Castelfalfi
Castelfalfi è una frazione del Comune di Montaione, in provincia di Firenze.

Storia
È opinione comune, sebbene non provata in maniera definitiva, che il primo insediamento sia stato costruito verso il 700 d.c. dal longobardo Faolfi e da qui, in effetti, potrebbe derivare il nome Castrum Faolfi, corrotto poi in Castelfalfi. Certo è che nel 754 Walfredo di Ratgauso della Gherardesca cita Castelfalfi in occasione di una donazione alla Badia di Monteverdi in Maremma. Nel 1139 fu venduto da Ranieri della Gherardesca al vescovo di Volterra per cento lire. Nel duecento il piviere di Castelfalfi (la chiesa di San Floriano è una costruzione in pietre squadrate) aveva 13 chiese suffraganee. Nel 1475 i proprietari Giovanni di Francesco Gaetani e sua moglie Costanza de' Medici ristrutturano il castello e vi costruiscono l'adiacente villa. Castelfalfi fu saccheggiato e incendiato nel 1554 dalle milizie di Piero Strozzi al tempo della guerra fra Firenze e Siena. Passò poi alla famiglia Medici-Tornaquinci. Durante la seconda guerra mondiale il castello fu sede di una divisione del esercito tedesco, fu quindi preso a cannonate dagli alleati durante la loro avanzata di liberazione del territorio. Oggi il luogo più caratteristico del borgo di Castelfalfi è il Castello, nato in principio come torre d'osservazione costruita durante uno dei primi insediamenti Longobardi nella provincia di Firenze, e successivamente ampliato svariate volte nell'arco dei secoli. Da menzionare anche la villa medicea che, posizionata al centro del borgo, domina l'intera vallata. Originariamente nacque come casa di caccia della famiglia Medici-Tornaquinci. La chiesa di San Floriano rimane ancora oggi in stato d'abbandono.
La struttura fu scelta da Roberto Benigni per girare il film "Pinocchio" e successivamente dal gruppo olandese Endemol per ambientarvi la prima serie de "La fattoria".
Recupero territoriale
Nel 1982 l'imprenditore milanese Virginio Battanta rilevò dal tribunale di Firenze le società che detenevano tutto il borgo medievale ed i 1320 ettari di terreno agricolo che costituivano la Tenuta di Castelfalfi, incluse le 36 case coloniche e il campo da golf (di cui lo stesso Battanta era presidente) progettato dall'architetto Mancinelli. Tutti i beni ed i terreni erano infatti detenuti da diverse società che avevano sottoscritto un concordato fallimentare con il tribunale di Firenze. Successivamente, Battanta vendette tutto alla multinazionale tedesca TUI AG la quale, dopo diversi anni di completo abbandono dell'intero complesso urbanistico, ha recentemente avviato il progetto Toscana Resort che si prefigge di eseguire opere di restauro degli edifici abbandonati e costruzione di nuove strutture turistiche capaci di ospitare fino a 4000 persone. Questo progetto di recupero territoriale imporrebbe anche la costruzione di edifici nuovi che deturperebbero l'ambiente circostante. Per questo motivo Legambiente si sta opponendo all'attuale conduzione del progetto ed ha lanciato un appello di sensibilizzazione agli inevitabili danni ambientali che il paesaggio subirebbe. L´amministrazione di Montaione ha quindi deciso, prima di approvare qualunque tipo di realizzazione urbanistica, paesaggistica ed edile, di avviare un'ampia consultazione per consentire a tutti i cittadini interessati di esprimere la propria opinione su questo intervento tramite un dibattito pubblico.