Filippo Favia: poeta e scrittore barese

Filippo Favia - poeta e scrittore barese

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Breve Bio-Bibliografia

Filippo Favia nasce nel 1961 a Bari Santo Spirito, borgo marinaro a nord di Bari. Sin da ragazzo, comincia a scrivere testi in vernacolo barese e frequenta sempre più i vicoli della città vecchia, allo scopo di acquisire i suoni del vernacolo verace, carpendoli dalla viva voce degli anziani. Il suo lavoro primario di elettronico lo ha portato sempre lontano dalla sua terra, ma lui non ha mai dimenticato le proprie origini. Nel 1997 con il grande amico di sempre Gigi De Santis, ha l’idea di portare a Bari, “U Calannàrie Barèse”, calendario totalmente in vernacolo, con ricette gastronomiche, spigolature, modi di dire, proverbi e curiosità varie. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, lungo tutto il territorio italiano, per la poesia dialettale e, da qualche tempo, anche per quella in lingua italiana. Le sue poesie sono state anche pubblicate in prestigiose antologie. Per la corretta scrittura e per la grammatica della lingua barese, Filippo Favia si avvale delle regole dello storico, poeta, scrittore, demologo e studioso della baresità, Alfredo Giovine.

Pubblicazioni

- 1980: Versi nuovi per una scuola nuova – (Antologia di poesie, destinata ad un pubblico scolare)

- 2019: Spine de rizze – (Poesie in Lingua Barese)

- 2020: Na ceclatère de pausì - (Poesie in Lingua Barese)

- 2021: Ndeghelètte – (Raccolta di Poesie in Lingua Barese)

- 2021: La Chemmèdie – Sande Spirde: u Paravìse perdute – Un libro, scritto in rime, terzine ed in Lingua Barese. È un'immaginaria passeggiata che l'autore compie, alla fine degli anni '60, tra le strade di Santo Spirito, borgo marinaro a nord di Bari, facendo da Virgilio al Sommo Poeta, con l'intento di mostrarGli quel "Paradiso" che, ormai, si è perso. Il libro è suddiviso in 10 “Cieli” (capitoli), nei quali l’autore ha estrapolato dall’oblio, circa 350 personaggi del borgo vissuti in quell’epoca, etichettandoli con i propri soprannomi, cosa molto consueta nei piccoli centri abitati. Il libro contiene anche la traduzione in lingua italiana. 2022: Cicì Cocò - (Poesie in Lingua Barese)

- 2023: U Madremònie – Un libro scritto in rime, terzine ed in lingua barese, nel quale è stato trasposto, ai giorni nostri, il capolavoro manzoniano dei "Promessi Sposi", sostituendone la peste del "600, con la più attuale pandemia del Covid. Il libro non è comunque una traduzione pedissequa dell'opera originale, ma una libera interpretazione dell’autore, che comunque ricalca, in senso lato, le vicende degli sposi: Renzo e Lucia. Per i non "baresofoni", analogamente a tutti i libri pubblicati in precedenza, "U Madremònie" contiene anche la traduzione in lingua italiana

- 2023: Infiniti mondi di bene – (Romanzo in Lingua Italiana)

- 2024: La Chemmèdie – Sande Spirde: u Paravìse perdute – (La sciònde e… che la lèngue) Seconda edizione del libro pubblicato nel 2021, ma ampliato con altri 50 personaggi e con l’implementazione dell’audio

- 2024: Acquerelli d’Anima – (Poesie in lingua italiana)

- 2025: La BBìbbie pe cci và de fodde (La Bibbia per chi va di fretta) – La Bibbia in Lingua Barese, sintetizzata in circa 280 pagine

- 2025: Sogni Infranti Speranze Ritrovate – (Romanzo in Lingua Italiana)