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Cantanti, musicisti ed affini

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  6. David Bowie, ci sono molte parti da fontare, parti da scorporare e altre da ampliare, c'è la sezione "attore" da creare vista la sua partecipazione a film notevoli perché considerati di culto o per altri motivi: questa versione magari potrebbe aiutare
  7. Charlie Parker, sezioni senza fonti
  8. Cab Calloway, ci sono molte parti da fontare
  9. Peter Gabriel, sezioni senza fonti
  10. Gino Paoli, sezioni senza fonti
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  12. Axl Rose, mezza voce è senza fonti, è presente anche un avviso P
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Attori

  1. Gene Kelly, solo 4 fonti in voce
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  3. Pat Morita, solo 3 fonti in voce
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Altro di cinema

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Sport

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  9. Billie Jean King, sezioni senza fonti
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Geografia

Comuni italiani

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Altro
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Avete presente quando si dice che lavorare su wikipedia è un lavoro semplice, che wikipedia è un progetto serio e che è una comunità? Ecco, non è vero niente. Lavorare su wikipedia è maledettamente difficile, non c'è la benché minima traccia della più piccola gratificazione, lavorare vuol dire affrontare vandali o altra gente che fa soltanto perdere tempo e ognuno lavora soltanto per sé stesso e non per migliorare wikipedia, essendo la comunità formata da volontari. Peccato che questo comporti tutta una serie infinita di ricadute negative per wikipedia.

Qua si parla di ip importanti che aggiungono virgole, come se fossimo all'Ibis redibis non morieris in bello. Qua si dice che tutte le utenze siano uguali, solo che la realtà è che alcune utenze sono più uguali delle altre. Peccato che i lettori non facciano altro che vedere voci con evidenti problemi, facendosi quindi l'idea di wikipedia che tutti possono immaginare. Peccato che ai lettori non interessi sapere dell'edit count o quante pagine sono state create o se l'utente è un grande talent scout oppure no.

asdf

David Bowie
 
David Bowie nel 2002 a Chicago
Nazionalità  Regno Unito
GenereGlam rock
Art rock
Periodo di attività musicale1962 – 2016
StrumentoVoce, chitarra, sassofono, pianoforte, basso, armonica a bocca, viola, violoncello, organo, tastiere, stilofono, koto
GruppiThe Spiders from Mars (1969-1973, supporto)
Tin Machine (1988-1992)
Album pubblicati98
Studio27
Live17
Colonne sonore4
Raccolte50
 
Logo ufficiale

David Robert Jones, noto anche con lo pseudonimo di David Bowie (IPA: /ˈdeɪ.vɪd ˈboʊ.i/) (Londra, 8 gennaio 1947New York, 10 gennaio 2016), è stato un cantautore, polistrumentista e attore britannico.

Dopo aver partecipato alla formazione di vari gruppi, raggiunse il successo da solista nei primi anni settanta, attraversando cinque decenni di musica rock e conquistandosi la fama di aver perfezionato il genere glam rock. Significative e proficue sono state le collaborazioni con Tony Visconti e Brian Eno, reduci dal glam rock dei primi anni settanta, con i quali instaurò una solida e profonda amicizia che durò molti anni.

Bowie si dedicò anche al cinema, lavorando come attore con registi come Martin Scorsese, David Lynch e Christopher Nolan. Tra i vari film in cui recitò, vi sono L'uomo che cadde sulla Terra per cui fu premiato come migliore attore ai Saturn Award del 1977, Furyo che fu candidato alla Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1983 e divenne uno dei film preferiti di Akira Kurosawa, Miriam si sveglia a mezzanotte (anch'esso presentato al Festival di Cannes del 1983), Absolute Beginners (presentato al Festival di Cannes del 1986, Labyrinth, Basquiat e L'ultima tentazione di Cristo.

Con circa 140 milioni di album venduti in vita, David Bowie figura tra gli artisti con il maggior numero di vendite e nel 2007 fu indicato dalla rivista Forbes come il quarto cantante più ricco al mondo. Considerato uno dei cantautori più influenti del Novecento, nel 2008 fu inserito al 23º posto nella lista dei cento migliori cantanti secondo Rolling Stone, che ha individuato tra i suoi migliori brani Life on Mars?, Space Oddity, Fame e "Heroes". Cinque dei suoi album sono inseriti nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone. Nel 2019 Bowie è stato nominato «il più grande intrattenitore del XX° secolo» tramite un sondaggio condotto da BBC Two.

Biografia

Infanzia e adolescenza (1947-1968)

David Robert Jones nacque a Brixton l'8 gennaio 1947: la madre, Margaret Mary Burns, era cassiera presso un cinema locale, mentre il padre, Haywood Stenton Jones, era un ex militare da poco ritornato dal fronte che in seguito diventò direttore del carcere di Bromley. Bowie iniziò sin dall'età scolastica ad ascoltare dischi di Fats Domino e Little Richard e a coltivare un crescente interesse per il rhythm and blues, lo skiffle e il rock 'n' roll, oltre che per altre forme d'arte.

 
Il Cane Hill Hospital di Croydon, residenza forzata del fratellastro Terry per 15 anni. Nel 1970 verrà evocato nel brano All the Madmen

Un ruolo fondamentale nella sua formazione musicale lo svolse il fratellastro Terry Burns[N 1] che avrebbe ispirato il cantante in diverse circostanze, come dimostrano l'album The Man Who Sold the World del 1970 o brani come The Bewlay Brothers del 1971 e Jump They Say del 1993; il loro rapporto è raccontato nel film Stardust.

Un'altra esperienza formativa nell'educazione musicale di Bowie fu il breve impiego nel negozio di dischi di Bromley, durante il quale restò affascinato dalla musica di James Brown, Ray Charles e Jackie Wilson, all'epoca ancora poco conosciuti in Europa. Nel 1960 entrò in un gruppo di studenti della Bromley Technical High School interessati all'arte e le sue doti creative furono incoraggiate dall'insegnante progressista Owen Frampton, padre del chitarrista Peter Frampton, con il quale avrebbe collaborato in seguito.

Gli anni pre-Deram (1962-1966)

«Io volevo vedere e capire quello che capitava. La mia paura era di passare di fianco a una nuova moda che stava per arrivare. Non desideravo altro che locali. Ci andavo sia per l'esperienza sia per riempirmi le orecchie. Per il volume alto, per ascoltare Georgie Fame, per scoprire il jazz.»

A metà del 1962 Bowie e Underwood si unirono ad alcuni studenti che avevano formato un gruppo chiamato The Kon-rads, che era stato fondato da Neville Wills e Dave Crook, allievi della Bromley Technical High School, all'inizio del 1962; Underwood si offrì di cantare per loro e, a giugno portò con sé Bowie per cantare A Picture of You di Joe Brown e dare una mano con la voce per una cover di Hey! Baby di Bruce Channel. Bowie cominciò ad utilizzare il suo sax tenore e i Kon-rads ebbero un rilancio. Il primo concerto documentato si tenne il 16 giugno a una festa della scuola. «I Kon-rads facevano cover di tutte le canzoni entrate in classifica», raccontò Bowie trent'anni dopo. «Eravamo una delle migliori cover band della zona e lavoravamo un sacco».

Alla fine dell'anno Underwood lasciò il gruppo e fu sostituito da un nuovo cantante, Roger Ferris, mentre David Crook fu sostituito alla batteria da Dave Hadfield. I ranghi del gruppo furono accresciuti dall'arrivo di Rocky Shahan al basso, del chitarrista Alan Dodds e delle coriste Christine e Stella Patton. «All'inizio entrai come sassofonista», disse Bowie, «ma poi il nostro cantante Roger Ferris venne picchiato da alcuni greaser al Civic di Orpington e allora mi misi a cantare io». I Kon-rads suonavano nelle associazioni giovanili, nelle sale parrocchiali e avevano anche un'uniforme di velluto a coste marrone. Bowie cominciò a sperimentare con il suo atteggiamento sul palco e ad introdurre nuove idee per rendere la band più "attraente", cambiò il nome in Dave Jay, ispirato dal gruppo beat Peter Jay and the Jaywalkers, e cominciò anche a comporre brani suoi, alcuni dei quali furono aggiunti al repertorio del gruppo che comprendeva canzoni come In the Mood, China Doll e Sweet Little Sixteen. Fu in questo periodo che Underwood, durante un litigio a scuola a causa di una ragazza di nome Carol Goldsmith, lo colpì con un pugno nell'occhio sinistro e con l'anello che portava al dito gli causò una midriasi traumatica cronica. Il risultato fu la dilatazione permanente della pupilla, che avrebbe caratterizzato per sempre il suo sguardo e che lo avrebbe lasciato con una percezione alterata della profondità e della luce. In seguito si è diffusa l'erronea convinzione che l'occhio sinistro di Bowie fosse affetto da eterocromia, anche se a causa della pupilla paralizzata si poteva avere l'impressione che l'occhio sinistro fosse verdastro, anziché azzurro come quello destro.

Nell'agosto 1963 il manager della Decca Records Eric Easton invitò i Kon-rads per un'audizione dopo averli visti in concerto a Orpington. Il 30 agosto, negli studi Decca di West Hampstead il gruppo decise di eseguire I Never Dreamed, un brano che Bowie aveva scritto basandosi sulla notizia di un incidente aereo.

Oltre ad aver scritto il testo della canzone, il sedicenne Bowie appare come voce d'accompagnamento e suona il sassofono in quella che viene considerata la sua prima registrazione in studio di cui si abbia notizia. In ogni caso l'audizione non ebbe buon esito e contribuì alla sua uscita dai Kon-rads. Nel giro di poco tempo i Kon-rads divennero troppo limitanti per Bowie: «Volevo passare al rhythm and blues», raccontò più tardi, «ma loro non erano d'accordo. Volevano limitarsi alla Top 20. Così me ne andai».

Lasciata la Bromley Technical High School, Bowie iniziò a lavorare come apprendista illustratore per la J. Walter Thompson. «Ero un junior visualizer», racconterà nel 1993, «era una qualifica importante ma in realtà facevo solo dei collage. E non ho mai avuto l'occasione di dimostrare quanto valevo veramente perché l'agenzia pullulava di talenti». Un lato positivo di quel lavoro fu l'incontro con Ian, un collega appassionato di John Lee Hooker: «In un negozio di Soho trovai l'album di John Lee Hooker e uno di Bob Dylan. Acquistai due copie di entrambi e, dato che Ian mi aveva fatto scoprire John, gli regalai l'album di Dylan. Scoprii questi due artisti in un giorno solo. Fu qualcosa di magico... » L'influenza della musica di Hooker è evidenziata dal nome del trio che Bowie avrebbe formato dopo i Kon-rads con George Underwood a chitarra e armonica e con il batterista Viv Andrews, The Hooker Brothers (anche se in alcune occasioni si facevano chiamare con altri nomi come The Bow Street Runners e Dave's Reds & Blues). La band eseguiva cover e si guadagnò alcune serate al Bromel Club di Peter Melkin e al Ravensbourne College of Art, ma ebbe vita breve e dopo alcuni concerti Andrews se ne andò. Bowie e Underwood gettarono così le basi per il trio con il quale avrebbero inciso il primo disco, i King Bees, un 45 giri intitolato Liza Jane. Il nome del gruppo era stato ispirato da un brano di Slim Harpo, I'm a King Bee. Gli altri componenti, oltre a Bowie e Underwood, erano Roger Bluck, Dave "Frank" Howard e Bob Allen, rispettivamente chitarra, basso e batteria. «Non mi ricordo nemmeno come si chiamavano» confesserà nel 1993, «erano della zona nord di Londra ed erano quasi dei professionisti. Piuttosto spaventoso». Tuttavia lui e Underwood, come ha confidato quest'ultimo, assunsero presto il controllo della band: «Imponemmo i nostri gusti agli altri».

Nella primavera del 1964 Bowie entrò in contatto con il manager Leslie Conn, che procurò ai King Bees un'audizione con la Decca e la possibilità di registrare il singolo, nonché una serata al Marquee Club e la partecipazione ai programmi telisivi della BBC Juke Box Jury e The Beat Room.

Inizialmente Conn procurò ai King Bees un concerto alla festa dell'anniversario di matrimonio di Bloom a Soho. «Fu tutto piuttosto imbarazzante» raccontò Bowie anni dopo. Ebbero il tempo di suonare Got My Mojo Working e Hoochie Coochie Man prima che Bloom urlasse: "Fateli scendere! Mi stanno rovinando la festa!".

L’audizione con la Decca Records si rivelò più soddisfacente e poco tempo dopo permise loro di registrare finalmente Liza Jane. Così, il 5 giugno 1964 uscì il primo 45 giri ufficiale di Bowie, anche se accreditato a Davie Jones with the King Bees, e il cantante abbandonò il suo lavoro all'agenzia pubblicitaria. Per promuovere il singolo, Conn procurò al gruppo una serie di apparizioni in svariati locali londinesi. Bowie ebbe l’occasione di fare la sua prima apparizione al Marquee Club e nei programmi della BBC Juke Box Jury (6 giugno) e The Beat Room (27 giugno). Tuttavia, lo scarso successo di Liza Jane, che vendette pochissime delle 3500 copie stampate, decretò la fine della sua militanza nel gruppo.

Ad agosto si unì ai Manish Boys, già attivi da quattro anni e considerati all'avanguardia nel cosiddetto Medway beat e alla fine dell'anno concesse la sua prima intervista televisiva: accompagnato da una fluente chioma bionda, nel tentativo di farsi pubblicità sostenne di aver fondato un'associazione chiamata "Lega Internazionale per la Salvaguardia del Crine Animale". Già attivi da quattro anni, Johnny Flux, Paul Rodriguez, Woolf Byrne, Johnny Watson, Mick White e Bob Solly non furono proprio entusiasti dell'arrivo di Bowie, come ha affermato lo stesso Solly al mensile inglese Record Collector: «All'inizio non volevamo, ma Conn replicò "Ha un contratto discografico, ha appena fatto uscire un disco e per voi potrebbe rappresentare un vantaggio"». Bowie assunse una posizione di predominio e fece virare il gruppo verso il rhythm and blues. Il 18 agosto il Chatham Standard annunciò: « [...] un'altra novità da parte dei ragazzi è che ora accompagnano la stella della Decca Davie Jones, il cui gruppo, i King Bees, l'ha abbandonato». Il giorno seguente Bowie suonò per la prima volta con i Manish Boys all'Eel-Pie Island, celebre locale jazz di Twickenham.

Il 6 ottobre il gruppo fece la sua prima incisione ai Regent Sound Studios, dove vennero registrate le cover di Hello Stranger di Barbara Lewis, Duke of Earl di Gene Chandler e Love is Strange di Mickey & Sylvia. Anche se per il primo pezzo si pensò alla possibilità di farne un 45 giri, nessuno dei brani venne pubblicato. Un mese dopo Bowie concesse la sua prima importante intervista televisiva anche se ebbe ben poco a che fare con la sua musica. Ormai accompagnato da una fluente chioma bionda, nel tentativo di farsi pubblicità il cantante sostenne di aver fondato un'associazione chiamata "Lega Internazionale per la Salvaguardia del Crine Animale", e fu proprio in veste di "presidente" che si ritrovò intervistato dal romanziere Leslie Thomas nell'edizione del 2 novembre dei quotidiani inglesi Evening News e Star. Il 1º dicembre il gruppo iniziò una tournée di sei date nelle quali suonarono come band di supporto a Gene Pitney, i Kinks, Marianne Faithfull e Gerry and the Pacemakers. Ad eccezione di Liza Jane e Last Night (scritta dai Manish Boys e usata come apertura dei concerti) il sound delle loro performance si basava soprattutto sul blues e il soul americano spaziando tra James Brown, Ray Charles e gli Yardbirds.

La carriera discografica dei Manish Boys ebbe una svolta all'inizio del 1965 quando il gruppo venne notato dal produttore statunitense Shel Talmy, noto per aver arrangiato e prodotto You Really Got Me dei Kinks e, poco più tardi, l'album di debutto degli Who. Come risultato, il 5 marzo la band pubblicò per la Parlophone il 45 giri I Pity the Fool, al quale contribuì anche l'allora sconosciuto turnista Jimmy Page. La registrazione e il missaggio del singolo non incontrarono però il gradimento degli altri componenti e il risultato finale scontentò gran parte del gruppo. Quando l'8 marzo Leslie Conn riuscì a procurare loro un passaggio televisivo sulla BBC per il programma Gadzooks! It's All Happening, Bowie si trovò coinvolto nella seconda campagna pubblicitaria improntata sulla lunghezza dei suoi capelli. Il Daily Mirror pubblicò un articolo intitolato "Guerra per i capelli di David" e il giorno seguente il Daily Mail riferì che la band era stata cacciata dal programma e che David aveva affermato: «Non mi farei tagliare i capelli nemmeno se me lo chiedesse il Primo ministro, figuriamoci per la BBC». Il giorno della trasmissione, l'Evening News pubblicò una foto del più pubblicizzato cantante pop della settimana nell'atto di farsi tagliare i capelli per partecipare al programma.

I Pity the Fool non ricevette beneficio né dall'apparizione televisiva né dalla pubblicità che ne era derivata e Bowie si separò dal gruppo dopo un litigio sulla comparsa del suo nome sul singolo (il brano era stato attribuito semplicemente ai Manish Boys nonostante all'inizio si fossero messi d'accordo per farla apparire come opera di Davie Jones and the Manish Boys). Nonostante il fallimento di I Pity the Fool, il produttore Shel Talmy riuscì ad ottenere un contratto con la Parlophone. Ad aprile Bowie era già alla guida dei Lower Third. La band, che proveniva da Margate e si era formata nel 1963, aveva bisogno di nuovi membri dopo l'abbandono di tre dei suoi componenti e Bowie fece un'audizione a La Discotheque di Soho insieme a Steve Marriott, che se ne andò subito per formare gli Small Faces. In quei giorni Bowie fece audizioni (soprattutto al Marquee Club) anche per altri gruppi tra cui gli High Numbers, che di lì a poco sarebbero esplosi come gli Who. Il 17 maggio 1965, con una esibizione al Grand Hotel di Littlestone nacquero ufficialmente Davy Jones and the Lower Third che comprendevano Denis "Tea-Cup" Taylor alla chitarra, Graham "Death" Rivens al basso e Les Mighall alla batteria (sostituito poi da Phil Lancaster). «Credo di aver voluto che diventasse un gruppo rhythm and blues», ha affermato Bowie nel 1983. «Facevamo un sacco di pezzi di John Lee Hooker e cercavamo di adattare le sue cose al big beat, senza riscuotere un gran successo. Ma allora era di moda: tutti si sceglievano un musicista blues... il nostro era Hooker».

Il gruppo pubblicò il 20 agosto il singolo You've Got a Habit of Leaving, registrato agli IBC Studios durante una sessione in cui vennero messi su nastro, oltre al lato B Baby Loves That Way, altri due demo (ascoltabili nella raccolta Early On del 1991): I'll Follow You e Glad I've Got Nobody. Lo stesso giorno dell'uscita del singolo, i Lower Third aprirono il concerto degli Who al Bournemouth Pavilion e Bowie incontrò per la prima volta Pete Townshend, altra grande fonte d'ispirazione per il cantante inglese. Poco dopo lasciò Leslie Conn per il suo primo manager a tempo pieno, Ralph Horton. Anche questo 45 giri si rivelò un insuccesso e Bowie scaricò Leslie Conn per il suo primo manager a tempo pieno Ralph Horton, la cui prima decisione fu quella di supervisionare la trasformazione dei quattro adolescenti capelloni: addobbati con pantaloni all'ultima moda e cravatte a fiori di Carnaby Street, li costrinse ad un taglio di capelli in stile mod e incoraggiò l'uso della lacca per capelli. Quest'ultima novità turbò alcuni membri del gruppo ma non Bowie, che era già infatuato dall'immagine dandy dei mods e dei loro nuovi portavoce, gli Who. Horton assicurò ai Lower Third una serie di concerti estivi e la band cominciò a comportarsi come il gruppo di Roger Daltrey e Pete Townshend sfasciando gli strumenti alla fine delle esibizioni. «Eravamo conosciuti come il secondo gruppo più casinista di Londra», raccontò Denis Taylor anni dopo. Il 31 agosto i Lower Third registrarono il demo di due brani, Baby That's a Promise e Silly Boy Blue, in cui si continuava a notare l'influenza di gruppi come Kinks e Small Faces ma anche quella del r&b della Motown.

In questo periodo il cantante adottò ufficialmente il nome d'arte "David Bowie", per evitare di essere confuso con Davy Jones dei Monkees. In seguito raccontò di aver scelto quel nome ispirandosi agli omonimi coltelli da caccia: «Volevo qualcosa che esprimesse un desiderio di tagliare corto con le bugie e tutto il resto».

Ralph Horton non si dimostrò l'acquisto migliore dei Lower Third in quanto ad abilità e capacità finanziarie tanto che fu lui stesso, consapevole dei propri limiti, a contattare Kenneth Pitt, manager di Manfred Mann (e di Bob Dylan quando era in tour in Gran Bretagna) e chiedergli di assistere i Lower Third. Pitt rifiutò, ma consigliò a Bowie di cambiare nome per evitare di essere confuso con il Davy Jones che stava diventando celebre con i Monkees. Qualche giorno dopo David Jones annunciò al resto della band che da allora in poi si sarebbe chiamato David Bowie. Poco dopo Bowie e i Lower Third si assicurarono un contratto con la Pye Records che di lì a poco avrebbe fruttato il primo disco con il produttore Tony Hath.

Il 2 novembre la band fallì un'audizione per un programma televisivo della BBC in cui suonò una versione rock di Chim Chim Cheree (canzone del film Mary Poppins), Out of Sight (una cover di James Brown) e Baby That's a Promise. «Un tipo cockney, non particolarmente originale, un cantante privo di personalità che canta le note sbagliate e in modo stonato», fu uno dei lapidari commenti della commissione a proposito di Bowie.

Il 1965 si chiuse con la registrazione di tre canzoni ai Pye Studios di Marble Arch: Now You've Met The London Boys (rielaborata e pubblicata un anno dopo come The London Boys), e quelli che sarebbero stati il lato A e lato B del nuovo 45 giri: Can't Help Thinking About Me e And I Say To Myself. A capodanno il gruppo suonò con Arthur Brown a Parigi e vi restò un paio di giorni. Era imminente la pubblicazione del singolo ma il trattamento preferenziale riservato a David durante la campagna pubblicitaria fu determinante nel creare una frattura tra lui e il resto del gruppo. I nodi vennero al pettine il 29 gennaio 1966 al Bromel Club di Bromley, quando i Lower Third si rifiutarono di suonare dopo aver saputo da Horton che quella sera non sarebbero stati pagati. Lo scioglimento della band lasciò Bowie con un singolo da promuovere e senza un gruppo che lo accompagnasse. Malgrado alcune recensioni incoraggianti il disco (il primo pubblicato anche negli Stati Uniti d'America) fu un fiasco come quelli che lo avevano preceduto ma suscitò sufficiente interesse da far guadagnare al cantante la sua prima intervista su Melody Maker, il 26 febbraio e la partecipazione al programma Ready Steady Go! di ITV, dove il 4 marzo eseguì il brano accompagnato da una nuova band, The Buzz.

David Bowie e i Buzz, ovvero John Hutchinson (chitarra), Derek Fearnley (basso), John Eager (batteria) e Derek Boyes (tastiere), avevano tenuto la prima di una serie di esibizioni dal vivo alla Leicester University il 10 febbraio 1966. A proposito del suo incontro con Bowie, Hutchinson ha dichiarato anni dopo: «L'ho incontrato la prima volta dopo che avevo trascorso un anno a suonare rhythm and blues con gli Apaches a Göteborg, nel 1965. Mi presentai a un'audizione molto professionale al Marquee Club di Wardour Street, a Londra, un sabato mattina e mi andò bene. Credo che David mi abbia scelto perché indossavo abiti svedesi, una giacca scamosciata, jeans e zoccoli blu, nessuno in Inghilterra aveva visto roba del genere fino ad allora e credo che Bowie rimase impressionato. Ero anche il migliore dei chitarristi che si erano presentati all'audizione in ogni caso!».

Tre giorni dopo l'apparizione televisiva a Ready, Steady, Go! la band registrò Do Anything You Say, che il 1º aprile sarebbe stata pubblicata come 45 giri e accreditata al solo David, evitando così gli equivoci presenti nei gruppi precedenti. «Fin dal primo giorno», disse il batterista John Eager, «ci rendemmo conto che in realtà eravamo David e il suo gruppo spalla». Ralph Horton contattò nuovamente Kenneth Pitt e nel frattempo la band cominciò una serie di concerti al Marquee Club, chiamati "Bowie Showboat", che si sarebbero tenuti la domenica pomeriggio fino al 12 giugno. Dopo aver assistito al secondo di questi concerti Pitt divenne ufficialmente il manager di Bowie e Horton assunse il ruolo di assistente e di organizzatore dei concerti.

Il 15 giugno John Hutchinson decise di lasciare i Buzz a causa di mancati pagamenti e nelle settimane successive Bowie fu costretto a fare un paio di concerti senza chitarrista prima di ingaggiare l'ex Anteeeks Billy Gray. In ogni caso, il produttore Tony Hatch decise di escludere ciò che rimaneva della band dalla registrazione del nuovo singolo I Dig Everything, programmato per essere pubblicato il mese successivo, e di utilizzare alcuni turnisti. Il 45 giri uscì il 19 agosto e si rivelò l'ennesimo insuccesso commerciale nonostante alcune recensioni incoraggianti sulla stampa specializzata, così che a settembre Tony Hatch e la Pye liberarono Bowie dal suo contratto. Il nuovo manager riuscì a suscitare l'interesse della Deram Records e del produttore Mike Vernon, con il quale avrebbe presto registrato il suo album di debutto intitolato semplicemente David Bowie.

La nuova direzione narrativa in cui si muovevano le canzoni di Bowie fu all'origine di alcune controversie con i Buzz: «Trovo incredibile che il 99% dei nostri pezzi dal vivo fossero soul, e che io scrivessi in uno stile così da musical/vaudeville», ha osservato il cantante nel 1999. Il gruppo cessò di esistere il 2 dicembre, anche se partecipò alla registrazione dell'album e dei singoli Rubber Band e The Laughing Gnome, e alla fine dell'anno David scrisse la canzone Over the Wall We Go, pubblicata nel gennaio 1967 come singolo dall'attore e cantante inglese Paul Nicholas. A metà del 1966 David era quindi un cantante che era stato in una manciata di band, con 6 singoli fallimentari all'attivo e senza un contratto. L'unico aspetto positivo era che Kenneth Pitt si stava impegnando nel promuovere la sua carriera nella giusta direzione e riuscì a suscitare l'interesse della Deram Records, una controllata di nuova costituzione della Decca per la quale Bowie avrebbe presto registrato il suo album di debutto. Insieme al bassista Derek Fearnley, pensò di recuperare alcuni dei suoi vecchi pezzi e Pitt permise loro di registrarli con l'intenzione di avere abbastanza materiale per un EP. Il 18 ottobre, agli R.G. Jones Studios di Londra furono incise Rubber Band, The Gravedigger (che poi sarebbe diventata Please Mr. Gravedigger) e The London Boys. Sia il capo della promozione della Decca, Tony Hall, che il manager Hugh Mendl furono abbastanza colpiti dal risultato: quattro giorni dopo Pitt incontrò il produttore Mike Vernon e riuscì ad assicurarsi il primo album per David Bowie, di cui Rubber Band sarebbe stato il primo singolo estratto.

Nei Buzz tuttavia le cose non andavano bene, soprattutto per la nuova direzione narrativa in cui si muovevano le canzoni di Bowie. Il gruppo cessò di esistere il 2 dicembre dopo un concerto a Shrewsbury, lo stesso giorno della pubblicazione di Rubber Band, anche se Boyes, Fearnley e Eager continuarono a partecipare alle registrazioni di David Bowie (e di altri brani non inclusi nell'album come The Laughing Gnome) fino al febbraio del 1967.

