Objekt 327
Lo Objekt 327 è stato un prototipo semovente d'artiglieria sviluppato in Unione Sovietica, armato con un obice FH-70 da 152 mm, e rimasto allo stadio di prototipo.[2][3][4]
Objekt 327 "Puck" | |
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Descrizione | |
Tipo | Semovente d'artiglieria |
Equipaggio | 4 |
Costruttore | Template:URSS |
Data primo collaudo | 1976 |
Utilizzatore principale | programma abortito |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 5,740 m (6,855 m con cannone) |
Larghezza | 2,760 m |
Altezza | 2,970 m |
Peso | 41 t |
Propulsione e tecnica | |
Trazione | Cingolata |
Sospensioni | A barre di torsione |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | 1 obice D-22 calibro 152.4 mm L/27 o un cannone 2A37 calibro 152/49 |
dati tratti da Объект 327[1] | |
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Storia
Nel corso 1969 emersero problemi con il sistema di caricamento del cannone del nuovo semovente d'artiglieria 2S3 Akatsiya realizzato dell'azienda Uraltransmaš, tanto che per risolverlo venne formato un apposito ufficio tecnico diretto dall'ingegnere N. M. Tupitsyn, usufruendo anche della collaborazione di tecnici di altre aziende.[2] All'epoca Tupitsyn, capo del Dipartimento attrezzature speciali dell'Ufficio Centrale di Progettazione, concepì un nuovo sistema di armamento per semoventi d'artiglieria, posizionando il cannone non in una torretta chiusa ma all'aperto su una speciale "rondella" nello scafo.[2][3] Tupitsyn analizzò il problema della contaminazione da gas da polvere da sparo nel compartimento di combattimento, che rappresentava un ostacolo per i veicoli blindati con torretta chiusa.[3] Si era tentato di risolvere il problema installando filtri dell'aria e ventilazione forzata, ma la cadenza di fuoco e il calibro sempre crescenti delle munizioni dei cannoni semoventi richiedevano nuove soluzioni.[3] Oltre alla soluzione per il cannone, per il nuovo semovente d'artiglieria Nikolaji Tupitsyn prevedeva che l'equipaggio fosse alloggiato in un compartimento di combattimento isolato.[4] Di conseguenza, il cannone funzionava "all'aria aperta", liberando spazio per l'equipaggio (la culatta dell'obice occupava fino al 70% del compartimento di combattimento).[3] Inoltre, il semovente, grazie alla brandeggiabilità orizzontale del cannone, poteva sparare a bersagli con un angolo di 360 gradi.[3]
Il progetto di massima fu realizzato nel 1970 e sottoposto all'ingegnere capo progettista G. Efimov che, alla fine, chiese a Tupitsyn di parlare con F.F. Petrov, direttore del Petrov Design Bureau, sull'insolito posizionamento del pezzo d'artiglieria.[2] Nonostante il fatto che Petrov non disapprovasse l'idea, non fu autorizzato alcun lavoro di progettazione ufficiale.[2] Privatamente Tupitsyn continuò i lavori sul nuovo progetto.[2] I primi disegni del nuovo cannone semovente apparvero nel 1976.[3] Il team di ingegneri progettisti dovette svolgere tutti i lavori sul veicolo parallelamente alla produzione principale.[3] Nel 1978 l'idea del nuovo semovente di Tupitsyn fu sottoposta a brevetto.[3]
Dopo un incontro con il viceministro dell'industria della difesa M.A. Zakharov, nel 1984 vennero pubblicati i disegni del progetto e nel 1985 fu realizzato un prototipo sperimentale, denominato Objekt 326, su scafo del carro armato T-72 allungato di 650-700 mm.[4] Questa estensione consentì l'aggiunta di una grande struttura ad anello che sporgeva dalla parte superiore dello scafo, al posto dell'anello standard della torretta del T-72.[4] Le modifiche allo scafo interessarono anche la disposizione delle ruote stradali.[4] Per migliorare la stabilità durante il fuoco, le ruote stradali furono raggruppate tre alla volta su ciascun lato, più vicine alla parte posteriore e a quella anteriore del telaio, con un ampio spazio al centro.[4] Anche le sospensioni del veicolo vennero modificate.[4]
