Killing Machine (videogioco)

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Killing Machine è un videogioco sparatutto a scorrimento fantascientifico pubblicato nel 1990 per Commodore 64 e nel 1993 per Amiga e Atari ST dall'Atlantis Software Ltd. di Sevenoaks.

Killing Machine
videogioco
Schermata su Commodore 64
PiattaformaAmiga, Atari ST, Commodore 64
Data di pubblicazione
GenereSparatutto a scorrimento
TemaFantascienza
OrigineRegno Unito
SviluppoCoin-Age (C64)
PubblicazioneAtlantis Software
ProgrammazioneJustin Leck (Amiga, ST)
GraficaSaul Cross (Amiga, ST)
MusicheSaul Cross (Amiga)
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori alternati
Periferiche di inputJoystick
SupportoCassetta, dischetto

Il protagonista è costretto ad atterrare con una navicella di emergenza e si dirige sul più vicino pianeta con biosfera ingegnerizzata, che crede abbandonato da tempo. Ma quando sorvola la superficie, la navicella viene attaccata da orde di nemici: il "grande cervello" sotterraneo, che comanda il pianeta come se fosse il proprio corpo, è ancora vivo e lo crede un virus invasore. Per salvarsi, la navicella deve raggiungere e distruggere il cervello.[2]

Modalità di gioco

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Killing Machine è uno sparatutto bidimensionale con vista dall'alto e scorrimento verticale costante. Si guida una navicella rivolta verso l'alto, che può volare in tutte le direzioni e sparare con l'unica arma attualmente posseduta. Ci sono tre livelli, con paesaggi naturalistici e tecnologici. C'è l'opzione per due giocatori, ma si alternano giocando in modo del tutto indipendente.

Di fronte arrivano flotte di nemici volanti, di tipo tecnologico o biologico, alcuni velivoli più grossi e alcuni carri armati a terra. Si devono evitare gli scontri con i nemici e spesso anche con i loro proiettili. L'ordine con cui compaiono i tipi di nemici è casuale, per cui non si possono memorizzare schemi fissi per i livelli, caratteristica che appariva insolita[3].

Ciascun livello termina con un boss piuttosto grande[3], da affrontare a scorrimento fermo. Nel primo livello c'è un lucertolone da colpire alla testa, nel secondo due artropodi giganti da colpire negli artigli, infine nel terzo si affronta il grande cervello.

Determinati nemici lasciano power-up da raccogliere quando distrutti. Ci sono bruchi meccanici che danno potenziamenti dell'arma, amebe che danno invincibilità temporanea, e granchi che danno velocità temporanea[4].

Il giocatore ha una barra dello scudo che permette di sopportare più colpi e ha più vite, aumentabili raggiungendo certi punteggi.

Accoglienza

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Killing Machine uscì come prodotto a basso costo e non fu trattato spesso dalla critica. Appariva poco originale e relativamente corto con i suoi tre livelli[3][5]. La rivista britannica Zzap!64 giudicò duramente (voto 36%) la versione Commodore 64, in quanto compensa la brevità dei livelli con una frustrante difficoltà; come unica novità la rivista apprezzava la casualità di arrivo dei nemici[3]. In Germania la versione Amiga fu trattata da Amiga Joker e Amiga Magazine, che la ritennero mediocre (entrambe con voti equivalenti a 55%); secondo Amiga Joker la fattura del gioco non è granché[5], mentre secondo Amiga Magazine è fatto bene, ma lo penalizzavano la mancanza di originalità e i livelli relativamente brevi[6].

  1. ^ Hall of Light; copyright stampato sul dischetto Amiga. Il copyright a video invece è 1992, ma lo sviluppo può essere anteriore all'effettiva pubblicazione.
  2. ^ Manuale o retro di copertina.
  3. ^ a b c d Zzap!64 65.
  4. ^ Manuale per tutte le versioni.
  5. ^ a b Amiga Joker 4.
  6. ^ Amiga Magazin 4/93.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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