Alla fine dell'anno, durante le sessioni dell'album David scrive anche una canzone per l'attore e cantante inglese Paul Nicholas, alla quale contribuisce anche con i cori. Quello che nel giugno 1967 sarà il terzo singolo di Oscar (il nome d'arte usato da Nicholas) si intitola Over the Wall We Go e parla con tono scherzoso di detenuti evasi e poliziotti incapaci.

Space Oddity e i primi successi (1967-1969)

 
David Bowie nel 1967

Sempre più orientato verso una carriera da solista, nel 1967 fece parte per brevi periodi di più formazioni e, con i Riot Squad, incise Little Toy Soldier, una canzone a tema sadomasochistico con evidenti richiami a Venus in Furs dei Velvet Underground. La vena decadente di Lou Reed lascia però il posto a un'atmosfera da music-hall arricchita da schiamazzi, colpi di tosse, molle scricchiolanti, esplosioni e altri rumori opera dell'ingegnere del suono e futuro produttore di Space Oddity, Gus Dudgeon.[N 2]

Nell'aprile successivo uscì il nuovo 45 giri, The Laughing Gnome, definito da Roy Carr e Charles Shaar Murray di NME «senza dubbio l'esempio più imbarazzante dei iuvenalia di Bowie», e, dal biografo David Buckley, «completamente stupida, anche se perversamente accattivante». Malgrado lo scarso successo del singolo, nel giugno del 1967 uscì il suo primo album, David Bowie, che ebbe scarsi riscontri commerciali nonostante avesse ricevuto alcune critiche positive. Nel frattempo vennero registrate altre tracce per la Deram, che però rifiutò di pubblicarle, anche per le scarse vendite dell'album. L'attore e mimo Lindsay Kemp in seguito affermò: «l'ho ascoltato fino a consumarlo.». Nell'autunno dello stesso anno furono registrate Let Me Sleep Beside You e Karma Man. Anche queste non vennero pubblicate dalla Deram, ma la prima delle due rappresentò l'inizio di una delle collaborazioni fondamentali di Bowie, quella con Tony Visconti, conosciuto negli studi del proprio editore David Platz.

In questo stesso periodo ebbe inizio la sua esperienza cinematografica con la partecipazione al cortometraggio di Michael Armstrong, The Image; riparlandone nel 1983, Bowie lo descrisse come « [...] roba d'avanguardia underground in bianco e nero, fatta da un certo tizio... Voleva fare un film su un pittore che fa un ritratto ad un teenager, ma il ritratto prende vita e, in pratica, si scopre che è il cadavere di qualcuno. Non ricordo bene la trama... era terribile».

Dopo l'esecuzione del nuovo singolo Love You Till Tuesday nel programma televisivo olandese Fanclub e l'esibizione allo Stage Ball di Londra, ballo per l'organizzazione di beneficenza British Heart Foundation, dove cantò accompagnato dalla Bill Savill Orchestra, il 18 dicembre 1967 si esibì in una "BBC session" per il programma radiofonico Top Gear di John Peel, nella quale Bowie fu accompagnato dai sedici elementi dell'orchestra di Arthur Greenslade. Poi, il 28 dicembre, alla Oxford Playhouse, si concluse una prima serie di repliche dello spettacolo Pierrot in Turquoise, imperniato su un triangolo amoroso tra Pierrot, Colombina e Arlecchino. Il ruolo di Cloud, interpretato da Bowie, fu quello di una sorta di personaggio-narratore, i cui continui mutamenti erano impegnati a illudere e ingannare lo sfortunato protagonista. Durante lo spettacolo interpretò When I Live My Dream e Sell Me a Coat, insieme a tre composizioni scritte appositamente per l'occasione (Threepenny Pierrot, Columbine e The Mirror), tutte accompagnate al piano da Michael Garrett. Il locale quotidiano Oxford Mail scrisse: «David Bowie ha composto alcune affascinanti canzoni, che canta con una splendida voce da sogno», pur trovando che lo spettacolo nel suo insieme «riesce solamente ad accennare alle verità universali che Marcel Marceau riesce ad esprimere».

Il 27 febbraio 1968 Bowie si recò ad Amburgo per registrare tre canzoni per il programma 4-3-2-1 Musik Für Junge Leute della rete ZDF. Al suo ritorno registrò con Visconti In the Heat of the Morning e London Bye Ta-Ta, ma l'ennesimo rifiuto della Deram alla pubblicazione spinse il cantante a lasciare definitivamente la casa discografica.

Nella primavera proseguirono con un certo successo le rappresentazioni di Pierrot in Turquoise al Mercury Theatre e all'Intimate Theater di Londra. Bowie registrò quindi una seconda sessione di brani alla BBC, seguita da un concerto al Middle Earth Club di Covent Garden, dove fece da supporto ai T. Rex, e uno alla Royal Festival Hall. In entrambe le apparizioni eseguì il breve brano di mimo Jetsun and the Eagle, che diede origine a Wild Eyed Boy from Freecloud, ispirato al religioso e poeta tibetano Milarepa e recitato con un sottofondo musicale che incluse Silly Boy Blue.

Dopo una fugace apparizione in The Pistol Shot, sceneggiato della BBC basato sulla vita del poeta russo Puškin, Bowie andò a vivere con la compagna Hermione a Londra, a South Kensington, e cominciò a progettare un one-man show pensato appositamente per il circuito dei cabaret mettendo insieme un repertorio che alternava le sue canzoni (When I'm Five, Love You Till Tuesday, The Laughing Gnome, When I Live My Dream, Even a Fool Learns to Love) a cover dei Beatles come Yellow Submarine e All You Need Is Love; nell'estate tenne due audizioni per proporre il suo spettacolo ma entrambe non ebbero successo. Mise quindi in piedi il trio acustico Turquoise insieme a Hermione e a Tony Hill, ex chitarrista dei Misunderstood, con un repertorio che incluse alcune delle sue composizioni più bizzarre, tra cui l'inedita Ching-a-Ling e una selezione di cover che rappresentarono la prima sortita di Bowie nell'opera di Jacques Brel.

Il primo vero concerto di Bowie si tenne il 14 settembre alla Roundhouse di Londra; dopo poche date il chitarrista Tony Hill se ne andò e venne sostituito da John Hutchinson. Ribattezzato Feathers, il gruppo debuttò il 17 novembre al Country Club di Haverstock Hill. Oltre alle canzoni i componenti del trio si alternarono nel recitare poesie mentre Bowie interpretò il suo brano di mimo The Mask.

Mentre i due gruppi Slender Plenty e The Beatstalkers pubblicarono il brano che Bowie aveva scritto l'anno precedente, Silver Tree Top School for Boys, gli ultimi impegni dell'anno furono entrambi per la televisione tedesca: la seconda apparizione in 4-3-2-1 Musik Für Junge Leute e quella a Für Jeden Etwas Musik, dove Bowie recitò un pezzo per mimo e cantò una canzone.

All'inizio del 1969 avvenne un altro incontro importante per Bowie, quello con la diciannovenne statunitense Mary Angela Barnett, che quattro mesi più tardi divenne la sua compagna e poi sua moglie nel marzo 1970; ma l'incontro con Barnett fu legato soprattutto alla frequentazione comune di Calvin Mark Lee, direttore per l'Europa della divisione A&R della Mercury Records di New York, che Bowie conobbe già nel 1967, all'incontro con il direttore generale Simon Hayes. Stando a quanto dichiarato dai biografi Peter e Leni Gillman, sembra inoltre che Calvin Mark Lee fosse coinvolto con il cantante in un rapporto che andasse al di là della semplice amicizia e sarebbe forse stato questo il "rapporto a tre" a cui fece riferimento Bowie molti anni più tardi quando affermò, in modo provocatorio, in un'intervista di aver conosciuto la futura moglie quando «entrambi uscivamo con lo stesso uomo».

Il 22 gennaio Bowie registrò uno spot pubblicitario per il gelato Luv della Lyons Maid, diretto da Ridley Scott e quattro giorni dopo cominciò le riprese del videoalbum Love You Till Tuesday. In questo periodo eseguì insieme a John Hutchinson la sua prima performance dal vivo dell'anno all'Università del Sussex. Partecipò, interpretando sequenze di mimo, anche ad alcune date del tour dei Tyrannosaurus Rex e tentò senza successo un provino per il musical Hair allo Shaftesbury Theatre di Londra.

Negli stessi giorni Bowie e Hutchinson abbandonarono mimo e poesia e si concentrarono su sonorità folk più sofisticate, basate su due chitarre acustiche gemelle e sulle armonie vocali. Registrarono un demo con dieci pezzi acustici, che costituì la base per il nuovo album.

Prima dell'estate il cantante e la sua nuova compagna, la giornalista del Sunday Times Mary Finnigan, fondarono un club folk al pub Three Tuns di Beckenham e cominciarono a organizzare riunioni settimanali alle quali parteciparono sempre più persone tra intellettuali, poeti, studenti di cinema e altri creativi. Questa nuova realtà venne battezzata Growth.

Il 14 giugno Bowie e Visconti furono ospiti degli Strawbs nel programma Colour Me Pop della BBC e pochi giorni dopo ai Trident Studios di Soho iniziarono le registrazioni del nuovo LP, dove l'ingegnere del suono Dudgeon supervisionò le due tracce che costituirono il primo 45 giri estratto dall'album, Space Oddity e Wild Eyed Boy from Freecloud. Queste sessioni rappresentarono per Bowie l'occasione per suonare con nuovi musicisti che in seguito lavorarono ancora con lui: il bassista Herbie Flowers, che avrebbe suonato anche nell'album del 1974, Diamond Dogs, e Rick Wakeman, che partecipò alla lavorazione dell'album del 1971, Hunky Dory, e lo stesso Visconti.

 
Il 16 luglio 1969 Space Oddity venne usata dalla BBC nei servizi dedicati al lancio dell'Apollo 11

Dopo sole tre settimane dall'incisione e in tempo per il primo allunaggio dell'Apollo 11, il 45 giri Space Oddity venne pubblicato l'11 luglio 1969 in due versioni differenti, sia nel Regno Unito che negli USA, con una buona accoglienza da parte della stampa specializzata.

Alla fine del mese si recò con Pitt a La Valletta per il festival della canzone di Malta, dove Bowie eseguì When I Live My Dream e l'inedita No-One; Someone, mentre pochi giorni dopo vi fu la sua prima esibizione in Italia a Monsummano Terme, per il Premio Internazionale del Disco, dove vinse il suo primo riconoscimento per When I Live My Dream.

Le registrazioni dell'album proseguirono per tutta l'estate e Visconti reclutò per l'occasione vari altri musicisti e il chitarrista dei Rats, Mick Ronson, che fece il suo esordio ufficiale con il cantante inglese suonando un breve assolo di chitarra nella sezione centrale di Wild Eyed Boy from Freecloud. A metà agosto si tenne un festival gratuito organizzato dal Growth, il laboratorio artistico di Bowie, al Beckenham Recreation Ground, dove si esibirono anche gli Strawbs; si contarono circa 3 000 partecipanti e l'evento venne immortalato nel brano Memory of a Free Festival, anche se pare che quel giorno l'umore di Bowie fosse in contrasto con i sentimenti nostalgici espressi nella canzone, forse per via della morte di suo padre, scomparso pochi giorni prima a causa di una polmonite. Il festival di Beckenham rappresentò tuttavia il commiato di Bowie dal movimento hippy, disgustato dalla mediocrità e indolenza di molti dei suoi aderenti, nonché l'ultimo atto del laboratorio artistico Growth, frequentato essenzialmente da spettatori apatici anziché da attivi collaboratori come si era prefisso.

Alla fine di agosto, dopo aver registrato una versione di Space Oddity per il programma televisivo olandese Doebidoe, riuscì a ottenere da Pitt un contratto con la Mercury Records per un nuovo disco da distribuire nel Regno Unito dall'affiliata Philips. La scelta del produttore inizialmente cadde su George Martin ma poi venne scelto Tony Visconti.

Dopo un'esibizione dal vivo ai Library Gardens di Bromley, in ottobre registrò la sua prima partecipazione al programma della BBC Top of the Pops dove eseguì Space Oddity che, nel frattempo, raggiunse la 5ª posizione nella classifica inglese rappresentando il suo primo vero e proprio successo. Seguì una registrazione alla BBC con i Junior's Eyes per il Dave Lee Travis Show. Nello stesso periodo Bowie e Barnett si trasferirono a Beckenham in un edificio di Haddon Hall che negli anni successivi diventò lo studio di registrazione non ufficiale, nonché studio fotografico e area comune per l'entourage del cantante. In questo periodo eseguì in diverse occasioni il pezzo del momento, Space Oddity, tra le quali i programmi Hits à gogo della televisione svizzera e 4-3-2-1 Musik für Junge Leute della ZDF.

In novembre ebbe inizio un primo breve tour scozzese che coincise con l'uscita del suo secondo album, distribuito nel Regno Unito col titolo David Bowie, ovvero lo stesso titolo del primo LP, e negli Stati Uniti come Man of Words/Man of Music; soltanto nel 1972 venne ripubblicato dalla RCA col titolo Space Oddity, con il quale venne poi per sempre conosciuto. Il vinile si aggiudicò nel 2016 il titolo di disco più costoso in assoluto venduto sulla piattaforma Discogs. Bowie, che interpretò una serie di brani estratti dal nuovo LP alternati ad alcune cover, non aveva ancora molte esperienze dal vivo e quelle poche si limitavano soprattutto al rhythm and blues amplificato, pertanto non fu pronto alla fredda accoglienza riservata a quel suo nuovo stile acustico: « [...] non mi ero reso conto di com'era il pubblico a quei tempi. C'era un revival mod che poi si era trasformato nel movimento skinhead. Mi trovavano insopportabile».

In questo periodo, dopo aver avuto i capelli con il taglio militare dovuto alla partecipazione qualche mese prima al film The Virgin Soldiers nel quale interpretava il ruolo di un soldato, si presentò con una disordinata permanente riccia, che avrebbe continuato a sfoggiare fino ai primi anni settanta.

Verso la fine del 1969 partecipò a un concerto di grande successo alla Royal Festival Hall anche se l'assenza di giornalisti impedì di far conoscere l'evento alla stampa nazionale. Tra i pochi che recensirono il concerto vi fu Tony Palmer dell'Observer che lo definì «rovente» e disse che Space Oddity fu «spettacolarmente bella», anche se altre esibizioni come An Occasional Dream vennero da lui definite come «cupe, monotone e piene di autocommiserazione».

Il 1969 si concluse con la registrazione di Ragazzo solo, ragazza sola, la versione italiana di Space Oddity, seppur con un testo non attinente all'originale, e di Hole in the Ground, che venne eseguita al concerto di beneficenza Save Rave '69. Nonostante il secondo album si fosse rivelato un fallimento commerciale, con le vendite che nel marzo 1970 avevano superato di poco le 5 000 copie nel Regno Unito, Bowie venne votato miglior artista emergente in un sondaggio fra i lettori di Music Now!, mentre Penny Valentine di Disc and Music Echo nominò Space Oddity album dell'anno.

La metamorfosi: dal «folk» al «glam rock» (1970-1971)

 
Dana Gillespie, Tony Defries e David Bowie nel 1971

I primi impegni del 1970 furono la registrazione di The Looking Glass Murders, adattamento televisivo di Pierrot in Turquoise, le cui riprese si tennero al Gateway Theatre di Edimburgo, e l'incisione di The Prettiest Star, con la partecipazione di Marc Bolan alla chitarra solista. Le carriere delle due future stelle, entrambe prodotte da Visconti, si incrociarono più volte nel corso degli anni settanta. Nel frattempo, a un concerto al Marquee Club ci fu un nuovo incontro con Mick Ronson, che divenne a tempo pieno il chitarrista di Bowie, affiancando Visconti e il batterista dei Junior's Eyes, John Cambridge. Il nuovo gruppo fu chiamato Hype, abbreviazione di hypocritical (ipocriti), ironia di Bowie sull'ipocrisia che circondava il mondo della musica alternativa. «Ho scelto deliberatamente quel nome perché volevo qualcosa che apparisse un po' forte, così ora nessuno può dire di essere stato tratto in inganno», racconterà Bowie a Melody Maker. Il nuovo quartetto debuttò alle BBC sessions del febbraio successivo. Poco dopo gli Hype esordirono in concerto alla Roundhouse di Londra e qui, dopo mesi di esperimenti personali con costumi e trucco, avvenne la metamorfosi: Bowie costrinse il gruppo a indossare gli stravaganti abiti cuciti dalla moglie e dalla fidanzata di Visconti. Ciascun componente assunse anche l'identità di un personaggio dei fumetti e Bowie, in calze di lurex multicolore, stivali alti e mantello azzurro, divenne "Rainbowman". Il concerto è considerato l'atto di nascita del glam rock, ma l'accoglienza del pubblico fu fredda; gli stessi membri degli Hype apparirono scettici, tranne Bowie che sembrò non avere dubbi: « [...] dopo quel concerto mi fermai, non sperimentai altre cose perché sapevo che andava bene», raccontò su NME alcuni anni dopo, « [...] sapevo bene che cosa volevo fare ed ero certo che l'avrebbero fatto anche molti altri. Ma io sarei stato il primo».

Subito dopo Bowie tornò in Scozia, ospite del programma Cairngorm Ski Night di Grampian TV; accompagnato da una grande orchestra televisiva eseguì London Bye Ta-Ta e si esibì in un numero di danza con Angela e Lindsay Kemp.

Nel frattempo Visconti e Ronson allestirono uno studio di registrazione a Haddon Hall, dove venne realizzata buona parte del materiale di questo periodo. Frequenti furono le visite allo studio di Terry Burns, fratellastro di Bowie che, seppur residente volontario al Cane Hill Hospital, si intrattenne spesso con il gruppo: queste frequentazioni ebbero un'influenza fondamentale su alcune composizioni che finirono nel nuovo album.

Successivamente fu pubblicato il 45 giri The Prettiest Star, vera e propria dichiarazione d'amore alla Barnett, ricevendo considerevoli attenzioni da parte delle riviste musicali inglesi dal momento che uscì dopo il successo di Space Oddity. La buona accoglienza della stampa non trovò però riscontro commerciale e il singolo non superò le 800 copie vendute. Per il mercato americano la Mercury Records preferì invece puntare su una nuova registrazione più concisa ed energica di Memory of a Free Festival, ma l'operazione si rivelò un insuccesso.

Il 20 marzo del 1970 David Bowie e Angela Barnett si sposarono nel municipio di Bromley, con una cerimonia informale a cui parteciparono pochi amici e la madre di Bowie. Cinque giorni dopo gli Hype registrarono un'altra sessione alla BBC per lo show di Andy Ferris, dopodiché si sciolsero e il gruppo tenne l'ultimo concerto allo Star Hotel di Croydon. In quel periodo Angela lavorò duramente per aiutare David, tenendo ad esempio i contatti con i promoter e curando in genere le pubbliche relazioni, prenotando le sale dove il marito doveva esibirsi, controllando luci e audio per i concerti ecc. Avrebbe inoltre contribuito alla nuova immagine androgina del marito consigliandolo tra l'altro nella scelta di costumi, acconciature e atteggiamenti da tenere in pubblico.

Bowie continuò quindi ad esibirsi dal vivo come solista, proponendo soprattutto brani tratti da Space Oddity ma anche anticipazioni delle tracce che finirono negli album successivi. In questo periodo registrò anche il brano rimasto inedito Tired of my life, che secondo alcune fonti Bowie scrisse quando aveva 16 anni e venne pubblicato The World of David Bowie, prima raccolta ufficiale contenente tracce dell'album d'esordio e alcuni brani inediti. Dal 18 aprile al 22 maggio ai Trident Studios iniziarono le sessioni di registrazione di The Man Who Sold the World. Cambridge venne sostituito alla batteria da Mick "Woody" Woodmansey, ex collega di Ronson nei Rats, mentre Visconti trascorse la maggior parte delle sessioni cercando di stimolare il novello sposo, combattendo contro la sua apparente apatia per il progetto. Gli elementi del gruppo diventarono cinque con l'arrivo del tastierista Ralph Mace, un dirigente della Philips Records diventato il riferimento di Bowie all'interno dell'etichetta all'inizio dell'anno, durante la registrazione di The Prettiest Star.

Finite le registrazioni, l'attività di Bowie subì un rallentamento e, scontento della direzione che Pitt tentò di imprimere al suo lavoro, si presentò con il giovane consulente legale Tony Defries a casa del manager, che acconsentì a sciogliere ogni obbligo professionale. I due si separarono amichevolmente e Defries divenne il manager dell'artista a tempo pieno. Pitt rimase comunque uno dei personaggi più influenti del periodo d'esordio del cantante inglese, con notevoli investimenti personali anche se decisamente inferiori ai fondi resi disponibili dal collega di Defries, Laurence Myers, con cui aveva appena creato il Gem Music Group; l'ultimo impegno con Pitt fu la cerimonia degli Ivor Novello Awards, svoltasi il 10 maggio al Talk Of the Town di Londra: Bowie cantò Space Oddity e vinse un premio. La canzone fu eseguita con un ampio arrangiamento orchestrale organizzato da Paul Buckmaster e diretto da Les Reed, e l'esibizione venne trasmessa via satellite in Europa e negli Stati Uniti, mentre in Inghilterra venne diffusa soltanto alla radio.

Nel frattempo il successo ottenuto l'anno prima con lo stesso brano andò esaurendosi e quindi a ottobre Defries trattò un'offerta con la Chrysalis Records, riuscendo ad ottenere un accordo ed un anticipo di 5 000 sterline, mentre Bowie canalizzò le sue energie in un periodo di scrittura intensiva. Il 4 novembre 1970 The Man Who Sold the World uscì negli Stati Uniti e ricevette una buona accoglienza da parte della critica nonostante le scarse vendite. La chitarra hard rock di Ronson rappresentava una vistosa novità rispetto alle atmosfere prevalentemente folk e acustiche dell'album precedente. I testi apparvero più complessi e meno lineari rispetto al passato e i più profondi temi affrontati sarebbero stati ripresi nelle opere successive di Bowie: ambiguità sessuale, sdoppiamento di personalità, isolamento, pazzia, falsi guru, totalitarismi. Bowie pensò presto all'album successivo. Bob Grace, general manager della Chrysalis, affittò gli studi londinesi di Radio Luxembourg dove il cantante iniziò a registrare nuovo materiale, tra cui il brano Oh! You Pretty Things.

L'anno successivo venne pubblicato il nuovo 45 giri, Holy Holy, malgrado il ritardo di sei mesi dalla registrazione causato da trattative contrattuali. Pochi giorni dopo il brano venne eseguito nel programma Six-O-One: Newsday di Granada TV, ma senza riscuotere successo. Il 1971 rappresentò per la carriera di Bowie un momento cruciale, nel quale Defries fu fondamentale per realizzare e promuovere le idee partorite dal genio del cantante; il manager stava rivoluzionando radicalmente tutta l'organizzazione che ne aveva contraddistinto la carriera fino ad allora e lo convinse a interrompere il rapporto con Tony Visconti, reo di mantenere i rapporti con Marc Bolan, che a quel punto contendeva a Bowie il ruolo di primadonna del glam rock. Visconti se ne andò e si concentrò sulla produzione di Marc Bolan e dei T. Rex, mantenendo il nome Hype e ingaggiando il cantante dei Rats, Benny Marshall, che andò ad aggiungersi a Ronson e Woodmansey. Avrebbe ripreso la collaborazione con Bowie nel 1974, quando i rapporti tra il cantante e Defries si stavano deteriorando.

A febbraio Bowie affrontò il suo primo viaggio negli Stati Uniti per il breve tour promozionale di The Man Who Sold the World. Nonostante il matrimonio con Angela gli avesse permesso di ottenere la green card, Bowie non poté esibirsi a causa degli accordi sindacali dell'American Federation of Musicians e la promozione si limitò soltanto ad apparizioni personali e a qualche intervista a Washington, New York, Chicago, Filadelfia, San Francisco e Los Angeles. Dopo questa breve parentesi americana Bowie tornò ai Trident Studios per completare il nuovo album Hunky Dory, realizzando nuovi brani tra cui Changes e Life on Mars?. Tra gli strumentisti impiegati inizialmente vi furono alcuni studenti di Dulwich che si erano dati il nome Runk, tra cui il chitarrista Mark Carr Pritchard, il bassista Polak de Somogyl e il batterista Ralph St. Laurent Broadbent. Per le successive registrazioni vennero presi in considerazione anche altri musicisti con cui aveva già collaborato nei mesi precedenti tra cui Terry Cox, il batterista di Space Oddity, e Tony Hill, che Bowie conosceva dal 1968.

L'album The Man Who Sold the World vide la luce anche in Gran Bretagna quasi un anno dopo la fine delle registrazioni, ma nonostante le critiche favorevoli, così come era accaduto oltreoceano, le vendite furono disastrose. Il contratto che legava Bowie alla Mercury stava per scadere, ma la compagnia sarebbe comunque stata intenzionata a rinnovarlo per un altro album. Il mese successivo il rappresentante della casa discografica Robin McBride arrivò a Londra da Chicago per offrirgli un nuovo contratto di tre anni. Defries rispose che se la Mercury si fosse avvalsa dell'opzione di rinnovo per avere un nuovo disco, gli avrebbero consegnato «la più grande schifezza che avessero mai avuto», informandolo che in nessun caso Bowie avrebbe registrato un'altra nota con la Mercury, che acconsentì a rescindere il contratto.

Bowie stava preparando il materiale del nuovo album a un ritmo forsennato e richiamò Ronson e Woodmansey; Ronson accettò e coinvolse il bassista Trevor Bolder per sostituire Visconti. Si cominciò così a delineare la formazione dei futuri Spiders from Mars.

 
Mick Ronson, uno dei futuri Spiders from Mars. Dopo alcune collaborazioni occasionali, a partire dal 1971 il chitarrista divenne una figura chiave del successo di Bowie.

La band si trasferì a Haddon Hall per provare le nuove composizioni e Bowie decise di sfruttare l'imminente sessione alla BBC del 3 giugno come vetrina per la sua rinnovata cerchia di musicisti, tra cui gli amici Dana Gillespie, George Underwood e Geoffrey Alexander, per esibirsi con alcune nuove canzoni tra cui Kooks, composta per il figlio Zowie. Il 23 giugno Bowie partecipò al Glastonbury Fayre durante il quale si esibirono, tra gli altri, gli Hawkwind, i Traffic, Joan Baez e i Pink Floyd. La scaletta della sera precedente era stata allungata a dismisura e il concerto di Bowie era stato cancellato perché le autorità avevano insistito per concludere l'evento entro le 22:30; imperterrito, Bowie cominciò a suonare alle 5 di mattina con qualche inconveniente che interruppe Oh! You Pretty Things e proseguì con altri sei brani tra cui Memory of a Free Festival.

L'incisione di Hunky Dory proseguì ai Trident Studios per tutta l'estate e ad agosto Defries volò a New York con 500 copie promozionali di un vinile chiamato BOWPROMO 1A1/1B1, con canzoni di Dana Gillespie da un lato e alcune nuove registrazioni di Bowie dall'altro, tra cui Andy Warhol, Queen Bitch e l'inedita Bombers. Dopo pochi giorni il manager tornò con un contratto con la RCA.

Durante l'ultima fase di lavorazione di Hunky Dory comparve un altro elemento cruciale per la futura carriera di Bowie. Nell'estate del 1971 alla Roundhouse di Londra andò in scena la produzione statunitense intitolata Pork, un adattamento di Andy Warhol d'una raccolta di conversazioni registrate negli ambienti equivoci di New York, che metteva insieme il travestito Wayne County, le disinibite Geri Miller e Cherry Vanilla con Tony Zanetta nella parte dello stesso Warhol. Per il pubblico britannico le scene di masturbazione, omosessualità, droga e aborti di Pork rappresentarono un inaccettabile affronto al buon gusto. Lo spettacolo ebbe un'immensa pubblicità gratuita dai commenti scandalizzati della stampa, mentre per Bowie il contatto con la bizzarria di Warhol rappresentò un nuovo punto di svolta. Questo evento e l'incontro con l'artista americano che avvenne il mese successivo contribuirono a far nascere in lui l'intuizione della fusione tra musica e messa in scena, cambiando il proprio look e sfruttando i media per creare la nuova immagine da rock-star. Il suo ruolo sulla scena non si limitò più a quello di cantante-musicista con un buon uso delle movenze del corpo, bensì quello di attore-musicista.

