Eccidio di Codevigo
L' Eccidio di Codevigo avvenuto tra il 30 aprile e il 15 maggio 1945, fu l’esecuzione sommaria di un numero variabile tra 96 e 365 persone avvenuto nella zone di Codevigo (Padova) da parte della 28' Brigata Garibaldi "Mario Gordini", cooperante con la VIII armata Britannica, comandata da Arrigo Boldrini.
Si tratta dell'episodio più grave tra quelli avvenuti nell'Italia nordorientale. Nella sola zona di Treviso ci furono almeno 630 esecuzioni ed altre 391 nella zona di Udine[1]
Alcuni storici sostengono che all'eccidio parteciparono altresì militari emiliani e toscani inquadrati nel gruppo di combattimento "Cremona", unità al seguito delle truppe inglesi. Queste truppe assunsero il potere nel territorio in nome del CLN a partire dal 29 aprile 1945.
Le vittime della strage
Ci furuno molte vittime, molte furono anche seviziate.
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- Corinna Doardo, maestra elementare. I partigiani la prelevarono, la sottoposero a sevizie tali che il medico accertò che solo un orecchio era rimasto intatto, la fucilarono e abbandonarono il cadavere nudo nel cimitero[senza fonte].
- Mario Bubola, figlio del podestà fascista del paese, fu prelevato a casa, fu torturato, si tentò di tagliarsi il collo con del filo spinato, gli fu tagliata la lingua, infilatagli poi nel taschino della giacca, gli furono tagliati i testicoli che gli furono messi in bocca. Fu poi sepolto in un campo di Erba Medica[senza fonte].
La ricerca dei corpi negli anni '60
Negli anni '60 alcuni parenti delle possibili vittime, iniziarono la ricerca dei corpi, in genere abbandonati alle acque o sepolti in fosse comuni, nei cimiteri o nei campi. Furono trovati 114 corpi, ma non fu possibile l'identificazione per tutti. Molti scomparsi non furono ritrovati.
77 salme furono recuperate nel cimitero di Codevigo. 17 salme furono recuperate nel cimitero di S.Margherita. 12 salme furono recuperate nel cimitero di Brenta d'Abbà.
La costruzione dell'Ossario negli anni '60
Nel 1962 fu costruito un Ossario nel cimitero di Codevigo, inaugurato il 27 maggio 1962.
In una tabella dell'ossario ci sono 98 nomi di uccisi. Nell'ossario ci sono i resti di 114 uccisi, di molti non si sa il nome.
Note
- ^ Bruno Vespa, Vincitori e vinti, Mondadori, Milano 2006, pag.184
Bibliografia
- Gianpaolo Pansa, Il sangue dei vinti, Milano, Sperling & Kupfer editore, 2003 pag. 232-241.
- Gianfranco Stella, Ravennati contro
- Antonio Serena, I giorni di Caino, 1990
- Marco Pirina, Resistenza: Guerra di liberazione? guerra di classe, guerra civile?