Gilberto Squizzato
Gilberto Squizzato (Busto Arsizio, 12 novembre 1949) è un giornalista, regista, saggista docente italiano.
Biografia
modificaNel 1968 entra all'Università Statale di Milano per frequentare Lettere Moderne e contemporaneamente comincia il suo apprendistato sul set cinematografico, la prima volta come assistente del regista Mario Amendola nel film Il terribile ispettore. Successivamente, in Spagna, è assistente di José Luis Merino nel film L'arciere invincibile. Per tre volte è alla scuola di Alberto Lattuada, nei film L'amica (1969), Bianco rosso e... (1972) e Sono stato io! (1973).
Di Carlo Lizzani è prima assistente in Mussolini, ultimo atto (1974) , poi aiutoregista in Storie di vita e malavita (1975) e in San Babila ore 20 (dove è anche attore protagonista nel ruolo di Alberto Brasili, studente ucciso dai giovani fascisti milanesi). Durante questo apprendistato sul set lavora accanto ad attori come Paolo Villaggio, Sophia Loren, Rod Steiger, Franco Nero, Lino Capolicchio, Giancarlo Giannini, Henry Fonda, Lisa Gastoni, Adriano Celentano, Janet Agren, Agostina Belli.
Dal 1972 al 1976, dirige il periodico di politica e cultura Foglio 5, organo del dissenso cattolico della provincia di Varese. Si laurea nel 1973 con una tesi su “Bunuel e il Surrealismo”. Nel 1975 viene eletto consigliere comunale a Busto Arsizio come indipendente nelle liste del PCI. Nel 1976 ottiene la cattedra di lettere e storia presso l'Istituto Tecnico Enrico dell'Acqua di Busto Arsizio, dove insegna fino al 1979,
Giornalismo
modificaDopo aver vinto un concorso pubblico della RAI per il ruolo di regista, è assunto invece come giornalista nel 1979, diventando redattore del Tg3 Lombardia e collaborando ai TG nazionali fino al 1990, anche come autore di inchieste che gli valgono il Premio Donna, città di Roma. Nel 1986 è curatore dell'edizione milanese di Di tasca nostra con Bruno Ambrosi e Marco Volpati e dal 1992 al 1995 è curatore per Rai 1 del rotocalco televisivo Europa realizzato in sinergia con le Tv pubbliche europee.
Regia televisiva
modificaSuccessivamente Angelo Guglielmi gli propone di collaborare con Rai 3, per fondere le due esperienze, giornalistica e cinematografica, sperimentando un nuovo tipo di linguaggio televisivo: nascono così i film/cronaca di Gilberto Squizzato, girati in diretta con persone prese dalla vita nel corso di situazioni reali. Ecco le dodici puntate de I racconti del 113 (1989/90) che rappresentano la Rai alla Mostra della Tv di Bruxelles e La guerra dell'acqua rossa (1991), con cui partecipa al Film Festival di Helsinki e vince Il Premio Filmselezione a Venezia (presidente della giuria è Giuliano Montaldo). Nel 1995 l'autore realizza in Russia le cinque puntate del docufilm Pianeta Est che gli valgono il Premio internazionale della Giuria al Festival delle Tv di Montecarlo. Del 1996 sono le otto puntate di Interset, con cui Squizzato indaga il mondo virtuale di Internet introducendo in Italia la formula della docufiction, che applica successivamente (1997) alle cinque parti della serie La frontiera nascosta e alle cinque di Così vicino così lontano (1998).
Dal 1999 Squizzato lavora a una trilogia milanese, con la quale lancia la categoria filmica e il modello produttivo del real-movie, prima con le quattro puntate de I racconti di Quarto Oggiaro, che gli meritano il Premio Internazionale Flaiano per la fiction. Nel 2000 crea le quattro parti di Atlantis e nel 2002 la miniserie La città infinita, in quattro parti, che chiude la trilogia. Con questi lavori viene invitato al Prix Futura Berlino, alla Mostra del cinema per la Tv di Venezia e a Cinema Tout Ecran di Ginevra.
Da una coproduzione RAI-RSI (Televisione svizzera) nasce nel 2003 Il tunnel, fiction in tre puntate sulla tragedia del rogo del Gottardo. Nel 2004 Squizzato scrive e gira per Rai 3 L'uomo dell'argine, un film di quattro ore sulla vita di don Primo Mazzolari. Nel 2005 realizza Suor Jo, un giallo “dal vero” per Rai 3, scritto con Giuseppe Genna.
Insegnamento universitario
modificaDal 2007 al 2011 Gilberto Squizzato insegna linguaggio audiovisivo al Master di Giornalismo dell'Università Statale di Milano. Dal 2008 al 2017 insegna prima sceneggiatura della fiction e poi regia del documentario al Centro sperimentale di cinematografia, sezione di Milano.
Pubblicazioni
modificaDurante la sua multiforme attività professionale Gilberto Squizzato si dedica anche alla scrittura come autore di poesia e come saggista.
- La mania di non morire, poesie, edizioni Freeman, 1970, premio San Benedetto
- I linguaggi dell'uomo, antologia scolastica (3 volumi), Le Stelle, 1976 (con Gianni Paganini e Carlo Magni)
- Il cantiere della storia, corso di storia per la scuola media (3 volumi), Fabbri Bompiani, 1980 (con Gianni Paganini e Carlo Magni)
- La TV che non c'è (come e perché riformare la RAI), saggio, Minimum Fax, 2010
- Il miracolo superfluo (perché possiamo essere cristiani), Gabrielli Editori, 2010
- Libera Chiesa (storie di cristiani che non hanno mai amato il potere), Minimum Fax, 2012
- Il dio che non è "Dio", Gabrielli editori, 2013
- Se il cielo adesso è vuoto, Gabrielli editori, 2018
- Sussurri e grida. Salmi laici e cristiani per il nostro tempo, Gabrielli editori, 2021
- Il sovversvo di Nazareth, Gabrielli editori, 2025
Bibliografia
modifica- Aldo Grasso, Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008
Collegamenti esterni
modifica- Gilberto Squizzato, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120571474 · ISNI (EN) 0000 0000 8337 1712 · SBN MODV124610 · LCCN (EN) no2010065106 · GND (DE) 141928190 |
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