Attratto dalla loro sfacciataggine, dalla torbida sessualità, dallo stile da strada tipicamente newyorchese e dai legami con Warhol, Bowie si affrettò a presentare i componenti del nuovo cast a Defries al suo ritorno dagli Stati Uniti. Quando nel 1972 Defries uscì dal Gem Music Group e fondò la MainMan Management, azienda di sua esclusiva proprietà con la quale gestì l'enorme mole di affari che Bowie sarebbe stato in grado di muovere, alcuni dei protagonisti di Pork furono assunti ed ebbero ruoli di rilievo nell'azienda.

Finito di incidere Hunky Dory, Bowie tornò in America con Angela, Defries e Ronson per firmare il nuovo contratto con la RCA. Come già accadde nel suo viaggio precedente, Bowie non riuscì a suonare, ma il soggiorno gli permise di conoscere personalmente Warhol, al quale fece ascoltare il brano a lui dedicato. Come rivelò Bowie nel 1997, Warhol non ebbe una reazione positiva: « [...] credo pensasse di essere stato umiliato dalla canzone o qualcosa del genere e davvero non era questa la mia intenzione, anzi, era un ironico omaggio. La prese molto male ma gli piacquero le mie scarpe... ne indossavo un paio che mi aveva regalato Marc Bolan, di un brillante giallo canarino, con tacco e punta arrotondata [...] siccome Warhol aveva anche il vezzo di disegnare scarpe, abbiamo avuto qualcosa di cui parlare». Negli stessi giorni avvennero altri due importanti incontri: Dennis Katz della RCA gli presentò Lou Reed in un ristorante e la stessa sera, a una festa al Max's Kansas City, conobbe Iggy Pop, un incontro che in futuro si sarebbe rivelato fondamentale per la carriera di entrambi.

 
Nel settembre 1971, durante il tour promozionale negli Stati Uniti, Bowie incontrò Andy Warhol, a cui dedicò uno dei brani inclusi nell'album Hunky Dory.

Al ritorno in Europa gli impegni di Bowie proseguirono sia dal vivo che in studio, con le registrazioni di The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, che iniziarono il 9 settembre con la cover di It Ain't Easy del cantautore statunitense Ron Davies. Il 21 settembre vi fu una nuova sessione alla BBC per Sounds of the 70s con "Whispering" Bob Harris, nella quale Bowie e Ronson interpretarono Amsterdam di Brel. Quattro giorni dopo vi fu la prima esibizione dal vivo con i futuri Spiders from Mars, con l'aggiunta di Tom Parker al pianoforte, al Friars Club di Aylesbury.

L'8 novembre ebbe inizio la prima vera sessione che produsse molte delle tracce destinate al nuovo album. Tra queste figurarono le nuove versioni di Moonage Daydream e Hang On to Yourself, la celebre Ziggy Stardust e Lady Stardust; le ultime due erano già state incise in un demo acustico agli studi di Radio Luxembourg alcuni mesi prima. Tra i brani scartati vi furono Shadow Man, Sweet Head, Velvet Goldmine, una nuova versione di Holy Holy e un'interpretazione del brano Around and Around di Chuck Berry, reintitolato Round and Round.

Hunky Dory venne pubblicato il 17 dicembre 1971, quando Bowie era già a metà strada nella registrazione dell'album successivo e stava lavorando a un ulteriore cambio d'immagine e di stile. La nuova opera vide il ritorno a sonorità più folk dominate dal pianoforte di Rick Wakeman e dagli arrangiamenti operistici di Mick Ronson e soprattutto mise in luce l'abilità acquisita da Bowie come autore di canzoni ma, nonostante le brillanti recensioni della stampa specializzata e la pubblicazione del singolo Changes, la campagna promozionale risultò inadeguata e le vendite scarse. Negli Stati Uniti si fermò alla posizione n. 93 della Billboard 200 mentre nel Regno Unito si dovette addirittura attendere l'uscita di Ziggy Stardust per vederlo in classifica. Hunky Dory venne comunque considerato con gli anni il suo primo, autentico album "classico".

L'epoca di Ziggy Stardust (1972-1973)

 
Bowie come Ziggy Stardust

La vera consacrazione avvenne nel 1972, con l'album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, in cui fu accompagnato dal gruppo musicale eponimo The Spiders from Mars e che contiene gran parte dei suoi classici, che continuarono a essere ripetuti in qualunque suo concerto anche a trent'anni di distanza: da Starman a Moonage Daydream, da Rock 'n' Roll Suicide a Ziggy Stardust Nello stesso anno, per fare conoscere al mercato americano il suo primo grande successoSpace Oddity (1969), Bowie eseguì la canzone nel suo primo videoclip, girato agli RCA studios di New York.

Fra il 1972 e il 1973, portò in tournée uno show dove il vero Bowie e il personaggio di Ziggy Stardust finivano per confondersi. Vestito in attillate calzamaglie colorate, costumi sgargianti e capelli tinti rosso fuoco, Bowie diede il via al primo show di Ziggy nell'ambiente raccolto del Toby Jug Pub di Tolworth il 10 febbraio 1972. Lo spettacolo, presentato in seguito a platee più numerose, catapultò definitivamente Bowie sotto la luce dei riflettori dei media britannici nel corso dei successivi sei mesi di tour, facendogli conquistare enorme popolarità e un crescente successo di pubblico e di critica. Frotte di ragazzini e ragazzine si affollarono ai suoi concerti colpiti dallo sferzante e melodico glam rock e dall'atteggiamento di libertà sessuale che traspariva dall'efebo Ziggy. The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, combinando gli elementi hard rock di The Man Who Sold the World con l'approccio maggiormente pop e sperimentale di Hunky Dory, fu pubblicato nel giugno 1972: raggiunse il quinto posto nel Regno Unito e rimase in classifica per circa due anni trainando anche al successo il precedente Hunky Dory, ormai vecchio di sei mesi, che rientrò in classifica. Questo successo fu dovuto in gran parte all'apparizione di Bowie a Top of the Pops, in cui aveva presentato il singolo (tratto dal nuovo album) Starman che raggiunse a sua volta il decimo posto in classifica. Nel giro di poche settimane fu pubblicato anche il singolo John, I'm Only Dancing, non contenuto nell'album, e All the Young Dudes, canzone scritta e prodotta per i Mott the Hoople, che divennero successi nel Regno Unito. Lo Ziggy Stardust Tour proseguì negli Stati Uniti d'America.

In questo periodo, Bowie contribuì in veste di produttore e musicista, insieme a Ronson, al più grande successo commerciale della carriera di Lou Reed, l'album Transformer, considerato una pietra miliare del glam rock.

Il successivo lavoro in studio fu l'album Aladdin Sane, che divenne il primo album di Bowie a raggiungere la vetta della classifica britannica. Descritto da Bowie stesso come «Ziggy va in America», per sottolineare l'americanizzazione del sound glam dell'anno precedente, il disco contiene brani scritti durante il viaggio attraverso gli Stati Uniti per le prime date dello Ziggy Tour, che proseguì in Giappone. Da Aladdin Sane furono estratti due singoli di successo, che raggiunsero i primi posti della classifica inglese: The Jean Genie e Drive-In Saturday.

Il titolo nasce dal gioco di parole che riflette la doppia personalità di Bowie di quel periodo: da una parte il soprannaturale e sano Aladdin (Aladdin Sane) e dall'altra il ragazzo folle (A lad insane). Celebre divenne l'iconica immagine di copertina del disco, una foto a mezzo busto di Bowie truccato da Aladdin Sane, con un fulmine rosso che gli attraversa il viso, una delle raffigurazioni più riconoscibili ed emblematiche dell'artista nel corso dei decenni.

L'amore di Bowie per la recitazione e la teatralità lo portarono a un'immersione totale nel suo androgino alter ego musicale. A posteriori il musicista affermò: «Sul palco ero un robot mentre fuori dal palco invece provavo emozioni. È probabilmente per questo che preferivo vestirmi come Ziggy piuttosto che essere David». Con il successo arrivarono però anche difficoltà personali: recitare lo stesso ruolo in continuazione rese sempre più difficile a Bowie scindere i suoi personaggi dalla sua vera personalità; «Ziggy», disse Bowie, «non mi avrebbe abbandonato per anni. Quello fu il punto in cui tutto si spinse troppo in là [...] . La mia intera personalità ne risentì. Divenne molto pericoloso. Iniziai a dubitare seriamente della mia sanità mentale».

Gli ultimi concerti di Ziggy, che inclusero canzoni sia da Ziggy Stardust sia da Aladdin Sane, furono di una teatralità assoluta e compresero momenti studiati di pathos sul palco alternati a gesti sconcertanti, con Bowie che simulava una fellatio con la chitarra di Ronson. L'artista diede fine a questo periodo con il drammatico annuncio del ritiro dalle scene del personaggio Ziggy durante il concerto all'Hammersmith Odeon di Londra, il 3 luglio 1973, proprio all'apice del successo.

Dopo aver sciolto gli Spiders from Mars, Bowie cercò di allontanarsi definitivamente dal personaggio di Ziggy. A conferma del grande successo del momento, anche tutti gli album del suo catalogo passato vendevano bene: The Man Who Sold the World venne ristampato nel 1972 insieme a Space Oddity. Il brano Life on Mars? venne pubblicato su singolo nel giugno 1973 e raggiunse la terza posizione in classifica nel Regno Unito. Pin Ups, una raccolta di cover di brani degli anni sessanta preferiti da Bowie, venne pubblicato in ottobre, raggiungendo il primo posto della classifica britannica. Nel 1973 erano sei gli album di Bowie presenti nella classifica britannica, il successo commerciale, almeno in patria, era ormai ampiamente raggiunto.

Verso fine anno Bowie intrecciò un intenso quanto breve legame con Amanda Lear, che scoprì vedendola sulla copertina dell'album For Your Pleasure dei Roxy Music. Fu lo stesso Bowie a convincerla a tralasciare la professione di modella per abbracciare la carriera di cantante, finanziandole anche alcuni corsi di canto e danza.

Il funk, il «plastic soul» e Diamond Dogs (1974-1975)

 
David Bowie nei panni di "Halloween Jack" esegue Rebel Rebel a Top Pop nel febbraio 1974.
 
Bowie nel 1975 all'epoca di Young Americans

Nel marzo del 1974 Bowie si imbarcò sul transatlantico SS France, per raggiungere gli Stati Uniti il 1º aprile, stabilendosi inizialmente a New York.

L'album Diamond Dogs dello stesso anno fu il risultato di due differenti idee: un abortito musical basato sul futuro apocalittico descritto nel romanzo di George Orwell 1984 e le prime influenze soul e funk che iniziarono a insinuarsi nella musica di Bowie.

Con brani di successo come Rebel Rebel e Diamond Dogs, il disco diventò numero uno in Gran Bretagna e numero cinque negli Stati Uniti. Per promuoverlo, Bowie diede il via allo spettacolare Diamond Dogs Tour, presenziando nelle maggiori città del Nord America tra giugno e dicembre del 1974. Il tour, fortemente scenografico e teatrale, coincise con l'aumento della dipendenza da cocaina del cantante, che gli causò svariati problemi fisici dovuti alla debilitazione. Nell'aprile del 1975 si trasferì in California, in una casa sulle colline di Los Angeles; qui Bowie trascorse uno dei periodi più negativi della sua vita, ossessionato dalla sua passione per l'occultismo e debilitato dall'abuso di droghe pesanti. Tuttavia questo periodo cupo contribuì in parte alla nascita del suo prossimo personaggio.

Bowie stesso, dato il suo precario stato di salute, commentò il successivo album dal vivo, David Live, dicendo ironicamente che avrebbe dovuto intitolarsi «David Bowie is alive and well but living only in theory».[N 3] Tuttavia David Live solidificò lo status di Bowie come rockstar, raggiungendo la seconda posizione in Inghilterra e l'ottava negli Stati Uniti. Dopo una pausa a Filadelfia, dove Bowie incise nuovo materiale, il tour proseguì con maggior enfasi sulla musica soul, ultima grande passione del cantante.

 
La nuova immagine di Bowie nel 1975 durante una partecipazione allo show televisivo della cantante Cher

Il frutto delle sessioni a Filadelfia fu l'album Young Americans edito nel 1975, nel quale l'artista, smessi definitivamente i variopinti panni dell'eroe glam rock, si gettò a capofitto nella black music americana. Il biografo Christopher Sandford scrisse: « [...] nel corso degli anni, molti musicisti britannici avevano cercato di diventare "neri" scimmiottando la musica nera statunitense ma pochi ci erano riusciti con successo come Bowie».

Il particolare e artificioso sound dell'album, che Bowie stesso descrisse come "plastic soul", costituì una nuova e radicale svolta nel suo stile musicale. Da Young Americans fu estratto il singolo Fame, composto con John Lennon e Carlos Alomar, che valse a Bowie la prima posizione in classifica, per due settimane, negli Stati Uniti. L'album segnò una fase importante per l'evoluzione musicale dell'artista: fu il primo dei suoi album ad abbandonare quasi del tutto il rock in favore di sonorità più funky e soul dando vita a una sorta di "R&B bianco".

 
Bowie durante lo Young Americans Tour

In quel periodo ebbe fine il rapporto tra Defries e Bowie, che era stato superficiale nel firmare il contratto con la MainMan, non lo aveva letto con attenzione e si era fidato di quanto gli aveva raccontato Defries. Convinto di essere comproprietario dell'azienda al 50% e di aver diritto a metà dei guadagni, solo nel 1974 fu informato che l'azienda era al 100% di Defries. Il contratto prevedeva 50% dei ricavi lordi a Defries e 50% a Bowie, il quale doveva però sobbarcarsi per intero il totale delle ingentissime spese e delle tasse.

Quando Bowie venne a sapere tali dettagli, la MainMan era oberata da debiti, sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti molte fatture non erano state pagate e le spese erano aumentate, assieme agli investimenti sbagliati di Defries. Bowie si sentì tradito e sfruttato; la prima reazione fu di tagliare le esorbitanti spese per i concerti e adottare costumi e ambientazioni più sobrie, rinominando la tournée "Philly Dogs Tour". Il 29 gennaio 1975 andò negli uffici della RCA e annunciò la sua uscita dalla MainMan, ottenendo un anticipo per Young Americans di imminente pubblicazione. Il giorno dopo la lettera di rescissione dal contratto arrivò alla MainMan.

Dopo la risoluzione del contratto nel 1975, Bowie avrebbe dichiarato di essere stato trattato come uno schiavo da Defries e di non essere riuscito a fare soldi. Le trattative per la risoluzione del contratto furono lunghe e difficili e alla fine Bowie dovette riconoscere a Defries il 50% delle royalty dei lavori realizzati da Hunky Dory fino a quel momento e il 16% su quelle di tutte le proprie attività fino al 1982. Defries mantenne una parte del copyright sui dischi di Bowie fino al 1997, quando il cantante riscattò le quote dell'ex manager e divenne proprietario al 100% di tali diritti.

Gli anni del «Duca Bianco» e la trilogia di Berlino (1976-1979)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Trilogia di Berlino.

Alla pubblicazione del successivo album Station to Station nel gennaio 1976, fece seguito in febbraio una tournée di tre mesi e mezzo in Europa e Stati Uniti per promuovere l'album e le drammatiche performance del nuovo personaggio di Bowie, il thin White Duke, ovvero lo "snello Duca Bianco".

Questo nuovo alter ego segnò una delle tante svolte artistiche nella sua carriera, ormai lontana dal chiassoso clamore multicolore del glam rock di pochi anni prima. Il "Duca Bianco" impersonava un aristocratico personaggio con un abbigliamento sobrio ed elegante, ipotetiche simpatie destrorse e una forte infatuazione per l'occultismo. Seppur molti di questi elementi furono soltanto trovate sceniche del poliedrico artista, il nome "White Duke" entrò nell'immaginario collettivo del pubblico, divenendo presto il suo più consueto soprannome per il resto della carriera.

I brani più significativi di questo periodo furono la title track del disco, influenzata dal sound di gruppi tedeschi krautrock, le ballate Word on a Wing e Wild Is the Wind, cover di un brano reso famoso da Nina Simone, e i brani funky TVC 15 e Stay. La band che accompagnò Bowie sul palco comprendeva il chitarrista Carlos Alomar, il bassista George Murray e il batterista Dennis Davis, sezione ritmica che lo avrebbe affiancato fino alla fine del decennio. Il tour riscosse grande successo ma generò anche polemiche di natura politica, come quella sorta durante una data a Stoccolma, in cui Bowie venne imputato di aver rilasciato la seguente dichiarazione: «[...] la Gran Bretagna trarrebbe beneficio dall'avvento di un leader fascista [...]»; inoltre poco dopo la polizia di frontiera lo fermò sul confine russo-polacco per possesso di alcuni cimeli nazisti.

La controversa vicenda culminò a Londra nel maggio seguente in quello che divenne noto come "l'incidente della Victoria Station". Nel pomeriggio del 2 maggio 1976, tornato in Gran Bretagna dopo due anni di assenza, Bowie lasciò la stazione salutando la folla di fan adoranti con un gesto del braccio sinistro che venne scambiato per un saluto nazista, episodio fotografato e pubblicato su NME. Bowie dichiarò che il fotografo aveva semplicemente "congelato" il gesto del suo braccio a mezz'aria nel corso di un normale saluto. La maggior parte della stampa britannica ignorò l'incidente, tuttavia i vari tabloid scandalistici specularono non poco sulle presunte tendenze naziste del cantante, alimentando il tutto con citazioni riciclate dagli anni precedenti, come quella rilasciata da Bowie in un'intervista a Cameron Crowe dove affermava che «Adolf Hitler è stato una delle prime vere rockstar [...]», oppure citando la canzone Somebody Up There Likes Me contenuta nell'album Young Americans, in cui parlava del ritorno di Hitler. Successivamente Bowie si scusò pubblicamente per questi ambigui atteggiamenti, imputandoli alla sua dipendenza dalla cocaina e all'eccessiva immedesimazione nel personaggio del "Duca Bianco":« [...] ero fuori di testa, totalmente impazzito. Ero interessato principalmente alla mitologia più che all'intera faccenda su Hitler e il totalitarismo [...]».

In questo periodo, Bowie ebbe anche la sua prima vera esperienza in campo cinematografico recitando come protagonista nel film di fantascienza L'uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg, regista che lo scritturò dopo averlo apprezzato nel documentario Cracked Actor inerente al Diamond Dogs Tour dell'anno precedente. Per l'occasione David iniziò anche a comporre alcuni brani strumentali che avrebbero dovuto costituire la colonna sonora del film ma che invece confluirono nei suoi successivi prodotti discografici.

Nel 1976 Bowie si trasferì in Svizzera, acquistando una grande villa a Blonay, sulle colline vicine a Montreaux, sul Lago di Ginevra, dove il suo consumo di cocaina incrementò ulteriormente minacciando seriamente la sua salute. Determinato a disintossicarsi e per distrarsi dallo stress dell'ambiente musicale, Bowie iniziò a dipingere producendo svariate opere post-moderniste. Prese anche l'abitudine di portarsi in tour un blocco degli schizzi per disegnare quando si sentiva ispirato e iniziò a fotografare qualsiasi cosa colpisse la sua immaginazione. Il suo interesse verso la pittura crebbe notevolmente tanto da visitare le maggiori mostre europee e visitò anche molte gallerie d'arte a Ginevra, il Brücke-Museum di Berlino e divenne, nelle parole del biografo Christopher Sandford, «un prolifico produttore e collezionista d'arte contemporanea»; i suoi quadri furono esposti in molte mostre personali e alcuni acquistati da musei britannici e statunitensi. Attraverso il proprio sito internet Bowieart.com, si impegnò anche nel promuovere e favorire la visibilità di opere di giovani artisti.

Prima della fine del 1976, l'interesse di Bowie per la scena artistica tedesca lo portò a trasferirsi a Berlino Ovest per disintossicarsi definitivamente e rivitalizzare la propria carriera. Qui iniziò la proficua collaborazione con Brian Eno e condivise un appartamento a Schöneberg con Iggy Pop e Corinne Schwab, sua assistente personale già a Los Angeles, a cui aveva affidato la maggior parte degli aspetti organizzativi e manageriali.

La Schwab fu oggetto di grande gelosia da parte di Angie, moglie di Bowie, che dopo avere trascorso qualche giorno a Berlino si ritrasferì negli Stati Uniti. Bowie le dedicò il brano Be My Wife incluso nell'album Low, invitandola invano a rimanere con lui in questa nuova avventura. Il matrimonio era entrato in crisi a partire dal 1973, con la passione sessuale tra i due che si era affievolita e le frequenti relazioni extra-coniugali di entrambi. In seguito, Angie avrebbe affermato di non aver più voluto vedere il marito dopo il ripetersi degli episodi filo-nazisti come quello della Victoria Station. Bowie sostenne invece che dal 1974 si vedevano occasionalmente e facevano vite separate. Ne seguì la definitiva separazione e il divorzio del 1980.

David iniziò a focalizzarsi sul minimalismo e sulla musica ambient, che caratterizzeranno gli album della cosiddetta "Trilogia di Berlino". In questo periodo aiutò anche a risollevare le sorti della carriera di Iggy Pop, producendone e scrivendone insieme il primo album solista The Idiot e il successivo Lust for Life. Nel tour di Iggy Pop in Europa e Stati Uniti nel marzo e aprile 1977, Bowie partecipò come tastierista.

L'album Low del 1977 fu parzialmente influenzato dal krautrock di Kraftwerk e Neu! ed evidenziò un passo avanti per Bowie come compositore e artista concettuale, distanziandosi dal semplice pop e rock per produrre un'ambiziosa musica più astratta, dove le liriche erano sporadiche e non indispensabili. Malgrado le iniziali critiche negative ricevute per la sua apparente complessità e la non commerciabilità, Low arrivò alla seconda posizione nella classifica britannica, producendo anche il singolo di successo Sound and Vision che arrivò a sua volta al terzo posto della classifica britannica. A posteriori si rivelerà un album di culto e porterà compositori d'avanguardia come Philip Glass a descriverlo « [...] un'opera geniale di incomparabile bellezza». Lo stesso Glass comporrà un'intera sinfonia basata sulle musiche e le atmosfere dell'album, la Low Symphony del 1992.

Seguendo l'approccio minimalista di Low, il 23 settembre del 1977 uscì "Heroes" che include il celebre brano omonimo scritto insieme a Brian Eno; quest'album fuse pop e rock ampliandone i confini di genere e fu l'unico dei tre album della trilogia berlinese ad essere interamente registrato a Berlino. Come Low, anche "Heroes" risultò pervaso dallo zeitgeist della guerra fredda, stigmatizzato dal muro che divideva in due la città. Fu un altro grande successo, raggiungendo la terza posizione in classifica nel Regno Unito. La title track, che raggiunse all'epoca soltanto la 24ª posizione nella classifica britannica dei singoli, divenne forse il brano più celebre e rappresentativo dell'intera carriera di Bowie, capace di resistere nel corso degli anni come sua canzone simbolo. Verso fine anno, Bowie eseguì il brano sia allo show televisivo di Marc Bolan che allo speciale televisivo natalizio di Bing Crosby, con il quale si esibì in una versione di Peace on Earth/Little Drummer Boy. Il duetto si rivelò un successo mondiale nel 1982, conquistando la terza posizione nel Regno Unito.

Dopo aver completato Low e "Heroes", Bowie promosse i due album passando la maggior parte del 1978 in una tournée a cui presenziarono un milione di spettatori nei 70 concerti che toccarono 12 nazioni. Dal tour venne ricavato l'album live Stage, pubblicato nel medesimo anno. Sempre nel '78 uscì il film Just a Gigolò, con Bowie nella parte del protagonista. La pellicola riscosse un mediocre riscontro di pubblico e pessime recensioni da parte della critica.

Il capitolo finale della trilogia fu l'album Lodger del 1979, che a sua volta mostrò un approccio alla musica minimalista, ambient e complessa dei precedenti due dischi ma con un parziale ritorno al rock convenzionale basato su percussioni e chitarre. Il risultato fu un complesso mix di elementi new wave e world music, con alcune influenze multietniche; alcune tracce furono composte utilizzando gli aforismi delle Strategie Oblique di Brian Eno e Peter Schmidt: Boys Keep Swinging nacque così, incoraggiando i musicisti a "percuotere" i propri strumenti, mentre per Move On si ricorse alla progressione di accordi di All the Young Dudes suonati al contrario e per Red Money utilizzando la traccia strumentale base di Sister Midnight, brano precedentemente composto insieme a Iggy Pop.

L'album venne registrato interamente nello studio privato di Bowie in Svizzera e segnò la temporanea interruzione del rapporto collaborativo tra Bowie e Brian Eno, che sarebbero tornati a lavorare insieme negli anni novanta. Lodger raggiunse la quarta posizione in Gran Bretagna e la numero 20 negli Stati Uniti e dal disco furono estratti i singoli Boys Keep Swinging e DJ. Anche se inizialmente fu recepito come una chiusura in tono minore della trilogia di Berlino, Lodger sarebbe stato rivalutato nel corso degli anni, anche in virtù del deludente risultato degli album di Bowie degli anni ottanta.

Il successo commerciale e di massa (1980-1989)

 
Bowie nel 1983 nel corso del Serious Moonlight Tour
(inglese)
«(...) Bowie became a blank canvas on which consumers write their dreams (...).»
(italiano)
«(...) Bowie è diventato una tela bianca su cui i consumatori scrivono i loro sogni (...).»

Negli anni ottanta Bowie fu molto impegnato nel cinema e nel teatro e incrementò numero di tappe e grandiosità delle tournée, mentre la produzione discografica si basò su un raffinato quanto generico pop, con album contenenti alcune hits più commerciali, adatte a una massiccia trasmissione radiofonica. Il successo di questi singoli fu alimentato dai suggestivi video che li accompagnarono; un fenomeno, quello dei video, che Bowie già conosceva e che sfruttò nel modo migliore, da poliedrico artista quale si è sempre dimostrato. L'album Scary Monsters (and Super Creeps) del 1980 ebbe un ottimo successo, raggiungendo la prima posizione nel Regno Unito, grazie anche ai contributi chitarristici di Robert Fripp, Pete Townshend e Tom Verlaine. Produsse la hit da primo posto in classifica Ashes to Ashes, che conferì visibilità internazionale al movimento dei New romantic, quando per realizzarne il videoclip Bowie reclutò al night club "Blitz" di Londra diverse comparse, tra le quali Steve Strange dei Visage. Nel video Bowie è vestito da inquietante Pierrot, in uno dei suoi travestimenti più famosi. Nel settembre del 1980 Bowie debuttò a Broadway nella pièce teatrale The Elephant Man interpretando la parte del deforme John Merrick, senza l'ausilio di nessun make up e riscuotendo critiche lusinghiere.

Lo stesso anno fece un'apparizione nel film tedesco Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino la cui colonna sonora, composta esclusivamente dai suoi brani tratti da Station to Station, Low, Heroes e Lodger, fu pubblicata pochi mesi dopo e riscosse un buon successo. Nel 1981 Bowie collaborò con i Queen per il loro album Hot Space, duettando nella traccia Under Pressure con Freddie Mercury. Il brano si rivelò un grande successo, divenendo il terzo singolo numero 1 di Bowie nel Regno Unito. Nel 1982 fu il protagonista nell'adattamento televisivo della BBC dell'opera di Bertolt Brecht Baal. Cinque dei brani tratti dal lavoro teatrale, incisi a Berlino, furono pubblicati nell'omonimo EP. Grandissimo successo ebbe l'album Let's Dance del 1983, co-prodotto insieme a Nile Rodgers degli Chic, che divenne disco di platino su entrambe le sponde dell'Atlantico. Furono estratte la title track Let's Dance, Modern Love e China Girl, che raggiunsero i primi posti in classifica in tutto il mondo e furono accompagnate da acclamati video clip che rappresentano bene l'estetica degli anni '80. L'uscita di Let's Dance fu seguita dal Serious Moonlight Tour, con la partecipazione del chitarrista Earl Slick e dei coristi Frank e George Simms. Il tour mondiale durò sei mesi e riscosse un enorme successo, anche se alcuni critici sottolinearono che la musica di Bowie aveva subito un'involuzione troppo "commerciale". Durante il tour si esibì con un nuovo look dai capelli iper-ossigenati e fisico abbronzato, proponendo un accessibile dance-rock non scevro da passaggi con tematiche disturbanti e testi impegnati.

