Monastero degli Zoccolanti
Il Monastero degli Zoccolanti è un monastero del XVI secolo che si trova a Torre del Greco.
Caratteristiche
Fu eretto su una collina nei pressi della porta di Capotorre. L'edificio posto a circa 50 mslm. fu edificato sul modello di altri edifici conventuali, con corte centrale e porticato al piano terra. Tutto il primo piano fu adibito al culto e alle celle, mentre il piano sottostante accoglieva le cucine, la chiesetta del Santissimo, il cimitero, il refettorio ed alcune stanze di degenza che ospitavano personaggi illustri (malati) della curia napoletana e romana. Qui il clima era a quei tempi salubre e la vicinanza del mare e della collina vesuviana offriva atmosfere di grande suggestione. Nasce infatti come convalescenziario di Santa Maria la Nova di Napoli, gli ospiti del Monastero erano indirizzati spesso presso la sede torrese per guarire da affezioni respiratorie e reumatiche. Intorno al Monastero, il grande giardino nel quale si coltivavano ortaggi e soprattutto la vite.
Storia
Il 1 maggio 1578 fu fondato a Torre del Greco, il convento dedicato a S. Francesco, mentre la Chiesa, annessa fu dedicata a S.Maria delle Grazie. Il convento e la chiesa erano edificate su una collinetta rivolta a sud, presso la porta di Capotorre. Per la sua aria salubre il convento doveva servire come convalescenzario per i religiosi infermi. Nel 1587 era ancora in costruzione ed era abitato da 6 frati che erano chiamati dal popolo Zoccolanti per gli zoccoli che calzavano. Crollata la chiesa nel 1650 per cause imprecisate fu costruita più piccola e la dedicarono alla Concezione. Nel 1697 quando avvenne il cataclisma la costruzione rimase immobile in mezzo alla quasi totale rovina del paese. Alla metà del 1700 il convento diventò un centro di studi letterari per chi voleva intraprendere la carriera ecclesiastica. L'eruzione del 15 e 16 giugno 1794 che spianò Torre seppellì (solo parzialmente) la Chiesa Santa Maria delle Grazie e danneggiò il convento in maniera seria soprattutto il primo piano. Il 22 settembre 1811 la comunità degli Zoccolanti fu soppressa, anche a causa di alcune discordie che erano sorte tra i frati e così gli Zoccolanti furono dispersi per i vari conventi dell'Ordine. Per quanto riguarda il piano terra il 13 Ottobre 1813 fu concesso a un imprenditore francese, monsieur Berechot, di istallarci una fabbrica di verderame, che arrecava utilità ai cittadini, la fabbrica si meritava la protezione governativa perchè era l'unica di tutto il regno. Nel 1822 dal Governo fu concesso al Comune di destinare il piano superiore a caserma Fucilieri Reali e della Gerdarmeria e talvolta anche truppe di passaggio. Nel 1822 il convento fu concesso alla Famiglia della Visitazione,come indennizzo avendo perduto le precedenti sedi in sequito l'eruzione del 1794 e del 1805. Il 19 giugno 1825 fu trasferita la Famiglia della Visitazione e vi stabilì una congregazione che seguiva la regola dell'Ordine della Visitazione, per l'educazione delle fanciulle povere della città, bisognose perchè orfane e alcune per ricevere un'educazione, poi successivamente nel 1845 il Convento fu trasformato in educandato e venne aperta la scuola non solo alle orfane ma anche alle altre ragazze a pagamento. Fra le orfane alcune prendevano l'abito religioso e fra gli altri doveri avevano quello di assistere, come suore di carità, gli ammalati in caso di epidemia. Nel 1863 con gli avanzi delle somme di denaro inviate da tutta italia per soccorrere i Torresi devastati dall'eruzione vesuviana dell'8 divembre 1861, vi fu fondato un Asilo infantile sotto il titolo della Visitazione. Nel 1923, essendosi quasi estinta l'antica comunità visitandina, ne presero il posto le suore dell'Addolorata e della Santa Croce, tutt'ora presenti. Seguirono momenti di grande abbandono della struttura. Negli anni della guerra ed immediatamente dopo divenne il luogo di accoglienza per sfollati,per questo riconosciuto sotto il nome delle "SEDICI CASE" Durante gli anni '60 il chiostro ed alcuni locali del piano terra furono affittati all'impresa per la costruzione delle luminarie della festa dei quattro altari. Le pareti affrescate furono defastate, gli stucchi distrutti. Poi l'abbandono. Fino al 1974. In quegli anni si deve ricordare l'opera del Gruppo Archeologico locale che "riscoprì" il monumento. Risalgono infatti a quel tempo i primi documenti fotografici ed i primi rilievi.
Il monastero ed il Vesuvio
Il Monastero degli Zoccolanti e la sua storia è strettamente legata alle eruzioni del Vesuvio avvenute nel 1631 e nel 1794. Fu proprio in occasione di quest'ultima eruzione che l'edificio fu circondato dalla lava e si conservò intatto in quanto sorgeva su un promontorio. All'interno del cortile si rifugiarono molti torresi che scamparono alla morte tra le robustissime mura. Ne rimasero alcuni giorni imprigionati dove esaurirono molto velocemente le riserve dei frati e si racconta che quando tutto fu quieto si rischiarò il cielo e i frati poterono uscire, trovarono delle pecore in pascolo fuori dal proprio giardino insieme a molte altre cose probabilmente trascinate a valle dalla lava e anche per questo si gridò al miracolo.
Dipinti all'interno del monastero
Di grande rilievo il piano terra dove lungo i portici venne dipinto tutto il ciclo pittorico dedicato alla vita di San Francesco, attribuite alla mano del pittore Angelo Mozzillo. Ventisette pannelli di grandi dimensioni nei quali in affresco policromo si racconta la storia del Santo dalle sue prime fasi vocazionali, passando attraverso l'episodio del Crocefisso di San Damiano, fino a giungere all'episodio del lupo di Gubbio. In un pannello si riconoscono le Clarisse e in un altro posto di fronte alla grande porta d'accesso, si riconosce l'immagine della Madonna in trionfo tra le nuvole, putti e atmosfere cromatiche di particolare suggestione.
Bibliografia
50 anni di grazia : un fecondo cammino di Chiesa / a cura di Gaetano Di Palma. - pubblicato dalla Comunità Parrocchiale di S. Maria delle Grazie, 1999.
Dal Principio ad oggi” pubblicato dalla Comunità Parrocchiale di S. Maria del Principio (1996)
www.vesuvioweb.com