa, data in custodia a lei, sono spariti dei dollari. La ragazza, accusata dalla sua nuova padrona, Carla Bellari, viene portata in commissariato e messa sotto pressione dalla polizia. Saputo del lavoro precedente, il commissario chiama casa Rodgers: Harry dice alla polizia che la ragazza era stata allontanata proprio perché sospettata di furto. Disperata per l'ingiusta doppia accusa nei suoi confronti, Cesarina si uccide, dandosi fuoco.

Liliana, profondamente addolorata per la morte della fidata domestica, alla quale era molto affezionata, vaga senza meta per Roma. Incontra Lulla, anch'essa stravolta dal dolore e dal rimorso, perché a rubare i dollari dalla borsetta alla festa era stata proprio lei, e li aveva rubati, così confessa all'amica, perché anch'ella ricattata da Osvaldo per la sua relazione extra-coniugale. Liliana, per vendicare il buon nome di Cesarina e farla pagare una volta per tutte ad Osvaldo per le sue varie malefatte, va a denunciare l'uomo.

Il commissario - per far luce sul caso - raduna dunque tutti i protagonisti della vicenda: mariti e mogli, traditi ed amanti, ricattati e ricattatori, derubati e ladri. Ma, com'era prevedibile, nessuno fa cadere il velo della rispettabilità e confessa. Lulla smentisce di aver parlato con Liliana; il commendatore Azzali, nega l'indagine sulla moglie, così come la sua relazione con la giovane Marisa ed Osvaldo ovviamente respinge tutte le accuse a suo carico.

Liliana cerca almeno di far incriminare l'uomo per il furto della collana, a costo di far sapere della sua tresca con il giovane investigatore privato, confessando lei stessa il tutto al marito, ma Harry, a sorpresa, per non far scoppiare uno scandalo e salvare le apparenze, insabbia tutto, negando che da casa sua sia sparito alcunché. Il commissario crede a Liliana, ma, non avendo alcuna prova concreta, è costretto ad archiviare anche questa accusa e così Osvaldo la passa liscia.

Ma all'uscita del commissariato, Liliana, esasperata, lo aspetta e lo fredda con tre colpi di pistola. Poi, la donna si consegna alla polizia.

Produzione

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La pellicola rientra nel filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime, molto in voga tra il pubblico italiano negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.

Distribuzione

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Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 23 gennaio del 1953.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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