 
Bowie durante il Glass Spider Tour del 1987.

Sempre nel 1983 Bowie fu il protagonista del film Furyo, conosciuto anche con il titolo originale Merry Christmas Mr. Lawrence, diretto da Nagisa Ōshima e basato sul romanzo The Seed and the Sower di Laurens van der Post. La sua interpretazione fu lodata dalla critica e il film riscosse un buon successo di pubblico. Nel 1984 fu pubblicato Tonight, altro album dall'impronta dance e fortemente commerciale, che raggiunse la prima posizione nel Regno Unito, al quale collaborarono Tina Turner e Iggy Pop. Tra le varie cover del disco vi è una criticatissima versione del classico dei Beach Boys del 1966 God Only Knows. Vi era però la hit Blue Jean, che sarebbe stata inserita nel cortometraggio musicale Jazzin' for Blue Jean vincitore del Grammy Award for Best Short Form Music Video.

Nel 1985 Bowie si esibì al Live Aid nel vecchio stadio di Wembley a Londra. Durante l'evento fu proiettato il video realizzato appositamente dove Bowie duetta con Mick Jagger nel brano Dancing in the Street, che successivamente arrivò al primo posto delle classifiche. In seguito recitò in Absolute Beginners e Labyrinth - Dove tutto è possibile, film usciti nel 1986 di cui curò anche la colonna sonora. Il singolo Absolute Beginners arrivò al secondo posto nel Regno Unito e al primo nella classifica europea Eurochart Hot 100 Singles. Nel 1987 pubblicò l'album Never Let Me Down, che fu giudicato dalla critica una prova scialba e commerciale ma che ebbe un buon successo nelle classifiche aiutato anche dal nuovo tour mondiale, il mastodontico e teatrale Glass Spider Tour.

Il breve periodo con i Tin Machine (1988–1992)

 
Bowie durante una data del Sound+Vision Tour del 1990

Nel 1989 prese parte come cantante, chitarrista e sassofonista nel gruppo rock Tin Machine, costituito insieme a Reeves Gabrels e i fratelli Tony e Hunt Sales, con i quali aveva già collaborato negli anni settanta all'album di Iggy Pop Lust for Life; inoltre suonò le tastiere nel tour documentato dall'album live Tv Eye (1978).

Sebbene all'interno dei Tin Machine vigesse una democrazia assoluta, ben presto la natura da leader di Bowie iniziò a prevalere nelle dinamiche di gruppo, sia come compositore che come leader. Nel 1989 l'album di debutto della band, Tin Machine, venne ben accolto da pubblico e critica, anche se l'eccessiva politicizzazione delle liriche provocò qualche perplessità. Il disco raggiunse la terza posizione in classifica nel Regno Unito e il primo tour mondiale del gruppo si rivelò un successo. Dopo però una serie di singoli fallimentari e un dissidio con la EMI, Bowie lasciò l'etichetta discografica e il gruppo si sciolse dopo la pubblicazione di un secondo album in studio (1991) e di uno dal vivo (1992), entrambi male accolti da pubblico e critica. Bowie era già tornato, prima della pubblicazione del secondo album del gruppo, all'attività da solista con il Sound+Vision Tour del 1990, che lo tenne impegnato per sette mesi nel portare in giro per il mondo i suoi vecchi successi, dopo la pubblicazione del cofanetto "Sound and Vision", riscuotendo ottimi consensi e lauti guadagni. Un terzo album di studio dei Tin Machine era stato programmato, ma Bowie preferì ritornare all'attività solista dopo avere reincontrato Nile Rodgers (il produttore di Let's Dance). Con Rodgers incise Real Cool World, title-track della colonna sonora del film Cool World, che fu pubblicata su singolo nell'estate 1992.

Elettronica, nuove sperimentazioni e il ritorno al passato (1990-1999)

 
Bowie in concerto nel 1997

Nel 1990 si trasferì definitivamente a New York in un appartamento al 160 di Central Park South, al nono piano dell'Essex House, affacciato su Central Park e si dedicò alla sperimentazione progettando nuovi album, tutti molto diversi tra loro, che uscirono nei primi anni novanta. Per la loro realizzazione tornò ad avvalersi anche della collaborazione di Nile Rodgers e di Brian Eno, esplorando i generi e le tendenze musicali del periodo come l'hip hop, la jungle e il drum and bass. Sempre a New York fondò la Isolar Enterprises, una società per gestire il catalogo delle sue canzoni, i diritti d'autore, le proprietà e tutte le attività dell'ufficio stampa.

Nell'aprile 1992 apparve al Freddie Mercury Tribute Concert dove eseguì Heroes, All the Young Dudes e, insieme a Annie Lennox, Under Pressure. Il 6 giugno del 1992 sposò Iman Mohamed Abdulmajid, con una cerimonia privata celebratasi presso la chiesa episcopale americana di Saint James a Firenze.

Il 1993 pubblicò l'album Black Tie White Noise, con influenze soul, jazz e hip hop, e caratterizzato da un largo impiego di strumenti elettronici; l'album, prodotto da Nile Rodgers, raggiunse la vetta della classifica britannica e due singoli entrarono nella Top 40 e uno nella Top 10, ovvero il brano Jump They Say dedicato al fratellastro Terry. Bowie esplorò in seguito nuove tendenze musicali ambient con The Buddha of Suburbia, colonna sonora dell'omonima mini serie televisiva; l'album ricevette buone critiche ma fu un insuccesso commerciale, fermandosi alla posizione n. 87 della classifica britannica.

Dalla collaborazione con Brian Eno fu realizzato 1.Outside, un concept album per il quale crea nuovo alter ego, l'investigatore Nathan Adler, e altri ad ognuno dei quali viene affidata l'interpretazione delle tracce, sviluppando in tal modo la narrazione del racconto. Denigrato ed esaltato in egual misura, ma negli ultimi anni rivalutato molto positivamente, l'album riscosse consensi sia in America che in Europa e produsse anche alcuni dei singoli di maggior successo del periodo come la canzone Hallo Spaceboy, eseguita in seguito con i Pet Shop Boys. L'album doveva essere parte di una trilogia, ma il progetto venne accantonato dopo la conclusione dell'Outside Tour nel luglio 1996.

 
La stella di Bowie sulla Hollywood Walk of Fame

Il 17 gennaio 1996 Bowie venne introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame, riconoscimento a cui si aggiunse la celebre stella sulla Hollywood Walk of Fame, posata nel febbraio 1997. Nel dicembre del 1996 Bowie divenne la prima rockstar quotata in borsa, offrendo agli investitori obbligazioni collocate sulla piazza di Wall Street. I Bowie Bonds ebbero una validità decennale, furono garantiti principalmente dai proventi di 287 canzoni contenute nei suoi 25 album registrati prima del 1990, per un valore complessivo di 55 milioni di dollari e furono interamente acquistati dalla Prudential Insurance Company di New York. Quest'operazione rese Bowie uno dei cantanti più ricchi del mondo e il suo esempio venne presto seguito anche da artisti come Elton John, James Brown, Ashford & Simpson e The Isley Brothers.

Nello stesso periodo Bowie intuì le grandi potenzialità del web e, oltre al suo personale sito web www.davidbowie.com, nella primavera del 1996 inaugurò il BowieNet, primo portale tematico creato da un cantante, attraverso cui era possibile collegarsi al web ma anche scaricare legalmente i suoi brani musicali. In seguito il BowieNet fu candidato al Wired Award 1999 come miglior sito di intrattenimento dell'anno e rimase attivo fino al 2012.

Nel 1997 uscì il nuovo album Earthling, che comprende nuove sperimentazioni di musica jungle e drum and bass; fu un successo più di pubblico che di critica e produsse la hit Little Wonder, brano con cui si esibì anche al 47º Festival di Sanremo in qualità di ospite. Nel 1999 in occasione del nuovo album 'hours...', Bowie cambiò nuovamente look abbandonando i capelli corti ramati alla volta di un look "capellone" analogo a quello degli esordi. L'album, caratterizzato dal singolo di successo Thursday's Child, è stato definito da Rolling Stone una sintesi della carriera di Bowie, in cui i suoi fan possono trovare tracce di album precedenti quali Hunky Dory, Ziggy Stardust, Aladdin Sane, Heroes e Low.

Heathen, Reality e il ritiro dalle scene (2000-2013)

Nel 2000 ebbero luogo alcune sessioni per il progettato album intitolato Toy, che avrebbe dovuto essere una compilation di nuove versioni di alcuni dei primi brani di Bowie con l'aggiunta di tre nuove canzoni ma che rimase inaspettatamente inedito. Il 15 agosto dello stesso anno nacque Alexandria Zahra "Lexie" Jones, figlia di David e Iman.

 
Bowie durante un concerto nel 2003

Nell'ottobre 2001, Bowie aprì il Concerto per New York City, un evento di beneficenza in favore delle vittime degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, con una performance minimalista del brano America di Simon & Garfunkel, seguita dalla classica "Heroes".

Sempre nel 2001 interpretò una versione di Nature Boy per la colonna sonora del film Moulin Rouge!.

La collaborazione di Bowie con Tony Visconti proseguì nel 2002 con la produzione di Heathen, un album di brani inediti seguito dal lungo tour americano ed europeo del 2002 che prese il via dal Meltdown Festival di Londra, del quale Bowie fu quell'anno il curatore, invitando grandi artisti come Philip Glass, i Television e i The Dandy Warhols.

 
David Bowie con il figlio primogenito Duncan Jones

L'anno successivo invece pubblicò l'album Reality e il tour promozionale ottenne un grande successo di pubblico, ma fu interrotto drammaticamente il 25 giugno del 2004 quando, dopo il concerto all'Hurricane Festival di Scheeßel, Bowie venne ricoverato d'urgenza ad Amburgo per il grave blocco di una coronaria, i cui sintomi erano stati avvertiti già giorni prima. A seguito dell'operazione di angioplastica coronarica Bowie rientrò a New York, ma le restanti undici date del tour furono cancellate.

Negli anni successivi Bowie rimase lontano dalle scene, se si eccettuano alcune rare apparizioni, tuttavia si dedicò alla registrazione di alcuni pezzi per il cinema, come il suo vecchio successo Changes in duetto con Butterfly Boucher per il film animato Shrek 2 del 2004 e scrisse il brano (She Can) Do That del 2005, realizzato con Brian Transeau, per il film Stealth - Arma suprema.

Tornò a esibirsi dal vivo l'8 settembre 2005 con gli Arcade Fire, per l'evento televisivo statunitense Fashion Rocks e si unì nuovamente alla band canadese una settimana dopo per la CMJ Music Marathon. Alcuni mesi dopo cantò in un brano dell'album Return to Cookie Mountain dei TV on the Radio,

L'8 febbraio 2006 gli fu assegnato il premio Grammy Award alla carriera e, dopo aver annunciato in aprile che sarebbe rimasto lontano dalle scene per un anno, il 29 maggio comparve a sorpresa al concerto di David Gilmour alla Royal Albert Hall di Londra. Alcune delle canzoni dell'evento furono incise per il DVD Remember That Night: Live at the Royal Albert Hall.

Il suo ultimo concerto dal vivo fu quello del novembre 2006 con Alicia Keys per uno spettacolo di beneficenza alla Black Ball di New York.[1][2] Nello stesso anno, partecipò come attore al film The Prestige di Christopher Nolan nel ruolo di Nikola Tesla.

Nel 2007 registrò uno spot pubblicitario con Snoop Dogg per l'emittente americana XM Satellite Radio[3] e collaborò con Lou Reed nell'album No Balance Palace del gruppo rock danese Kashmir.[4] Tuttavia i suoi impegni artistici proseguirono e nel medesimo anno Bowie fu scelto come direttore artistico dell'High Line Festival di Manhattan,[5] e collaborò nell'album di Scarlett Johansson Anywhere I Lay My Head, che contiene cover di Tom Waits.[6] Nel 40º anniversario dell'allunaggio dell'Apollo 11, la EMI pubblicò nel 2009 le tracce della registrazione originale di Space Oddity in una competizione a cui fu invitato il pubblico per registrarne un remix.[7]

Nel gennaio del 2010 uscì il doppio album live A Reality Tour, contenente materiale registrato durante l'ultima tournée del 2003 e del 2004.[8]

Il 21 gennaio 2009, su alcuni blog si diffuse la notizia secondo la quale Bowie era a Berlino per la registrazione di un nuovo album, ma arrivò subito la smentita pubblicata anche sul sito ufficiale dell'artista.[9]

Nel marzo 2011, fu possibile scaricare da internet l'album inedito Toy, la cui pubblicazione era stata annullata nel 2001, che contiene alcuni dei brani usati per Heathen e la maggior parte dei lati B dei singoli provenienti dallo stesso disco.

Nel 2012 la Louis Vuitton lo ingaggiò come nuovo testimonial per la nuova campagna americana del 2013.

Il ritorno con The Next Day (2013-2015)

 
David Bowie nel 2006

Dopo dieci anni di assenza (di cui un paio trascorsi con Visconti a lavorare in segreto a nuovi brani), l'8 gennaio 2013, giorno del suo 66º compleanno, Bowie annunciò il nuovo album, The Next Day;[10] anticipato lo stesso giorno dal singolo e il relativo video di Where Are We Now? realizzato da Tony Oursler, seguito da The Stars (Are Out Tonight), che fu pubblicato il 25 febbraio. L'album uscì il 12 marzo successivo ottenendo un ottimo successo di pubblico e di critica, piazzandosi in vetta alle classifiche in tutto il mondo.[11] Il 5 novembre uscì The Next Day Extra, una speciale versione dell'album contenente anche un DVD con i videoclip di Where are we now?, The Stars are out Tonight, The Next Day e Valentine's Day e quattro canzoni inedite in aggiunta all'edizione standard.

Nell'autunno 2014 Bowie pubblicò una nuova antologia, Nothing Has Changed; fu pubblicata in diversi formati e contiene un brano inedito, Sue (In the Season of Crime), pubblicato anche come singolo. L'album ottenne un notevole successo, soprattutto in Europa e in particolar modo nel Regno Unito, dove Bowie da sempre ha lo "zoccolo duro" dei suoi fan.[senza fonte] Raggiunse il nono posto nelle classifiche inglesi e si aggiudicò, dopo qualche mese, un disco d'oro per avere venduto oltre 100 000 copie.

Nell'ottobre 2015 John Giddins, storico organizzatore di concerti londinesi, rivelò che Bowie non si sarebbe più esibito dal vivo e non avrebbe intrapreso più alcun tour, neanche per la promozione di The Next Day.

L'ultimo album Blackstar e la morte (2015-2016)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Morte di David Bowie.
 
Il memorial spontaneo organizzato dai fan a New York, sotto l'attico del cantante al 285 di Lafayette Street, Manhattan.

Il 19 novembre 2015 Bowie lanciò il suo nuovo singolo Blackstar, il primo estratto dall'album omonimo e, in seguito, Lazarus, anch'esso accompagnato dal relativo videoclip trasmesso in rete tre giorni prima della morte. Con lo stesso titolo il 12 dicembre debuttò l'omonimo musical scritto e prodotto per Broadway da Robert Fox, per la cui prima teatrale Bowie ha presenziato, compiendo la sua ultima apparizione pubblica. L'8 gennaio 2016, giorno del suo 69º compleanno, uscì l'album in studio Blackstar (stilizzato come ★).

Due giorni dopo, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio, il cantante morì improvvisamente, all'età di 69 anni, nel suo attico al 285 di Lafayette Street, a New York, dove si ipotizza si sia avvalso di una programmata pratica di eutanasia a causa dell'irrimediabile aggravarsi di un tumore al fegato, contro il quale aveva combattuto segretamente per circa 18 mesi. La notizia fu divulgata nel suo profilo Facebook ufficiale, mentre nei giorni successivi lo stesso produttore Robert Fox, amico di Bowie, rivelò che l'artista gli aveva confidato di voler intraprendere una nuova cura sperimentale contro il cancro. Egli raccontò inoltre che solo pochi amici e i familiari erano a conoscenza della sua malattia, ma che altrettante persone, tra coloro addette alla registrazione dell'album, non erano a conoscenza della diagnosi fino al decesso dell'artista.

Secondo quanto affermato da Tony Visconti durante un'intervista concessa ad RS America, Bowie avrebbe tratto ispirazione dall'album To Pimp a Butterfly del rapper Kendrick Lamar e subìto l'influenza di gruppi come i Death Grips e i Boards of Canada. Visconti avrebbe inoltre dichiarato la vera natura della gran parte dei testi dei brani inediti contenuti in Blackstar, i quali farebbero riferimento alla malattia di Bowie e all'eventualità di una morte imminente, tanto da portare il pubblico a concepire l'intero progetto come il suo testamento spirituale, una sorta di ultimo commiato al suo pubblico.

(inglese)
«He always did what he wanted to do. And he wanted to do it his way and he wanted to do it the best way. His death was no different from his life - a work of Art. He made Blackstar for us, his parting gift. I knew for a year this was the way it would be. I wasn't, however, prepared for it. He was an extraordinary man, full of love and life. He will always be with us. For now, it is appropriate to cry.»
(italiano)
«Ha sempre fatto quello che voleva. E voleva farlo a modo suo, e voleva farlo al meglio. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un'opera d'arte. Ha fatto Blackstar per noi, è stato il suo regalo di addio. Sapevo da un anno che sarebbe andata così. Non ero preparato, però. È stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Per ora, possiamo solo piangere.»

Il 12 gennaio 2016, Blackstar debuttò in cima alla Official Albums Chart del Regno Unito, vendendo oltre 146 000 copie e venendo certificato disco d'oro in poco meno di un giorno dalla sua pubblicazione. L'album in poco tempo si impose sulle principali classifiche mondiali, raggiungendo la prima posizione in 35 Paesi, tra cui Australia, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Canada, Finlandia, Argentina, Italia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, dove esordì alla posizione numero 1 della Billboard 200 con 130 000 copie vendute nel corso della prima settimana, risultato mai ottenuto in precedenza da Bowie in così poco tempo. Il catalogo di tutti i video di Bowie ricevette l'11 gennaio su Vevo oltre 51 milioni di visualizzazioni in ventiquattr'ore, superando il primato detenuto da Adele il giorno dell'uscita di Hello, mentre alcuni giorni dopo Amazon.com rivelò di avere esaurito ogni edizione, sia in vinile che in formato CD dei suoi album, e di non aver registrato mai un tale numero di vendite in così poco tempo.

Molte personalità del mondo della musica hanno partecipato al lutto: il 13 gennaio, durante un suo concerto a Los Angeles, Elton John ha interrotto la scaletta dello spettacolo per rendere omaggio alla rockstar. Il 12 gennaio anche Madonna, nella tappa di Houston del suo Rebel Heart Tour, ha voluto ricordarlo con una cover di Rebel Rebel.

Mick Jagger ha ricordato a nome dei Rolling Stones su Twitter quello che Bowie fu per lui e per il gruppo: un uomo "meraviglioso e gentile":

«Siamo profondamente rattristati nell'apprendere della morte del nostro caro amico David Bowie. Non solo era un uomo meraviglioso e gentile ma era un artista straordinario, the true original".»

Il giorno della sua morte Facebook, Instagram e Twitter registrarono in poco tempo un forte flusso di informazioni e scambi di messaggi. Milioni di fan ma anche molti esponenti della musica, dello spettacolo e della politica (tra i quali David Cameron, Brian Eno, Ariana Grande, Brian May, Bryan Adams, Bruce Springsteen, J.K. Rowling, gli U2, Kanye West, Paul McCartney, Martin Scorsese, Barack Obama) si sono detti addolorati per la morte del cantante, lasciando dediche, messaggi di cordoglio ai familiari, fotografie e video sul web.

Il 14 gennaio alcuni tra i maggiori quotidiani statunitensi diffusero la notizia che le spoglie di Bowie erano state cremate due giorni prima nel New Jersey, secondo le sue disposizioni, ossia senza alcun rito di suffragio né la presenza di familiari e amici. In seguito, attraverso un comunicato su Facebook, la famiglia, i figli e gli amici più stretti del cantante ringraziarono i fan per la solidarietà e l'affetto mostrati e annunciarono che avrebbero organizzato una personale cerimonia di commemorazione strettamente privata.

Malgrado le numerose iniziative spontanee in tutto il mondo, non vi fu alcuna commemorazione pubblica ufficiale, a esclusione di un grande concerto previsto alla Carnegie Hall, già programmato prima della sua scomparsa, ma divenuto ormai un tributo alla memoria e i cui biglietti, esauriti rapidamente, raggiunsero cifre incredibili. Tuttavia la famiglia del cantante ha precisato che tale evento non è stato da loro proposto od organizzato, continuando a mantenere il più stretto riserbo sull'accaduto. Vista la grande affluenza prevista, gli organizzatori del tributo hanno aggiunto alla prevista data del 31 marzo anche quella del 1º aprile; a questo doppio tributo di Bowie hanno partecipato molti artisti tra cui: Michael Stipe, Blondie, Cyndi Lauper, Mumford & Sons, Pixies e il suo amico Tony Visconti.

Il 29 gennaio 2016 alcuni quotidiani resero noti i termini del testamento olografo di Bowie, da lui depositato presso il noto avvocato Herbert E. Nass e firmato «David Robert Jones». Esso disponeva la cremazione della salma e la dispersione delle ceneri, per quest'ultima indicando come luogo l'isola di Bali, che Bowie visitò più volte, oppure altro luogo a scelta più vicino purché venisse rispettato il rituale buddista. Il testamento stabiliva inoltre la suddivisione del patrimonio di circa 100 milioni di dollari, metà del quale fu destinata alla vedova Iman, comprendendo anche la maggioranza delle quote della Isolar Enterprises e il grande attico al 285 di Lafayette Street, e la restante metà, un quarto ciascuno, al primogenito Duncan e alla seconda figlia Lexie, alla quale fu anche destinata la grande proprietà alle Catskills. A beneficiare dell'eredità furono anche Corinne "Coco" Schwab, sua assistente personale da oltre trent'anni, a cui andarono 2 milioni di dollari e parte delle quote della Isolar Enterprises, e Marion Skene, l'anziana tata, cui fu versato un milione di dollari e che morì nel marzo del 2017.

Lo staff dell'etichetta discografica di Bowie ha inoltre comunicato che i ricavi di Blackstar incassati durante tutto il mese di gennaio 2016 sono stati devoluti interamente alla ricerca contro il cancro.

Un EP, intitolato No Plan, è stato pubblicato l'8 gennaio 2017, giorno nel quale Bowie avrebbe compiuto settant'anni. Eccezion fatta per Lazarus, l'EP include tre canzoni registrate da Bowie durante le sessioni per l'album Blackstar, ma lasciate fuori dal disco e successivamente incluse nella colonna sonora del musical Lazarus nell'ottobre 2016. Per la title track è stato realizzato un videoclip.

Stile musicale

Sebbene venga spesso collocato fra gli artisti glam rock, art rock e new wave, lo stile di David Bowie è assai difficile da classificare in maniera univoca.

Inizialmente, la produzione musicale di Bowie si basò su sonorità nostalgiche con brani acustici folk rock, cui sarebbe seguita la metamorfosi degli anni settanta, che portò Bowie a diventare uno dei primi e più importanti esponenti del glam rock con album come The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars (1972) e Aladdin Sane (1973).

Durante gli anni settanta, lo stile di Bowie cambiò innumerevoli volte, diventando più intimista e ispirato a più riprese al rock progressivo, al dance rock, di cui fu anticipatore e al proto-punk. A conferma dell'eclettismo di questi anni vi sono i cupi The Man Who Sold the World (1970) e Station to Station (1976), il più pop Hunky Dory (1971), Young Americans (1975) che, con un repentino cambiamento di stile, sposta l'attenzione sul genere soul con la creazione del soul bianco, e la "Trilogia di Berlino" (composta da Low, "Heroes" e Lodger), considerata la sua fase più sperimentale e d'avanguardia. Durante quest'ultima, Bowie subì anche l'influenza del krautrock e del rock sperimentale.

Dopo il grande successo pop degli anni ottanta ben rappresentato da Let's Dance del 1983, lo stile di Bowie ritornò a nuove sperimentazioni, innanzitutto con la formazione del gruppo Tin Machine, avviato sul finire degli anni ottanta, in cui Bowie propose un hard rock che è stato definito "metallico". Più in là, con incursioni sperimentali di elettronica e di industrial nell'album 1.Outside del 1995, fino a spaziare allo stile jungle e techno nell'album Earthling del 1997.

Collaborazioni

 
Brian Eno (2011)

Oltre alle già citate collaborazioni con Lou Reed, Iggy Pop e Brian Eno, Bowie collaborò con Bing Crosby in un duetto natalizio cantando Peace on Earth/Little Drummer Boy per il programma televisivo Merrie Olde Christmas del 1977. Il brano fu però tenuto negli archivi dalla RCA, all'epoca l'etichetta discografica di cui faceva parte Bowie, finché nel 1982, prima che Bowie abbandonasse RCA per la EMI, fu pubblicato come singolo.

Il disco raggiunse il terzo posto delle classifiche del Regno Unito diventando, col passare degli anni, un classico natalizio, sia come canzone sia come video.

Significativa fu anche la collaborazione con John Lennon per la cover del brano Across the Universe dei Beatles e per Fame, uno dei brani di maggior successo di Bowie, inserito nell’album Young Americans del 1975.

Nel 1981, Bowie collaborò con i Queen per registrare una versione quasi sconosciuta e inedita del brano Cool Cat e per la creazione di Under Pressure, nella quale duettò con il gruppo rock inglese e che cantò anche al Freddie Mercury Tribute Concert insieme ad Annie Lennox e agli stessi Queen, orfani di Mercury. La canzone, inizialmente chiamata People on Streets, fu composta basandosi su un "riff" dal bassista John Deacon e accreditata ai Queen e Bowie; fu poi inserita nell'album Hot Space del 1982.

 
Mick Jagger (2003)

Fra le altre collaborazioni del "Duca Bianco" vi fu anche quella col leader dei Rolling Stones, Mick Jagger. Insieme, nel 1985, a supporto del progetto Live Aid, realizzarono una versione della canzone di Martha & the Vandellas Dancing in the Street di cui si ricorda il videoclip.

Altre collaborazioni

Nel medesimo anno Bowie incise insieme a Tina Turner il brano Tonight, title track dell'omonimo album del 1984. I due, inoltre, duetteranno insieme durante una data del Private Dancer Tour di Tina Turner del 1985.

Con NIN, Bowie aprì l'Outside tour negli Stati Uniti dove eseguirono insieme sia brani dell'artista, sia brani della band. La collaborazione con Trent Reznor, leader della band col quale Bowie strinse un forte legame di amicizia, vide la produzione di diversi remix, tra i quali I'm Afraid of Americans, nel cui video Reznor compare come coprotagonista.

Altra collaborazione fu quella con i Pet Shop Boys nel 1996 per il brano Hallo Spaceboy: forte del successo del brano, che venne lanciato come singolo, Bowie si esibì con i Pet Shop Boys sia in programmi musicali come Top of the Pops sia ai prestigiosi BRIT Awards del 1996.

Dopo aver collaborato all'esordio dei Placebo portandoli in tour come suoi sostenitori, Bowie collaborò con loro in due occasioni: per il singolo Without you I'm nothing, estratto dall'omonimo album, realizzarono una versione a due voci, mentre nel febbraio 1999 si esibirono insieme ai Brit Awards per una cover di 20th Century Boy, che i Placebo tra l'altro interpretarono anche nel film Velvet Goldmine, come membri della band immaginaria Malcolm & The Flaming Creatures. Lo stretto legame tra la band e Bowie fu testimoniato da vari episodi: l'omaggio tributatogli con una versione acustica di Five Years realizzata nel 2004, durante un programma televisivo francese e la lettera d'addio scritta da Brian Molko dopo la morte di Bowie e pubblicata sul sito ufficiale della band[N 4].

