Caratteristiche esterne

La piramide di Chefren è la seconda in Egitto come grandezza dopo la piramide del padre Cheope. La piramide appare più alta di quella di Cheope perché venne costruita su uno zoccolo di roccia alto circa 10 metri; la sua altezza apparirebbe ancora maggiore se non fosse priva di parte della cima e del pyramidion. Mentre per le piramidi precedenti si era utilizzato il terreno presente senza modificarlo, sfruttandone le caratteristiche, nel caso della piramide di Chefren la base rocciosa è stata livellata, arrivando a modifiche, in alcuni punti, anche di circa 10 cm. Poco dopo l'inizio dei lavori è stato ipotizzato che l'intera struttura sia stata spostata leggermente in direzione sud al fine di utilizzare il basamento di roccia più adatto per realizzare una via di risalita a partire dal tempio a valle.[1] Nel corso dei millenni vari movimenti sismici poi hanno provocato degli spostamenti di alcuni millimetri delle pietre, infatti è stato notato che le finiture angolari delle restanti pietre di rivestimento non hanno una struttura esattamente dritta, ma risultano sfalsate di pochi millimetri.

 
Sezione della piramide

Nella metà inferiore presenta grandi blocchi grezzi e irregolari disposti con scarsa precisione, mentre verso la sommità questi appaiono disposti in maniera più uniforme; inoltre le pietre utilizzate per costruire la base sono di una grandezza relativa, ma, man mano che si sale, hanno dimensioni inferiori fino ad avere in cima lo spessore di soli 50 cm.[2]

Ha la particolarità di essere l'unica piramide che conserva sulla sommità una parte della copertura in calcare bianco di Tura che originariamente ricopriva l'intera struttura[3] e di cui oggi restano solo gli ultimi 45 metri. La base è rivestita di "pietra etiopica variegata" (così come la definisce Erodoto) ovvero granito rosa e grigio di Assuan.

Vi sono due ingressi dovuti a un cambiamento del progetto iniziale: uno a circa 11,54 metri di altezza, l'altro a livello del suolo, che è quello attualmente usato per le visite. Esiste un terzo accesso al centro della facciata nord, quasi sicuramente creato da ladri a 8,50 metri dal livello del suolo; questo passaggio risulta estremamente pericoloso a causa dell'instabilità del materiale in cui l'accesso è stato scavato.

  1. ^ Jordan, p. 102.
  2. ^ Lehner, p. 45.
  3. ^ Mendelssohn, p. 63.