Jabloko
Il Partito Democratico Unificato Russo «Jabloko» (in russo: Российская объединённая демократическая партия «Яблоко», Rossijskaja Ob"edinennaja Demokratičeskaja Partija «Jabloko») è un partito politico russo. "Jabloko", termine che letteralmente significa "mela", fu ispirato dall'acronimo dei cognomi dei relativi fondatori ("Я" di Grigorij Javlinskij, "Б" di Jurij Boldyrev e "Л" da Vladimir Lukin; cioè JA-B-L). La "mela" del nome è richiamata anche dal simbolo, che consiste in un cerchio rosso e un triangolo isoscele verde.
| Jabloko | |
|---|---|
| Partito Democratico Unificato Russo (RU) Российская объединённая демократическая партия «Яблоко» Rossijskaja Ob"edinennaja Demokratičeskaja Partija «Jabloko» | |
| Leader | Grigorij Javlinskij |
| Presidente | Nikolaj Rybakov |
| Stato | |
| Sede | Mosca |
| Fondazione | 1993 |
| Ideologia | Liberalismo sociale[1] Anticomunismo[1], Progressismo[2], Filo-europeismo[1], Ambientalismo, Antifascismo, Liberalismo[1], Femminismo Anti-putinismo (dal 2014) Occidentalismo Pacifismo Riformismo[1] |
| Collocazione | Centro/Centro-sinistra |
| Coalizione | "Consiglio di Coordinamento dell'Opposizione Russa" con Solidarnost e altri (2012-2013) "Coalizione Democratica" con Russia del Futuro e RPR-PARNAS (fino al 2021) |
| Partito europeo | ALDE (fino al 2025) |
| Affiliazione internazionale | Internazionale Liberale |
| Seggi Duma | 0 / 450
|
| Seggi Consiglio federale | 0 / 170
|
| Iscritti | 96.400 |
| Colori | verde e rosso |
| Slogan | «Per la pace e la libertà » |
| Sito web | www.yabloko.ru/ e eng.yabloko.ru/ |
Jabloko è un partito socioliberale, culturalmente filo-occidentale (ma contrario alla NATO in quanto fautore del pacifismo), è membro dell'Internazionale liberale e dell'ALDE, fino al 2025, quando è stato costretto ad uscirne a causa della decisione governativa russa di considerare l'ALDE un'organizzazione indesiderabile in Russia[1]; segretario del partito è Nikolaj Rybakov.
Dopo l'invasione russa dell'Ucraina del 2022 e la liquidazione di numerosi partiti e gruppi anti-putinisti, Jabloko è uno dei soli due partiti di opposizione reale a Vladimir Putin rimasti legali in Russia, assieme a Solidarnost, e l'unico in piena attività, - regolarmente registrato e con una piccola rappresentanza al Parlamento nazionale fino al 2021[3] (un deputato nel Consiglio federale, mentre è escluso dal 2007 dalla Duma di Stato) - in quanto il Partito Comunista, sebbene formalmente opposto al Fronte Popolare Panrusso di Putin, è considerato, così come il partito liberale Nuova Gente, contiguo alle politiche governative. Come questi due partiti, Jabloko fa parte dell'opposizione sistemica.
Storia
Jabloko nacque come organizzazione pubblica nel 1993, mentre dal 2001 ha acquisito lo status di partito politico. Alle politiche del 1993 Jabloko ottenne il 7,86% dei voti e 27 seggi alla Duma. Alle elezioni legislative del 1995 Jabloko ottenne il 6,89% dei suffragi e 45 seggi. I socioliberali furono preceduti dal Partito Comunista della Federazione Russa, dal Partito Liberal-Democratico di Russia, nazionalisti, e dai conservatori di Nostra Casa Russia, il partito vicino al presidente Boris El'cin. Alle elezioni presidenziali del 1996, complice anche una massiccia campagna mediatica sostenuta dai cosiddetti "oligarchi", El'cin recuperò inaspettatamente il proprio consenso, superando di poco più di tre punti percentuali il candidato comunista Gennadij Zjuganov (35,3% contro 32%). Grigorij Javlinskij, candidato di Jabloko, giunse quarto col 7,34% dei voti.
Alle elezioni legislative del 1999, la formazione liberale scese al 5,93% dei voti ed ottenne 20 seggi. Lo stesso risultato ottenuto da Javlinskij alle elezioni presidenziali del 2000, giungendo però terzo dietro al vincitore Vladimir Putin ed a Gennadij Zjuganov. Alle elezioni legislative del 2003 Jabloko conseguì il 4,30%, non superando lo sbarramento del 5% ed ottenendo solo 4 seggi nei collegi uninominali. Nel 2004 Jabloko ha rinunciato a presentare un proprio candidato alle presidenziali, appoggiando l'indipendente Irina Khakamada, iscritta alla Unione delle Forze di Destra (SPS) (3,8% dei voti). A fronte della costante diminuzione di voti, Jabloko ha cercato di promuovere l'integrazione delle formazioni politiche d'ispirazione liberale e neoliberale, finora senza successo.