Vita privata

Nel 1970 si sposò con Mary Angela Barnett con cui ebbe nel 1971 un figlio, Duncan Zowie Haywood Jones; i due divorziarono nel 1980. Nel 1992 sposò la top model Iman nella chiesa di Saint James a Firenze. Da lei nel 2000 ebbe una figlia, Alexandria "Lexie" Zahra.

 
Bowie con la moglie Iman all'High Line Festival di Manhattan nel 2009

Possedeva una collezione di opere d'arte: 400 di esse furono vendute, per la somma 41 milioni di euro, 23 più di quanto all'inizio stimato. Tra esse comparivano opere di Henry Moore, Damien Hirst, Frank Auerbach e Graham Sutherland, una pala d’altare del Tintoretto del 1570 ceduta per quasi 220.000 euro e prestata alla Rubenshuis e "Air Power" di Jean-Michel Basquiat, ceduta per 8,2 milioni di euro.

Il dibattito sulla sessualità

Alla fine del 1964, quando faceva parte dei Manish Boys, il gruppo fece un'audizione alla BBC per una serie di concerti allo Star Club di Amburgo. Il cantante si assicurò l'ingaggio giurando all'organizzatore tedesco di essere gay. In seguito, malgrado i suoi ostentati atteggiamenti ambigui e trasgressivi portassero a ipotizzarne l'omosessualità, Bowie, 16enne, incontrò la 14enne Dana Gillespie, che divenne la sua ragazza e che continuò a frequentare fino agli anni settanta. Nel gennaio 1972 fu pubblicata un'intervista su Melody Maker in cui ammise di essere gay; questo creò un certo clamore e venne ipotizzato un intento promozionale in vista della pubblicazione del nuovo album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Del resto i tabù esercitarono sempre una forte attrazione su Bowie e il suo anticonformismo lo spinse verso la sottocultura omosessuale. Malgrado ciò i commenti di David sull'argomento formulati negli anni successivi furono tutt'altro che chiarificatori: « [...] è vero, sono bisessuale», disse alla rivista Playboy nel settembre 1976, tranne poi rispondere poco tempo dopo alla domanda di un altro intervistatore affermando il contrario: « [...] era solo una bugia, mi appiccicarono quell'immagine e io mi ci adeguai piuttosto bene per alcuni anni». Durante il tour in Nuova Zelanda del 1978 dichiarò nuovamente di essere bisessuale, invece nel 1983, quando Bowie stava diventando una superstar a livello internazionale, ritrattò le sue affermazioni precedenti, dicendo alla rivista Time che era stato «un grande equivoco» e su Rolling Stone lo definì «il più grande errore che abbia mai fatto». Nel 1987, incalzato sull'argomento da Smash Hits, sottolineò divertito l'intera faccenda, consentendo alla rivista di pubblicare: «Non dovreste credere a tutto quel che leggete». Nel 1993, sempre sulla rivista Rolling Stone, smentì la voce riguardante la sua bisessualità: « [...] non mi sono mai sentito un vero bisessuale ma ero magnetizzato dalla scena gay underground. Era come un'altra realtà di cui volevo acquistare una quota. Questa fase durò solo fino al 1974 e morì più o meno con Ziggy. Davvero, avevo solo fatto mia la condizione di bisessuale, l'ironia è che non ero gay».

Videografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Videografia di David Bowie.

Da sempre riconosciuto come uno dei pionieri del video musicale, già nel 1969 Bowie aveva al suo attivo un numero di promo sufficiente a mettere insieme un lungometraggio, prima ancora di avere ottenuto il suo primo successo da classifica con un singolo.[senza fonte] Il suo primo videoclip fu quello della canzone Space Oddity, pubblicato nel 1972 e diretto da Mick Rock.

La videografia di Bowie comprende 71 videoclip promozionali da aggiungere ad altri quattro video di altri artisti a cui ha partecipato, 15 video album o compilation pubblicati in VHS, DVD, e 18 apparizioni come ospite in video di altri artisti.

Creazioni come The Hearts Filthy Lesson, Little Wonder e Survive hanno confermato che Bowie continuava a esplorare i confini del video musicale. Nel nuovo millennio collaborazioni con registi come Floria Sigismondi e Johan Renck e attori hollywoodiani come Gary Oldman e Tilda Swinton hanno portato i videoclip di Bowie ad avvicinarsi a veri e propri cortometraggi cinematografici.

Attore

  Lo stesso argomento in dettaglio: Carriera cinematografica di David Bowie.

Bowie fu anche attore, di lui un anonimo giornalista del The Charlotte Observer scrisse, a proposito del numero di apparizioni di Bowie come attore,

«Only a handful hint at the movie actor he might have been, had he taken that aspect of his work more seriously – or had producers cared to use him more intelligently»

.


  1. ^ Nato nel 1937 da una precedente relazione della madre, di lui Bowie disse «Terry è stato l'inizio di tutto per me leggeva un sacco di scrittori beat e ascoltava jazzisti come John Coltrane e Eric Dolphy... mentre io frequentavo ancora la scuola, lui ogni sabato sera andava in centro a sentire il jazz in diversi locali... si faceva crescere i capelli e, a suo modo, era un ribelle... tutto questo ebbe una grande influenza su di me» Affetto da schizofrenia paranoide, Terry fu confinato nel reparto psichiatrico del Cane Hill Hospital di Croydon dagli anni settanta al 16 gennaio 1985, giorno in cui si tolse la vita gettandosi sotto un treno.
  2. ^ La canzone rimase inedita fino al 2013 quando ricomparve nell'EP con il titolo Toy Soldier della Acid Jazz Records.
  3. ^ Letteralmente: "David Bowie è vivo e vegeto ma esiste solo in teoria".
  4. ^ My band and I were tiny when we first met. Nonetheless, you took us under your wing. You believed in us and gifted us with so many fantastic opportunities. Without you, your tutelage and your wisdom, I don’t think I would be where I am today, as an artist but also as a person
  1. ^ (EN) Gail Mitchell, The Elements of Style, in Billboard, novembre 2009, p. 22.
  2. ^ (EN) Gilmore, Mikal, How Ziggy Stardust Fell to Earth, in Rolling Stone, n. 1149, 2 febbraio 2012, pp. 36–43, 68.
  3. ^ (EN) Lamb, Charles W., Hair, Joseph F. e McDaniel, Carl, Marketing, South-Western College Pub, 2007, pp. 472, ISBN 978-0-324-36208-4.
  4. ^ (EN) Stone, Andrew, Denmark, Lonely Planet, 2008, pp. 46, ISBN 978-1-74104-669-4.
  5. ^ Schinder & Schwartz (2007): p. 500.
  6. ^ (EN) Marchese, David, The Inquisition: Scarlett Johansson, in Spin, Spin Media LLC, maggio 2008, p. 40.
  7. ^ (EN) David Bowie to release "Space Oddity" multi-tracks to celebrate moon landing, in NME News, 6 luglio 2009.
  8. ^ (EN) Diver, Mike, David Bowie A Reality Tour Review, su bbc.co.uk, BBC, 5 febbraio 2010.
  9. ^ (EN) David Bowie, nessun album nel 2009, su therockblog.net. URL consultato l'8 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2009).
  10. ^ Nuovo album 2013 David Bowie: canzoni cd “The Next Day” di David Bowie, su iomusicablog.it. URL consultato il gennaio 2013.
  11. ^ Classifica settimanale dall'11/03/2013 al 17/03/2013, su fimi.it, FIMI. URL consultato il 25 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2013).
Mick Jagger
 
Mick Jagger nel 2022
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Blues
Periodo di attività musicale1960 – in attività
StrumentoVoce, armonica a bocca, percussioni, chitarra, pianoforte, tastiere, basso
Gruppi attualiThe Rolling Stones
Album pubblicati72[1]
Studio40[2]
Live18[3]
Raccolte27[4]

Sir Michael Philip Jagger, detto Mick (Dartford, 26 luglio 1943), è un cantautore, musicista e attore britannico.

Fondatore e frontman dei Rolling Stones, è considerato una delle personalità più influenti della musica rock. Nel 2008 è stato posizionato al 16º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone.

Biografia

I primi anni (1943-1961)

Nasce da una famiglia borghese presso il Livingstone Hospital di Dartford (Kent), a circa trenta chilometri a est di Londra, in Inghilterra. Figlio di Basil Fanshawe "Joe" Jagger (13 aprile 1913 - 11 novembre 2006) - un insegnante come il nonno (Ernest David Jagger) - e di Eva Ensley Mary (6 aprile 1913 - 18 maggio 2000), parrucchiera e attivista politica d'origine australiana. Mick cantava già da piccolo e nel 1950, alle scuole elementari di Dartford, conosce Keith Richards, futuro amico e co-leader della band.

Nel 1956 inizia a suonare per diletto con due compagni di scuola, ma senza esibirsi. Nell'estate del 1960 appare per la prima volta in pubblico nella sala parrocchiale di Dartford, con una canzone di Buddy Holly. Nel 1961 Keith e Mick si incontrano nuovamente, e con grande sorpresa scoprono d'aver coltivato una comune passione per il rhythm and blues. Nel 1962 Jagger si trasferisce in Edith Grove (quartiere Chelsea), a Londra, per studiare economia e diventare o un giornalista o, come sua madre, un politico; tuttavia, il suo amico Keith lo esorta a continuare a cantare e a fondare con lui una band musicale: cominciano così a provare vari brani rock presso uno scantinato di Ealing Broadway (in seguito chiamato il Ferry Club).

I primi Rolling Stones (1962-1969)

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Rolling Stones.
 
Mick Jagger, ventunenne, prima di un concerto dei Rolling Stones al Georgia Southern College, il 4 maggio 1965

Nel 1962 si aggiungono al gruppo i musicisti Brian Jones, Bill Wyman e Charlie Watts, un sodalizio che determina la nascita di una delle band più importanti nella storia della musica rock, i Rolling Stones, nome ispirato da un brano di Muddy Waters (e non, come erroneamente si pensa, alla canzone Like a Rolling Stone di Bob Dylan, composta soltanto tre anni dopo, nel 1965).

La coppia Jagger-Richards diventa quindi il cuore del gruppo: il secondo compone la musica, mentre il primo scrive i testi delle canzoni - anche se talvolta i ruoli si mescolano. Jagger, intanto, coltiva e sviluppa il suo talento da front-man, rivelandosi un vero e proprio "animale" da palcoscenico: oggi è considerato una vera leggenda del rock mondiale grazie al carisma, alla sensualità e all'estro con i quali ha sempre affrontato le proprie esibizioni.

La prima apparizione degli Stones si tiene al celebre Marquee Club di Londra il 12 luglio 1962. L'anno dopo, Mick Jagger abbandona gli studi in favore della carriera di cantante. La sua tipica voce sensuale passa da cover relative ad artisti come Chuck Berry e Bo Diddley a canzoni originali, scritte con Keith. La musica e la fama del gruppo crescono, sull'onda del connubio sesso, droga e rock'n'roll. Nel 1967 Jagger e Richards vengono arrestati per detenzione di stupefacenti, e condannati a tre mesi di reclusione, pena poi commutata in libertà condizionale.

I Rolling Stones (1970-1980)

 
Mick Jagger durante un concerto a New York del 1972

Dopo la morte del chitarrista Brian Jones, avvenuta nel 1969, Mick Jagger decide di dare una svolta alla band, assumendosi più responsabilità organizzative e contribuendo in maniera essenziale: durante la tournée negli Stati Uniti del 1972, gli Stones suoneranno a New York con un tipico look aggressivo e glamour. Gli anni settanta diventano per Mick Jagger un decennio impegnativo: la tossicodipendenza di Keith, infatti, lo induce a occuparsi con molta solerzia della produzione musicale legata alla band più longeva del rock.

Mick solista (1980-1993)

Nel 1980, dopo alcuni litigi con Keith e nonostante il continuo successo della band, Mick Jagger tenta una carriera da solista. Nel 1985 esce She's the Boss, di discreto successo, in cui spicca il brano Just Another Night. Due anni dopo tenta un secondo album solista, Primitive Cool, che ottiene buoni giudizi da parte della critica, ma realizza un minor numero di copie vendute. Wandering Spirit è il suo terzo album, che esce solo nel 1993, con un lancio accompagnato anche da un mini-tour.

Mick ritorna agli Stones (1994-oggi)

Ricucite le divergenze all'interno dei Rolling Stones, Mick Jagger ritorna a tempo pieno a scrivere testi e contribuisce alla ristrutturarazione della band, che acquisisce così un sound più pulito, moderno e armonioso; ai nuovi album, inoltre, vengono associati imponenti e spettacolari tour mondiali. Nel 1997 esce l'album Bridges to Babylon, in cui spicca il brano Anybody Seen My Baby?. I Rolling Stones sono di nuovo sulle vette delle classifiche, e a tale successo seguiranno altri anni di celebrità e di concerti. Nel 2002 esce la raccolta Forty Licks, mentre due anni dopo Jagger compone le musiche per il film Alfie insieme a Dave Stewart (ex Eurythmics). Nel 2005, dopo la pubblicazione dell'album A Bigger Bang, inizia un tour mondiale.

Nel 2003, ormai ripulito anche dalle droghe e dagli eccessi, viene insignito del titolo inglese di baronetto, lo stesso titolo che durante gli anni sessanta era stato assegnato ai Beatles. Dal 2011 Mick Jagger è anche un componente del supergruppo SuperHeavy. Christina Aguilera e Adam Levine si ispirano a lui per scrivere la hit Moves like Jagger, che viene presentata per la prima volta il 22 giugno 2011 durante il programma televisivo The Voice USA.

Nel 2023, Jagger è stato onorato a Dartford con una statua.

Vita privata

Jagger è stato sposato dal 1971 al 1978 con Bianca Pérez-Mora Macias, mentre dal 1990 al 1999 è stato sposato con Jerry Hall. Nel 2001 si lega alla stilista L'Wren Scott, morta suicida il 17 marzo 2014. Ha avuto 8 figli: Karis (con la cantante Marsha Hunt, 1970); Jade (con la prima moglie Bianca Jagger, 1971); Elizabeth (1984), James (1985), Georgia (1992) e Gabriel (1997) (con la seconda moglie Jerry Hall); Lucas (con la modella Luciana Gimenez, nel 1999). Ha 5 nipoti e il 19 maggio 2014 sua nipote Assisi, figlia di Jade, dà alla luce una bambina di nome Ezra Key, rendendo Jagger bisnonno. L'8 dicembre 2016 è diventato padre per l'ottava volta a 73 anni, quando la sua fidanzata, la ballerina ventinovenne Melanie Hamrick, ha dato alla luce un bambino di nome Deveraux. Nel 2023 ha comprato casa a Noto in Sicilia, località ben nota al cantante.

Amicizia con Keith Richards

 
Jagger & Richards cantano insieme durante un concerto a San Francisco del 1972.

La relazione di Jagger con il compagno di band Keith Richards è stata spesso definita dalla stampa come un rapporto di "amore-odio". Richards stesso, a proposito delle litigate storiche tra i due, disse in una intervista del 1998: «Penso ai nostri litigi come a delle liti familiari. Se sono io a gridare ed urlare contro di lui, è perché nessun altro ha il coraggio di farlo, oppure non sono pagati per farlo. Allo stesso tempo, mi auguro che Mick si renda conto che io sono un amico che sta solo cercando di portarlo sulla strada giusta per fargli fare ciò che deve essere fatto».

Politica

Jagger ha espresso il suo sostegno al Partito Conservatore britannico e dichiarato stima nei confronti di Margaret Thatcher. Tuttavia ha affermato di voler restare apolitico dopo essere stato invitato ad un evento dal Primo Ministro David Cameron nel 2012. Nel 2014 si è dichiarato contrario all'indipendentismo scozzese in occasione del referendum sull'indipendenza della Scozia. Jagger ha sostenuto David Cameron e si è dichiarato favorevole alla Brexit. Durante il Festival di Venezia 2019 ha apertamente criticato le azioni dell'amministrazione Trump in merito al riscaldamento globale.

Impegno per la protezione dell'ambiente

Mick Jagger sostiene l'organizzazione per la conservazione della vita marina Sea Shepherd. Per il trentesimo anniversario dell'organizzazione, ha organizzato, insieme a Pierce Brosnan, un galà di beneficenza durante il quale ha messo all'asta una chitarra autografata. Jagger sostiene anche la Soil Association, impegnata nell'agricoltura biologica nel Regno Unito.

Jagger, insieme ai suoi compagni di band, protestò contro un progetto di costruzione in cui diversi alberi, che avevano più di cento anni, avrebbero dovuto essere abbattuti. La protesta ebbe successo, ma 50 alberi erano già stati abbattuti in anticipo. Con la sua testimonianza social il 14 dicembre 2023 ha valorizzato e fatto conoscere in tutto il mondo il Ficus di Villa Garibaldi a Palermo, uno degli alberi monumentali d'Italia.

Cinema

  1. ^ 66 con i Rolling Stones e 6 da solista.
  2. ^ 35 con i Rolling Stones e 5 da solista.
  3. ^ Con i Rolling Stones.
  4. ^ 26 con i Rolling Stones e 1 da solista.
Paul McCartney
 
Paul McCartney nel 2024
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Pop
Periodo di attività musicale1957 – in attività
Strumentovoce, basso, pianoforte e tastiere, piano elettrico, chitarra acustica ed elettrica, batteria, sintetizzatore, clavinet, organo, mandolino, ukulele, banjo, armonica, mellotron
EtichettaEMI, Concord Music
Gruppi attualiPaul McCartney Band
Gruppi precedentiThe Quarrymen, The Beatles, Wings
Album pubblicati50
Studio37
Live9
Raccolte4

Sir James Paul McCartney (Liverpool, 18 giugno 1942) è un cantautore, compositore, polistrumentista, produttore discografico e attivista britannico.

 
Firma di Paul McCartney

Ha raggiunto la fama internazionale come cantante bassista dei Beatles. Insieme a Lennon formò la coppia di compositori di maggior successo di tutti i tempi, scrivendo alcune delle canzoni più acclamate nella storia della musica contemporanea. Dopo lo scioglimento dei Beatles, formò i Wings. In seguito ha continuato a lavorare da solista componendo anche colonne sonore, musica colta e musica sperimentale, pubblicando una grande quantità di singoli e prendendo parte attivamente a progetti di sostegno ad associazioni benefiche internazionali.

Padre della stilista britannica Stella McCartney, è anche noto per essere un sostenitore del vegetarismo, dei diritti degli animali.

Biografia

Infanzia e adolescenza (1942-1957)

James Paul McCartney nacque il 18 giugno 1942 al Walton Hospital di Liverpool, nel quale la madre Mary Patricia (nata Mohin) aveva lavorato come infermiera nel reparto maternità. Entrambi i suoi genitori, James e Mary Patricia, avevano origini irlandesi. Dopo un anno e mezzo nacque suo fratello Peter Michael. McCartney aveva inoltre una sorellastra di nome Ruth adottata dal padre Jim risposatosi dopo essere rimasto vedovo. James, insieme al fratello Michael, ricevette il battesimo nella fede cattolica, ma con educazione laica: la madre era cattolica e il padre un protestante diventato in seguito agnostico.

McCartney frequentò dal 1947 al 1949 la Stockton Wood Road Primary School di Speke, quando si trasferì alla Joseph Williams Junior School in Belle Vale, nel sud-est di Liverpool, per via di un sovraffollamento nella scuola precedente. Proprio grazie al suo talento e alla sua bravura nella scuola primaria[1] McCartney ottenne l'ammissione al prestigioso Liverpool Institute. Nel 1954, durante un viaggio in autobus dal sobborgo di Speke, dove viveva, all'Istituto, conobbe George Harrison, il quale viveva nelle vicinanze ed era un anno più piccolo di lui; i due diventeranno subito amici.

Nel 1955 la famiglia McCartney, si trasferisce ad Allerton, quartiere di Liverpool, nella Forthlin Road, dove restò fino al 1964.[2]. La madre di Paul, Mary, morirà di embolia il 31 ottobre 1956 dopo una mastectomia eseguita nel tentativo di arrestare un cancro al seno. La perdita prematura della madre (Paul era allora quattordicenne) lo avrebbe in seguito avvicinato a John Lennon, la cui madre Julia morì nel 1958, quando Lennon aveva solo 17 anni.

Paul si appassiona alla musica già da piccolo poiché suo padre Jim, che era trombettista e pianista ed era stato negli anni venti a capo della Jim Mac's Jazz Band, una big band locale, aveva sempre incoraggiato i due figli a diventare musicisti. Jim possedeva un pianoforte verticale che aveva acquistato nel negozio di Harry Epstein, padre di Brian Epstein. Jim ascoltava le canzoni alla radio insieme ai figli indicando loro i suoni dei diversi strumenti e spesso portava Paul ai concerti delle locali bande di ottoni. Dopo la morte della madre di Paul, Jim regalò a Paul una tromba, che il figlio però scambierà con una chitarra Framus Zenith 17, nel preciso momento in cui lo skiffle stava diventando il genere musicale più apprezzato. Paul McCartney, mancino, apprende la chitarra rovesciandola ed è proprio in questo periodo che compone la sua prima canzone, I Lost My Little Girl. Più tardi imparerà anche a suonare il pianoforte del padre e scriverà la sua seconda canzone, When I'm Sixty-Four, che nel 1967 sarà incisa dai Beatles per l'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Seguendo le indicazioni del padre, Paul inizierà a prendere regolarmente lezioni di musica, ma poiché preferisce imparare a orecchio non vi presterà mai molta attenzione.[3] Inoltre, Long Tall Sally fu la prima canzone che Paul McCartney canterà davanti ad un pubblico, in una competizione nel North Yorkshire.

I Quarrymen (1957-1959)

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Quarrymen.

Il 6 luglio 1957 ad una festa a Woolton nella St. Peter's Church Hall il quindicenne Paul McCartney conobbe John Lennon, all'epoca quasi diciassettenne, e i Quarrymen, il gruppo che Lennon e alcuni amici di scuola avevano formato: il gruppo suonava un mix fra rock and roll e skiffle, genere che aveva influenza jazz, blues e folk.

«Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d'accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po' gli occhiali e diceva "è solo che sono fatto così...". Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell'armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un'armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo»

La zia di Lennon, Mimi Stanley, disapprovava la sua amicizia con Paul per via delle sue origini popolari, mentre il padre di Paul riteneva che Lennon lo avrebbe "messo nei pasticci", sebbene poi acconsentisse ai Quarrymen di provare in casa sua. È, appunto, Paul a convincere Lennon ad ammettere anche George Harrison al gruppo, nel 1958, come chitarrista, seguito da un amico di Lennon, Stuart Sutcliffe, al basso, e da Pete Best alla batteria.

I Beatles (1960-1970)

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Beatles e Beatlemania.

Formazione del gruppo e periodo amburghese

Dal 1956 al 1960, scelgono svariati nomi per il gruppo, tra i quali "The Silver Beetles", e nella primavera del 1960 intraprendono una tournée in Scozia con il cantante Johnny Gentle. Il nome del gruppo divenne infine "The Beatles" mentre si trovavano in tournée ad Amburgo, in Germania.

A partire dal maggio 1960, il manager dei Beatles fu Allan Williams, che procurò loro un contratto presso un club di Amburgo. Nei due anni seguenti, i Beatles effettuarono ben quattro trasferte nella città tedesca, esibendosi per un totale di circa nove mesi come gruppo fisso in diversi club della città. Durante il biennio ritornarono a Liverpool periodicamente, e suonarono spesso al Cavern Club. Prima del ritorno definitivo, nel 1961, Sutcliffe lasciò il gruppo e McCartney prese il suo posto come bassista. È ad Amburgo che i Beatles registrarono il loro primo materiale musicale pubblicato come gruppo di accompagnamento di Tony Sheridan per il suo disco singolo My Bonnie. Questa registrazione in seguito attirerà l'attenzione di una figura chiave nella storia dei Beatles soprattutto per il loro successo commerciale: Brian Epstein, che in seguito diventerà il loro manager. Sarà proprio Epstein a far ottenere un contratto di registrazione per il gruppo con la Parlophone nel maggio del 1962, dopo che Best venne sostituito alla batteria da Starr.

Il successo mondiale e l'evoluzione musicale del gruppo

 
Paul McCartney in concerto con i Beatles nel 1964

Tra il 1963 e il 1964 si afferma fin da subito la popolarità dei Beatles prima in Gran Bretagna e poi negli Stati Uniti. Nel 1965 sono insigniti dell'onorificenza di Membri dell'Ordine dell'Impero Britannico. Dopo aver eseguito concerti, registrato, ed essere andati in tour ininterrottamente per un periodo di quasi quattro anni, esibendosi più di 1.400 volte in tutto il mondo, i Beatles tengono il loro ultimo concerto commerciale alla fine del loro tour del 1966 negli Stati Uniti, continuando in seguito a lavorare in studio di registrazione fino al loro scioglimento.

 
I Beatles nel 1965, Paul McCartney è il più vicino all'obiettivo

Come conseguenza dell'evoluzione artistica di ciascun componente del gruppo e della morte di Epstein, alla fine degli anni sessanta il fragile equilibrio all'interno della formazione si sfalda; ne seguono alcune iniziative individuali da parte dei membri della band. Già nel 1966 McCartney è il primo dei quattro a essere coinvolto in progetti al di fuori del gruppo, quando nel 1966 compone la colonna sonora del film The Family Way, che viene in seguito pubblicata in un album omonimo, vincitore dell'Ivor Novello Award per il miglior tema strumentale. McCartney comincia anche a comporre canzoni per altri artisti, tra i quali Mary Hopkin, i Badfinger e la Bonzo Dog Doo-Dah Band e gli viene chiesto di scrivere le canzoni per la produzione di As You Like It di William Shakespeare, del Royal National Theatre, che però rifiuta. Nel 1968 coproduce la canzone I'm the Urban Spaceman per la Bonzo Dog Doo-Dah Band, essendo citato come "Apollo C. Vermouth" a causa di restrizioni contrattuali.

McCartney tenta anche di persuadere Lennon e Harrison a ritornare sul palco, e quando si riuniscono per firmare un nuovo contratto con la Capitol Records suggerisce loro di "ritornare alle nostre radici", ma la risposta di Lennon fu: «Penso che tu sia matto!».

Nel marzo del 1969 McCartney sposa la fotografa americana Linda Eastman, già divorziata e con una figlia. Sebbene Lennon lasci il gruppo nel settembre del 1969 e Harrison e Starr facciano lo stesso, anche se temporaneamente, in diverse occasioni, è McCartney che annuncia pubblicamente, il 10 aprile del 1970, lo scioglimento dei Beatles, appena una settimana prima della pubblicazione del proprio album da solista. I Beatles si sciolgono legalmente il 31 dicembre 1970, quando McCartney intenta una causa agli altri membri della società.

«Sono proprio felice che molte delle nostre canzoni parlassero di amore, pace, comprensione. Non ce n'è praticamente una che dica: "Forza, ragazzi, mandate tutti a quel paese. Mollate i vostri genitori". È tutto molto All You Need Is Love o Give Peace a Chance di John. Dietro tutto c'erano buoni sentimenti, e ne sono molto orgoglioso. Comunque... i Beatles sono stati qualcosa di grande»

Paul McCartney ricopre un ruolo fondamentale nell'ascesa e nella fortuna dei Beatles. Grazie alla sua vena melodica è di fatto l'autore di molte tra le canzoni più note e fortunate di tutto il repertorio dei Beatles. Sono sue Yesterday e Michelle (1965), Eleanor Rigby e Yellow Submarine (1966), Penny Lane e She's Leaving Home (1967), Lady Madonna e Hey Jude (1968), Get Back (1969), Let It Be (1970).

Tra il 1962 e il 1970 McCartney pubblica con i Beatles 24 singoli e 13 album, oltre ad altre pubblicazioni per il mercato americano.

L'esordio da solista (1970)

  Lo stesso argomento in dettaglio: McCartney (album).
«"Sii fedele a te stesso". Penso che questa frase si adattasse bene ai Beatles. Eravamo sempre molto fedeli a noi stessi e penso che la nostra brutale onestà fosse importante. Continuare per la nostra strada e dire davvero quello che pensavamo in un certo senso ha dato ad altre persone nel mondo l'idea che anche loro potessero essere sinceri e cavarsela ed è stata davvero una buona cosa.»

