Mario Botta al Festival dell'Economia di Trento nel 2016.Casa parrocchiale di Genestrerio. Prima costruzione di Mario Botta. Realizzazione 1961–1963.L'edificio della Banca del Gottardo a Lugano progettato dall'architetto Mario Botta (ripreso in occasione della nevicata del 27 gennaio 2006)
Mario Botta nacque a Mendrisio nel 1943, figlio unico di Luigi e di Maria Botta, sarta. L'infanzia fu segnata dall'assenza del padre, che abbandonò la famiglia quando il figlio aveva sette anni e che egli rivide soltanto una volta, all'età di venticinque anni.[1]
Dopo la scuola dell'obbligo iniziò a quindici anni come apprendista disegnatore presso lo studio di Luigi Camenisch e Tita Carloni a Lugano. A diciotto anni realizzò la sua prima costruzione, la casa parrocchiale di Genestrerio (1961-1963).[2]
Proseguì gli studi al Liceo Artistico di Milano e successivamente presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove si iscrisse nel 1964 e conseguì il diploma di architetto nel 1969. A Venezia ebbe come docenti Carlo Scarpa e Giuseppe Mazzariol e poté entrare in contatto con Le Corbusier e Louis I. Kahn, esperienze che influenzarono profondamente il suo linguaggio architettonico.[3]
Avvio della carriera professionale
Nel 1970 aprì il proprio studio a Lugano, dedicandosi soprattutto a residenze unifamiliari e a piccoli interventi architettonici. Questi primi lavori, caratterizzati da volumi geometrici netti e da un attento dialogo con il paesaggio, contribuirono a renderlo noto anche oltre i confini svizzeri.[4]
Negli anni Settanta e Ottanta sviluppò un'attività sempre più diversificata, con abitazioni, edifici religiosi e complessi culturali in Svizzera e in Italia, partecipando anche a concorsi internazionali. Questa fase costituì la base della sua affermazione nel panorama architettonico europeo.
Dal 2011 lo studio Mario Botta Architetti si è trasferito a Mendrisio, rafforzando il legame con l'ambiente accademico e con le istituzioni culturali ticinesi. In questa fase la sua attività si è orientata verso progetti di teatri, biblioteche, musei, edifici religiosi e complessi residenziali, con realizzazioni in Europa, Asia, Medio Oriente e Americhe.[6]
Nel 2023 è stato insignito del Premio Piranesi Prix de Rome alla carriera, conferito per l'insieme della sua produzione architettonica e per il contributo alla diffusione della cultura architettonica contemporanea.[7]
Stile
La sua architettura, molto influenzata da Le Corbusier, Carlo Scarpa e Louis Kahn, risulta caratterizzata da un notevole pragmatismo e dalla creazione di uno spazio architettonico forte e geometrico, spesso rivestito di mattoni in cotto edificati con un attento disegno del particolare architettonico. Sono caratteristici della sua architettura l'utilizzo del mattone e della pietra e gli edifici costituiti da volumi puri, tagliati e traforati da grandi spaccature, tra i quali gli edifici a cilindro tronco che trovano la prima realizzazione nella chiesa di San Giovanni Battista a Mogno e il successivo sviluppo nella Cattedrale di Évry, presso Parigi.
Partendo dalle prime realizzazioni di case unifamiliari in Canton Ticino, il suo lavoro ha abbracciato molte tipologie edilizie: scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei ed edifici di culto. Dall’inizio della sua carriera, il suo lavoro è stato riconosciuto e premiato a livello internazionale, oltre ad essere presentato in numerose mostre e pubblicazioni. Considerato un rappresentante di quella che viene talvolta chiamata la scuola ticinese di architettura, nel 1996, è tra i fondatori dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dove tuttora insegna e ha ricoperto la carica di direttore.
Italo Rota (ed.), Mario Botta. Architetture e progetti negli anni 70, Electa, Milano 1979.
Francesco Moschini, "Mestiere come professione–Mario Botta: a portrait", Domus 620, settembre 1981, 19-25. 1981.
Pierluigi Nicolin, Mario Botta. 1978-1982. Il laboratorio di architettura, Electa, Milano 1983.
Tita Carloni, "Architetto del muro e non del trilite. La costruzione in Mario Botta, Lotus International 37, 1983/1 [La costruzione: percorsi e discorsi], 34-45, 1983.
Francesco Dal Co, Mario Botta. Architetture 1960-1985, Electa, Milano 1985.
Peter Pfeiffer, Mario Botta Designer, Corus, Wohlen-Milano 1987.
Jean Paul Felley, Mario Botta construire les objets. Oeuvre design 1982-1989, Fondation Louis Moret, Martigny 1989.
Peter Disch, Mario Botta. La ricerca negli anni ottanta, ADV Advertising Company SA, Lugano 1990.
Tita Carloni, Jacques Pilet, Harald Szeemann, Mario Botta, La tenda, Edizioni Casagrande, Bellinzona 1991.
Emilio Pizzi, Mario Botta. Works and Projects, Editorial Gustavo Gili, Barcelona 1991.
Rolando Bellini ,Mario Botta Architetture 1980-1990, Artificio Edizioni, Firenze 1992.
Raffaella Baraldi , Mario Botta. Architettura e Tecnica, Clean Edizioni, Napoli 1993.
Emilio Pizzi (ed.), Mario Botta. Gesamtwerk. Band I. 1960-1985, Birkhäuser Verlag für Architektur, Basel-Boston-Berlin 1993.
Emilio Pizzi (ed.), Mario Botta Gesamtwerk. Band 2. 1985-1990, Birkhäuser Verlag für Architektur, Basel-Boston-Berlin 1994.
Sergio Grandini, Una profezia su Mario Botta, Natale Mazzuconi SA, Lugano 1995.
Benedetto Gravagnuolo (ed.), Mario Botta. Etica del costruire, Editori Laterza, Bari 1996.
AA.VV., Mario Botta. Emozioni di pietra, Skira Editore, Milano 1997.
Emilio Pizzi (ed.), Mario Botta. Gesamtwerk. Band 3. 1990 –1997 , Birkhäuser Verlag für Architektur, Basel-Boston-Berlin 1998.
Philip Jodidio, Mario Botta, Benedikt Taschen Verlag, Köln 1999.
Mario Botta, Modelli di architettura, Centro studi dell'abitare OIKOS-Alinea Editrice, Bologna-Firenze 2000.
Irena Sakellaridou , Mario Botta Poetica dell'architettura, RCS Libri, Milano 2000.
Ugur Tanyeli (ed.), Mario Botta, Boyut Kitaplari, İstanbul 2000.
Philip Jodidio, Building a new millennium, Taschen, Köln 2000.
Giovanni Pozzi, Mario Botta, Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro, Collana «Architettura», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2001.
Gabriele Cappellato (ed.), Mario Botta. Luce e Gravità. Architetture 1993-2003, Editrice Compositori, Bologna 2003.
Annalisa Cima , Segno del domani. Schizzi di Mario Botta, Divan 2004.
Markus Breitschmid (ed.), Architecture and the Ambient – Mario Botta. Architectura et Ars Series, Volume 2, Virginia Tech Architecture Publications, 2013. ISBN 978-0-9893936-5-2