Alle elezioni parlamentari in Russia del 2007 Jabloko ha ottenuto l'1,59%, non eleggendo alcun parlamentare per la prima volta. Si candida anche un suo movimento interno, Alternativa Democratica di Aleksej Naval'nyj, successivamente espulso dal partito. Anche sua moglie Julija ha militato in Jabloko.
Nel 2008 appoggiò con Solidarnost la candidatura presidenziale del dissidente sovietico Vladimir Bukovskij.
Alle elezioni per il rinnovo della Duma del 2011, Jabloko ha aumentato i suoi consensi, grazie al generale spostamenti di voti dal partito Russia Unita ai partiti di opposizione, ed è quindi passato al 3,43%, questo risultato non ha consentito alla formazione liberal-europeista di entrare alla camera bassa per via della nuova legge elettorale che prevede un sistema proporzionale con uno sbarramento al 7% (fatto salvo il diritto di tribuna sopra il 5%). Dallo stesso anno a Jabloko è stato negato il finanziamento pubblico.
Dopo il 2012 sono iniziate numerose intimidazioni e attacchi al partito, che ha partecipato alle proteste in Russia del 2011-2013 e contro il conflitto russo-ucraino. Il vicepresidente di Jabloko, Lev Šlosberg, nel 2014 venne brutalmente aggredito e ridotto in fin di vita dopo le sue denunce sul coinvolgimento russo nella guerra del Donbass; in seguito dichiarato "agente straniero", fu incriminato nel 2022, arrestato nel 2025 (e in seguito posto agli arresti domiciliari e in libertà con restrizioni) e messo sotto processo con l'accusa di screditare l'esercito secondo la legge di censura del marzo 2022, nonostante la sua posizione assai moderata in cui sosteneva che l'Ucraina dovesse arrendersi e trovare un accordo di pace, per risparmiare vittime, e senza augurarsi la sconfitta militare della Russia come molti oppositori più radicali.[4] Il suo divieto di candidatura ha provocato il calo dei consensi di Jabloko. Shlosberg ha sostenuto il congelamento del conflitto lungo la linea del fronte (una visione simile alla posizione negoziale dell'amministrazione di Donald Trump); ha criticato i rappresentanti dell'opposizione russa all'estero per aver sostenuto l'incursione delle Forze Armate ucraine nell'Oblast di Kursk. In un'intervista con la conduttrice televisiva Ksenija Sobčak, Shlosberg ha dichiarato di non considerare l'Ucraina una vittima, poiché continua a resistere, suscitando molte critiche dei dissidenti. La posizione di Shlosberg e di Jabloko è un immediato cessate il fuoco.[5] Lo stesso anno è stato arrestato un altro vicepresidente di Jabloko per un post del 2022 accusato di fake news sull'esercito. Shlosberg è stato condannato ai servizi sociali per violazione degli obblighi sugli agenti stranieri.[6]
Jabloko ha avuto un solo parlamentare, alla camera alta, fino al 2021. Alle elezioni presidenziali in Russia del 2024, Jabloko ha rinunciato a presentare un proprio candidato, con il vecchio leader Javlinskij, più volte candidato, che ha declinato, ritenendole una farsa: "non sono elezioni, ma una semplice procedura burocratica senza alternativa, sotto il pieno controllo delle autorità... Non mi aspetto niente da queste elezioni. Vi partecipano in qualità di candidati solo tre strenui sostenitori di Putin [ndr: Nikolaj Charitonov sostenuto dal Partito Comunista e Vladislav Davankov di Nuova Gente, oltre a Putin stesso], che appoggiano pienamente la sua politica, compresa la guerra con l'Ucraina. Non sapremo mai quanta gente andrà ai seggi. Tanto più che una parte notevole della votazione sarà elettronica".
Tra i membri del partito c'è anche il premio Nobel per la pace Dmitrij Muratov, direttore di Novaja Gazeta, il giornale sui cui scriveva la reporter assassinata Anna Politkovskaja. Era membro di Jabloko anche la giornalista Irina Slavina che si diede fuoco per protesta nel 2020, e il dissidente Aleksandr Skobov. Negli anni 2000 si iscrisse anche l'ex premier Sergej Vadimovič Stepašin.
Benché numerosi membri (tra cui avvocati di detenuti d'opposizione) siano stati arrestati, il partito è rimasto legale e sostiene la fine della guerra in Ucraina e la liberazione dei prigionieri politici arrestati per reati di opinione; si occupa anche di assisterli moralmente e materialmente, assieme a gruppi come Memorial.[7]
Secondo membri dell'opposizione l'obiettivo del regime è impedire a Jabloko di presentarsi alle elezioni per la Duma di Stato del 2026, in quanto unico partito registrato apertamente contro la guerra.