L'annuncio della separazione dei Beatles coincide con l'esordio come solista di McCartney, poche settimane prima dell'uscita di Let It Be, ultimo album ufficiale della band. L'album, intitolato semplicemente McCartney, è una sorta di LP "fatto in casa", che offre diversi brani scritti all'epoca dei Beatles ma mai incisi sugli album del gruppo, tra i quali spiccano Maybe I'm Amazed e Junk. Il disco, suonato interamente dal solo McCartney coadiuvato per i cori dalla moglie Linda, è accolto molto bene dal pubblico ma tiepidamente dalla critica, che apprezzerà invece di più i singoli pubblicati l'anno successivo: Another Day e Uncle Albert/Admiral Halsey che arriva in prima posizione nella Billboard Hot 100, ma non l'album Ram, accreditato alla coppia Paul & Linda McCartney e tacciato anch'esso di non essere all'altezza del passato come autore di Paul.

I Wings (1971-1980)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Wings (gruppo musicale).

Gli esordi con il nuovo gruppo

 
Paul e Linda McCartney agli Academy Awards del 1974

Desideroso di tornare a far parte di un gruppo, nell'estate del 1971 McCartney allestisce una prima touring band con la moglie Linda, il batterista Denny Seiwell (già sessionman in Ram) e il chitarrista Denny Laine, già membro dei Moody Blues. Il gruppo è battezzato Wings in occasione della pubblicazione di Wild Life (1971). Il disco di esordio degli Wings delude però la critica.

Alla fine del 1971, entra in formazione il chitarrista Henry McCullough, già membro della Grease Band di Joe Cocker, il quale partecipa alle registrazioni del singolo Give Ireland Back to the Irish. La canzone sarà però bandita dalla BBC.

Il difficile esordio dei Wings subisce una svolta decisiva nel corso del 1973, prima con la pubblicazione del fortunato album Red Rose Speedway, che è il primo album dei Wings a raggiungere la vetta delle classifiche negli Stati Uniti, e poi con il successo mondiale di Live and Let Die, tema del film omonimo.

Band on the Run e gli anni successivi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Band on the Run.
 
Paul e Linda McCartney nel 1976

Nel corso dell'anno, inoltre, i Wings si esibiscono in una tournée nel Regno Unito. Durante l'estate Seiwell e McCullough lasciano il gruppo. I Wings, ridotti ai soli Paul, Linda e Denny Laine, cominciano le registrazioni di Band on the Run. L'album, uscito nel dicembre del 1973, rimane in classifica per oltre due anni raggiungendo il vertice in Gran Bretagna e Stati Uniti e viene accolto molto positivamente dalla critica.

 
In concerto a Venezia, piazza San Marco, il 25 settembre 1976

Nel 1974 i Wings vedono l'ingresso di Jimmy McCulloch e di Geoff Britton, poi sostituito da Joe English durante le registrazioni dell'album Venus and Mars (1975). Subito dopo il gruppo intraprende un colossale tour mondiale di spettacoli dal vivo, durato oltre un anno e interrotto solo per le registrazioni di un altro top seller, Wings at the Speed of Sound (1976).

Il 25 settembre 1976, Paul McCartney e i Wings, con sua moglie Linda, tennero un concerto in Piazza San Marco a Venezia.

Dopo la sua parte americana, "Wings Over America", la tournée si conclude verso la fine del 1976 con tre serate londinesi. I momenti migliori degli show saranno poi raccolti sul triplo album dal vivo Wings over America (1976).

Nel 1977 i Wings hanno una pausa discografica, dopo l'abbandono di Jimmy McCulloch e di Joe English, ma il successivo singolo Mull of Kintyre, ispirato alla tradizione folk scozzese, diviene il singolo di maggior successo del Regno Unito, arrivando a superare, con oltre due milioni di copie vendute, il record di She Loves You dei Beatles.

Nella primavera del 1978 segue l'album London Town. L'album, registrato tra il febbraio 1977 e il gennaio 1978 in parte presso gli studi londinesi di Abbey Road e in parte a bordo di alcuni yacht al largo delle Isole Vergini, è caratterizzato da sonorità a tinte folk e impiega strumentazione e arrangiamenti particolari.[senza fonte]

 
Paul McCartney nel 1980

Agli inizi del 1979 McCartney firma un contratto per il mercato americano con la casa discografica Columbia. Poi, dopo nuovi arrivi nell'organico dei Wings (Steve Holly e Laurence Juber) il gruppo registra il suo ultimo album: Back to the Egg (1979). In due brani McCartney schiera una grande formazione di all-star denominata Rockestra.[senza fonte] Già in tour dal novembre 1979, nel gennaio del 1980, mentre stava per cominciare una serie di concerti in Giappone, McCartney viene arrestato all'aeroporto di Tokyo per possesso di marijuana.

Quattro mesi dopo, decide di ripresentarsi al pubblico in versione "solo" concludendo il ciclo ideale iniziatosi dieci anni prima con McCartney. Nell'album McCartney II (1980), l'artista suona infatti di nuovo tutti gli strumenti, questa volta dando enfasi ai sintetizzatori invece che alle chitarre. I singoli Coming Up e Waterfalls furono hit in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

Dopo la morte di Lennon, McCartney per un certo periodo decide di non tenere concerti. Spiegherà in seguito che la causa della sua scelta era la sua paura di essere "il prossimo" a essere assassinato. Questo determinerà un disaccordo con Denny Laine, il quale, al contrario, desiderava continuare le esibizioni e che nell'aprile 1981 lascerà i Wings. Subito dopo McCartney scioglie il gruppo.

Anni ottanta: collaborazioni, concerti benefici e ritorno alle origini

Tug of War e Pipes of Peace

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tug of War (Paul McCartney) e Pipes of Peace.

Con gli album Tug of War, del 1982 e Pipes of Peace del 1983 riprende la collaborazione con Ringo Starr e George Martin raggiungendo di nuovo l'apice delle classifiche, come pure con i singoli dello stesso periodo: Ebony and Ivory in duetto con Stevie Wonder, The Girl Is Mine, e Say Say Say, con Michael Jackson.

Altri album e progetti

Rilanciato al top delle classifiche mondiali, McCartney nel 1984 esordisce anche come sceneggiatore con il film Give My Regards to Broad Street, di cui fu anche protagonista. La colonna sonora entrerà nella top 10 di Gran Bretagna e Stati Uniti, trainata dal successo della ballata No More Lonely Nights, ma il film non avrà successo né commerciale né di critica. Sempre nel 1984, McCartney pubblica We All Stand Together, per il film animato Rupert and the Frog Song.

Il 13 luglio 1985 McCartney partecipa al Live Aid con Let It Be eseguita da solo al pianoforte e raggiunto al termine del brano da Bob Geldof, David Bowie, Pete Townshend e Alison Moyet. Del 1985 è anche la canzone Spies Like Us colonna sonora del film Spie come noi con Dan Aykroyd e Chevy Chase.

Nel tentativo di dare alla propria musica un sound più contemporaneo per l'album Press to Play (1986) McCartney si affida al produttore Hugh Padgham e alla collaborazione di Eric Stewart, Pete Townshend, Phil Collins e Carlos Alomar. Nonostante ciò, l'album, pur ricevendo le migliori critiche degli ultimi anni per McCartney, è il meno venduto della sua carriera da solista, arrivando all'ottavo posto in Gran Bretagna, ma non oltre il 30º negli Stati Uniti. Anche i singoli Press, Pretty Little Head e Only Love Remains non hanno fortuna nelle vendite.

Nel frattempo, l'artista comincia una serie di nostalgiche sessioni di registrazione che lo vedranno impegnato con Mick Green, Nick Garvey, Henry Spinetti, Chris Whitten e Mickey Gallagher: il materiale, costituito da vecchi standard del rock and roll, viene inizialmente pubblicato in parte su due EP. Alla fine del 1987 pubblica l'antologia All the Best! contenente il brano inedito Once Upon a Long Ago.

I vecchi standard registrati a inizio '87 saranno poi recuperati per intero e pubblicati su Снова в СССР (1988), primo album di musica rock occidentale dedicato esclusivamente al mercato sovietico. Al clamore suscitato dall'improvvisa "svolta a est", si accompagnerà in seguito la curiosità per il sodalizio artistico con Elvis Costello, primo partner dell'ex-Beatle dopo John Lennon. I due scrivono insieme sette canzoni, distribuite fra il singolo Once Upon a Long Ago (McCartney, 1987), l'album Spike (Costello, 1989) e Flowers in the Dirt (1989).

Il 24 febbraio 1988 è ospite al Festival di Sanremo.

Nel maggio 1989, qualche settimana prima dell'uscita del disco, McCartney partecipa con Gerry Marsden, Holly Johnson e altri musicisti di Liverpool a un 45 giri benefico per le vittime della strage di Hillsborough. La canzone scelta per il lato A è il vecchio inno beat Ferry 'Cross The Mersey, di Gerry and the Pacemakers, che torna così al primo posto della classifica inglese ventiquattro anni dopo la versione originale.

Anni novanta

Il tour mondiale, Anthology e la morte di Linda

 
Il World Tour al Veteran Stadium, Philadelphia (1990)

McCartney comincia il nuovo decennio nel pieno del suo primo tour dopo la morte di Lennon: "The Paul McCartney World Tour", avviato nell'autunno del 1989 con una formazione comprendente la moglie Linda, Robbie McIntosh, Hamish Stuart, Paul "Wix" Wickens e Chris Whitten. Sebbene promuovesse l'album Flowers in the Dirt, nei 104 concerti tenuti in Europa (tra cui alcune date in Italia), America e Giappone, incluse numerose canzoni dei Beatles, per la prima volta dall'avvio della sua carriera solista. Nell'esibizione di Liverpool l'artista esegue tra l'altro un medley dedicato a John Lennon (composto da Help!, Strawberry Fields Forever e Give Peace a Chance). Il tour sarà documentato da Tripping the Live Fantastic (1990), doppio album dal vivo composto in gran parte dal repertorio dei Beatles.

Il 15 gennaio 1991 registra per la seconda stagione di "MTV Unplugged" un concerto acustico in cui eseguirà cover di vecchi classici (Be Bop a Lula, San Francisco Bay Blues) e brani originali, compresa la sua prima composizione in assoluto, I Lost My Little Girl, scritta all'età di quattordici anni. Il tutto viene poi pubblicato nell'album Unplugged - The Official Bootleg, il cui successo convince altri artisti a fare altrettanto negli anni seguenti.

Del 1993 è l'album Off the Ground, in cui proseguono alcune collaborazioni prestigiose: Elvis Costello (Mistress and Maid e The Lovers That Never Were sono i due frutti della ritrovata intesa), Carl Davis e George Martin. Segue un nuovo tour mondiale (The New World Tour) e l'album Paul Is Live (1993).

Dopo il Tour del 1993 McCartney si impegna con Harrison e Starr nel progetto Anthology dei Beatles, che porterà a una serie di documentari e a tre album doppi di registrazioni inedite sia di studio sia live. In questa occasione incide con gli altri due Beatles superstiti due pezzi, aggiungendo musica e parti vocali a registrazioni di prova di Lennon risalenti agli anni settanta: Free as a Bird fu pubblicato in Anthology 1 (1995), e Real Love in Anthology 2 (1996).

All'inizio del 1997 McCartney è stato insignito del titolo di Cavaliere (Sir) dalla regina Elisabetta II, quindi ha pubblicato il nuovo album Flaming Pie. L'album ha seguito il canovaccio di McCartney (1970) e McCartney II (1980), in quanto è stato inciso pressoché in solitudine anche se non sono mancate partecipazioni di amici come Ringo Starr, George Martin, Steve Miller, Jeff Lynne e naturalmente della moglie Linda. Il lavoro è una sorta di "piccola enciclopedia" dell'intera produzione di McCartney che riesce a passare indifferentemente da ballate rock (Young Boy, Used to Be Bad) a brani con orchestra (Beautiful Night) fino a escursioni folk (Calico Skies).

McCartney ha poi realizzato Rushes I e II (1997-1998), due progetti sperimentali sotto lo pseudonimo The Fireman che avrebbe dovuto tenerne nascosta l'identità. Questi lavori hanno rivelato il suo lato più sperimentale, alle prese con musica strumentale in chiave elettronica.

Alla fine del 1997 è stato pubblicato il libro Paul McCartney: Many Years from Now, in cui McCartney confida al giornalista Barry Miles, in cinque anni di interviste, tutti i ricordi della sua vita (come enfatizza il sottotitolo dell'edizione italiana).

Il 17 aprile 1998 Linda McCartney muore in seguito all'aggravarsi del cancro che le era stato diagnosticato nel 1995. McCartney abbandonò momentaneamente ogni attività musicale.

Nel 1999 McCartney esordisce come pittore, con un'esibizione di suoi quadri a Siegen, in Germania. Nell'autunno del 1999, torna alla musica con l'album Run Devil Run, una raccolta di sue interpretazioni di classici del rock 'n' roll anni cinquanta, alle quali l'autore aggiunge tre nuove canzoni sullo stesso stile, composte per l'occasione. Di grande rilievo i musicisti che lo accompagnano in questa avventura: ancora una volta David Gilmour e Ian Paice. Con la stessa band di Run Devil Run, McCartney torna per una sola data a suonare nel glorioso Cavern Club di Liverpool, che lo aveva visto protagonista nei primi anni dei Beatles: dall'esibizione fu ricavato un DVD, Live at the Cavern Club.

Musica colta

 
Paul McCartney a Landover, Maryland, il 1º agosto 2009

Gli anni novanta vedono Paul McCartney muovere i primi passi anche nella musica colta orchestrale, parallelamente alla sua attività nella musica pop. Nel 1991 la Royal Liverpool Philharmonic Society commissiona a McCartney un pezzo musicale per celebrare il suo 150º anniversario. McCartney quindi, con la collaborazione del direttore d'orchestra americano Carl Davis scrive la sua prima opera colta: Paul McCartney's Liverpool Oratorio. La prima assoluta dell'Oratorio è tenuta nella Cattedrale di Liverpool (dal cui coro McCartney era stato respinto all'età di undici anni) e in seguito è eseguita alla Carnegie Hall di New York.

Il 14 ottobre 1997, l'ex-Beatle ripete l'esperimento di Liverpool Oratorio presentando alla Royal Albert Hall di Londra con grande successo l'opera Standing Stone, pièce colta commissionatagli dalla EMI per celebrare i 100 anni dell'etichetta.

Il decennio si conclude con un'altra escursione nella musica colta, Working Classical (1999), divisa tra brevi composizioni eseguite da un quartetto d'archi e brani di più ampio respiro registrati con la London Symphony Orchestra.

Nell'ottobre del 2006, McCartney pubblica un nuovo lavoro classico, intitolato Ecce Cor Meum, la cui composizione ha richiesto quasi dieci anni; l'opera è stata dedicata alla memoria della prima moglie Linda.

Anni duemila

Nel 2001, McCartney è tra i promotori del concerto-evento "The Concert for New York City", in memoria delle vittime dell'attacco terroristico dell'11 settembre. Per l'occasione, compone una nuova canzone, Freedom, pubblicata qualche mese dopo sul nuovo album pop di inediti (il primo dopo Flaming Pie) intitolato Driving Rain. Registrato in America e condotto su buoni livelli compositivi, l'album sembra richiamare, per alcuni aspetti, l'album Ram e il primo periodo con i Wings.

 
McCartney al Live 8 (2005)

Nell'aprile del 2002, McCartney inizia, a quasi dieci anni di distanza dall'ultima tournée, un tour mondiale di grande successo: partito in America (Driving USA e Back in the US), il tour ha toccato il Messico, il Giappone, l'Europa (2003, Back in the World, 2004, 04 Summer tour), per poi concludersi nuovamente negli Stati Uniti nell'inverno del 2005 ('US' Tour). McCartney ha riproposto buona parte del repertorio dei Beatles e degli Wings, nonché della sua carriera da solista. La lunga tournée ha portato alla pubblicazione di un album live (pubblicato come Back in the US negli Stati Uniti, e come Back in the World nel resto del mondo) e di un DVD live (Back in the US (DVD)). La band che lo ha accompagnato negli spettacoli dal vivo era composta da Abe Laboriel Jr. (batteria, già con Sting), Paul "Wix" Wickens (tastiere, già con McCartney nei tour del 1989 e 1993), Rusty Anderson (chitarra solista) e Brian Ray (chitarra ritmica/basso).

Sempre nel 2002, Paul McCartney sposa l'ex modella Heather Mills, dalla quale ha avuto una figlia (Beatrice), e da cui ha annunciato la sua separazione nel maggio del 2006. Al termine di una feroce battaglia legale tra McCartney e la Mills per la divisione dell'enorme patrimonio del cantante, stimato in oltre 850 milioni di sterline, e per l'affidamento della figlia, il 17 febbraio 2008 il suo legale ha annunciato che McCartney ha deciso di accordare all'ex moglie il pagamento di 65 milioni di sterline.

Nel 2003, nel corso del Tour Back in the World, McCartney si esibisce il 10 e l'11 maggio a Roma per il Telecomcerto. Il primo dei concerti viene realizzato all'interno del Colosseo davanti a soli 300 spettatori. Il secondo dei concerti, gratuito, ebbe invece 500.000 spettatori.

Sempre nel maggio del 2003, McCartney si esibisce a Mosca ponendo fine a un embargo musicale instaurato nei confronti dei Beatles negli anni sessanta dal regime comunista, timoroso dei possibili effetti dello sbarco in terra russa dei "fab four". Un anno dopo, nel maggio del 2004, McCartney torna in Russia, in occasione di un concerto a San Pietroburgo.

 
McCartney ai "BBC Electric Proms" a Camden, Londra, 2007

Nel settembre del 2005, McCartney pubblica un nuovo album di inediti Chaos and Creation in the Backyard, le cui sonorità richiamano fortemente lo stile dei Beatles. Come già avvenuto in Flaming Pie, anche in Chaos and Creation McCartney suona praticamente tutti gli strumenti presenti nella registrazione. Il produttore dell'album è Nigel Godrich (già con i Radiohead).

Il 22 marzo 2007, McCartney annuncia il passaggio alla neonata casa discografica Hear Music Starbucks Entertainment, abbandonando così la casa discografica EMI dopo 45 anni di sodalizio e collaborazione. Il 4 giugno viene pubblicato il suo nuovo album, Memory Almost Full, anticipato dal singolo Dance Tonight. Il videoclip di quest'ultimo, diretto da Michel Gondry, e in cui appare l'attrice Natalie Portman, è utilizzato dalla Apple nello spot del nuovo iPod, che vede lo stesso McCartney protagonista.

Il 6 novembre 2008 Paul McCartney partecipa alla consegna dei premi musicali Mtv Europe, ove è premiato nella sua città natale, Liverpool, tra le acclamazioni dei migliaia di fan presenti. L'ex beatle è stato candidato e premiato come Ultimate Legend ("leggenda definitiva") alla quindicesima edizione del premio Mtv, uno degli eventi più importanti per la musica pop. «Questo è l'uomo che ha inventato il mio lavoro», ha detto Bono, leader degli U2, presentando McCartney e dando risalto al suo fondamentale apporto alla musica contemporanea.

Nel novembre del 2008, tornando a rivestire dopo circa dieci anni i panni di The Fireman, McCartney pubblica l'album Electric Arguments. Il lavoro ha ripreso alcune delle atmosfere già sperimentate nei precedenti lavori dei Fireman, elaborate però con una vena maggiormente melodica e con l'aggiunta di parole alla musica. L'album è stato composto e realizzato in tredici giorni (uno per canzone) e registrato nello studio di registrazione personale di McCartney nel Sussex.

Il 27 giugno 2009 Paul McCartney è stato ospite al concerto di Neil Young all'Hyde Park di Londra duettando con Neil nella canzone A Day in the Life dei Beatles.

Anni duemiladieci

Nel 2010 scrive la canzone (I Want to) Come Home insieme con Dario Marianelli, il quale ha scritto l'arrangiamento per orchestra, per il film Stanno tutti bene - Everybody's Fine.

 
McCartney riceve il premio Gershwin dal presidente statunitense Barack Obama

Il 1º giugno 2010 Paul McCartney ha ricevuto il Gershwin Award dalla Biblioteca del Congresso di Washington. Il riconoscimento è per l'insieme delle sue opere sia da autore sia da scrittore e interprete di canzoni popolari. Il premio, consegnatogli da Barack Obama, è stato attribuito in precedenza a nomi come Paul Simon e Stevie Wonder. È la prima volta che viene assegnato a un artista non americano.

 
Paul McCartney nel 2010

Il 27 giugno dello stesso anno McCartney ha preso parte al concerto Hard Rock Calling presso l'Hyde Park di Londra come artista principale del Main Stage del festival. Durante la serata, l'ex-Beatle ha eseguito buona parte dei suoi successi solisti dell'epoca beatlesiana e dell'epoca dei Wings.

Il 26 e il 27 novembre 2011 si è esibito all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno e al Palaforum di Assago, come date italiane del suo On the Run Tour.

Il 6 febbraio 2012 Paul McCartney pubblica Kisses on the Bottom, album di cover e con due inediti di sapore jazzistico anni venti e trenta. L'album vede le grandi collaborazioni di Paul con Stevie Wonder, che replica il successo avuto 30 anni prima con Ebony and Ivory (1982), nell'inedito Only Our Hearts, e Eric Clapton nell'inedito My Valentine e in Get Yourself Another Fool. Il brano My Valentine, scritto da Paul, è il brano più pubblicizzato e che ha ricevuto il maggior successo dell'intero album; si tratta di una ballata dedicata all'attuale moglie Nancy, riproposta spesso nei live successivi all'uscita dell'album. Il videoclip del brano vede protagonisti attori come Natalie Portman, come in Dance Tonight del 2007, e Johnny Depp.

La sera del 4 giugno 2012 si è esibito come ultimo artista in un grande concerto organizzato davanti a Buckingham Palace, durante le celebrazioni del giubileo di diamante della regina Elisabetta II, in occasione del suo 60º anno di regno.

Il 28 luglio 2012 si è esibito allo Stadio Olimpico di Londra chiudendo la cerimonia di apertura dei Giochi della XXX Olimpiade, suonando Hey Jude.

Il 12 dicembre 2012 si è esibito in una inedita e molto curiosa performance come front-man dei membri superstiti dei Nirvana durante il concerto dedicato alle vittime dell'uragano Sandy a New York (12-12-12: The Concert for Sandy Relief), con un pezzo inedito intitolato Cut Me Some Slack, successivamente inserita in Sound City: Real to Reel, colonna sonora del film diretto da Dave Grohl, Sound City. A sua detta, fino a poche ore prima del concerto non si era nemmeno reso conto che stesse andando a ricoprire di fatto, anche se solo per una volta, il ruolo che fu fino a 18 anni prima di Kurt Cobain, poiché Dave Grohl si era limitato a dirgli che doveva suonare con alcuni suoi vecchi amici.

Il 2013 è un anno che vede il baronetto girare nuovamente il mondo insieme con la sua collaudata band, con una nuova tournée: l'Out There! Tour. Questo nuovo tour ha previsto anche una data italiana, all'Arena di Verona il 25 giugno 2013.

Il 14 ottobre 2013 Paul pubblica un nuovo album di inediti, New, di genere pop-rock e ben 6 anni dopo Memory Almost Full. L'uscita dell'album viene anticipata da varie improvvisazioni live, soprattutto a Londra e New York, e dall'uscita, il 29 agosto 2013, del primo singolo estratto, l'omonima New. Dal medesimo album è uscito il 24 ottobre 2013 il secondo singolo, Queenie Eye. L'album, che ha visto la collaborazione di ben quattro produttori discografici diversi, Giles Martin (figlio di George Martin, storico produttore dei Beatles), Mark Ronson, Ethan Johns e Paul Epworth, ha ricevuto opinioni molto positive sia dalla critica sia da molti colleghi musicisti.

Il 26 gennaio 2014 ha vinto un Grammy Award per la "miglior canzone rock" con il pezzo Cut Me Some Slack, suonato con i membri rimanenti dei Nirvana. Per l'occasione è stato coinvolto nella celebrazione del 50º anniversario dello sbarco dei Beatles in America: si è consumata infatti in quell'occasione la riunione tra i due membri superstiti della storica band di Liverpool, Paul McCartney e Ringo Starr; i due hanno duettato in Queenie Eye, ultimo singolo di Paul. I due ex Beatles si sono nuovamente esibiti insieme il giorno successivo, in occasione del The Night That Changed America: A Grammy Salute to The Beatles, programma mandato in onda il 7 febbraio 2014 dalla CBS per celebrare il 50º anniversario del primo spettacolo dei Beatles all'Ed Sullivan Show. In quella serata, in cui si sono esibiti tra gli altri i Maroon 5, Stevie Wonder, Jeff Lynne, Joe Walsh, Katy Perry, Eurythmics, Alicia Keys, John Legend e Dave Grohl, interpretando alcuni brani della band inglese, Paul e Ringo hanno suonato insieme With a Little Help from My Friends e Hey Jude.

Il 9 marzo 2014 Paul annuncia l'intenzione di tornare in tournée nel corso dell'anno, ufficializzando la prima data il 21 aprile 2014 a Santiago del Cile come prosecuzione del suo Out There! Tour dell'anno precedente. Il 13 marzo successivo aggiunge tre date, sempre in Sud America: il 25 aprile a Lima (Perù, il 28 aprile a Quito (Ecuador) e 1º maggio a San José (Costa Rica).

Nel 2014 Paul collabora con la Bungie e l'Activision componendo gran parte della colonna sonora del videogioco Destiny, per la quale scrive e incide il brano inedito Hope for the Future, inserito nei titoli di coda del videogioco. Nello stesso anno collabora con Kanye West al singolo Only One, pubblicato il 31 dicembre.

Il 23 gennaio 2015 esce il nuovo singolo di Rihanna, FourFiveSeconds, che vede la collaborazione di Paul McCartney e Kanye West, i quali poi si esibiscono l'8 febbraio con quest'ultima canzone durante i Grammy Awards.

il 4 maggio 2018 viene nominato "compagno d'onore" (Companion of Honour) dalla regina Elisabetta II.

Il 7 settembre 2018 è uscito l'album Egypt Station, pubblicizzato nei mesi precedenti da piccoli spettacoli a sorpresa in varie città britanniche e non. L'ultimo tra questi spettacoli si è tenuto alla Grand Central Station di New York proprio il 7 settembre.

Il 2 febbraio 2024, in occasione del 50º anniversario di Band on the Run, è uscito l'LP Band on the Run 50th Anniversary Edition, contenente una serie di remix; mentre il 14 giugno è stato pubblicato One Hand Clapping, un album live registrato nel 1974 ma mai ufficialmente pubblicato se non attraverso bootleg. È stato accompagnato da un documentario dello stesso nome uscito a settembre e il singolo Blackpool.

Nello stesso anno riprende la sua tournée Got Back Tour, in America meridionale ed Europa.

Successi artistici

«Penso che ci sia l'urgenza di fermare la terribile fugacità del tempo. Con la musica, la pittura... cercate di catturare anche un solo attimo maledetto, vi prego!»

Ex membro dei Beatles (1960-1970) e dei Wings (1971-1981), McCartney ha in seguito avuto una brillante carriera sia da solista sia partecipando a varie collaborazioni artistiche (ad esempio con Stevie Wonder, Michael Jackson, Elvis Costello e Youth per il duo The Fireman) ed è considerato uno dei compositori di maggior successo nella storia della musica pop e rock.

McCartney compare nel Guinness dei primati come uno tra i musicisti e compositori di maggior successo nella storia della musica pop, con 60 dischi d'oro e 100 milioni di singoli venduti. La canzone Yesterday è anch'essa nel Guinness come la canzone più eseguita della storia: più di sette milioni di volte solo nelle TV e nelle radio degli Stati Uniti d'America. Il singolo degli Wings del 1977, Mull of Kintyre, è stato il primo singolo a superare due milioni di copie vendute nel Regno Unito e rimase il singolo più venduto in Inghilterra, esclusi quelli di beneficenza.

