Papia di Ierapoli

vescovo e santo greco antico

Secondo la tradizione cristiana, Papia (70 circa - dopo il 130) fu vescovo di Hierapolis (attuale Pamukkale, in Turchia) a pochi chilometri da Laodicea, in Frigia (Asia Minore - da non confondersi con Hierapoli Bambyce in Siria). È venerato come santo dalla Chiesa cattolica che ne celebra la festa il 22 febbraio.

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Papias

Poco si conosce di questo vescovo delle origini della Chiesa. È ricordato per la sua poderosa opera in cinque libri, Esegesi delle parole del Signore, di cui sono arrivati fino a noi solo pochi frammenti, che provengono da varie fonti e traduzioni e che non da tutti sono ritenuti autentici:

  • Il primo riferimento a Papia è riportato da Ireneo di Lione (fine II secolo), che fa risalire a Papia le parole che Gesù avrebbe detto circa la straordinaria fertilità della vite nel nuovo Regno.
  • Eusebio di Cesarea (275 circa - 30 maggio 339), che lo riporta nella sua Storia della chiesa, non ne aveva una grande stima e lo cita come ideatore del pensiero millenarista: si tratta dell'idea che prima del Giudizio Universale vi sarebbero stati mille anni di Paradiso in terra, senza più dolore per l'umanità.

Papia fornisce nella sua opera informazioni sugli evangelisti Marco e Matteo. Egli cercò di raccogliere, nella sua opera, quelle testimonianze che venivano direttamente da discepoli di Cristo e che oralmente erano state trasmesse ai loro successori in un momento in cui la Chiesa si lasciava alle spalle non solo la generazione di chi aveva direttamente conosciuto e seguito Gesù, ma anche quella degli immediati successori.

Fu amico e compagno di San Policarpo e discepolo di Giovanni il presbitero.

È certo che morì in tarda età, forse martire sul rogo.

I fedeli lo considerarono presto un santo, non tanto per la sua opera, quanto per le sue virtù di cristiano e i suoi meriti di pastore.

Collegamenti esterni

Scheda del santo sul sito Santi & Beati

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