Repubblica Democratica del Congo

stato dell'Africa centrale, con capitale Kinshasa

La Repubblica Democratica del Congo è uno Stato dell'Africa Centrale.

Repubblica Democratica del Congo
Giustizia - Pace - Lavoro
Repubblica Democratica del Congo - Localizzazione
Repubblica Democratica del Congo - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica Democratica del Congo
Nome ufficialeRépublique démocratique du Congo
Lingue ufficialiFrancese
CapitaleKinshasa
Politica
Forma di governoRepubblica
PresidenteJoseph Kabila
Capo di GovernoAntoine Gizenga
Indipendenza30 giugno, 1960; nuovo assetto politico nel 1997
Ingresso nell'ONU20 settembre, 1960
Superficie
Totale2.345.410 km² (12º)
% delle acque3,3%
Popolazione
Totale55.225.478 ab. ( ) (21º)
Densità24 ab./km²
Nome degli abitanticongolesi (Repubblica Democratica del Congo)
Geografia
ContinenteAfrica
Fuso orarioUTC +1, UTC +2
Economia
ValutaFranco congolese
PIL (nominale)46,491 milioni di $ (2005) (78º)
PIL pro capite (nominale)774 $ (2005) (177º)
ISU (2005)0,411 (basso) (168º)
Consumo energetico0,011 kWh/ab. anno
Varie
Codici ISO 3166CD, COD, 180
TLD.cd
Prefisso tel.+243
Sigla autom.CD
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleDebout Kongolaise
Festa nazionale30 giugno
Repubblica Democratica del Congo - Mappa
Repubblica Democratica del Congo - Mappa

Confina a nord con la Repubblica Centrafricana, a nord-est con il Sudan, ad est con l'Uganda, il Ruanda, il Burundi e la Tanzania, a sud con lo Zambia e l'Angola, a ovest con l'Oceano Atlantico e la Repubblica del Congo.

Dal 1971 al 1997 era nota come Zaire (pron. Zaïre).

Storia

Preistoria e medioevo

La zona che porta oggi il nome di Repubblica Democratica del Congo è popolata da circa 10.000 anni. Tra il VII e l'VIII secolo vi si insediarono tribù bantu provenienti dall'attuale Nigeria. Queste popolazioni diedero luogo a un certo numero di regni, che nel XIV secolo furono unificati nel potente Regno del Congo, che nel suo momento di massima espansione controllava un territorio che si estendeva dall'Oceano Atlantico a ovest fino al fiume Kwango a est, e dal fiume Congo a nord fino al fiume Kwanza a sud.

Nel XV secolo i Portoghesi entrarono in contatto con il Regno del Congo. Un esploratore veneziano al servizio del Portogallo, Alvise Cadamosto, tracciò nel XVI secolo una prima mappa della regione, che fu poi esplorata in modo sistematico e cartografa dall'inglese Henry Morton Stanley, che risalì l'intero tracciato del fiume Congo.

Il Regno del Congo sopravvisse al contatto con gli Europei diversi secoli, passando a tempi alterni nella sfera di influenza del Portogallo e dell'Olanda. La fine del regno fu formalizzata dalla Conferenza di Berlino del 1884-1885, in cui la regione divenne ufficialmente colonia portoghese.

La colonizzazione belga

 
Stemma del Congo Belga.

Durante la Conferenza di Berlino del 1885 (nel corso della quale l'Africa fu dichiarata res nullius, il che permetteva agli europei di appropriarsene ufficialmente e senza scrupoli), il Congo fu assegnato al re del Belgio Leopoldo II.

Il re fece del paese una sua proprietà personale e gli diede il nome di Stato Libero del Congo. Nome carico di ironia (involontaria?) in quanto la popolazione indigena doveva raccogliere caucciù per conto del re - e ne doveva raccogliere molto, giacché il mercato era in espansione per la crescente domanda di autoveicoli e relativi pneumatici. Questa produzione fece la fortuna di Leopoldo, che in suo onore fece costruire molti edifici a Bruxelles e a Ostenda.

Tra il 1885 e il 1908, i mercenari che lavoravano per conto del re dei Belgi assassinarono tra i 5 e i 15 milioni di Congolesi, anche se non mancarono voci di protesta: in particolare, l'Associazione per la riforma del Congo (CRA), fondata nel 1904 dal giornalista inglese E.D. Morel, diede vita ad un grande movimento di opinione che coinvolse migliaia di persone sia in Europa che negli Stati Uniti, e a cui si unirono anche personalità come Mark Twain, Arthur Conan Doyle e il diplomatico britannico Roger Casement, che in un rapporto aveva condannato i metodi praticati in Congo. L'ampiezza delle proteste, che si protrassero sino al 1908 spinsero Leopoldo a cedere la propria sovranità sulla colonia, cedendola, in cambio di un congruo pagamento, al governo belga.

Il Congo Belga

Nel 1908 il Parlamento belga dovette cedere alla pressione internazionale, per mantenere un qualche prestigio in Europa. Da allora il paese divenne il Congo belga, non più oggetto di proprietà personale del re, ma soggetto al Regno: il cambiamento fu pressoché irrilevante.
Nel 1924 la Società delle nazioni affidò al Belgio come mandato il Ruanda-Urundi che venne annesso al Congo e ne divenne la settima provincia.