Per il pezzo d'artiglieria fu adottato una apposita versione dell'obice trainato D-20 da 152 mm, di cui venivano utilizzati la canna, la culatta con un cuneo, il recuperatore e il freno di rinculo.[1] Questo tipo di obice non fu mai consegnato dalla fabbrica produttrice, e sul prototipo, realizzato con fondi del Ministero della Difesa, fu installato un obice corto 2A33 calibro da 152,4 mm del semovente 2S3M Akatsiya, installato su un nuovo affusto appositamente realizzato.[2] La sua culatta era protetta da un involucro corazzato per mantenerla funzionante anche sotto il fuoco nemico.[4] Un meccanismo di caricamento posizionato sull'asse dei perni, catturava allo stesso tempo un proiettile e una carica di lancia dal caricatore e con un movimento li conduceva all'asse del canale del barilotto a tutti gli angoli di elevazione.[2] Tale soluzione comportava una riduzione di peso di circa 4 tonnellate rispetto ai semoventi standard allora in servizio.[2] L'elevazione veniva controllata facendo ruotare l'obice verso l'alto e verso il basso sulla parte superiore del disco.[4] All'interno del disco si trovavano il comandante, il mitragliere e un sistema di caricamento automatico che alimentava automaticamente le munizioni nel cannone sovrastante.[4] Il caricatore automatico era del tipo a carosello e conteneva 46 proiettili e cariche di polvere da sparo.[4] Uno dei maggiori problemi che rimasero irrisolti era la riparazione dell'arma in caso di problemi meccanici o danni in battaglia.[4] L'unico modo per farlo era far uscire un membro dell'equipaggio dal veicolo.[4]
Venne costruito un prototipo con il quale furono effettuati i test al banco in officina dell'intero sistema di caricamento e prove di tiro dell'intero prodotto presso il poligono di tiro.[2] Il progetto non presentava problemi di contaminazione da gas e di ventilazione del compartimento di combattimento durante il tiro, ed erano presenti i meccanismi per la raccolta e l'espulsione dei bossoli sparati.[2] Lo schema di caricamento era semplice, in quanto presenti solo due movimenti: rotazione del tamburo delle munizioni e rotazione della zampa con un proiettile e una carica di lancio all'angolo dell'asse del canale della canna.[2] Questo schema consentiva di dimezzare il tempo del ciclo di caricamento e di migliorare la cadenza di fuoco.[2] L'obice corto D-22 si dimostrò perfettamente adatto alla piattaforma Objekt 326, con un caricatore automatico veloce e affidabile.[4]
I collaudi diedero esito positivo, in quanto non era stato necessario modificare il telaio del T-72 per migliorarne la stabilità durante il tiro.[2] Ciò fu confermato sparando al poligono di tiro a piena carica e con le angolazioni più sfavorevoli della canna del cannone.[2]
Dopo il trasferimento di Tupitsyn ad altro incarico fu elaborato un nuovo modello, l'Objekt 327, il cui iniziatore fu il vice capo progettista I.N. Avksyonov.[2] I lavori furono eseguiti in collaborazione con gli artiglieri del "Motovilikha".[2] L'obiettivo di questi lavori era l'installazione del cannone 2A37 da 152/39 mm del semovente 2S5 Giatsint-S secondo lo schema "Push".[2] L'ostacolo principale nello sviluppo della nuova versione era la lunghezza sproporzionata della carica del proiettile nel manicotto (900 mm).[2] La posizione del cannone nella parte posteriore della torretta faceva sì che l'enorme rinculo del 2A36 destabilizzasse il veicolo, con il rischio di ribaltarlo quando la piattaforma sparava lateralmente.[4] Fu quindi deciso di ritornare all'obice 2A33, ma la cosa non avvenne mai.[2] Il prototipo fu surclassato dal nuovo semovente 2S19 Msta, dotato di un classico cannone in torretta girevole, di cui fu decisa la produzione in serie.[3]
Dal 1988 il prototipo fu conservato per 16 anni nel sito di prova dell'impianto Uraltransmaš, dopodiché, nella primavera del 2004, ne fu decisa la conservazione preso il locale museo, dove si trova attualmente.[3]
Note
Annotazioni
Fonti
Bibliografia
- (EN) Christopher Chant, A Compendium of Armaments and Military Hardware, Abingdon, Routledge, 2014, ISBN 1-134-64668-2.
- (EN) Christopher F. Foss, Tank & Combat Vehicle Recognition Guide, New York, Harper Collins, 2000, ISBN 0-00-472452-6.
- (EN) Russell Phillips, Red Steel: Carri armati sovietici e veicoli da combattimento della guerra fredda, Babelcube Inc., 2017, ISBN 1-50719-180-4.
Collegamenti esterni
- (RU) Yuri Beluosov, Krasnaya Zvezda, https://web.archive.org/web/20121031030300/http://krasnaya-zvezda.com/2004/05/29_05/5_02.html . URL consultato il 28 febbraio 2025.
- (EN) Jack Beckett, Object 327 – An Extremely Weird Soviet SPG, su Tank Historia. URL consultato il 28 febbraio 2025.
- (EN) Опытная советская 152-мм САУ Объект 327 («Шайба»), su Zonzwar. URL consultato il 28 febbraio 2025.
- (RU) Объект 327, su Military Russia. URL consultato il 28 febbraio 2025.
- Video
- Объект 327 — советская 152-мм самоходная артиллерийская установка с высокой степенью автоматизации, su youtube.com.
- Self-Propelled Washer - object 327, su youtube.com.