Ideologia
Jabloko è un partito socioliberale, pacifista, filo-europeista, anti-imperialista, anti-nazionalista e anticomunista.
Il partito sostiene la liberalizzazione della Russia e si oppone apertamente all'autoritarismo, alla democrazia illiberale, e chiede la riforma della giustizia e carceraria, il ritorno al percorso verso la democrazia liberale, il rispetto della Costituzione russa del 1993 e dei diritti umani, e l'abolizione delle leggi di censura tra cui quella sugli "agenti stranieri"[8] e sulle "fake news militari" e sul discredito dell'esercito. Jabloko ha inoltre posizioni di moderato femminismo di matrice liberale, e sostiene anche istanze di ambientalismo e animalismo, nonché i diritti LGBT.
Si oppone attivamente alla riabilitazione dell'URSS, di Stalin e del suo culto della personalità promossa dal regime di Putin a partire dalla metà degli anni 2010 e in misura massiccia dopo l'invasione russa dell'Ucraina del 2022: «il regime stalinista è responsabile di milioni di vittime umane, di anni di terrore, paura e illegalità. Non dobbiamo permettere che i crimini del passato vengano insabbiati o giustificati con il pretesto della "memoria storica"».[9].
Memorandum politico
Nel 2015 Jabloko ha adottato un memorandum politico, che è una sintesi dell'ideologia del partito. La nuova versione del memorandum è stata adottata nel 2019. Il documento, a sostegno delle sue disposizioni, deve essere firmato dai candidati di Jabloko nelle elezioni a tutti i livelli.
- Il nostro Paese ha bisogno di riforme politiche profonde e globali volte a passare da un sistema di potere autoritario a una vera separazione dei poteri, a una giustizia indipendente, equa e misericordiosa, a un autogoverno locale a pieno titolo, alla trasparenza delle autorità legislative ed esecutive e alla loro responsabilità nei confronti dei cittadini, a elezioni eque e alla depoliticizzazione delle forze dell'ordine.
- Il bolscevismo e lo stalinismo sono ideologie e pratiche misantropiche. Lo Stato deve fornire una valutazione giuridica del colpo di stato del 1917-1918 e dei crimini efferati che ne seguirono.
- Il nazionalismo e il fondamentalismo religioso in qualsiasi forma e manifestazione sono inaccettabili.
- La transizione da un regime autoritario a uno democratico deve essere pacifica, non violenta e attuata in modo legale e costituzionale.
- È necessaria l'immediata cessazione della corsa agli armamenti, la rinuncia alla propaganda di Stato a favore della guerra, alla militarizzazione del Paese, alle minacce e alle intimidazioni in politica estera.
- È necessario separare completamente le imprese e la proprietà dalle autorità (che sono state accorpate a causa delle politiche errate degli anni '90 e 2000) e rifiutare di sostenere le imprese oligarchiche attraverso il bilancio. La transizione da un'economia basata sulle risorse a un'economia moderna e ad alta tecnologia è obbligatoria.
- È necessario indagare apertamente e pubblicamente su tutti i fatti di corruzione nel Governo, nell'Amministrazione Presidenziale, nelle forze dell'ordine, nelle aziende statali e nelle corporazioni statali. I responsabili devono essere puniti, chiunque ne sia il responsabile.
- Le repressioni politiche devono essere fermate, tutte le leggi repressive che limitano i diritti e le libertà umane, sancite dal secondo capitolo della Costituzione della Federazione Russa (tra cui la legge contro gli orfani[10], la limitazione del diritto di manifestazione, il conferimento dello status di "agente straniero" alle ONG e la legge sulle organizzazioni straniere indesiderate) devono essere abolite. È necessario abolire la censura nei media, nei social network e nella cultura, e porre fine al blocco arbitrario delle risorse di Internet.
- La Russia deve riconoscere la sovranità dell'Ucraina entro i confini del 2013, cessare di sostenere la criminalità e i separatisti, di incitare all'odio e di propagandare la guerra. La soluzione della questione della Crimea è possibile secondo la road map elaborata nell'ambito di una conferenza internazionale appositamente convocata.
