L'urbex in Italia è una pratica molto diffusa e una delle più popolari sui social media. il fenomeno dell'esplorazione urbana si adatta a pennello con i luoghi abbandonati italiani. L'Italia è storicamente nota per l'architettura delle sue ville nobiliari e dei suoi castelli, molte di esse oggi abbandonate. Inoltre molte leggi hanno portato alla chiusura di manicomi o di industrie non a regola che sono rimaste abbandonate.

Storia

L’urbex in Italia nasce come fenomeno legato alla documentazione fotografica di edifici industriali e civili in disuso, diffondendosi principalmente negli anni 2000 con la crescita delle piattaforme digitali e dei social network. La pratica si ispira a movimenti simili nati negli Stati Uniti e nel Regno Unito negli anni ’80 e ’90, ma in Italia si caratterizza per un forte legame con il patrimonio storico e artistico abbandonato, spesso legato all’industrializzazione e agli sviluppi urbani del XX secolo.

Caratteristiche dell'urbex italiano

Scopo

Chi pratica urbex in Italia è normalmente motivato da due fattori: l'interesse nello scoprire luoghi che fanno parte della Storia d'Italia e documentare il tutto attraverso video e blog.

Infatti in Italia l'urbe è una pratica assolutamente di tendenza, i profili social che pubblicano video correlati sono migliaia e anche i siti web. Tuttavia rimane una certa etica: quasi mai viene svelata la collocazione esatta del luogo abbandonato, per evitare che troppe persone vadano a visitarlo e per preservare dunque il posto in questione.

Tipi di luoghi

In Italia i siti urbex a disposizione sono di una varietà incredibile, quelli più visitati sono:

  • Stabilimenti industriali abbandonati, come vecchie cartiere, acciaierie o fabbriche tessili.
  • Ospedali e sanatori in disuso, spesso edifici storici risalenti all’Ottocento o al primo Novecento.
  • Ville, palazzi nobiliari o dimore private abbandonate.
  • Strutture militari e caserme dismesse.
  • Infrastrutture pubbliche e trasporti, come stazioni ferroviarie e tunnel non più attivi.

Legalità

In Italia non esistono edifici ufficialmente abbandonati, quindi l'urbex è una pratica illegale. Tuttavia ciò non ha scoraggiato gli appassionati e i rischi effettivi sono relativamente pochi, la maggior parte delle strutture sono aperte e/o presentano delle defezioni nella recinzione, evitando così la necessità di forzare porte e di effettuare un'infrazione chiara e tonda. Inoltre molti degli immobili abbandonati sono di proprietà dello stato o di molteplici persone difficilmente reperibili ed è dunque difficile che si possa essere denunciati.

Graffiti

In Italia è molto diffusa l'arte dei graffiti, sopratutto nei siti urbex. Spesso però i graffiti sono anche dei segnali lasciati da visitatori precedenti a chi verrà dopo di loro.

Luoghi celebri

Toscana

Cultura di massa

Diffusione

Negli ultimi anni, l’urbex ha visto una crescente popolarità grazie a pagine e gruppi su social network dedicati alla fotografia urbana. Regioni come la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e la Toscana presentano un numero elevato di siti urbex, dovuto alla loro storia industriale e alla presenza di numerosi edifici storici.

Critiche

Nonostante l’interesse culturale e artistico, l’urbex è talvolta criticato per i rischi per l’incolumità dei partecipanti, i possibili danni agli edifici e al patrimonio e i problemi legati alla privacy e alla sicurezza pubblica.

Alcuni esperti propongono la creazione di percorsi urbex sicuri e regolamentati, che possano conciliare esplorazione e tutela del patrimonio., ma al momento è solo un'idea.

Note