Lo stato belga continuava così la campagna di abbrutimento e di alienazione delle popolazioni, facendo ricorso a metodi di apartheid basati su classificazioni etniche fittizie, "integrando" la popolazione tramite l'insegnamento della religione cattolica e l'utilizzo di personale autoctono nei corpi militari. Durante la seconda guerra mondiale, ad esempio, il piccolo esercito congolese riportò un certo numero di vittorie sulle truppe italiane nell'Africa del Nord.

Numerosi esponenti delle tante etnie congolesi, tra cui Simon Kimbangu, si opposero fin dall'inizio all'oppressivo regime coloniale: tutti pagarono con la vita.

L'indipendenza

Nel 1959, dopo aver lasciato il paese per sottrarsi alla prigione, Patrice Émery Lumumba, uno dei principali protagonisti della lotta per l'indipendenza del paese, decise di partecipare alla Conferenza di Bruxelles sul Congo (20 gennaio - 20 febbraio 1960), riuscendo ad imporsi come uno dei protagonisti di primo piano.

Temendo una guerra d'indipendenza come quella che ancora infiammava l'Algeria, il governo belga ritenne opportuno ritirarsi prima di trovarsi coinvolto in un conflitto: in tal modo il Congo ottenne l'indipendenza il 30 giugno 1960, dopo un decennio di lotte politiche. Lumumba, che era divenuto il primo Primo ministro della Repubblica democratica del Congo, avrebbe voluto fare del Congo uno stato federale, ma valutazioni di carattere politico sconsigliarono tale opzione.
Con la nascita della Repubblica Lumumba era divenuto anche ministro della Difesa. Poco tempo dopo l'indipendenza l'esercito, al cui comando erano rimasti gli ufficiali belgi, si ribellò pretendendo la sostituzione degli ufficiali belgi con personale autoctono: numerosi belgi ritennero opportuno rimpatriare (proprio come fecero in Algeria i piedi neri) svuotando, di fatto, l'impalcatura amministrativa del giovane stato di uomini e competenze necessarie. Negli stessi anni spinte autonomistiche si manifestavano nel bacino minerario della provincia di Katanga.

Il governo belga inviò le proprie truppe per proteggere i connazionali che rientravano proprio mentre Lumumba si rivolgeva all'ONU. Occorre ricordare che tutto cio' avveniva in piena guerra fredda: ciò spiega perché il dibattito al Palazzo di Vetro si fece estremamente acceso. Gli USA cercavano di imbrigliare la manovra delle Nazioni Unite sia perché non riconoscevano come controparte legittima Lumumba, sospettato di collusione con l'Unione Sovietica, sia perché, in piena sintonia con le multinazionali che continuavano a sfruttare le risorse congolesi, non intendevano minimamente permettere all'URSS di intrecciare rapporti economico-politico-militari con stati centroafricani. In seguito alle pressioni statunitensi l'ONU rifiutò di inviare, come richiesto da Lumumba, un proprio contingente internazionale incaricato di mantenere l'ordine pubblico nel Katanga (Dag Hammarskjöld, segretario generale delle Nazioni Unite, nel corso delle trattative muore in un misterioso incidente aereo tra Congo e Zambia )  ; Lumumba, allora, si rivolse verso l'URSS: questa mossa si rivelo' controproducente. Eisenhower e il governo belga decisero di liberarsi definitivamente di lui.

Arrestato dal colonnello Mobutu, Lumumba riuscì a fuggire una prima volta. Nuovamente catturato, venne consegnato, su ordine del ministro degli Esteri belga, nelle mani di Tchombé, in Katanga, dove fu torturato e assassinato. Il suo corpo venne disciolto nell'acido: era il gennaio 1961. Nonostante alcune rivolte di suoi fedeli, il paese rimase nelle mani di Mobutu.

Repubblica dello Zaire

  Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica dello Zaire.

Mobutu Sese Seko ribattezzò la nazione Zaire nel 1971 e instaurò un regime fino al 1997.

Il dopo Mobutu

Nel 1997 Laurent-Désiré Kabila rovesciò il regime di Mobutu e dal maggio 1997 al suo assassinio nel 2001 fu Presidente della Repubblica Democratica del Congo.

Il 1998 fu un anno di pace.

Dal 1998 al 2003 il Paese è stato teatro di una sanguinosa guerra civile terminata con la formazione di un governo di unità nazionale nel quale quattro vicepresidenti si spartirono il territoro.

Nel 2001 Joseph Kabila succedette al padre Laurent-Désiré come presidente e nel dicembre 2006 è stato rieletto.

Geografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Repubblica Democratica del Congo.

Suddivisione amministrativa

  Lo stesso argomento in dettaglio: Province della Repubblica Democratica del Congo.
 
Province (ordinamento in vigore)

La Repubblica Democratica del Congo è suddivisa in province. Le province (fatta eccezione per quelle costituite da solo territorio urbano, come Kinshasa) sono suddivise in distretti, a loro volta costituiti da territori.