- Un futuro degno e di successo per la Russia può basarsi solo sui valori della libertà, dei diritti umani, dei principi della democrazia, dello stato di diritto e dell'inviolabilità della proprietà privata[11]»
Dichiarazione contro la guerra in Ucraina
Jabloko ha tentato di fermare la guerra indirizzando diverse petizioni al presidente Putin. Dopo l'invasione del 2022 la direzione del partito ha rilasciato una dichiarazione di condanna verso la cosiddetta "operazione militare speciale": "Jabloko esprime la sua categorica protesta contro lo scoppio delle ostilità contro l'Ucraina. Questa guerra è la guerra della Russia contro il corso oggettivo della storia, una guerra contro il tempo, una tragica caduta dalla realtà del mondo moderno. Le conseguenze di questa guerra dureranno a lungo, ma ora, prima di tutto, è una tragedia, sofferenza e morte di persone, e questo non sarà mai corretto. La causa di questa tragedia sono le menzogne, la crudeltà e l'assoluta indifferenza delle autorità russe nei confronti del popolo. Il partito Jabloko considera la guerra con l'Ucraina un crimine gravissimo. Crediamo che questa guerra sia contraria agli interessi nazionali della Russia e distrugga il futuro della Russia".[12]
Scissioni
Jabloko ha avuto diverse scissioni dovute a espulsioni e dimissioni a causa della linea di Javlinskij, da alcuni considerata troppo accentratrice
- 2008 - alcuni membri tra cui Il'ja Jašin fuoriuscirono per aderire a Solidarnost' e vennero espulsi
- 2010 - 133 membri politici (di cui 89 della giovanile Alternativa Democratica), con a capo l'ex presidente del partito Aleksej Naval'nyj, formano il Partito del Progresso, noto poi come Russia del Futuro. Ha sottratto ben oltre 29.000 iscritti. Naval'nyj fu espulso per aver promosso il nazionalismo
- 2020 - Il coordinatore Maxim Katz con 19 membri politici.
Risultati elettorali
| Elezione | Voti | % | Seggi | Posizione |
|---|---|---|---|---|
| Parlamentari 1993 | 4.223.219 | 7,86 | 27 / 450
|
Astensione |
| Parlamentari 1995 | 4.767.384 | 6,89 | 45 / 450
|
Maggioranza |
| Parlamentari 1999 | 3.955.611 | 5,93 | 20 / 450
|
Opposizione |
| Parlamentari 2003 | 2.610.087 | 4,30 | 4 / 450
|
Opposizione |
| Parlamentari 2007 | 1.108.985 | 1,59 | 0 / 450
|
Extraparlamentari |
| Parlamentari 2011 | 2.252.403 | 3,43 | 0 / 450
|
Extraparlamentari |
| Parlamentari 2016 | 1.051.335 | 1,99 | 0 / 450
|
Extraparlamentari |
| Parlamentari 2021 | 753.280 | 1,34 | 0 / 450
|
Extraparlamentari |
| Elezione | Candidato | Voti | % | Esito | |
|---|---|---|---|---|---|
| Presidenziali 1996 | I turno | Grigorij Javlinskij | 5.550.752 | 7,34 | ❌ Non eletto |
| Presidenziali 2000 | I turno | Grigorij Javlinskij | 4.351.450 | 5,80 | ❌ Non eletto |
| Presidenziali 2018 | I turno | Grigorij Javlinskij | 769.644 | 1,05 | ❌ Non eletto |
Note
- ^ a b c d e f (EN) Parties and elections - Russia, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 13 giugno 2012.
- ^ Lewis, Paul G. (19 ottobre 2018). Sviluppo del partito e cambiamento democratico nell'Europa post-comunista: il primo decennio . Taylor & Francis US. ISBN 9780714681740– tramite Google Libri.
- ^ L'analisi. Ancora mille prigonieri politici nelle celle russe: non dimentichiamoli, su avvenire.it.
- ^ Ada Pagliarulo, Anna Zafesova, Postsovietika - Intervista ad Anna Zafesova, su Radio Radicale.
- ^ ridl.io, https://ridl.io/the-shlosberg-case-new-rules-for-systemic-opposition/.
- ^ meduza.io, https://meduza.io/news/2025/11/05/lva-shlosberga-prigovorili-k-420-chasam-obyazatelnyh-rabot-po-delu-o-neispolnenii-obyazannostey-inostrannogo-agenta.
- ^ https://eng.yabloko.ru/yabloko-in-moscow-and-russian-regions-invites-all-to-participate-in-its-actions-of-writing-letters-to-political-prisoners/
- ^ https://eng.yabloko.ru/35928-2/
- ^ https://www.yabloko.ru/bez-stalina
- ^ La legge che blocca le adozioni internazionali varata come ritorsione contro il Magnitsky Act
- ^ yabloko.ru, https://www.yabloko.ru/mpa.
- ^ yabloko.ru, https://www.yabloko.ru/reshenija_politicheskogo_komiteta/2022/02/24.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jabloko
Collegamenti esterni
- (RU) Sito ufficiale, su yabloko.ru.
- (EN) Sito ufficiale, su eng.yabloko.ru.
- Яблоко TV (canale), su YouTube.
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