Girolamo Sarnelli

politico italiano
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Girolamo Sarnelli (Bracigliano, fine del XVI secolo ... – Chiaiano, seconda metà del XVII secolo) è stato un politico italiano.[1]

Biografia

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Girolamo Sarnelli nacque a Bracigliano verso la fine del XVI secolo. Operò come figura politica di rilievo nella Napoli del Seicento, soprattutto durante il viceregno del cardinale duca di Zapata, ricoprendo vari incarichi amministrativi.[2] A lui viene attribuita la riforma monetaria del 1622, con la quale si tentò di riequilibrare le finanze del Vicereame, all’epoca in forte difficoltà.[senza fonte]

Pur avendo un ruolo centrale a Napoli, mantenne stretti legami con il suo territorio d’origine, l’agro nocerino-sarnese, sostenendo la costruzione di nuove vie di comunicazione utili allo sviluppo dell’area.[1]

La famiglia Sarnelli

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Il casato dei Sarnelli era radicato non solo a Bracigliano ma anche a Castel San Giorgio, dove venne edificato un palazzo baronale che rimase centro del potere familiare fino al 1771.[1]

Il figlio di Girolamo, Nicola, ampliò ulteriormente i possedimenti familiari acquistando vaste terre ad Avigliano, dove costruì un palazzo che ancora oggi conserva parte del suo antico pregio. Nel territorio è rimasta traccia dell’influenza della famiglia: esiste infatti una frazione denominata "Sarnelli" e il comune stesso adotta lo stemma nobiliare come proprio emblema.[1]

Legami con il territorio

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A Ciorani la memoria di Girolamo è legata a episodi di caccia assieme al viceré, ma anche a un suo progetto religioso: avrebbe voluto fondare un monastero da affidare ai padri Camaldolesi, senza però riuscirvi.

L’intento spirituale fu in parte realizzato dai suoi discendenti. Angelo Sarnelli, nipote del barone e padre del beato Gennaro Maria Sarnelli (1702-1744), acquistò la baronia di Ciorani che, nel 1730, donò a sant’Alfonso Maria de' Liguori. Qui il fondatore dei Redentoristi stabilì la prima casa madre dell’ordine, situata nel palazzo Sarnelli, tuttora esistente anche se privo dei giardini e del parco originari, un tempo considerati tra i più belli del circondario.[1][3]

Attività a Napoli

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Trasferitosi nella capitale del Vicereame, Girolamo Sarnelli acquistò il palazzo del cardinale Zapata in piazza Trieste e Trento, allora sede provvisoria del viceré di Napoli, in attesa del completamento del Palazzo Reale.

Uomo abituato agli spazi aperti, trovò affinità nelle zone collinari circostanti la città, in particolare nei casali di Polvica e Chiaiano, ricchi di boschi di castagni e selvaggina, che ricordavano i paesaggi di Ciorani. Acquisì quindi il casale di Chiaiano e parte di quello di Polvica, dove realizzò una residenza di campagna. La vicinanza con Marianella favorì in seguito i rapporti tra sant’Alfonso Maria de’ Liguori e il beato Gennaro Maria Sarnelli.[1]

Eredità

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La famiglia Sarnelli ha mantenuto nei secoli un ruolo significativo a Napoli e nel suo hinterland. L’ultimo discendente, il cavaliere Girolamo Sarnelli, è scomparso nel 2000. Ancora oggi la famiglia risiede a Chiaiano, quartiere settentrionale della città.[1][4][5]

  1. ^ a b c d e f g I Personaggi Storici, su comune di bracigliano. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  2. ^ Attilio Antonelli, Cerimoniale del viceregno spagnolo di Napoli 1535-1637. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  3. ^ (EN) EWTN, Oggi la Chiesa celebra il beato Gennaro Maria Sarnelli, sacerdote e missionario, su ACI Stampa. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  4. ^ Origine e storia del cognome Sarnelli - Antenati Italiani, su www.antenati-italiani.org. URL consultato il 3 ottobre 2025.
  5. ^ arianna4view, su banchedati-archiviodistatonapoli.it. URL consultato il 3 ottobre 2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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