L'importanza di chiamarsi Ernest
L'importanza di chiamarsi Ernest (The Importance of Being Earnest) è un film del 2002 diretto da Oliver Parker, basato sulla commedia satirica L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde.
La pellicola vede Colin Firth e Rupert Everett nei ruoli dei protagonisti Jack e Algy, affiancati da Frances O'Connor, Reese Witherspoon, Judi Dench e Tom Wilkinson.
Nel 1952, Anthony Asquith sceneggiò e diresse una versione della commedia di Wilde, L'importanza di chiamarsi Ernesto interpretata da Michael Redgrave, Joan Greenwood, Dorothy Tutin, Edith Evans e Margaret Rutherford.
Trama
modificaNell'Inghilterra dell'età vittoriana, Algernon Moncrieff ed Ernest Worthing sono due amici di vecchia data; il primo abita nel centro di Londra, mentre il secondo ha una pregevole tenuta di campagna. Entrambi, scapestrati e viveur, hanno una doppia identità: Algernon finge di avere un vecchio amico malato di nome Bunbury che vive in campagna, mentre Ernest, il cui vero nome invece è Jack, finge di avere un fratello scapestrato di nome Ernest, nome con cui si presenta in città. Questo espediente permette loro di assentarsi dalle rispettive case e famiglie quando meglio credono, e di scaricare sul loro alter ego debiti e problemi vari. Jack ama Gwendolen Fairfax, cugina di Algernon, e vorrebbe sposarla; la donna ricambia il sentimento, anche perché desidera fermamente ed esclusivamente sposare un uomo di nome Ernest; inoltre Lady Bracknell, ricca nobildonna madre di Gwendolen e zia di Algernon, si oppone al fidanzamento quando scopre che Jack è un trovatello, essendo stato ritrovato in una borsa abbandonata nel deposito bagagli di Victoria Station dall'uomo che gli ha donato la sua fortuna.
Desideroso di conoscere Cecily Cardew, una fanciulla di cui Jack è tutore, Algernon si presenta presso la residenza di campagna dell'amico spacciandosi per il fratello In effetti i due si innamoreranno a prima vista, anche perché anche Cecily desidera amare un uomo di nome Ernest. Intanto Gwendolen, ancora intenzionata a sposare il "suo" Ernest, raggiunge a sua volta la casa di campagna e conosce Cecily; le due scoprono così le vere identità di Jack e Algernon, e soprattutto che nessuno dei due si chiama Ernest. I due riescono però a riconciliarsi con le rispettive innamorate, promettendo loro di far aggiungere il nome Ernest al proprio.
Tutto sembra sistemato, ma improvvisamente anche Lady Bracknell arriva alla dimora di Jack per riportare Gwendolen a casa. Algernon le chiede allora la mano di Cecily: inizialmente contraria, quando la zia apprende che la giovane gode di una cospicua rendita, acconsente alle nozze. È però Jack a rifiutare il permesso, a meno che la nobildonna non gli concederà di sposare Gwendolen. Lo stallo che ne consegue termina quando Lady Bracknell riconosce in Miss Prism, istitutrice di Cecily, la bambinaia dei figli della propria sorella, madre di Algernon: la donna rivela che anni addietro ella era scomparsa con il nipotino appena nato. Miss Prism ammette di aver scambiato il bambino col manoscritto del suo romanzo, mettendo il primo nella borsa e il secondo nella carrozzina. La borsa è quella in cui Jack fu ritrovato: di conseguenza Jack non è altri che il fratello minore di Algernon.
Lady Bracknell acconsente quindi alle nozze di Jack con Gwendolen, ma quando il nipote le chiede il suo vero nome di battesimo, la nobildonna dice che fu battezzato con lo stesso nome del padre, che nè lei nè Algernon ricordano. Dopo aver consultato gli elenchi militari degli ufficiali, Jack annuncia a tutti i presenti di chiamarsi Ernest; Lady Bracknell legge in realtà il nome John, ma di fronte alla gioia dei ragazzi decide di soprassedere[1].
Riconoscimenti
modifica- 2003 - Nastro d'argento
- 2002 - Teen Choice Awards
- Nomination Miglior attrice in un film commedia a Reese Witherspoon
Produzione
modifica- L'attrice Finty Williams, che recita la parte di Lady Bracknell quando questa era una giovane ballerina, è la figlia di Judi Dench, la quale ha il ruolo dell'anziana Lady Bracknell.
- Le scene dove Rupert Everett dà una pacca sul sedere a Colin Firth e dove Everett bacia Firth sulla guancia sono state improvvisazioni. Il regista Oliver Parker considerò la reazione di Firth così divertente che decise di lasciarla nella versione finale del film[senza fonte].
Distribuzione
modificaDistribuito da Miramax a partire dal 17 maggio 2002, il film ha incassato circa 17 milioni di dollari in tutto il mondo[2].
Note
modifica- ^ Nella commedia di Wilde, il nome è effettivamente Ernest, o meglio Ernest John.
- ^ (EN) The Importance of Being Earnest, Box Office Mojo (consultato il 18-02-2010)
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su L'importanza di chiamarsi Ernest
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su miramax.com.
- L'importanza di chiamarsi Ernest, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- L'importanza di chiamarsi Ernest, su Il mondo dei doppiatori.
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) L'importanza di chiamarsi Ernest, su FilmAffinity.
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) L'importanza di chiamarsi Ernest, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- Where Did They Film that? The Importance of Being Earnest
- Sito ufficiale, su miramax.com. URL consultato il 20 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2008).
Controllo di autorità | LCCN (EN) no2014105979 |
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