La sua compagnia, MPL Communications, possiede i diritti d'autore di più di tremila canzoni, tra cui l'intero catalogo di Buddy Holly, insieme ai diritti cinematografici di musical come Guys and Dolls, Grease e A Chorus Line. I diritti delle canzoni che McCartney aveva scritto con John Lennon per i Beatles furono acquistati per il 25% del totale da Michael Jackson nel 1985. Successivamente il catalogo del gruppo venne fuso al catalogo della Sony, dando vita a uno dei cataloghi musicali più corposi del mondo, l'ATV Music Publishing. McCartney risulta inoltre il musicista più ricco: nel 2002 il suo patrimonio venne valutato in 2 miliardi di euro.

A metà degli anni novanta, McCartney intervenne per salvare la sua vecchia scuola superiore dalla condizione di abbandono in cui versava, convertendola nel Liverpool Institute for Performing Arts (LIPA), un istituto con scopi di formazione artistica e teatrale.

L'11 marzo 1997 McCartney è insignito dell'onorificenza del Cavalierato dalla Regina Elisabetta II per i suoi meriti discografici. I 60 dischi d'oro e gli oltre 100 milioni di copie vendute hanno portato un importantissimo contributo all'industria discografica inglese.

L'8 settembre 2012 è stato decorato con la Legion d'Onore nel salone dell'Eliseo, a Parigi, dal Capo dello Stato francese François Hollande «per l'intera sua opera», ha dichiarato l'Eliseo in una breve nota.

Il 26 febbraio 2014, presso la 02 Academy Brixton di Londra, McCartney è stato nominato Songwriter's Songwriter, premio speciale istituito dall'NME. Il nome di Macca è stato menzionato "dai suoi colleghi" e Mike Williams, il direttore del settimanale musicale britannico, ha affermato: "Abbiamo parlato con i maggiori musicisti e ci hanno detto tutti: datelo a Paul McCartney, è il più grande compositore del mondo. È giusto festeggiare lo straordinario talento di Paul, e sono onoratissimo che l'NME gli stia per dare questo speciale premio Songwriter's Songwriter".

Vita privata, interessi e relazioni personali

Relazioni personali

Jane Asher (1963-1968)

McCartney conobbe l'attrice britannica Jane Asher il 18 aprile 1963, quando un fotografo le chiese di posare con lui a un'esibizione dei Beatles alla Royal Albert Hall di Londra. I due ebbero una relazione e Paul convisse con la Asher nella casa dei genitori di lei in Wimpole Street a Londra, dove visse per circa tre anni prima che la coppia si trasferisse in una casa di proprietà di McCartney a St John's Wood. Compose anche diverse canzoni durante la sua permanenza dagli Asher, compresa Yesterday, e diverse furono ispirate dalla stessa Jane, come And I Love Her, You Won't See Me, We Can Work It Out, I'm Looking Through You. In questo periodo aiutò anche il fratello di Jane, Peter, a lanciare il suo duo folk Peter & Gordon scrivendo alcune canzoni per loro di grande successo. La relazione durò cinque anni ed era in previsione il matrimonio, ma la Asher ruppe il fidanzamento per le continue infedeltà di Paul, in particolare quando scoprì McCartney a letto con un'altra donna, Francie Schwartz.

Note

  1. ^ Fu l'unico, insieme ad altri due, di tutti e novanta gli studenti a passare l'esame per poter essere ammesso in un'altra scuola.
  2. ^ Dal 1995 la casa di Forthlin Road è di proprietà del National Trust, organizzazione no profit che opera in Gran Bretagna per la conservazione di edifici di interesse storico
  3. ^ Little Richard fu il suo idolo, motivo per il quale McCartney venne influenzato parecchio dal rhythm and blues americano
Keith Richards
 
Keith Richards nel 2022
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Periodo di attività musicale1960 – in attività
Strumentochitarra, voce, basso, tastiere, pianoforte
Gruppi attualiThe Rolling Stones
Album pubblicati67 (4 da solista)
Studio36 (3 solista)
Live10 (1 da solista)
Raccolte21
Sito ufficiale

Keith Richards (IPA: [ˈkiθ ˈɹɪtʃəɹdz]; Dartford, 18 dicembre 1943) è un chitarrista, cantautore e attore britannico, membro fondatore dei Rolling Stones.

Nel 2003, la rivista musicale Rolling Stone lo classificò al decimo posto nella lista dei migliori chitarristi di sempre, nella lista aggiornata del 2011 salì al quarto posto.

Biografia

Infanzia e adolescenza

Keith Richards è l'unico figlio di Bertrand Richards (1915-2002) e Doris Dupree Richards (1915-2007). Nacque al Livingston Hospital di Dartford, nel Kent. Suo padre era un operaio ferito nella seconda guerra mondiale durante l'invasione della Normandia. I nonni paterni di Richards, Ernie ed Eliza Richards, erano socialisti e leader civici, Eliza divenne anche sindaca del distretto municipale di Walthamstow nell'Essex nel 1941. La famiglia del suo bisnonno ebbe origine in Galles.

Suo nonno materno, Augustus Theodore "Gus" Dupree, che andò in tournée in Gran Bretagna con una grande band jazz, Gus Dupree e His Boys, favorì il suo interesse per la chitarra. Keith ha detto che è stato Dupree a dargli la sua prima chitarra. Suo nonno lo "prese in giro" con una chitarra che era su uno scaffale che non riusciva a raggiungere in quel momento. Alla fine, Dupree gli disse che se Richards avesse raggiunto la chitarra, avrebbe potuto averla. Egli ha quindi escogitato tutti i modi per raggiungerla, incluso mettere libri e cuscini su una sedia, fino a quando finalmente ha ottenuto lo strumento, dopo di che suo nonno gli ha insegnato i rudimenti della sua prima melodia, "Malagueña", lasciandogli tenere la chitarra, che ha definito " il premio del secolo ". Richards suonava a casa, ascoltando le registrazioni di Billie Holiday, Louis Armstrong, Duke Ellington ed altri. Suo padre, d'altra parte, denigrò l'entusiasmo musicale di suo figlio. Uno dei suoi primi eroi della chitarra fu il chitarrista di Elvis Scotty Moore.

Frequentò la scuola elementare di Wentworth con Mick Jagger e fu suo vicino fino al 1954 quando la sua famiglia si trasferì. Dal 1955 al 1959, Richards frequentò la Dartford Technical High School for Boys. Reclutato dal maestro di cappella di Dartford Tech, RW "Jake" Clare, ha cantato in un trio di ragazzi soprani presso, tra le altre occasioni, l'Abbazia di Westminster per la regina Elisabetta II. Nel 1959 fu espulso dalla Dartford Tech per assenze e trasferito al Sidcup Art College, dove incontrò Dick Taylor. A Sidcup, deviò i suoi studi e dedicò più tempo a suonare la chitarra con altri studenti nella stanza dei ragazzi. A questo punto, Keith aveva imparato la maggior parte degli assoli di Chuck Berry.

Incontrò Jagger su un treno mentre questi stava andando a lezione alla London School of Economics. Gli album ritmici e blues per corrispondenza di Chess Records di Chuck Berry e Muddy Waters che Jagger si portava dietro rivelarono un interesse reciproco e portarono a un rinnovamento della loro amicizia. Insieme all'amico in comune Dick Taylor, Jagger cantava in una band amatoriale, Little Boy Blue and the Blue Boys, a cui Richards si unì presto. The Blue Boys si sono sciolti quando Brian Jones, dopo aver condiviso le idee sul loro comune interesse per la musica blues, ha invitato Mick e Keith al pub Bricklayers Arms, dove hanno poi incontrato Ian Stewart.

A metà del 1962, Keith lasciò il Sidcup Art College per dedicarsi alla musica e si trasferì in un appartamento di Londra con Mick Jagger e Brian Jones. I suoi genitori divorziarono all'incirca nello stesso periodo, il che lo fece rimanere vicino a sua madre e rimanere estraneo a suo padre fino al 1982. Dopo che i Rolling Stones firmarono un contratto con la Decca Records nel 1963, il manager della band, Andrew Loog Oldham, lasciò cadere la "s" dal cognome di Richards, credendo che "Keith Richard", nelle sue parole, "apparisse più pop". Alla fine degli anni '70 egli ristabilì la "s" nel suo cognome.

I Rolling Stones

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Rolling Stones.
 
Keith Richards 1973
 
Keith Richards e Mick Jagger nel 1972 a San Francisco

È noto al grande pubblico soprattutto in qualità di membro dei The Rolling Stones, il gruppo da lui fondato assieme al cantante Mick Jagger e Brian Jones nel 1962. Prima ancora i tre fondarono i Little Boy Blue and The Blue Boys, primo abbozzo della futura matrice Rhythm and Blues che prenderà vita negli Stones. Appassionato di bluesmen come Jimmy Reed, Muddy Waters, Bo Diddley e Slim Harpo, Keith già a 16 anni conosceva i riff di Chuck Berry (suo vero idolo) alla perfezione. Grazie a Brian Jones, viene a conoscenza di Robert Johnson, il cui stile lo influenzò enormemente nell'approccio al Blues. Sul finire degli anni sessanta stringe una profonda amicizia con Gram Parsons, che gli trasmette l'amore per il country e le ballate.

Nel 1973, in occasione delle registrazioni di Goats Head Soup, Keith Richards arriva per la prima volta in Giamaica a contatto col reggae: l'amore per questa musica è travolgente al punto che anche la musica dei Rolling Stones non sarà più la stessa. Con l'arrivo di Ronnie Wood, come sostituto di Mick Taylor e membro stabile della band inglese, Keith trova un ottimo amico, cui accompagnarsi in grandi performance chitarristiche e sbornie colossali. Keith Richards ha collaborato, inoltre, con artisti come John Lee Hooker, Tom Waits, Billy Preston, Peter Tosh, B.B. King, Sheryl Crow, Ziggy Marley, John Phillips, Aretha Franklin: dal 1987 al 1990 ha lavorato anche in Italia, dove ha suonato l'assolo di chitarra elettrica nella sigla di Italia 1 Sport, che a quell'epoca era un notiziario sportivo di Italia 1, con la conduzione di Franco Ligas.

Il 27 aprile 2006 venne ricoverato nell'ospedale di Auckland, Nuova Zelanda, dove il chitarrista si trovava per una vacanza, a causa di una commozione cerebrale (procuratasi cercando di arrampicarsi su una palma da cocco). È stato dimesso l'11 maggio, dopo un intervento chirurgico al cervello. Il 26 ottobre 2010 è uscita la sua autobiografia, Life. Il 18 settembre 2015 è uscito il suo quarto album solista Crosseyed Heart.

Stile di vita

Uso di droghe

Dotato di una personalità forte e trascinante, ha condotto una vita frenetica, caratterizzata da eccessi con droghe, alcol, sesso, sigarette e da tour continui. Per il suo stile di vita sregolato e per il suo talento come chitarrista Keith Richards è la perfetta personificazione del Rock and roll. Non ha mai fatto mistero di essere stato un assiduo consumatore di droghe di ogni tipo almeno fino al 2006, quando ha dichiarato di aver smesso di farne uso, per l'ormai bassa qualità delle sostanze.

Famosa è la sua frase in cui dice: "Io non ho mai avuto problemi con la droga. Ho avuto problemi con la polizia".

Vita privata e relazioni personali

 
Keith Richards in concerto nel 2006

Dal 1964 al 1966, Keith ha vissuto una relazione complicata con la modella Linda Keith, figlia di Alan Keith. I due vissero per un periodo nella casa di Keith a Carlton Hill, fino a quando si lasciarono, a causa dei problemi con la droga di Linda. Keith, che al tempo non assumeva stupefacenti particolarmente pesanti, avvisò i genitori di lei della situazione e questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Nel 1967, poco dopo la rottura con Linda, Keith intraprende una relazione con l'attrice e modella italo-tedesca Anita Pallenberg, allora fidanzata dell'amico e compagno di gruppo Brian Jones; Keith e Anita fuggirono insieme durante un viaggio in Marocco con gli altri membri del gruppo e convissero fino al 1978. Durante la loro relazione ebbero tre figli: Marlon (nato il 10 agosto 1969), Angela (il cui nome originale era Dandelion; nata il 17 aprile 1972) e Tara (nato il 26 marzo 1976); quest'ultimo morì per un problema respiratorio, il 6 giugno dello stesso anno. Keith e Anita si lasciano alla fine degli anni 1970, perché, a detta di entrambi, erano «molto innamorati, ma nocivi l'uno per l'altra»: infatti avevano avuto innumerevoli problemi con la droga.

Keith nel 1979 conosce l'attuale moglie, la modella Patti Hansen, con cui si fidanza nello stesso periodo. Il 18 dicembre 1983, giorno del quarantesimo compleanno di Keith, i due si sposano. La coppia ha due figlie: Theodora Dupree (nata il 18 marzo 1985) e Alexandra Nicole (nata il 28 luglio 1986). Entrambe sono famose modelle.

Brian Jones
 
Brian Jones nel 1965
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock and roll
Blues rock
Rock psichedelico
Rock
Hard rock
Blues
Acid rock
Periodo di attività musicale1962 – 1969
StrumentoChitarra, armonica a bocca, pianoforte, tastiere, organo, fisarmonica, clavicembalo, mellotron, sintetizzatore, sitar, tambura, autoharp, sassofono, flauto, dulcimer, clarinetto, marimba, mando-vox, vibrafono, koto, arpa, oboe, batteria, percussioni
EtichettaDecca Records
London Records
ABKCO Records
GruppiThe Rolling Stones
Album pubblicati14
Sito ufficiale

Lewis Brian Hopkin Jones, noto semplicemente come Brian Jones (Cheltenham, 28 febbraio 1942Cotchford Farm, 3 luglio 1969), è stato un polistrumentista britannico.

Fondatore dei Rolling Stones come gruppo blues britannico nel 1962 ed ideatore del nome del gruppo, si vide estromettere da Keith Richards e Mick Jagger che ne divennero i leader specialmente dopo il loro successo come autori canzoni; i problemi di alcol e droga e il suo lavoro in studio peggiorarono, tanto da essere estromesso, poco prima della sua morte all'età di 27 anni nella piscina della sua casa di Cotchford Farm, in circostanze mai chiarite. Nel 1989, fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Rolling Stones.

Biografia

Infanzia e adolescenza (1942-1960)

Lewis Brian Hopkin Jones nacque nella Park Nursing Home a Cheltenham, durante la seconda guerra mondiale. I suoi genitori, Lewis Blount e Louisa Beatrice Jones, discendevano da famiglie originarie del vicino Galles e facevano parte della classe borghese della città. Brian ebbe due sorelle: Pamela, nata il 3 ottobre 1943 e morta il 14 ottobre 1945 di leucemia, e Barbara, che nacque nel 1946. Brian soffrì di asma per tutta la vita.

I suoi genitori erano entrambi appassionati di musica. Sembra che il loro interesse abbia avuto una grande influenza sul giovane. In aggiunta al lavoro di ingegnere aeronautico, il padre di Brian suonava l'organo e il pianoforte, e faceva parte del coro della chiesa della città; la madre era un'insegnante di pianoforte e iniziò a insegnare la tecnica dello strumento al figlio fin da giovanissimo. Successivamente Brian si dimostrò al di sopra delle competenze della madre, richiedendo lezioni più avanzate visti i suoi rapidi progressi; imparò presto a leggere la musica, imparò a suonare il clarinetto divenendo primo clarinettista nell'orchestra della sua scuola a 14 anni.

Nel 1957 conobbe la musica jazz di Charlie Parker e ciò segnò l'inizio di un interesse verso il jazz. Chiese ai suoi genitori di acquistargli un sassofono ma, così come per molti strumenti che avrebbe imparato a suonare, inizialmente si esercitava senza sosta fino a sviluppare un senso di noia per lo strumento stesso che lo spingeva a cercarne uno di nuovo. Due anni dopo i suoi genitori gli regalarono la prima chitarra folk per il suo diciassettesimo compleanno.

Frequentò le scuole locali, inclusa la Dean Close School, dal 1949 al 1953 e la Pate's Grammar School, Jones si rivelò un ottimo studente anche se l'ostilità nei confronti delle autorità gli procurò la sospensione dalla scuola in due occasioni. Dick Hattrell, un amico d'infanzia di Brian, disse che "Era un ribelle senza un motivo particolare, ma quando si presentavano gli esami risultava sempre brillante". Nel 1957 Jones ottenne 9 agli esami della scuola ordinaria superiore.

All'età di 17 anni mise incinta la sua fidanzata, una studentessa di Cheltenham di 16 anni di nome Valerie Corbett. Brian cercò di convincerla ad abortire ma ella ruppe ogni contatto e decise di proseguire la gravidanza. Il bambino fu chiamato Simon e venne dato in affidamento poco dopo la nascita. Brian abbandonò la scuola e se ne andò di casa, viaggiando nel nord Europa, inclusa la Scandinavia durante l'estate. Durante questo periodo Jones visse da bohèmien, suonando per le strade e alloggiando in posti di fortuna. Simon non conobbe mai il suo padre naturale.

Dopo il suo ritorno, si interessò a diversi generi musicali; fu affascinato dalla musica classica già in giovane età e amava il blues (in particolare di musicisti come Muddy Waters e Robert Johnson); si interessò anche al country, al jazz e al rock and roll. Iniziò a suonare nei vari blues e jazz club, affiancando queste occupazioni con svariati lavori e spendendo i soldi guadagnati per l'acquisto di altri strumenti musicali.

Nell'ottobre 1961 nacque un terzo figlio - il secondo era nato nel 1960, frutto di una avventura notturna con una donna sposata - che Jones chiamò Julian Mark Andrews (la madre era l'allora fidanzata di Jones, Pat Andrews).

I Rolling Stones (1962-1969)

Origini della band

 
Bill Wyman e Brian Jones sul palco nel 1965.

Alla fine Jones lasciò definitivamente Cheltenham e si spostò a Londra, dove incontrò e divenne amico di musicisti come Alexis Korner, il futuro cantante dei Manfred Mann, Paul Jones, il futuro bassista dei Cream Jack Bruce, e altri che crearono e alimentarono la scena Rhythm and blues londinese. Divenne un ottimo musicista blues e per un po' di tempo si fece chiamare col soprannome di Elmo Lewis; Bill Wyman ha affermato che Jones fu uno dei primi chitarristi nel Regno Unito a usare la slide guitar.

 
Brian Jones nel 1967.

Nella primavera del 1962, Jones reclutò Ian Stewart e il cantante Mick Jagger nella sua band che, con l'amico d'infanzia di Jagger, Keith Richards, incontrarono Brian mentre con Paul Jones stava suonando un brano di Elmore James, Dust My Broom con la band di Alexis Korner all'"Ealing Jazz Club". Jagger introdusse Richards all'interno del gruppo in prova, ma presto ne divenne un membro a tutti gli effetti. L'accettazione di Jones e di Stewart per Richards e per lo stile alla Chuck Berry che questi proponeva coincise con l'allontanamento dal gruppo dei puristi del blues Geoff Bradford e Brian Knight che non tolleravano Chuck Berry. Fu Richards ad ammettere che fu Jones a trovare il nome "The Rollin' Stones" (in seguito con l'aggiunta della 'g') mentre questi era al telefono con il direttore di un locale.

Gli Stones fecero il loro primo spettacolo il 12 luglio 1962 al Marquee Club a Londra con la seguente formazione: Jagger, Richards, Jones, Stewart, al basso Dick Taylor e il batterista Tony Chapman.

Tra il 1962 e il 1963 Jones, Jagger e Richards affittarono un appartamento (ricordato da Richards come "una bellissima discarica") a Chelsea, al numero 102 di Edith Grove con James Phelge, un futuro fotografo il cui nome sarebbe apparso in diversi crediti dei Rolling Stones. Qui Jones e Richards passavano il tempo suonando la chitarra e ascoltando dischi blues e Jones insegnò a Jagger come suonare correttamente l'armonica a bocca.

Dopo molte audizioni venne aggiunto Bill Wyman al basso (principalmente perché possedeva sigarette e due amplificatori VOX AC30 per chitarra); dopo aver suonato con Mick Avory, Tony Chapman e Carlo Little per un po' di date, presero un batterista dalle influenze jazz, Charlie Watts, considerato dai musicisti del tempo uno tra i migliori batteristi della scena londinese, dalla band di Alexis Korner, i Blues Inc..

Il gruppo suonò nei locali blues e nei jazz club di Londra creandosi un crescente seguito. Mentre Jagger era il cantante solista, il ruolo di Brian nella fase era quello di promuovere la band, trovare gli ingaggi e negoziare con i proprietari dei locali. Jones si dimostrava spesso un intrattenitore del pubblico in questo primo periodo, suonando diversi strumenti quali la chitarra ritmica, la slide guitar, l'armonica a bocca e a volte cantando.

Watts descrive il ruolo di Brian agli inizi della band "Brian era molto rigido sul promuovere la band agli inizi. Keith e io pensavamo fosse svampito. Per lui era una crociata: a) farci suonare su un palco in un locale e farci pagare mezza corona, b) essere riconosciuti come una band Rhythm and blues."

Durante le performance dal vivo in questo periodo, e in particolare al Crawdaddy Club a Richmond upon Thames, era spesso più animatore e scatenato di Mick Jagger. Jagger inizialmente tendeva a essere statico mentre cantava - anche per motivi di necessità, visto che lo spazio a sua disposizione non gli avrebbe permesso di muoversi nemmeno volendo.

Nel periodo in cui svolgeva il ruolo di manager, Jones si riservò sempre 5 sterline in più degli altri membri del gruppo nella paga ricevuta ai concerti, situazione che non venne mai vista di buon occhio dagli altri componenti degli Stones e che creò tensioni.

Il successo mondiale

 
I Rolling Stones nel 1965

Con la crescita della fama degli Stones, ci fu l'incontro della band con Andrew Loog Oldham, avvenuto nell'aprile del 1963 sotto suggerimento del compositore della Record Mirror, Peter Jones, e presto divenne insieme a Eric Eastman il loro co-manager. Oldham coltivò un'immagine per la band decisamente più accattivante e spregiudicata di quella dei più intellettuali Beatles, usando il protagonista del romanzo e la sua gang come ispirazione.

«Lascereste uscire vostra figlia con un Rolling Stone?»

L'arrivo di Oldham segnò l'inizio dell'allontanamento e estraneazione di Brian nei confronti della band, dovuto al progressivo cambio di ruoli (cercato e voluto da Oldham) che spostava il centro del gruppo da Jones a Mick Jagger e Keith Richards.

Fino a questo punto i brani che componevano il repertorio del gruppo erano cover blues o brani strumentali con l'indicazione che erano composizione di tutti i membri del gruppo. Oldham e gli Stones si resero conto dei vantaggi finanziari dello scriversi le canzoni alla Lennon-McCartney, così come la consapevolezza che una cover-band non sarebbe rimasta a lungo sulla scena. Di conseguenza Oldham riuscì a far diminuire il repertorio di cover blues, e a far emergere le canzoni di Jagger e Richards, riuscendo così a incrementare il proprio controllo manageriale ed estromettendo Brian da un altro ruolo chiave.

Il 23 luglio 1964 Jones vide la nascita del suo quarto figlio fuori dal matrimonio, questa volta con la sua fidanzata Linda Lawrence. Jones lo chiamò Julian Brian Lawrence. Jones disse che chiamò tutti e due i suoi figli Julian in onore del sassofonista Julian Cannonball Adderley.

Jones dimostrò la propria grande attitudine musicale arrivando a suonare un notevole numero di strumenti, grazie anche all'"allenamento" col pianoforte e col clarinetto avuto da giovane. Appena i Rolling Stones ebbero i soldi per permettersi studi di registrazione professionali come gli Olympic Studios, gli RCA e i Sunset Sound Recorders a Los Angeles, Jones iniziò a sperimentare nuovi strumenti a corda e a fiato, uno dopo l'altro.

L'evoluzione musicale

Nel periodo di tempo con la band, Brian suonò strumenti a corda (chitarra, sitar, tambura, dulcimer), tastiere (pianoforte, organo, mellotron), strumenti a fiato (flauto dolce, clarinetto, sassofono, armonica a bocca) e molti altri strumenti come lo xilofono e la marimba. La chitarra principale di Brian era una Gretsch Double Anniversary verde, ma Jones è conosciuto principalmente per la sua serie signature con forma a goccia Vox Phantom Mark III. Negli ultimi anni usò diversi modelli Gibson (diverse Firebird, ES-330, e Les Paul), e anche una Rickenbacker a 12 corde creata da George Harrison.

Brian contribuì significativamente al sound degli Stones negli anni sessanta, suonando la slide guitar in brani come I Wanna Be Your Man, Little Red Rooster, No Expectations, la tambura e il sitar in Street Fighting Man, la marimba e lo xilofono in Under My Thumb, il flauto dolce in Ruby Tuesday, la tromba e il trombone in Something Happened To Me Yesterday, il dulcimer in Lady Jane e I Am Waiting, la fisarmonica in Backstreet Girl, il mellotron in 2000 Light Years from Home e We Love You, il sassofono in Citadel, l'Autoharp in You Got the Silver, e il sitar in Paint It, Black prendendo spunto dall'uso che ne fece George Harrison nel 1965. Jones suonò inoltre l'armonica a bocca in molti brani dei Rolling Stones negli anni sessanta.

Nei primi anni degli Stones, Jones fu anche un corista per il gruppo, in particolare nel periodo 1962-1964. Ne sono esempio I Wanna Be Your Man e Walking the Dog. La voce rauca di Brian può essere sentita anche in Come On, 'Bye Bye Johnny, Money e Empty Heart (insieme a Mick Jagger e Keith Richards).

Jones e Keith Richards eccelsero in quella che è chiamata la "tessitura di chitarre" (guitar weaving), successivamente definita "l'antica forma di tessitura" (Ancient Form of Weaving), che è diventato uno dei segni peculiari del sound dei Rolling Stones in tutta la loro carriera. Questa tecnica prevede che i due chitarristi suonino la parte di chitarra ritmica e quella solistica nello stesso momento, senza differenziare particolarmente lo stile di una o dell'altra. Questo stile è conosciuto anche come lo "stile di Chicago" (Chicago style), e può essere ascoltato in registrazioni di Jimmy Reed, Muddy Waters, Howlin' Wolf, e trova in Hubert Sumlin il suo maggiore esponente.

Keith Richards sostiene che quello che lui e Jones chiamarono "guitar weaving" emerse in questo periodo, dall'ascolto degli album di Jimmy Reed:

«Ascoltavamo lavori di gruppi, cercando di capire cosa succedesse in quelle registrazioni; come si potesse suonare insieme con due chitarre e farle suonare come quattro o cinque»

Jones e Richards perfezionarono ciò che ascoltarono sugli album di Chicago blues degli anni cinquanta. I migliori esempi si possono sentire sul primo album The Rolling Stones e Out of Our Heads. Iniziando dall'album del 1966 Aftermath, quello del 1967 Between the Buttons e Their Satanic Majesties Request la capacità multistrumentale di Brian emerse completamente. La sua influenza nelle sessioni degli Stones si fece però via via sempre più marginale, diventa più un rifinitore che un vero componente del gruppo. Tale cambiamento lo si può notare già nel primo singolo del 1968 Jumpin' Jack Flash in cui il contributo di Brian è ormai fievole. Nello stesso anno esce Beggars Banquet che sottolinea la sempre maggior distanza tra Brian e gli altri Stones. Nella lavorazione dell'album seguente Brian non ha praticamente a che fare, lasciando così Richards da solo o unito a session man come Ry Cooder o Dave Mason.

Nel novembre del 1968, Jones acquistò Cotchford Farm nel Sussex orientale, un tempo la casa dell'autore di Winnie the Pooh, Alan Alexander Milne.

Allontanamento dai Rolling Stones

I duri giorni "on the road", i soldi e la fama, e la percezione di essere alienato dal resto del gruppo, sfociarono in uno smaniato abuso di droghe da parte di Jones.

Queste abitudini ebbero effetti deleteri sulla sua salute fisica (soffriva già d'asma, infatti per questo portava sempre con sé un inalatore). In diverse occasioni Brian si trovò in ospedale, mentre il resto della band si trovava altrove, il che contribuiva ad acuire la sua paranoia e il progressivo allontanamento dai suoi compagni.