L'ordinamento attualmente in vigore prevede una suddivisione in 11 province:

Provincia Nome ufficiale Popolazione[1] Area (km²) Capoluogo
Bandundu Bandundu 5.201.000 295.658 Kikwit
Basso Congo Bas-Congo 2.835.000 53.920 Matadi
Equatore Équateur 4.820.000 403.292 Mbandaka
Kasai Occidentale Kasai-Occidental 3.337.000 154.742 Kananga
Kasai Orientale Kasai-Oriental 3.830.000 170.302 Mbuji-Mayi
Katanga Katanga 4.125.000 496.877 Lubumbashi
Kinshasa Kinshasa 7.500.000 9.965 Kinshasa
Kivu Nord Nord-Kivu 3.564.434 59.483 Goma
Kivu Sud Sud-Kivu 2.837.779 65.070 Bukavu
Maniema Maniema 1.246.787 132.250 Kindu
Orientale Oriental 5.566.000 503.239 Kisangani

La nuova costiuzione del Congo del 2005 (articolo 2) ha creato 25 nuove province,accanto alla città/provincia di Kinshasa,la quale rimane la capitale dello stato; questa nuova organizzazione territoriale entrera in vigore entro 36 mesi della promulgazione della nuova constituzione.

Città principali

 
Nyiragongo volcano
 
Kinshasa

Demografia

 
Popolazione della DRC in migliaia di abitanti

Etnie

  • Bantu
    • Teke 267.000 sono stanziati nella provincia di Bandundu e nella città-provincia di Kinshasa.
    • Twa
    • Hutu
  • Ngbandi

Lingue

 
Maggioranza di lingue Bantu nel Congo

C'è una stima totale di 242 lingue parlate nella Repubblica democratica del Congo. Di queste, soltanto 4 hanno lo status di lingue nazionali: Kikongo, Lingala, Tshiluba e Swahili.

Il Lingala, é stata fatta lingua ufficiale dell'esercito sotto Mobutu, ma dalle ribellioni dell'esercito nell'Ovest si usa anche lo Swahili. Il Francese è la lingua ufficiale del paese. È usata come lingua etnicamente neutrale e si usa come lingua franca di comunicazione tra i differenti gruppi etnici del paese. Quando il paese era una colonia belga, le quattro lingue ufficiali erano già insegnate nelle scuole primarie: questo fa del paese uno dei pochi ad aver avuto l'insegnamento delle lingue locali durante l'occupazione coloniale europea.

Ambiente

La foresta pluviale ricopre gran parte del bassopiano della Repubblica Democratica del Congo e contiene una grande varietà di specie alcune della quali rare ed endemiche, fra queste lo scimpanzé, il bonobo, il gorilla di montagna, l'okapi e il rinoceronte bianco. Cinque dei parchi nazionali del paese sono compresi nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO:

La guerra civile ha seriamente danneggiato le condizioni economiche e molti dipendenti dei parchi hanno abbandonato il lavoro. Tutti cinque i siti sono elencati nel patrimonio in pericolo.

Nell'ultimo secolo la RDC è divenuta il centro principale di quello che è chiamato il problema del bushmeat, considerato uno dei pericoli ambientali più grandi, in pratica consiste nella caccia di animali selvatici con trappole effettuata allo scopo alimentare.

Flora

La foresta pluviale della RDC non è fitta come quella della Guinea, le specie più diffuse sono gli alberi della cola, le palme da olio, varie specie di Ficus e di Coffea, molto diradate sono le piante di legno pregiato come il mogano e l'ebano. La foresta pluviale si interrompe a sud per lasciare posto, sui rilievi, alla savana e alle steppe. La savana caratterizza anche i rilievi che circondano la depressione del bacino del Congo, sulle montagne occidentali si trovano tratti di foresta lungo il corso dei fiumi. Nella parte finale del Congo sono diffuse le mangrovie e le palme del genere Phoenix spinosa, nelle aree più interne è coltivata la palma da olio.

Fauna

Particolarmente varia e abbondante è la fauna, tra cui si annovera il leone, l’elefante, il leopardo, lo scimpanzé, il gorilla, la giraffa, l’ippopotamo, la zebra, il bufalo e varie specie di rettili e di uccelli; numerosissimi gli insetti, molti dei quali portatori di malattie endemiche, come la mosca tse-tse e la zanzara Anopheles, che trasmette la malaria.

Politica

La situazione politica attuale della Repubblica Democratica del Congo è piuttosto ambigua, il paese si trova in una sorta di fase di transizione dalla guerra civile alla trasformazione in una repubblica presidenziale.

La nuova costituzione del 2005, oltre alla modifica della suddivisione amministrativa, prevede un sistema bicamerale composto da un senato ed un'Assemblea nazionale. L'esecutivo è composto da 60 persone guidato da un [[primo ministro.)]kanish87.25.34.103 15:14, 5 feb 2008 (CET). Il presidente è anche il comandante in capo delle forze armate.

Politica interna

Politica estera

Bibliografia

Argomenti correlati

Collegamenti esterni


  1. ^ Stima del 1998