Nel giugno del 1967, Jones presenziò al Festival di Monterey. Si presentò con la cantante Nico, con la quale ebbe una breve relazione romantica. Qui incontrò Frank Zappa e Dennis Hopper, e andò sul palco per presentare The Jimi Hendrix Experience. Un critico della manifestazione nominò Brian "Il re non ufficiale del festival".

Jagger e Richards si mostravano sempre più ostili nei confronti di Jones, che si alienò il resto del gruppo. Sebbene venisse giudicato da molti una persona molto socievole ed espansiva, altri membri della band - compreso Bill Wyman - commentarono che Jones poteva essere spesso cruento ed estremamente difficile da avvicinare. Da moltissime testimonianze, l'umore di Brian cambiava frequentemente, un minuto era premuroso e generoso, e il minuto dopo era un uomo intrattabile.

Come membro del gruppo insieme a Jones, Bill Wyman scrisse nel suo libro Stone Alone,

«C’erano due Brian...uno introverso, timido, sensibile, profondo... l'altro era un pavone agghindato, gregario, artistico, sempre con il disperato bisogno di sicurezze dai suoi colleghi... spingeva ogni sua amicizia al limite e oltre.»

Le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e l'uso di droghe non aiutava certo a risolvere i problemi. Il suo contributo ai Rolling Stones divenne più sporadico, dovendo occuparsi di alcuni progetti esterni al gruppo. Keith Richards iniziò a suonare sempre più spesso la chitarra solista. Jones, annoiato dallo stesso strumento, cercò spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene fosse sempre più assente dalle sessioni di registrazione. Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo iniziò intorno al 1967 e andò avanti fino a maggio del 1968, quando incise l'ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones. Scene di Brian nel film promozionale del 1967 per We Love You lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che facevano uso del Mandrax Quaalude, una popolare droga a quel tempo. Ad ogni modo mantenne stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi Jim Morrison, Bob Dylan, John Lennon, Jimi Hendrix, George Harrison, e Steve Marriott.

«Non sono più in sintonia con gli altri sui dischi che stiamo facendo. Non comunichiamo più dal punto di vista musicale. La musica degli Stones non è più di mio gusto. E io desidero suonare il mio tipo di musica, piuttosto che quello degli altri, anche se certo apprezzo le loro idee musicali. L'unica soluzione era quella di separarci, ma in ogni caso resteremo amici. Voglio bene a quei ragazzi.»

La vita diventò sempre più difficile per Brian. Nel marzo 1967, la sua fidanzata Anita Pallenberg scappò con Richards mentre Jones era in ospedale, danneggiando fortemente l'amicizia fra i due musicisti. La Pallenberg successivamente dichiarò che il chitarrista fu ricoverato dopo una zuffa con lei, nella quale Jones si ruppe il polso; sebbene secondo la versione di Richards, Brian semplicemente si ammalò.

Tempo dopo Richards fece la seguente dichiarazione sull'incidente:

«Quella fu l'ultima goccia fra me e Brian. Lui non mi perdonò mai per quello che successe e non lo biasimo, ma, diavolo, così è la vita.»

L'ultimo contributo sostanziale dato agli Stones fu nella primavera ed estate del 1968, con il singolo diventato poi un classico della band Jumping Jack Flash e l'album Beggars Banquet. Un Brian Jones rilassato si può vedere nel film di Jean-Luc Godard One Plus One, mentre suona la chitarra folk, offrendo sigarette a Richards, sebbene sia un po' trascurato nel processo di creazione del pezzo. Il film tratta la creazione in studio del singolo Sympathy for the Devil. Mentre nel film Brian suona la chitarra folk per la traccia di accompagnamento, nella versione finale del brano questa traccia non è presente. Può essere solo sentita a tratti nel film grazie ai microfoni dello staff cinematografico.

Divenne chiaro che Jones non sarebbe rimasto ancora molto nella band. Invece di suonare una grandissima varietà di strumenti in praticamente ogni traccia come negli album precedenti, in questo periodo egli non è più una presenza di rilievo negli ultimi album, apparendo solamente in metà delle tracce. Suonò la chitarra slide in No Expectations, l'armonica in Dear Doctor e Prodigal Son, la tambura in Street Fighting Man, e il mellotron nel finale di Stray Cat Blues.

L'ultima apparizione ufficiale con gli Stones fu nel dicembre 1968 al The Rolling Stones Rock and Roll Circus, uno spettacolo metà-concerto metà-circo organizzato dalla band. Rimase non pubblicato per 25 anni poiché Mick Jagger era contrario a mettere a confronto la performance della band con altri gruppi presenti nel film (gruppi come Jethro Tull, The Who, e Taj Mahal). Nel film Jones sembra disinteressato e a tratti intossicato. Mentre introduce il pianista Julius Katchen, la sua parlata è biascicata e inarticolata. Durante l'esibizione degli Stones sembra distante dal gruppo e quello che suona si sente poco. Questo a parte una splendida interpretazione alla chitarra slide di No Expectations. Il materiale extra contenuto nel DVD ufficialmente pubblicato indica che quasi tutti al concerto sapevano che la fine del rapporto fra Jones e i Rolling Stones era vicina, e Pete Townshend degli Who disse che secondo lui sarebbe stata l'ultima performance live del musicista.

Altri contributi

 
Brian Jones nel 1967

Nel 1966 Jones produsse, suonò e scrisse la colonna sonora per il film Mord und Totschlag (in inglese "A Degree of Murder"), un film d'avanguardia tedesco con Anita Pallenberg, sua futura fidanzata. Egli assunse molti musicisti per suonare la colonna sonora, fra i quali il chitarrista Jimmy Page. Brian e Anita si piacquero durante le riprese del film quando Jones posò in uniforme nazista mentre era in piedi su una bambola nuda per una foto, con Anita. Sebbene Jones non affermò mai di avere simpatie per i nazisti, molti si sentirono offesi da quegli scatti.

Jones suonò le percussioni in una versione non pubblicata della reinterpretazione di Bob Dylan, All Along the Watchtower, fatta da Jimi Hendrix, insieme a numerose jam session con Hendrix e Dave Mason dei Traffic nei primi mesi del 1968, oltre a suonare il sassofono contralto in una canzone dei Beatles, You Know My Name (Look Up the Number), e a partecipare alla sessione di registrazione di Yellow Submarine, nella quale ruppe due pezzi di vetro assieme.

Nell'estate del 1968, Jones registrò l'ensemble di musicisti marocchini, "Master Musicians of Jajouka". Nel 1971 venne infatti pubblicato postumo Brian Jones presents The Pipes of Pan at Joujouka, apprezzato album di World music. Mick Jagger e Keith Richards, andarono a Jajouka per la prima volta nel 1989, dopo aver registrato il brano Continental Drift per l'album degli Stones Steel Wheels con i Master Musicians of Jajouka featuring Bachir Attar a Tangeri. Bachir Attar, figlio del leader dei musicisti di Jajouka, registrati ai tempi da Jones, aveva simultaneamente scritto ai Rolling Stones nello stesso periodo, e Jagger, Richards, Ronnie Wood, e Matt Clifford (che stava lavorando all'album con loro), andarono a trovare lui e i musicisti di Jajouka. Questo incontro è documentato in un raro film trasmesso in tv dalla BBC chiamato Rolling Stones in Morocco, in seguito pubblicato in cassetta.

Morte

Jones fu arrestato una seconda volta il 21 maggio 1968, questa volta per possesso di marijuana. Jones affermò che la droga in questione fosse stata lasciata a casa sua da alcuni ospiti che gli avevano fatto visita tempo prima, ma avrebbe scontato una lunga pena se trovato colpevole, fino alla libertà vigilata. Bill Wyman commentò: "Il fatto che la polizia avesse un mandato di arresto dimostrò senza ombra di dubbio che l'arresto faceva parte di un piano ben orchestrato. Brian e gli Stones erano presi di mira per dissuadere il pubblico dall'usare droghe". La giuria giudicò Jones colpevole, sebbene il giudice nutrisse simpatia per il giovane. Invece di multarlo e ammonirlo, il giudice disse: "per l'amor di Dio, non si metta più nei guai, o la faccenda diventerà seria".

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Ludwig van Beethoven (1820)
 

Ludwig van Beethoven (Bonn, 16 dicembre 1770Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.

Note


Ronnie Wood
 
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock and roll
Blues rock
Hard rock
Periodo di attività musicale1964 – in attività
Strumentochitarra, basso, tastiere, armonica a bocca, slide guitar, sitar, voce
Gruppi attualiThe Rolling Stones
Gruppi precedentiJeff Beck Group, Faces
Album pubblicati13
Studio10
Live2
Raccolte1
Sito ufficiale

Ronald David Wood, detto Ronnie (Londra, 1º giugno 1947) è un chitarrista, bassista e pittore britannico, dal 1975 membro ufficiale del gruppo rock dei Rolling Stones.

George Harrison
 
George Harrison alla Casa Bianca nel 1974
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Pop
Periodo di attività musicale1958 – 2001
Strumentovoce, chitarra, sitar, basso, pianoforte, tastiera, moog, minimoog, mellotron, armonica a bocca, ukulele, banjo, tambura, tanbur
GruppiThe Quarrymen, The Beatles, Traveling Wilburys
Album pubblicati21
Studio12
Live3
Raccolte4

George Harrison (Liverpool, 25 febbraio 1943Los Angeles, 29 novembre 2001) è stato un cantautore, polistrumentista, compositore, attore, produttore cinematografico e discografico britannico.

Dal 1960 al 1970 fu il chitarrista solista e cantante dei Beatles; dopo lo scioglimento del gruppo (il cui ultimo atto coincise, nel gennaio 1970, con la seduta di studio della canzone scritta proprio da Harrison I Me Mine) ha intrapreso la carriera individuale, sia come musicista sia come produttore musicale e cinematografico. Fu anche un fondatore e membro del gruppo dei Traveling Wilburys.

Durante gli anni trascorsi con i Beatles realizzò venticinque canzoni. Tutti gli album del gruppo da With the Beatles contenevano generalmente due o più brani di sua composizione; molto celebri sono i suoi brani composti negli ultimi anni del gruppo; While My Guitar Gently Weeps, Something e Here Comes the Sun. Dopo lo scioglimento del gruppo realizzò il suo primo album solista, contenente molti brani che non erano stati pubblicati negli ultimi album dei Beatles, All Things Must Pass; in aggiunta al lavoro solista collaborò anche con Ringo Starr ed Eric Clapton

Harrison conobbe la cultura e la musica indiana nella seconda metà degli anni sessanta e ne divenne profondo estimatore; introdusse notevoli sonorità di origine indiana sia nei Beatles, sia nel lavoro solista. Assieme al musicista indiano Ravi Shankar organizzò, nell'agosto 1971, il celebre The Concert for Bangladesh, primo concerto benefico nella storia della musica, in cui parteciparono anche Starr, Clapton, Shankar e Bob Dylan; in tale occasione si stava per realizzare una reunion dei Fab Four, ma John Lennon declinò l'invito poiché non si voleva la partecipazione della moglie Yōko Ono, mentre Paul McCartney rifiutò a causa della presenza di Allen Klein fra gli organizzatori.

Ne "La classifica dei 100 chitarristi migliori di sempre", stilata dalla rivista Rolling Stone nel 2011, Harrison compare alla posizione numero 11, in salita dalla posizione numero 21 della lista stilata dalla stessa rivista nell'anno 2003.

Il nome di Harrison figura inoltre per ben due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, essendo stato citato nel 1988 per la sua partecipazione nei Beatles e nel 2004 per la sua carriera solista.

Ian "Stu" Stewart
Nazionalità  Regno Unito
GenereRock
Blues rock
Periodo di attività musicale1962 – 1985

Ian Stewart, detto Stu (Pittenweem, 18 luglio 1938Londra, 12 dicembre 1985), è stato un musicista britannico, uno dei membri fondatori dei Rolling Stones.

Biografia

Pianista del gruppo, dopo aver fondato i Rolling Stones assieme a Mick Jagger e Brian Jones, nel 1963 venne allontanato dal manager Andrew Loog Oldham, di comune accordo con gli altri membri della band per puri motivi di marketing: gli Stones erano formati da sei membri, troppi per gli standard dell'epoca, fu quindi deciso di eliminarne uno e la scelta cadde sullo stesso Ian, in quanto, brutto e sgraziato, non aveva il look giusto per il gruppo che doveva fare concorrenza ai Beatles anche in materia di successo tra il pubblico femminile. Si dice che Stu se l'aspettasse, e che accettò comunque di continuare a collaborare con i suoi ex-compagni per amore della band. Svolse infatti la funzione di road manager per tutta la vita e soprattutto continuò a suonare il piano in molti dei brani degli Stones.

Morì per un attacco cardiaco nella sala d'aspetto della clinica dove avrebbe dovuto ricoverarsi per curare i suoi gravi problemi respiratori.

Jim Clark
Nazionalità  Regno Unito
Automobilismo  
CategoriaFormula 1, 500 miglia di Indianapolis, Formula Tasman, Formula 2, BTCC
Termine carriera7 aprile 1968
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio6 giugno 1960
Stagioni1960-1968
ScuderieLotus 1960-1968
Mondiali vinti2 (1963, 1965)
GP disputati73 (72 partenze)
GP vinti25
Podi32
Punti ottenuti255 (274)
Pole position33
Giri veloci28

James Clark Jr., detto Jim o anche Jimmy (Kilmany, 4 marzo 1936Hockenheim, 7 aprile 1968), è stato un pilota automobilistico britannico, vincitore dei campionati mondiali 1963 e 1965 di Formula 1 con la scuderia Lotus e della 500 miglia di Indianapolis 1965.

 
Paul Newman nel 1978
  Oscar alla carriera 1986
  Oscar al miglior attore 1987
  Oscar Premio umanitario Jean Hersholt 1994

Paul Leonard Newman (Shaker Heights, 26 gennaio 1925Westport, 26 settembre 2008) è stato un attore e regista statunitense.

Nella sua lunga carriera Newman vinse tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award, oltre a ricevere una stella sull'Hollywood Walk of Fame e altri riconoscimenti. Assieme a Ennio Morricone, Charlie Chaplin, Henry Fonda, Spike Lee e Laurence Olivier, detiene il singolare primato di aver ricevuto prima l'Oscar alla carriera e poi come vincitore tra i candidati (per Il colore dei soldi).

Biografia

 
Paul Newman in un'immagine promozionale per l'uscita de Il calice d'argento (1954), suo primo film

Cresciuto a Shaker Heights, nei pressi di Cleveland (in Ohio), figlio di Arthur (morto nel 1950), proprietario di un grande negozio di articoli sportivi (che a sua volta era figlio di genitori ebrei: madre ungherese e padre tedesco) e Theresa Garth, emigrante slovacca, Paul Newman si arruolò, appena dopo la High School, nella U.S. Navy Air Corps, l'aviazione della Marina, sperando di diventare pilota, ma il daltonismo da cui era affetto glielo impedì; durante la seconda guerra mondiale prestò servizio nel Pacifico meridionale come marconista e mitragliere nelle squadriglie di siluranti/bombardieri Avenger (1943-1946). Il 6 agosto 1945, proprio mentre era in volo ad alta quota a circa 300 km a sud-ovest di Hiroshima, vide, lontano sull'orizzonte, il bagliore del fungo atomico, esperienza di cui non amava affatto parlare, ma che probabilmente gli rimase impressa.

 
Paul Newman nel trailer del film La gatta sul tetto che scotta (1958)

Nella ripresa economica del dopoguerra, si occupò della gestione della ditta paterna; nel 1949 sposò Jacqueline E. Witte, dalla quale ebbe tre figli: Scott Allan (1950-1978, morto a 28 anni per un'overdose di droghe), Susan Kendall (1953) e Stephanie (1954). Dopo aver frequentato per meno di un anno la scuola d'arte drammatica della Yale University, si iscrisse all'Actors Studio di New York ed esordì nel 1953 in teatro a Broadway in Picnic, opera successivamente resa famosa dall'omonimo film diretto nel 1956 da Joshua Logan.

Il 1954 segnò il suo esordio cinematografico ne Il calice d'argento, ma la sua interpretazione non raccolse grandi lodi. Il periodico The New Yorker, ad esempio, scrisse di lui: "Recita la sua parte con il fervore emotivo di un autista di autobus che annuncia le fermate locali". Paul Newman comprò una pagina di un quotidiano nazionale per chiedere scusa per la sua interpretazione. Due anni più tardi fu meglio accolta la sua interpretazione del pugile Rocky Graziano in Lassù qualcuno mi ama (1956), che lo impose all'attenzione di critica e pubblico.

Il 29 gennaio 1958, a Las Vegas, sposò in seconde nozze l'attrice Joanne Woodward, con la quale rimase fino alla morte; insieme ebbero tre figlie: Elinor "Nell" Teresa (8 aprile 1959), Melissa "Lissy" Stewart (17 settembre 1961), e Claire "Clea" Olivia (1965). Lo stesso anno la moglie ottenne il premio Oscar come migliore attrice per il suo ruolo in La donna dai tre volti e recitò con il marito in Missili in giardino e La lunga estate calda; avrebbero interpretato ancora insieme i film Dalla terrazza (1960), Paris Blues (1961), Il mio amore con Samantha (1963), Indianapolis, pista infernale (1969), Un uomo oggi (1970), Detective Harper: acqua alla gola (1975), sequel di Detective's Story, Mr. & Mrs. Bridge (1990) e la miniserie televisiva Empire Falls - Le cascate del cuore (2005), mentre Newman diresse poi la moglie da regista nei film La prima volta di Jennifer (1968), Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda (1972), Harry & Son (1984), Lo zoo di vetro (1987) e Prima dell'ombra (1980), adattamento televisivo del testo teatrale The Shadow Box di Michael Cristofer.

 
Paul Newman nel film Detective's Story (1966)

Tra la fine degli anni cinquanta e la metà degli anni settanta fu protagonista di alcuni fra i più grandi successi della storia di Hollywood, come La gatta sul tetto che scotta (1958), Exodus (1960), Lo spaccone (1961), Hud il selvaggio (1963), Intrigo a Stoccolma (1963), Il sipario strappato (1966), Nick mano fredda (1967), Butch Cassidy (1969), La stangata (1973), L'inferno di cristallo (1974), Quintet (1979), diventandone una delle stelle più famose di sempre, al punto da essere spesso definito una "leggenda del cinema". Nel 1986 gli fu assegnato l'Oscar alla carriera e, nel 1987, vinse quello al miglior attore protagonista per Il colore dei soldi, sequel de Lo spaccone. Non ritirò personalmente il premio, avendo deciso di non presenziare alla cerimonia, dopo le numerose volte in cui era stato candidato e mai premiato. Nel 1994 ricevette il premio umanitario Jean Hersholt, un particolare premio attribuito per eccezionali contributi a cause umanitarie.

«Vestito con lo smoking, sono una star. In abiti normali, non sono nessuno.»
Dean Martin
 
Dean Martin nel 1959
Nazionalità  Stati Uniti
GenerePop
Swing
Country
Jazz
Big band
Periodo di attività musicale1939 – 1993
Strumentovoce
EtichettaCapitol Records, Reprise Records
Album pubblicati75
Studio35
Live3
Colonne sonore1
Raccolte36

Dino Paul Crocetti, noto anche con lo pseudonimo di Dean Martin (Steubenville, 7 giugno 1917Beverly Hills, 25 dicembre 1995), è stato un cantante, attore e comico statunitense di origine italiana

Considerato uno degli intrattenitori americani più popolari e duraturi del XX secolo, per via del suo fascino e del suo carisma è stato soprannominato "The King of Cool".

Ricordato sia per la sua carriera televisiva e cinematografica sia per quella musicale, Dean Martin è considerato uno dei più grandi cantanti della storia della musica e viene spesso citato, assieme ad artisti a lui contemporanei come Frank Sinatra e Pat Boone, come uno dei più influenti crooner di sempre.

Nel 1946 raggiunse la celebrità in coppia con il comico Jerry Lewis, con il quale sì esibì in locali e in seguito alla radio, in televisione e al cinema. Dopo la burrascosa conclusione del sodalizio con Lewis, nel 1956 Martin intraprese la carriera da solista come showman e attore. Con il suo stile da cantante crooner, divenne uno degli artisti più popolari di Las Vegas. La sua notorietà aumentò anche per la sua amicizia con i colleghi Frank Sinatra e Sammy Davis Jr., che insieme a molti altri formarono il gruppo di artisti denominato Rat Pack.

Martin portò il suo talento canoro e comico e la sua abilità di intrattenitore disinvolto e rilassato in un varietà televisivo personale, The Dean Martin Show. Dal 1974 al 1984 fu il conduttore del popolare Dean Martin Celebrity Roast, che attirava celebrità, comici e politici.

Martin si esibì in migliaia di spettacoli e concerti, apparve in 51 film e condusse vari programmi televisivi. Per il suo contributo al cinema, alla musica e alla televisione è stato premiato con 3 stelle sulla Hollywood Walk of Fame.

Nella sua vita Martin ha vinto un Golden Globe nel 1966 (come conduttore del The Dean Martin Show), un Grammy Award alla carriera nel 2009 e numerosi altri riconoscimenti.

Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.

Biografia

«Tutti facciamo degli sbagli. Vi ricordate di Hitler?»

Dino Paul Crocetti nacque il 7 giugno 1917 a Steubenville, nell'Ohio, da una famiglia di origine italiana. Il padre, Gaetano Alfonso Crocetti, era un immigrato italiano originario di Montesilvano (città ora in provincia di Pescara, all'epoca in provincia di Teramo), mentre la madre, Angela Barra, era nata e cresciuta negli Stati Uniti da genitori italiani, anch'essi originari dell'Abruzzo.

Per avere più possibilità di affermare la propria carriera, volle adottare un nome che fosse il più possibile American-friendly, scegliendo il nome "Dean" in quanto versione inglese del suo primo nome di battesimo, Dino, ed il cognome "Martin" perché versione anglofonizzata del cognome del tenore e attore italiano Nino Martini. Lasciò la scuola a sedici anni e fece diversi lavori, compreso il pugile e il benzinaio, fino a quando, con il nome d'arte che si era scelto, riuscì a imporsi come cantante nei locali di New York.

Il sodalizio con Jerry Lewis

 
Dean Martin e Jerry Lewis.

Martin incontrò per la prima volta Jerry Lewis al Glass Hat Club di New York, dove entrambi si esibivano. Il 25 luglio 1946 si esibì per la prima volta in coppia con Lewis al "Club 500" di Atlantic City. I due artisti diedero vita a un duo comico di successo, che durò per una decina d'anni. Insieme realizzarono sedici film, da La mia amica Irma (1949) fino a Hollywood o morte! (1956). A causa di crescenti contrasti personali, il sodalizio artistico si ruppe il 24 luglio 1956.

Il debutto del duo non venne però ben accolto, e il proprietario del Club 500, Skinny D'Amato, avvertì Martin e Lewis che, se non fossero stati in grado di mettere in scena un numero migliore, sarebbero stati messi alla porta. Confrontandosi nel vicolo dietro il locale, Lewis e Martin decisero di dividere il loro spettacolo tra canzoni, sketch, dove Lewis avrebbe interpretato la parte comica propriamente detta del "ragazzo dispettoso", e momenti di comicità improvvisata.

La coppia raggiunse il successo e intraprese una serie di fortunate esibizioni in giro per il paese, culminate con uno spettacolo al nightclub "Copacabana" di New York. Il numero consisteva in Lewis che interrompeva e infastidiva Martin mentre questi cercava di cantare, con i due che finivano per rincorrersi sul palco. Il segreto della riuscita dello show, dissero entrambi, risiedeva nel fatto che ignoravano il pubblico interagendo solo tra di loro, cercando di rendere il tutto il più spontaneo possibile.

La coppia debuttò sul piccolo schermo il 20 giugno 1948 nel corso del programma della CBS-TV Toast of the Town (successivamente rinominatosi The Ed Sullivan Show). Nel 1949 ebbe inizio la trasmissione radiofonica intitolata The Martin and Lewis Show, e quello stesso anno i due firmarono un contratto con la Paramount per una serie di film comici scritti appositamente per loro, il primo dei quali fu La mia amica Irma. Nel 1950 fu la volta del varietà televisivo The Colgate Comedy Hour, di cui furono successivamente anche conduttori.

La loro agente, Abby Greshler, negoziò per la coppia uno dei migliori accordi economici della storia di Hollywood: nonostante ricevessero solo $75,000 in due dai profitti dei loro film, Martin e Lewis erano liberi di fare un film all'anno da indipendenti, che avrebbero co-prodotto attraverso la York Productions di loro proprietà. Inoltre detenevano il pieno controllo delle loro apparizioni in club, dischi, radio e televisione, e attraverso di esse guadagnarono milioni di dollari.

Nel libro Dean & Me, Lewis definisce Martin "uno dei più grandi geni comici di tutti i tempi". Ciononostante, gli sprezzanti commenti della critica, e la frustrazione dovuta alla routine delle sceneggiature dei loro film, che il produttore della Paramount Hal B. Wallis voleva tenere il più possibile simili tra loro per sfruttare al massimo il successo della coppia, portarono Martin a non essere più soddisfatto della situazione nella quale la sua carriera si era incanalata; mise sempre meno entusiasmo nel lavoro, il che portò a continui dissidi con Lewis. Martin arrivò a dichiarare che il suo partner "non significava nulla per lui se non il simbolo del dollaro". La coppia si sciolse nel 1956, dopo dieci anni di fruttuoso sodalizio artistico.

 
Chiara Mastroianni a Parigi nel 2010

Chiara Françoise Charlotte Mastroianni (Parigi, 28 maggio 1972) è un'attrice e modella francese di origini italiane.

Biografia

Figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve, incontratisi a casa di Roman Polanski, cresce con la madre in Francia trascorrendo le vacanze in Italia con il padre, dopo la separazione dei genitori.

Carriera

Debutta nel mondo del cinema a 7 anni, nel 1979 in A noi due di Claude Lelouch affiancando la madre, mentre 8 anni dopo recita con il padre in Oci ciornie, per la regia di Nikita Sergeevič Michalkov. Nel 1993 appare in Ma saison préférée, di André Téchiné, con cui ottiene una candidatura ai Premi César come migliore attrice emergente nel 1994. Nel 1999 è la protagonista del film di Manoel de Oliveira La lettera, Premio della giuria alla 52ª edizione del Festival di Cannes.

Nel 2001 recita in Le parole di mio padre, di Francesca Comencini, che al 54º Festival di Cannes è nella sezione Un Certain Regard.

Dal 2007 gira più volte con Christophe Honoré, in Les Chansons d'amour, Non ma fille, tu n'iras pas danser (2009), Homme au bain (2010), Les Bien-Aimés (2011, di nuovo affiancando la madre), L'hotel degli amori smarriti del 2012, grazie al quale ottiene il premio di Miglior attrice protagonista al Festival di Cannes, cui segue Marcello mio, un film sul padre dove lei lo interpreta, in concorso al Festival di Cannes 2024 per la Palma d'oro.

È stata membro della giuria al 73º Festival di Venezia.

Vita privata

É cresciuta a Parigi nell'ambiente artistico dei genitori, i nonni materni erano gli attori e doppiatori Maurice Dorléac e Renée Deneuve, Françoise Dorléac era la sorella della madre, attrice come un'altra sorella della madre, Sylvie; Umberto Mastroianni era il fratello del nonno paterno e il montatore Ruggero Mastroianni era fratello del padre. L'attore Christian Vadim è suo fratello da parte di madre e la costumista ed artista Barbara Mastroianni sorella da parte di madre.

Il 31 dicembre 1996, da una relazione con lo scultore Pierre Torreton, è nato suo figlio Milo. L'11 maggio 2002 ha sposato il cantante Benjamin Biolay, da cui ha avuto una seconda figlia, Anna, nata il 22 aprile 2003, anche lei diventata attrice. Nel 2003 collaborano per l'album Négatif, seguito l'anno dopo da Home che ha composto con lui. Mastroianni e Biolay hanno divorziato nel 2009.

A dieci anni dal divorzio i due sono tra i protagonisti principali del film L'hotel degli amori smarriti dove interpretano una coppia di coniugi tra separazione effettiva e rapporto persistente il quale investe le nuove realtà, anche interiori, che si vengono a creare.